"I vampiri" film per film
21 Dicembre 2022
In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sui singoli film della saga de I vampiri. Chi volesse contribuire commentando un unico e preciso film non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal titolo del film e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.1. I VAMPIRI (La tête coupée), 1915
**** Folgorante inizio della serie. Cupo, veloce, macabro (il ritrovamento della testa decapitata!): una mezzora che vola via in un attimo. Personaggi più realistici rispetto alla precedente serie di Fantômas, con il giornalista Guérande che risulta più credibile e meglio caratterizzato rispetto al Fandor della serie citata. Ben recitato, anche con tocchi divertenti e naturali (il giudice istruttore, giustamente scocciato, almeno all'inizio, per l'arrivo del giornalista...). (B. Legnani)
2. I VAMPIRI (La bague qui tue), 1915
***! Dura poco meno di un quarto d'ora (è l'episodio più corto), ma è densissimo di avvenimenti. Segreti oggetti letali, la morte sul palcoscenico (notare il contrasto, visto che la vittima recita vestita da vampira), l'inseguimento-trappola, il mantenimento della parola data e lo scoprire che anche i poteri forti fanno parte della congrega. Debuttano le tutine che aderiscono (e molto) ai corpi femminili, evidenziandone rotondità e anfratti. Notevole. (B. Legnani)
3. IL CRITTOGRAMMA ROSSO (Le cryptogramme rouge), 1915
*** Messaggi cifrati, liquidi velenosi, rapimenti, passaggi segreti... Ma la cosa più importante è l'irruzione nella serie del volto e degli occhioni di Musidora, nel ruolo di Irma Vep (anagramma palese di Vampire), che catalizza lo sguardo dello spettatore. Un buon episodio, drammatico e ben movimentato, persino con fuga sui tetti e, là sotto, la città di Parigi. Notevole ruolo per la coraggiosa madre del protagonista. (B. Legnani)
4. LO SPETTRO (Le spectre), 1916
**! Il quarto episodio è meno lineare dei precedenti, basandosi pure su una coincidenza che definire improbabile è quasi un eufemismo. In ogni caso è una mezzora ben ritmata, con qualche sopresa e con qualche snodo interessante. Presenta pure una Irma Vep che teme di avere visto un fantasma. Episodio discreto. (B. Legnani)
5. L'EVASIONE DEL MORTO (L'Evasion du mort), 1916
***! Episodio, il quinto, molto buono, con almeno tre momenti gustosissimi e indimenticabili: il rapimento acrobatico, il protagonista che chiama i due poliziotti (dai quali viene arrestato!) e la rapina di massa, di grande impatto, in pieno stile Fantômas (e, mezzo secolo dopo - ovviamente - in stile Diaboloik). Interessante anche lo sviluppo delle vicende della banda rivale dei Vampiri. Talmente buono, il tutto, che fa perdonare una coincidenza forzosa (proprio davanti a casa di Mazamette, c'è il covo di questa nuova banda?). Mezzora abbondante che vola via, anche con spazio dedicato alla letteratura, visto che il protagonista ci mostra il finale di "Le renard et le bouc", di La Fontaine: "En toute chose il faut considérer la fin". (B. Legnani)
6. MAZAMETTE MILIONARIO (Les yeux qui fascinent), 1916
***! Episodio di quasi un'ora, ricchissimo di avvenimenti, che si seguono senza nessun problema di comprensione. La parte emozionale vede azioni di ipnotismo, tesori nascosti, mappe per raggiungerli. Continua la lotta a tre fra Vampiri, la banda di Moreno (gli occhi del titolo originale sono i suoi, non quelli di irma Vep) e il giornalista Guérande. Dopo l'irruzione nella trama del citato Moreno (spagnolo, si presume), l'internazionalizzazione della vicenda è corroborata pure dall'arrivo, sulle scene della vicenda, di due turisti statunitensi. Colpo di scena finale. Ampio ruolo per il buffo personaggio di Mazamette, citato non a caso nel titolo della versione italiana. (B. Legnani)
7. SATANA (Satanas), 1916
**! Irrompe Satana (pseudonimo...), mentre Mazamette irrompe sulla strada del peccato (si porta a casa due donne di piccola virtù, però...). Si fondono le due bande. Sino a questo momento è l'episodio (di oltre 40') più debole. Poche trovate immaginifiche e meccanismo della firma "rubata" assai poco verosimile, benché in linea con la bassa opinione europea sugli ingenui ricconi statunitensi... Ci si riscatta con la ardita truffa telefonica mediante il registratore, però seguita dalla troppo fortunata coincidenza in banca... (B. Legnani)
8. IL PADRONE DELLA FOLGORE (Le Maître de la foundre), 1916
*** Figura non meravigliosa, quella qui fatta dalla Polizia di Parigi, che fa trapelare notizie che era meglio trattenere. Si rivedono anagrammi, crittogrammi, proiettili a lunga gittata. Un episodio lungo (poco meno di un'ora) e interessante, con ingresso nella trama pure di un bambino, che ci mette del suo. Finale con doppia sopresa: la prima - francamente - assai parziale, mentre notevole è la seconda. Bello ed emotivo l'incontro fra Satanas e Guérande. (B. Legnani)
9. L'UOMO DAI VELENI (L'Homme des poisons), 1916
***! Satana viene sostituito dal nuovo capo dei Vampiri. Ottima partenza con il delizioso incontro fra le domestiche vicine di casa e con il trucco del ricevimento. Episodio (circa 50') senza particolari meccanismi "magici" o sorprendenti, essendo tutto basato sull'azione. Ma è un'azione fresca, particolarmente notevole se consideriamo che siamo giunti al penutimo episodio che, fra quelli della seconda metà, è senz'altro fra i migliori. Spettacolare il finale sul treno. Anche qui la Polizia francese non fa una grande figura. (B. Legnani)
10. NOZZE DI SANGUE (Les noces sanglantes), 1916
**** Chiusura di alto livello, in un episodio di quasi un'ora. Sbuca un nuovo amore (di Mazamette, qui più serio del solito, peraltro) e, specialmente, si vedono fantasmi, tanto interessanti quanto falsi. In più ritorna l'ipnosi. I Vampiri stavolta contrassegnano il luogo del loro misfatto con un simbolo di pipistrello. Molto accurata la descrizione dell'irruzione in casa, a scopo di rapimento. Ma il vertice spettacolare si ha con Irma Vep che si lancia acrobaticamente nel vuoto. Stavolta la Polizia (anche perché il suo è un intervento in massa) non fa, nel gran finale, la consueta brutta figura... (B. Legnani)