Un Arnold in palla e particolarmente autoironico fa sì che questo innocuo filmetto valga la pena di essere visto (una volta, non di più). Il merito però non è solo suo ma anche dei simpatici bambini dell’asilo, i quali, specialmente all’inizio, lo massacreranno peggio di un commando di terroristi (che il buon Arnold sgominerebbe in pochi secondi). Anche la sua collega (sono due poliziotti) è piuttosto simpatica (passa quasi tutto il film a vomitare) e la trovata della madre del delinquente fissata con le medicine non è male. Più che passabile.
MEMORABILE: Arnold (da maestro) tira un cazzottone al padre violento di un suo alunno e poi gli dice: "Lei picchia il bambino e io picchio lei".
Incursione piuttosto riuscita del macho Schwarzenegger nel genere commedia brillante (seppure con venature thriller): sia chiaro, il film non è certo un capolavoro, ma diretto da un buon professionista come Ivan Reitman assolve al suo compito di procurare un sano divertimento senza complicazioni. Il buon Arnold dimostra doti di auto-ironia attorniato da un simpatico gruppo di bambini e da attori adulti bravi e ben calati nelle loro parti, come Pamela Reed e Linda Hunt. Gravevole.
Mediocre commedia a sfondo poliziesco a cui non basta la regia del veterano Reitman per riscattarsi. Il copione è un guazzabuglio di trovate da tv movie di seconda o di terza fascia, le battute sono ridicole e nemmeno il cast si salva. Schwarzy non funziona in una parte così leggera; la Miller è inconsistente. Gli altri si affidano al puro mestiere
Il muscoloso Arnold si finge insegnante d'asilo per indagare. Schwarzenegger è un bravo interprete, molto divertente. Il cast di contorno non è proprio il massimo (ci sono la Hunt e Miller), ma la pellicola in definitiva è buona.
Dopo I gemelli Schwarzenegger torna alla commedia, stavolta leggermente tinta di thriller (se così si può dire), con esiti inferiori al film precedente. Qualche momento simpatico c’è (davvero pochi) ma per il resto siamo davvero a livelli elementari. Potrà piacere forse, infatti, ai bambini; dubito che un pubblico più cresciuto lo possa apprezzare.
Commedia bruttina, ci si aspettava di più. Certo il grande Arnold non poteva soddisfare interpretando un detective alle prese con dei bambini, ma... È un film dove l'americanata sta in ogni scena e questo dà un po' fastidio. Gli altri interpreti, a partire dal cattivo, sembrano presi da una soap italiana.
L'ironia è l'unico motivo per cui alcuni dei film di Schwarzenegger sono perlomeno salvabili: questo è uno di quelli. Schwarzy riesce ad essere persino credibile come maestro elementare, anzi addirittura simpatico; certo poi non è un gran film, una commedia piuttosto fiacca venata di prevedibile action, ma si lascia vedere.
Lo spunto di partenza è sui generis, molto brillante. A sottolineare la bontà del soggetto subentra il sospetto che sia la Wertmuller che Jack Black getteranno un occhio qui qualche anno più tardi. Schwarzy sembra non avere la minima idea in che tipo di cinema si stia cimentando ma è proprio questo l'elemento comico: è talmente avulso dal contesto che vederlo sforzarsi di recitare tra smorfie e urla non può non far ridere. Fa eccezione la lunga scena d'apertura, una sorta di pillola action con un Arnold tosto e trasandato. Spensierato.
MEMORABILE: L'irruzione di Arnold con un fucile a pompa in una specie di club privato (siamo a inzio film).
Bella commdia piena di buoni sentimenti dove anche uno come Schwarzy, grazie alla regia di uno come Reitman (è quello di Ghostbusters e tanti altri), riesce a convincere in un ruolo brillante. Ovviamente la sceneggiatura è quella che è. Ma per un film così basta e convince pure. Inoltre la produzione riesce a mettere su un cast al femminile di tutto rispetto: Ann Miller, la Reed, la Moriarty, la Hunt e la Baker. Insomma, non saranno certamente la Roberts, ma non sono nemmeno 5 attrici qualunque. Per passare un'oretta in completa spensieratezza...
La forza della pellicola è il paradosso di vedere il super muscoloso Schwarzy nel ruolo di insegnante d'asilo, alle prese con pannolini e moccio al naso. Ma non è solo questo; infatti guardando il film con attenzione vengono sviscerati almeno un paio di temi interessanti: il ruolo maschile come insegnante d'asilo e l'importanza della figura paterna nel mondo del bambino. L'action comunque, con Schwarzy in campo, non può mancare ed è presente all'inizio e alla fine del film. Esperimento riuscito.
Gradevole commedia con un Arnold strepitoso e divertente. Sfondo giallo non di ottima sceneggiatura ma di buona digeribilità. La partecipazione emotiva al film è legata soprattutto al fatto che la storia gioca sui sentimenti e sulle “vite” dimenticate di bambini frustrati, costretti ad assorbire le ossessioni o le debolezze negative sia dei genitori che dell’ambiente che li circonda.
Arnold poliziotto duro ma in versione commedia. Funziona bene, meglio sicuramente del tentativo in tal senso del collega Stallone, perché la storia riesce a creare momenti simpatici e la regia di Reitman è esperta e di buon ritmo. Non manca qualche sparatoria e un finale poliziesco per accontentare anche i fan classici dell'attore austriaco. Cast di contorno azzeccato.
Può un super-eroe di tante pellicole, abituato a sputare proiettile e sbriciolare nemici, trovarsi in seria difficoltà? Eccome se può, specie quando il problema è una classe di bambini scatenati. Alla fine diamo a Cesare quello che di Cesare e ad Arnold quello che è di Arnold: questa escursione in territorio non suo non fa altro che assecondare quella verve per la battuta e per la simpatia che Schwarzy, innegabilmente, ha dentro di sé. Schwarzenegger ha fatto commedie migliori, ma un'occhiata gliela si può dare senza rimorsi. **
MEMORABILE: Schwarzy che si lascia cadere sul letto a peso morto dopo la prima giornata di scuola; La roncolata sul muso del padre violento.
Schwarzy dovrebbe supportare una collega poliziotta che deve fingersi maestra d'asilo nel corso di una indagine per incastrare un criminale, ma quando lei si ammala tocca al macho prenderne il posto... Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare ed il divertimento sta tutto nel vedere Terminator sopraffatto da una banda di scatenati bimbetti. Commedia senza troppe pretese e con qualche caduta nel sentimentalismo ma comunque irrogata da una sana vena auto-ironica che la rende simpatica come il suo muscoloso protagonista.
A metà tra poliziesco e commedia, il film si presenta come un prodotto tranquillo, da vedere nelle serate in cui non ci si vuole particolarmente impegnare dinanzi allo schermo. Arnold è costretto a infiltrarsi come maestro in una scuola per motivi di indagine e, ovviamente, all'inizio sarà un disastro (vi immaginate un bestione muscoloso che ha fatto quasi solo action movie nei panni di un maestro?). La trama non è particolarmente esaltante ma il film si guarda con piacere sino alla fine. Promosso.
Divertente mix tra azione e commedia che vede un buon Schwarzy alle prese con una classe di piccole pesti. Siamo davanti a un film adatto più che altro a giovanissimi spettatori (magari in presenza di un adulto) che vede le uniche scene d'azione all'inizio e alla fine e comunque niente di eccessivamente violento. La parte centrale è tutta dedicata ai bambini e al loro imponente insegnante. Il film è simpatico, inoltre Schwarzy è una garanzia e l'ottima regia di Reitman rende godibile un film che altrimenti sarebbe stato troppo fanciullesco. Non male.
Come molti altri esponenti degli action-movies, anche il buon Schwarzy, raggiunta la gloria hollywoodiana, inizia a cimentarsi con ruoli leggero/brillanti, bagnando il suo esordio con questa pellicola in cui la sua interpretazione del gigante buono fra i bimbi non dispiace affatto. Plot originale, in grado di prestarsi a svariate gag e comprimari in palla, in primis la bulimica Reed. Durata non eccessiva e gradevole colonna sonora. Non simpaticissimo il bimbo protagonista (in realtà due gemelli).
MEMORABILE: "I maschi hanno il pene, le femmine hanno la vagina".
Mediazione riuscita tra un soft-poliziesco e una brillante commedia. Schwarzy riesce bene a fare il maestro e il film funziona perché diverte e appassiona nel mix di risate, comunque preponderanti e momenti "action/drammatici" presenti ma non eccessivi. Vicenda credibile, anche con la grande "coincidenza" alla scuola. Ottimi pure i bambini a fare le pesti: chissà se è stato impegnativo o si sono limitati a essere loro stessi. Al posto di Schwarzy, alla fine, avrei fatto la stessa cosa. Bel film, da vedere.
Reitman con la commedia ci sa fare e questo è appurato. E come per I gemelli e Junior sceglie come protagonista uno Schwarzy che si diverte un mondo a uscire dai suoi consueti ruoli. Qui l'ex Mr. Olympia si trova, da sbirro sotto copertura, a far da maestro da asilo a un gruppo di simpaticissimi e scatenati marmocchi che saranno per lui ben più tosti di qualunque criminale. La sottotrama del cattivo che vuol rapire il figlio rimane sullo sofndo fino alla fine e lascia al nostro signor Kimble lo spazio per divertenti e tenere situazioni.
MEMORABILE: "Mio papà fa il ginecologo e guarda vagine tutto il giorno".
Opera di mezzo nella trilogia che mise la possanza di Arnold al servizio della risata e dell'intrattenimento leggero. Reitman sfrutta l'espediente della montagna di muscoli alle prese con dei bambini dell'asilo e imbastisce con mestiere una commedia senza troppe pretese ma che riesce a portare a casa la pagnotta. Schwarzy è simpatico, i bambini meno molesti del solito e anche il personaggio della Reed non dispiace. La sottotrama gialla è veramente poca cosa ma non ci si fa quasi nemmeno caso. Conciliante.
Tra il poliziesco e la commedia con Schwarzy poliziotto scorbutico che si trova a dover fare (come copertura) il maestro di scuola materna. La sceneggiatura si basa su un canovaccio poliziesco abbastanza standard e basilare che fa da pretesto al soggetto insolito, per contrapporre la figura-colosso di Arnold ai poppanti fastidiosi che inizialmente lo mettono in difficoltà (creandogli addirittura paure). Scorre tranquillamente, anche se il regista ha offerto di meglio; se non avete grosse pretese e vi piace il nerboruto attore culturista icona degli '80, una visione ci sta.
Titolo che mantiene le promesse, trattandosi di una commedia destinata alle famiglie, carica di buone intenzioni e di un epilogo facilmente preventivabile. Si arricchisce di una sfumatura thriller, portata fin dove il genere lo consente, senza mai oltrepassare il limite del buon senso o risultare inadeguata. I personaggi risultano abbastanza inquadrati, a parte la Reed che convince poco nelle vesti di agente per l’eccessiva caricatura. Non ha grandi pretese, se non quella di intrattenere per il tempo di una visione, motivo sufficiente per non dare peso alle imperfezioni.
Poliziotto dai modi bruschi e rudi ma risolutivi dovrà ora affrontare la missione più difficile della sua carriera... in una scuola per l'infanzia! Filmetto per grandi e piccini per ridere a crepapelle vedendo un omone grande e grosso alle prese con una classe di piccoli diavoli inarrestabili. Si riflette sul vero ruolo di genitore e di educatore. Arnold, non solo muscoli e violenza, dà buona prova di sensibilità.
MEMORABILE: Il bambino che continua a decantare le sue scoperte sul sesso.
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