Visite: 42442 Punteggio: 2502 Commenti: 3015 Affinità con il Davinotti: 76% Iscritto da: 1/04/07 14:50 Ultima volta online: 19/04/24 15:34 Generi preferiti: poliziesco - western Film inseriti in database dal benemerito utente: 1049
Mi rispondo da solo, fidandomi del Girè (e del suo fondamentale Il etait une fois le western europèen): è quello intitolato Reglements de femmes.
Dopodichè chiudo l'analitica dissertazione, per non attirarmi accuse di morbosità :)
1) He he, non ci avevo pensato, ma ora che me lo dici....
2) Infatti è un porno-western....peraltro visionato in una (scadente) copia italiana, che fra l'altro dissipa il fine doppio (?) senso del titolo originale....
P. S. in Reglements dovrebbe avere una parte più prominente lo sceriffo
Grande confusione (e varietà di titoli) per questo film. La maggior parte dei repertori affermano che questo Arrière-train e il pure inventariato Reglements de femmes au OQ Corral siano lo stesso film, ma recentemente la casa francese Le chat qui fume (sic) ha annunciato la pubblicazione in dvd di
Notevole topica del Giusti, che dedica a questo film tre righe nella sezione "Progetti mai realizzati" (!), così formulate: "Lancio di un western misterioso con nomi vistosamente artefatti nel 1969. Possibile che si tratti di un film non italiano".
Speriamo che Brody abbia chiesto whisky per meticolosità, e non per dimenticare. Suppongo che la foto della locandina sia stata presa al quinto bicchierino...
- Particina per Tamara Baroni, protagonista nel '67 di un celebre caso di cronaca (quasi) nera, per avere inventato un fantomatico complotto omicida ai suoi danni ordito dall'attempato (e ricchissimo industriale) suo amante
- Nel film compaiono anche i Colours (già I Pelati), misconosciuto (si fa
Rovesciando la vecchia battuta di Missiroli, in questo caso nulla di più edito del già inedito :) Ragioni di opportunità impediscono di dire di più, in pubblico.....
[b]Undying ebbe a dire:
:)
Troppo bello per essere vero!
Ti giuro che il cognome Malvestito è però frequente nel reparto costumi/attori/montatori...
Sì, infatti, Marcello Malvestito lo conoscevo: ma il team con Salvatore Sicurezza e Pelio Quaglia (diretti peraltro da Elo Pannacciò!) nun se
- Il pur provvido Giusti, come spesso capita, dà l'idea di non avere visto il film schedato: nel suo Dizionario non menziona infatti la presenza (benchè non accreditata, ma già annotata da Bruschini/De Zigno) di Molino Rojo (volto riconoscibilissimo e leoniano), ma si sooferma per parecchie righe
Amplio qui il discorso sul soundtrack di Albertone, raccomandando caldamente il cd di Herbie Hancock Fat Albert Rotunda (appunto), pubblicato dalla Warner, contenente la musica del "pilota" e che rappresentò la prima escursione funky del pianista chicagoano, preludio a futuri, planetari successi.
Mi manca. Non posso però esimermi dal segnalare che il film arrivò inopinatamente in sala al cinema Eliseo di Nuoro, mia cittadina natale, e fu prevedibilmente scambiato, visti titolo e locandina, per un tonaca-movie scopereccio all'italiana. Appurato l'equivoco si tramanda di tumulti in sala.
Una cosa è certa, in questo film il personaggio della Deneuve è sì più sfaccettato, ma di donna enormemente meno "forte" rispetto alla, invero un po' defilata, zia del romanzo di Arpino. Anzi delle tante libertà che si prese dal romanzo, questa mi pare la più vistosa (oltre all'ambie
Già fra malanni e partite non si riesce a vedere film, poi arrivano le brutte notizie, per quanto non si possa parlare di morte prematura (e anzi, artisticamente... ), e del resto lui disse "Penso che bisognerebbe andarsene tutti a ottant'anni. Per legge.".
Benchè abbia scritto "Preferisco
Ottima l'edizione della francese Neopublishing, accompagnata dal noto documentario La notte americana del dr. Fulci e da un'audio intervista al vecchio Lucio
Da avere la smagliante copia edita in Germania dalla benemerita Koch, con credits tutti in italiano e qualità video superba. Come extra, il trailer italiano con delirante tormentone ("Campa come killer... campa come kid... campa come Killer Kid!"), e degli estratti da interviste fatte a uno
Sognerei di vedere la scena del sesso sicuro citata da Supervigno (vorrei capire cosa ti porta ad eliminarle proditoriamente il super, caro Gobbo, soprattutto considerata la sua splendida chiusura con gli Afterhours!), dev'essere strepitosa!
Solo sintesi, solo sintesi.....
È in arrivo in chiaro su Canale 5. Mettetela in cima alla lista delle cose da perdere....anche se, lo so, le lusinghiere recensioni di casa GobboVigno vi avranno solleticato...
SPOILERONE
Come detto nella scheda il dvd spagnolo circolante (La furia de Johnny Kid) ha un finale farlocco, al quale è stata tagliata la stracultistica apparizione, nei panni della Morte - ma con colt e cappellone - del Hombre Lobo Paul Naschy, qui ancora accreditato col suo nome di battesimo
Libro ottimo dell'amico Piselli della Glittering (approfitto per squallida marchetta pubblicitaria reclamizzando l'ultimo volume sul Cinefumetto, cui ha dato una manina anche il Gobbo, come per il terzo volume sul western all'italiana... ). Sul ciuco solo inglese senza sub - ma ottima copia. Non
Segnalo la fresca uscita di un'edizione ingelse (Eureka video) del classico di Antonioni, master eccellente e con audio italiano che sopperisce all'inopinata uscita di catalogo dell'edizione Ripley. Solo il trailer come extra ma accluso un ricco libretto con un saggio e la trascrizione integrale (in
Grande, ai bei tempi la Benemerita (per stare in tema) EuroTv lo passava ripetutamente. Anzi, mi pare di ricordare che molti film su Eurotv avessero questo iter: prima visione alle nove di sera; seconda la settimana dopo, di pomeriggio, e poi un terzo passaggio di mattina. Questo e Anthropopagus li vidi
Sì, il libro Subliminal TU! ce l'ho, in effetti allude a un'amicizia complice più che a una vera relazione. Del resto (come l'ho dimenticato?) Anna Salvatore compare anche ne La dolce vita, fra gli invitati a casa di Steiner
Il personaggio della Pignatelli (la pittrice/spiritista bona) allude forse, anche nel trucco, ad Anna Salvatore, vedette della Roma artistica fra i '50 e i '60, appunto pittrice di successo e appassionata di occultismo e sedute spiritiche, tema su cui scrisse infatti un singolare romanzo intitolato
Era già uscito nei mesi scorsi per la Koch tedesca, (titolo Der todt sagt amen) con audio italiano e buonissimo master. Aggiungerei un "mortacci loro" dedicato alla CG che me lo tira fuori ora.....
A detta della Villani il film fu diretto dal marito Mauro Ivaldi, autore della sceneggiatura, ma il décor del film sembra più congeniale a Larraz. La Villani è doppiata da Maria Pia Di Meo. Le musiche di Stelvio Cipriani sono quelle composte per Un'ombra nell'ombra di Pier Carpi.
Nel mese di aprile la benemerita Dolmen inizierà la pubblicazione anche in Italia dei film di Suzuki, finora visibili solo in edizioni inglesi o francesi (io ho queste ultime), cominciando proprio con Ufficio investigativo 2-3! Caldamente raccomandati.
Alex Perry! :-) Non ci avrei mai pensato... Comunque speriamo che, disseppelito il tesoro la scorsa settimana con proiezione al Trevi (il Gobbo ha i suoi informatori), qualcuno faccia il colpo...
E io pure, anche perchè (tramandano i sapienti) c'è Tony kendall e una parte cripto-meta spaghetti western che ingolosisce. Iochisono essendo chi è, può aiutarci in questa impresa.....
ATTENZIONE, SPOILER L'elaborato sistema di fili con cui la protagonista organizza l'uccisione di Nino Castelnuovo è copiata a man salva da Italiani, è severamente proibito servirsi delle toilette durante le fermate, qui davinottato dal vs. affezionatissimo, che è dell'anno
Io direi che mi pare impossibile, vista l'enorme quantità di spaghettiwesternate girate da noi, che non ve ne siano altre di scopiazzature tra film la cui ossatura bene o male finiva inevitabilmente spesso per coincidere
Non c'è dubbio. In questo caso però ci sono delle situazioni che si riproducono
Il terzo episodio è in realtà tratto da un racconto italiano: si tratta di Dalle tre alle tre e mezzo, scritto da Franco Lucentini con lo pseudonimo di P. Kettridge, e pubblicato sull'antologia einaudiana Storie di fantasmi, curata dallo stesso Lucentini col suo socio Fruttero. Per il racconto (ripubblicato
Vi è una curiosa "triangolazione" fra questo film (IS) e altri due spaghetti-western, lo spagnolo "Ancora dollari per i Mac Gregor" (AMG) e "Una lunga fila di croci" (LFC) di Garrone (entrambi davinottati). Antonio Bruschini in "Western all'italiana volume 3"
L'ha passato ieri ghezzi (laudatur semper), ma acquistate l'ineccepibile dvd (giapponese sottotitolato italiano) della Dolmen, che contiene anche un inquadramento del regista ad opera di marco Muller e M. Roberta Novielli.
Ohibò, arrivata anche a Firenze la collana con i film di Melville: è la "Noir collection" della Hobby&Work (da non confondersi con l'omonima della Master), nella quele sono effettivamente previsti I SENZA NOME, LE SAMOURAI e NOTTE SULLA CITTÀ (yum yum!) oltre a diverse altri film franzosi
Brancati scrisse La governante nel 1952, stimolato da un episodio reale raccontatole da Anna Proclemer. La piéce andò incontro a una censura furibonda, al punto che potè essere rappresentata (dalla Proclemer ipsa) solo nel 1965! Brancati ne trasse lo spunto per un vigoroso pamphlet intitolato Ritorno
Rassicuro sul dvd, c'è fresco fresco nei negozi (al punto che forse avrei dovuto pallinare "in videoteca") pubblicato dalla 01, ossia da Lucisano che produsse: copia ottima. Perrella (nei titoli "Parrella") che faccia ha?
Come detto nella recensione, si segnalano Danny De Vito (con riporto e baffetti) e la Sarandon ben prima dela fama. Carlo Vanzina è l'aiuto regista; sono quasi sicuro di avere intravisto Carla Mancini, nel flashback nella fabbrica di mortadella (appunto), per la gioia di chi so io. Singolare, infine,
Appena uscito per la Apple: restauro esemplare, la copia fa letteralmente le fiamme! Due dischi, con extra interessanti e easter egg. Da non perdere. Unico rammarico: visto che è documentata anche graficamente un'edizione italiana, evidentemente esiste un doppiaggio, che non è stato incluso. Poco male,
No: audio francese, sottotitoli inglesi, interviste d'epoca, una video intervista a due studiosi di Melville e un fascicolo con vari contributi tra cui quello di John Woo
Sono stato io a gridare allo scandalo, il che reitero. Ti confermo però che Le samourai, col suo orrido titolo italiota, è uscito. Non l'ho preso, avendo il dvd Criterion, ma non è detto che...L'editore è Cecchi Gori tramite succursale Perseo video, zero extra
1967: L'uomo del colpo perfetto
1977: I vizi morbosi di una governante
1971: Uccidi Django... uccidi per primo!!!
1973: Number One
2021: Django & Django - Sergio Corbucci unchained
1982: Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande
1968: Black horror (Le messe nere) (Curse of the Crimson Altar)
1958: La figlia di Frankenstein (Frankenstein's Daughter)
1962: Argos alla riscossa (Santo contra las Mujeres Vampiro)
1979: Prova d'orchestra