Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
Gugly • 8/06/08 19:22 Archivista in seconda - 4712 interventi
Non c'è dire, decisamente Dino Risi amava scaraventare giovani imberbi e " innocenti" in situazioni apparentemente più grandi di loro, dalle quali tuttavia escono proprio in virtù di questa normalità, questo attaccamento alle cose concrete che talora cade in buonsenso screziato di ottusità; un discorso a parte meriterebbe la presunta misoginìa,pensata da Risi e agito da Gassman...per me si tratta di un falso problema, perchè per quanto maltrattata la donna possiede una forza interiore che le permette di resistere e di avere la meglio nonostante tutto...a causa di ciò si scatena la rabbia nel personaggio maschile.
Zender • 8/06/08 22:24 Capo scrivano - 49009 interventi
Mi piacerebbe risponderti ma per farlo avrei bisogno di conoscere meglio la filmografia di Risi, che effettivamente dovrei ripassare a breve...
Il Gobbo • 8/06/08 23:05 Segretario - 761 interventi
Una cosa è certa, in questo film il personaggio della Deneuve è sì più sfaccettato, ma di donna enormemente meno "forte" rispetto alla, invero un po' defilata, zia del romanzo di Arpino. Anzi delle tante libertà che si prese dal romanzo, questa mi pare la più vistosa (oltre all'ambientazione)
Gugly • 9/06/08 08:05 Archivista in seconda - 4712 interventi
Ovviamente la valutazione è elaborata pensando soprattutto a Profumo di donna, tratto dall'altro romanzo di Arpino, ma il tratto è comune anche con il Sorpasso.
B. Legnani • 10/08/08 01:28 Pianificazione e progetti - 15230 interventi
Il Gobbo ebbe a scrivere: ...il bel romanzo di Arpino (che non collaborò in quanto odiato da Gassman, che lo diffidò dal comparire sul set)...
Puoi dirci qualcosa in più su nascita e vita di questo odio?
Gugly • 10/08/08 12:04 Archivista in seconda - 4712 interventi
Qualche cosa ho scritto anche io nelle curiosità relative a "Profumo di donna": secondo quanto scrive Gassman nella sua autobiografia, l'astio tra lui lo scrittore si determinò perchè Arpino criticò duramente la trasposizione cinematografica de "Il buio e il miele" attaccando l'attore ma senza fornire precisi motivi.
B. Legnani • 10/08/08 12:27 Pianificazione e progetti - 15230 interventi
Gugly ebbe a dire: Qualche cosa ho scritto anche io nelle curiosità relative a "Profumo di donna": secondo quanto scrive Gassman nella sua autobiografia, l'astio tra lui lo scrittore si determinò perchè Arpino criticò duramente la trasposizione cinematografica de "Il buio e il miele" attaccando l'attore ma senza fornire precisi motivi.
Grazie.
Guru • 15/03/11 18:18 Servizio caffè - 460 interventi
Che belle foto Zender!!!
Zender • 15/03/11 19:38 Capo scrivano - 49009 interventi
Mah, in realtà un po' sfigate. Teloni davanti, lavori in corso... Domani ne prometto di migliori :)
vorrei chiedere a chi, magari di recente (questo pomeriggio Raitre l'ha mandato in onda) ha rivisto o visto per la prima volta il film, un'opinione, una proposta interpretativa di una scena, o meglio un frammento molto breve: non riesco a dare un significato preciso ad alcuni fotogrammi nei quali si vede Gassman, mentre fuori dalla scuola di pittura si sta congedando dal nipote, osservare una ragazza (bambina?) bionda che corre allontandosi in una calle, ragazza bionda che anche il giovane sembra notare, invitato però subito dallo zio ad entrare nell'edificio. E' un'illusione o è realtà? E' un precipitare, da parte dello zio, verso pensieri che non dovrebbe avere, nei confronti di una semplice passante molto giovane?...
Zender • 16/08/12 08:31 Capo scrivano - 49009 interventi
Non capisco. Se anche il giovane sembra notarla perché dovrebbe essere una illusione? Cosa farebbe credere che sia solo un'illusione?
Zender ebbe a dire: Non capisco. Se anche il giovane sembra notarla perché dovrebbe essere una illusione? Cosa farebbe credere che sia solo un'illusione?
Giusta osservazione, Zender. Solo non mi tornava tanto l'importanza di questa figura di ragazzetta bionda, insomma entrambi la notano (lo zio e il giovane Tino), ma è come se per lo zio non fosse una passante qualunque, mentre Tino non avrebbe nemmeno fatto caso a lei, se lo zio non ne fosse rimasto catturato. Probabile, come suggerisce Kanon, che effettivamente (e semplicemente) in lei veda una sorta di 'reincarnazione' di Beba.
Kanon ebbe a dire: Franz ebbe a dire: vorrei chiedere a chi, magari di recente (questo pomeriggio Raitre l'ha mandato in onda) ha rivisto o visto per la prima volta il film, un'opinione, una proposta interpretativa di una scena, o meglio un frammento molto breve: non riesco a dare un significato preciso ad alcuni fotogrammi nei quali si vede Gassman, mentre fuori dalla scuola di pittura si sta congedando dal nipote, osservare una ragazza (bambina?) bionda che corre allontandosi in una calle, ragazza bionda che anche il giovane sembra notare, invitato però subito dallo zio ad entrare nell'edificio. E' un'illusione o è realtà? E' un precipitare, da parte dello zio, verso pensieri che non dovrebbe avere, nei confronti di una semplice passante molto giovane?...
Piuttosto, a giudicar da come la guarda, sembra che Gassman riveda nella ragazzetta le fattezze di Beba. Fatto che, per un istante, gli riporta alla mente l'amata figliastra.
Tra l'altro devo dire che il film non ha retto molto bene - ai miei occhi - la seconda visione. Gli spunti tratti dall'omonimo racconto di Arpino sono i momenti migliori; quello che gli sceneggiatori hanno invece inventato, traballa non poco.
Non sono in grado di formulare un'opinione al riguardo, perché non ho letto il romanzo di Arpino. Pertanto, basandomi solo sul film, devo dire che una delle aggiunte degli sceneggiatori, non presente nel romanzo da quanto ho capito, e cioè la vicenda di Beba, poteva essere pensata in modo migliore, cioè non è pienamente convincente specialmente per come viene risolta nel finale. Comunque il valore del film, il senso di tristezza e disperazione non vengono intaccati, a mio giudizio, da questo non eccelso intreccio giallo.
Franz ebbe a dire: Kanon ebbe a dire: Franz ebbe a dire: vorrei chiedere a chi, magari di recente (questo pomeriggio Raitre l'ha mandato in onda) ha rivisto o visto per la prima volta il film, un'opinione, una proposta interpretativa di una scena, o meglio un frammento molto breve: non riesco a dare un significato preciso ad alcuni fotogrammi nei quali si vede Gassman, mentre fuori dalla scuola di pittura si sta congedando dal nipote, osservare una ragazza (bambina?) bionda che corre allontandosi in una calle, ragazza bionda che anche il giovane sembra notare, invitato però subito dallo zio ad entrare nell'edificio. E' un'illusione o è realtà? E' un precipitare, da parte dello zio, verso pensieri che non dovrebbe avere, nei confronti di una semplice passante molto giovane?...
Piuttosto, a giudicar da come la guarda, sembra che Gassman riveda nella ragazzetta le fattezze di Beba. Fatto che, per un istante, gli riporta alla mente l'amata figliastra.
Tra l'altro devo dire che il film non ha retto molto bene - ai miei occhi - la seconda visione. Gli spunti tratti dall'omonimo racconto di Arpino sono i momenti migliori; quello che gli sceneggiatori hanno invece inventato, traballa non poco.
Non sono in grado di formulare un'opinione al riguardo, perché non ho letto il romanzo di Arpino. Pertanto, basandomi solo sul film, devo dire che una delle aggiunte degli sceneggiatori, non presente nel romanzo da quanto ho capito, e cioè la vicenda di Beba, poteva essere pensata in modo migliore, cioè non è pienamente convincente specialmente per come viene risolta nel finale. Comunque il valore del film, il senso di tristezza e disperazione non vengono intaccati, a mio giudizio, da questo non eccelso intreccio giallo.
Si, Beba è assente nel romanzo ed in effetti la virata al giallo/thriller effettuata dagli sceneggiatori pare una scelta dettata dalla "moda" dell'epoca che alla fine non soddisfa pienamente lo spunto del libro. Ho trovato soprattutto pessimo e fuori luogo l'innesto della ragazzetta a far da spalla al nipote che - per inciso - in origine è puro più lagnone e consuma abitualmente simpamina!
Kanon ebbe a dire: Franz ebbe a dire: Kanon ebbe a dire: Franz ebbe a dire: vorrei chiedere a chi, magari di recente (questo pomeriggio Raitre l'ha mandato in onda) ha rivisto o visto per la prima volta il film, un'opinione, una proposta interpretativa di una scena, o meglio un frammento molto breve: non riesco a dare un significato preciso ad alcuni fotogrammi nei quali si vede Gassman, mentre fuori dalla scuola di pittura si sta congedando dal nipote, osservare una ragazza (bambina?) bionda che corre allontandosi in una calle, ragazza bionda che anche il giovane sembra notare, invitato però subito dallo zio ad entrare nell'edificio. E' un'illusione o è realtà? E' un precipitare, da parte dello zio, verso pensieri che non dovrebbe avere, nei confronti di una semplice passante molto giovane?...
Piuttosto, a giudicar da come la guarda, sembra che Gassman riveda nella ragazzetta le fattezze di Beba. Fatto che, per un istante, gli riporta alla mente l'amata figliastra.
Tra l'altro devo dire che il film non ha retto molto bene - ai miei occhi - la seconda visione. Gli spunti tratti dall'omonimo racconto di Arpino sono i momenti migliori; quello che gli sceneggiatori hanno invece inventato, traballa non poco.
Non sono in grado di formulare un'opinione al riguardo, perché non ho letto il romanzo di Arpino. Pertanto, basandomi solo sul film, devo dire che una delle aggiunte degli sceneggiatori, non presente nel romanzo da quanto ho capito, e cioè la vicenda di Beba, poteva essere pensata in modo migliore, cioè non è pienamente convincente specialmente per come viene risolta nel finale. Comunque il valore del film, il senso di tristezza e disperazione non vengono intaccati, a mio giudizio, da questo non eccelso intreccio giallo.
Si, Beba è assente nel romanzo ed in effetti la virata al giallo/thriller effettuata dagli sceneggiatori pare una scelta dettata dalla "moda" dell'epoca che alla fine non soddisfa pienamente lo spunto del libro. Ho trovato soprattutto pessimo e fuori luogo l'innesto della ragazzetta a far da spalla al nipote che - per inciso - in origine è puro più lagnone e consuma abitualmente simpamina!
Immagino tu intenda la modella del corso di pittura: sì, una presenza non determinante, che non apporta sviluppi ulteriori al racconto ma, fortunatamente dico io, neppure nuoce più di tanto. Il film, ribadisco, resta per me molto buono, perché il dolore della malattia mentale e del degrado fisico e spirituale è ben tracciato e commuove/inquieta non poco.
Nel film ci sono molti elementi che rimandano alla vita del poeta tedesco Holderlin:
1)[b]Gassman[/b] ne legge alcuni passi " Il gradevole di questo mondo io l’ho goduto,
Le giovanili gioie sono da tanto, da tanto finite. Aprile e Maggio e Giugno sono lontani.
Io non son più nulla, non ho più gusto a vivere".
2) Holderlin ebbe notevoli problemi psichici e visse proprio isolato per 36 anni in una stanza come ospite della casa degli Zimmer;
3)Holderlin nel suo isolamento si dilettava al pianoforte.
A me questa vena cupa, malinconica di Dino Risi è sempre piaciuta molto.
Nel periodo 77-81 infatti, uscirono questo "Anima persa" che però conosco meno, "La stanza del vescovo" e il bellissimo, intimista e malinconico "Fantasma d'amore".
Lodger • 16/08/18 09:43 Pulizia ai piani - 1587 interventi
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/06/09
Lele Emo
Brainiac, Straffuori, Renato, Daidae, Tomastich, John trent, Rambo90, Fedeerra, Il ferrini
Ghostship, Kanon, Lythops, G.enriquez, Franz, Ellerre, Saintgifts, Lucius, Xabaras, Samdalmas, Didda23, Daniela, Victorvega, Paulaster, Anthonyvm, Teddy , Marmotta
Il Gobbo, Beffardo57, Gugly, B. Legnani, Hackett, Cotola, Homesick, Stefania, Gestarsh99, Il Dandi, Puppigallo, Samuel1979, Galeon77, Rocchiola, Pigro, Myvincent, Apoffaldin, Marcel M.J. Davinotti jr.
Galbo, Matalo!, Caesars, Thedude94
Rebis, Liv, Kinodrop
Grada