L'uomo che visse nel futuro - Film (1960)

L'uomo che visse nel futuro
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MMJ Davinotti jr
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In assoluto la migliore trasposizione da un romanzo del grande H.G. Wells (citato con una targa sulla strana cronoslitta usata dal protagonista). Diretto dallo specialista George Pal e sorretto da effetti speciali giustamente premiati con l'Oscar, THE TIME MACHINE comincia con una simpatica riunione tra amici, nell'Inghilterra del 1899: uno di loro (Rod Taylor) dice di aver inventato una macchina capace di muoversi nella quarta dimensione, il tempo. E lo farà: salito su una bizzarra slitta tecnologica sul cui retro è montata una grossa parabola, aziona la leva e comincia il suo viaggio nel futuro. Dapprima lentamente, divertendosi a vedere il Sole che nasce e cala nel giro di un secondo, la candela...Leggi tutto che diminuisce a vista d'occhio, i vestiti sul manichino esposti nella vetrina di fronte a casa che cambiano rapidissimi col passare delle epoche, poi sempre più velocemente fermandosi di tanto in tanto per controllare i motivi di improvvisi bombardamenti. Il gioco di sceneggiatore (David Duncan) e regista funziona benissimo fino al 1960, anno di uscita del film, quindi zoppica negli anni immediatamente successivi (nessuna guerra nucleare nel 1966, per fortuna!) per riprendersi nel futuro più lontano, dove la fantasia di Wells aveva creato un'umanità completamente dimentica del proprio passato. È qui che si ambienta la seconda parte, geniale all'inizio, più pesante e datata poi, quando si lascia spazio a lotte e scontri piuttosto noiosi (tra gli Eloi, gli umani e la razza sotterranea dei Morlock). Pur con qualche indecisione verso la conclusione (ma il finale è di nuovo notevole) THE TIME MACHINE resta un ottimo esempio di fantascienza classica, molto più viva e simpatica dei tanti polpettoni dei Cinquanta. Splendenti i colori, adeguata la prova d’attore del Bravo Rod Taylor.

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Puppigallo 3/02/07 02:46 - 5252 commenti

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Scienziato inventa la macchina del tempo, ma saltare da un’epoca all’altra gli causerà non pochi problemi. La possibilità di viaggiare nel tempo ha sempre affascinato tutti; e questo film rende giustizia al concetto. Semplice e geniale l’idea di mettere una vetrina di moda davanti al laboratorio del protagonista per poter vedere il cambiamento dei vestiti durante lo scorrere del tempo. E poi c’è Londra distrutta dalla terza guerra mondiale e da un vulcano. Per non parlare degli Eloi e dei Morlock. Anche i dialoghi sono piacevoli e non banali. Fantagioiellino.
MEMORABILE: Intrappolato nella montagna mentre il tempo passa ultrarapidamente; Gli anelli parlanti; "Lui ha tutto il tempo che vuole" dice l'amico.

Homesick 14/05/07 07:15 - 5737 commenti

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Affascinante e avveniristico. Semplici ma molto suggestive le animazioni utilizzate per indicare lo scorrere del tempo; apocalittica l'idea dei libri lasciati marcire nella biblioteca abbandonata che si sbriciolano al solo toccarli. Il Tempo è il grande protagonista fin dai titoli di testa e i numerosi orologi che si muovono in perfetta sincronia nella casa di Taylor potrebbero far invidia al Paolo Paoloni del fulciano La casa nel tempo. Messaggio finale pacifista. Ottimo film.

Capannelle 30/05/08 13:17 - 4394 commenti

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Buon film che delinea i contorni di un sottofilone molto seguito dal pubblico. Non c'è molta tensione, lo stile narrativo è più favola che altro, ma alcune trovate sono ben fatte: il manichino, la macchina del tempo stessa, lo straniamento degli Eloi. Peccato che le prime esplorazioni non siano approfondite a dovere e che le scene di lotta finali rasentino il ridicolo. Bravo Rod Taylor, anche se il suo personaggio è "sovraesposto" (non abbandona mai la scena..).

Cotola 6/08/08 13:47 - 8998 commenti

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Ottima trasposizione cinematografica, considerati anche i tempi in cui fu girata, di di un classicissimo della fantascienza letteraria firmato dal genio di H.G. Wells. Com'era costume allora tante idee (bellissima quella della vetrina con i vestiti che cambiano per sottolineare il cambio delle stagioni ed il trascorrere del tempo) e pochi ma gustosi effetti speciali (premiati, giustamente, con l'Oscar). Un piccolo classico che gli amanti della fantascienza, ma non solo loro, non possono farsi sfuggire.

Matalo! 7/08/08 19:41 - 1378 commenti

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Delizioso (e demodè già all'epoca) film dello scaltro Pal, che riduce sullo schermo il mitico romanzo di Wells. Rod Taylor ha l'aspetto sano e lo sguardo ottuso ma tenace dello scienziato positivista che attraversa le epoche e scopre quanto fondo di barbarie ci sia nella vita degli uomini nonostante il progresso. Inguardabili oggi i costumi dei Morlocks ma, a parte questo, il film regge ancora spettacolarmente e resta sempre migliore dell'orrido remake.

Flazich 17/08/08 18:18 - 667 commenti

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Ispirata trasposizione cinematografica del famoso romanzo di H. G. Wells. Il film, pur avendo quasi cinquant'anni, è ancora molto godibile. L'elemento vincente è, oltre agli ottimi effetti speciali, una trama avvincente che mai annoia, anzi. Rod Taylor impersonifica alla perfezione il viaggiatore del tempo. La scena di quando mostra la sua invenzione agli amici è un must. Probabilmente, a oggi, è ancora la migliore pellicola: nulla a che vedere con il pallido remake apparso alcuni anni orsono e già, da tutti, dimenticato.

Galbo 22/08/08 15:40 - 12372 commenti

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Tratto dal celeberrimo libro di Wells e realizzato agli albori degli Anni Sessanta, è un piccolo classico del cinema di fantascienza. Benchè il film semplifichi in parte (rispetto al libro) il tema trattato (e le sue implicazioni) l'opera di George Pal (già creatore dei Puppetoons) si caratterizza per un'accurata e riuscita ricostruzione delle epoche attraversate, utilizzando spesso metodi artigianali ma estremamente efficaci. Molto bravo e in parte il protagonista.

R.f.e. 29/06/09 20:43 - 816 commenti

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Eccellente adattamento di "The Time Machine" (1895) di Wells, uno dei pochissimi sci-fi anni '50 (insieme a Il pianeta proibito) a ricevere in Italia - cosa più unica che rara! - una valutazione positiva (in "pallini") dai critici quotidianisti ultra-snob dell'epoca. Uno dei due ruoli della vita - l'altro, naturalmente, è quello che ricoprì ne Gli uccelli di Hitchcock - per Rod Taylor (qui doppiato da Renato De Carmine). Toccante il finale, quasi un apologo sull'amore e l'amicizia (quella VERA però...). Yvette Mimieux è davvero incantevole.

Mcfly87 12/02/10 20:36 - 75 commenti

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Classico del cinema di fantascienza e degna trasposizione del geniale romanzo di Wells. Nonostante gli effetti speciali e i costumi risentano inevitabilmente del tempo il film riesce ugualmente a sorprendere ancora oggi, complici piccoli ma ingegnosi accorgimenti come la vetrina che muta con il susseguirsi delle epoche o la lumaca che sfreccia sul pavimento. Discreta anche la caratterizzazione dei passivi e indifesi Eloi, molto meno credibili sembrano i Morlock. La trama risulta piacevole, i dialoghi curati, il finale non delude. Classico.

Pigro 22/02/10 09:27 - 9624 commenti

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Ottima versione cinematografica del racconto di Wells, un apologo sul destino dell'umanità tra violenza e assuefazione, in chiave fantascientifica. Pal sa guidare bene l'attenzione del pubblico dalla disquisizione salottiera vittoriana alla stralunata atmosfera degli ignavi pronipoti, accompagnandola con belle trovate come il passaggio della moda sul manichino o le varie guerre mondiali, ma scivolando un pochino sui goffi Morlock. Begli effetti speciali, buona tensione ideale e soprattutto un buon ritmo.

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Luchi78 4/08/10 09:29 - 1521 commenti

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Gradevole film di fantascienza ormai molto datato, ma che suscita sempre quel senso di curiosità innato se si pensa alla possibilità di viaggiare nel tempo. Ottime le rappresentazioni delle guerre mondiali e della "guerra atomica", un po' noiosetta, se non ridicola, la trama nel lontano futuro, con varie guerre e lotte troppo sui generis.

Gestarsh99 20/10/10 22:29 - 1395 commenti

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L'aspetto che mi ha sempre intrigato di questa pellicola cult è stato decisamente la visione che si aveva negli anni '60 del probabile futuro, un'ottica che rifletteva in maniera palese le paure e la situazione globale dell'epoca, con il terrore nucleare e la Guerra Fredda; se ci si aggiunge poi la regia di un artista ed innovatore dell'animazione hollywoodiana come George Pal e la presenza di un grandissimo attore come Rod Taylor (che in seguito avrebbe recitato nel capolavoro Gli uccelli) l'importanza di un'opera come questa risulta ancora più evidente. Un piccolo grande gioiello di fantascienza naif.
MEMORABILE: La mostruosa bipartizione della società del futuro: da un lato gli apatici ed ignari Eloi e dall'altra i carnivori Morlock, entrambi disumani.

Myvincent 12/05/11 20:26 - 3722 commenti

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Un avventuroso viaggio nel futuro attraverso una prodigiosa macchina del tempo e molto ancora in questo classico di fantascienza diretto magistralmente e con modi accattivanti da George Pal. La rattristante constatazione di quanto poco importanti siano le emozioni in un futuro lontanissimo, viene coraggiosamente disconfermata dal sentimento più nobile, l'amore, che fa decidere il protagonista per un ritorno in quel futuro, con dirompente entusiasmo.

Tarabas 15/10/11 12:23 - 1878 commenti

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Un inventore scopre il viaggio nel tempo e raggiunge un futuro lontanissimo, in cui le guerre hanno quasi distrutto l'umanità, divisa tra schiavi trattati come bambini e mostri cannibali che li allevano come carne da macello. Classico della fantascienza tratto da un famosissimo racconto, soffre della pesante sovrastruttura ideologica del libro di Wells, socialista umanitario convinto della necessità pedagogica della letteratura e dell'inevitabilità del progresso umano. Oggi appare ingenuo e datato. In più, semplifica la trama rendendola poco coerente.

Gaussiana 18/04/12 23:13 - 121 commenti

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Sgargiante trasposizione dell'opera di H. G. Wells, un indimenticabile classico della fantascienza. Di certo non possiamo prendere sul serio i costumi dei Morlock, o l'improbabile macchina del tempo, tantomeno la guerra nucleare del '66, che oggi ci risultano datati e più adatti ad un musical. Il tono del film è molto più leggero del libro e nonostante alla fine il messaggio pedagogico rimanga, prevale la storiella d'amore e la fantasiosa costruzione degli eventi futuri. Un cult del genere.

Mutaforme 24/04/13 13:47 - 415 commenti

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Film di fantascienza d'altri tempi, che oggi può sembrare antiquato, seppur ancora piacevole. Molte idee sono state riprese in film moderni (la scena iniziale ad esempio è simile a quella proposta in Ritorno al futuro) e ne hanno fatto un classico fondamentale per ogni cultore del genere. Pilastro.

Ecc.danilo 19/05/14 00:46 - 18 commenti

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Cosa succederà domani? E tra dieci anni? E tra cento? E cosa avverrà oltre il tempo stesso, tra un milione di anni? Il progresso cos'è? Si ha sempre l'impressione che il progresso sia qualcosa procede sempre, senza però pensare che le civiltà si estinguono, così come sorgono. Ed è l'intelligenza l'impegno a portare una civiltà al di sopra di un'altra, come i Morloch sopra gli Eloi.
MEMORABILE: "Avete libri?" "Sì, abbiamo libri".

Saintgifts 4/12/14 12:57 - 4098 commenti

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La macchina del tempo sembra la slitta di Babbo Natale, il pomello della leva di comando un cristallo Swarovski; ottocentesca, certo, ma funzionante. Secondo questa teoria sembra che tutto sia già stato scritto, che il futuro esista già ed è lì che ci aspetta, perché andare a indagare? L'argomento è sempre affascinante e nel film, che dimostra essere figlio dei suoi anni, solo l'ultima parte (non ultima nel romanzo) non è tanto convincente (per i dialoghi con gli Eloi, spesso in contraddizione con ciò che dovrebbero o non dovrebbero sapere).

Il ferrini 9/11/15 19:49 - 2337 commenti

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Certo che a rivederli adesso, i Morlock, fanno un po' sorridere, ma la storia di Wells invecchia benissimo. Merito sicuramente del fatto che ambientarla nell’anno 802701 significa collocarla in un futuro talmente imprevedibile da rendere plausibile qualsiasi realtà mostrata. Uno dei film più citati, plagiati e omaggiati della storia del cinema, verso il quale tutta la fantascienza a venire avrà un grosso debito.
MEMORABILE: Il cambiamento delle mode femminili attraverso il manichino del negozio di fronte.

Parsifal68 26/04/16 15:14 - 607 commenti

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Fine '800. Un inventore costruisce una macchina del tempo e, nonostante lo scetticismo di alcuni suoi amici, intraprende un lungo viaggio che lo porterà in un'epoca futura lontanissima dove ogni traccia della civiltà è scomparsa. Tratto dal celeberrimo romanzo The time machine di Wells, il film è diventato un piccolo grande classico del cinema di fantascienza. Gli effetti speciali dell'epoca, eccellenti nel 1960, oggi sono ridicoli, ma resta intatto il potente messaggio sui pericoli del progresso che spesso può diventare dannosissimo. Cult.

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Daniela 28/04/16 15:10 - 12606 commenti

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Godibile trasposizione, molto superiore al loffio The Time Machine, anche se risulta assai attenuato il pessimismo del romanzo di Wells circa le sorti dell'umanità e gli effetti speciali, apprezzabili in alcune sequenze (come il passare degli anni sintetizzato dalla modifica dell'esposizione di una vetrina), risultano invece assai datati in altri, specie quelli eiguardanti il look dei Morlock. Decisamente buona la parte di ambientazione ottocentesca e convincente l'interpretazione di Rod Taylor come scienziato in grado di diventare uomo d'azione quando necessario.
MEMORABILE: Quali saranno stati i tre libri che lo scienziato porta con se nel futuro?

Modo 15/08/16 23:24 - 948 commenti

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Meglio non si poteva entrare negli anni '60 per la fantascienza. Film di ottima fattura, affascinante e girato con maestria. Ambiente ottecentesco molto familiare e coinvolgente... il protagonista sembra essere un nostro "vecchio" amico. Notevole interpretazione di Taylor. Il viaggio nel futuro è scandito da momenti simpatici, come quello del manichino e il variare della moda femminile. Si passano le varie guerre mondiali per arrivare al punto di non ritorno, ma non è detto che tutto sia già scritto... Classico che difficilmente tramonterà.

Von Leppe 21/01/17 19:42 - 1256 commenti

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Anche se alla base c'è il buon romanzo di Wells, il film si perde spesso in soluzioni ingenue e popolari (la parte finale, specialmente, tradisce quella ottima del libro in favore di un espediente più sentimentale). Il viaggiatore del tempo qui non è visto solo come uno spettatore degli eventi del futuro; si lascia coinvolgere troppo dalla sorte degli Eloi e si comporta quasi come un rivoluzionario che vuole svegliare le loro coscienze. Divertenti i Morlock e buoni gli altri effetti speciali.

Mandrakex 7/02/17 13:20 - 87 commenti

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Uno studioso inglese scopre il modo di viaggiare nel tempo. Quando però la macchina ha un'avaria le cose si complicano. Tratto da un racconto di Wells, si tratta di un must della fantascienza classica "raffinata". Gli effetti speciali sono strepitosi per l'epoca, sempre funzionali alla vicenda e mai in eccesso. Notevole la ricostruzione ambientale ottocentesca nella cornice della storia. Taylor (protagonista ne Gli uccelli) è perfetto per la parte. Non manca una riflessione sul destino dell'umanità (la guerra nucleare e il futuro selvaggio). Favoloso.
MEMORABILE: Lo svelamento della macchina; Il viaggio accelerato nelle epoche; Il primitivo mondo senza lavoro e ruoli sociali; La "fabbrica" sotterranea dei Morlock.

Black hole 4/04/17 14:59 - 143 commenti

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Forse il più fedele dei film tratti dal romanzo di H. G. Wells, eccezionale per colori e fotografia, delicatamente inglese, garbato eppure energico e ancor oggi ricco di fascino. Pal confeziona un film che visto oggi sorprende per la sua positività. La speranza è palpabile, così come la voglia di inserirsi in questo nuovo mondo per contribuire a ristabilire i valori andati perduti nel tempo, tra guerre e cataclismi. Siamo in pieno ottimismo di fine Ottocento, distanti ancora anni-luce dal vicino Orwell. Va visto.
MEMORABILE: La più bella macchina del tempo della storia del cinema.

Nicola81 21/04/19 23:34 - 2831 commenti

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Dal celebre romanzo di H. G. Wells, un grande classico della fantascienza impegnata. Visivamente siamo su alti livelli, con stupende scenografie ed effetti speciali giustamente premiati con l'Oscar (anche se il trucco dei Morlock al giorno d'oggi fa sorridere), ma anche la storia funziona, combinando riflessioni etiche non banali con la preoccupazione per i destini del pianeta, dovuta a un progresso tecnologico sempre più sfrenato e al pessimismo nei confronti della natura umana. Buona la prova del protagonista Rod Taylor.
MEMORABILE: L'inizio; Le evoluzioni del manichino; Il finale.

Kinodrop 2/04/22 18:01 - 2909 commenti

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Il paradosso del tempo è sempre affascinante e giustifica la vasta cinematografia che lo ha affrontato nei più svariati modi e declinazioni; in questo caso il regista cerca di conciliare possibile e impossibile con una serie di invenzioni, alcune delle quali fanno sorridere tra l'avveniristico e l'ingenuo, con in più una svolta ideologica debolmente pessimistica. Ingegnosa la trovata grafica dello scorrere del tempo attraverso la finestra di casa, mentre è simpaticamente kitsch il congegno per "bucare" il tempo, che sembra una slitta natalizia con un tocco orientale.

Paulaster 14/09/23 18:00 - 4375 commenti

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Inventore sperimenta una macchina del tempo. L'introduzione è da commedia delle parti, poi si approfondiscono temi come il pacifismo e una vena pessimistica nella visione del futuro. La parte di fantascienza è più apprezzabile per le idee che per la resa, anche se sottoterra sembra di essere in un film di Lang. La parentesi rosa varia il discorso, l'annullamento delle coscienze mostra qualche incongruenza. Sul fronte del nichilismo e della distruzione il film è decisamente avanti, per i tempi.
MEMORABILE: La lava in strada; I libri sbriciolati; L'annegamento ignorato; I tre libri nel futuro.
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  • Discussione Hal 9000 • 7/02/10 22:45
    Galoppino - 70 interventi
    Nel 1961, il film vinse un Oscar per i migliori effetti speciali, che andò a Gene Warren e Tim Baar.
    Che dite lo posso aggiungere alle curiosità?
    Grazie.
  • Discussione Gugly • 7/02/10 22:49
    Portaborse - 4711 interventi
    Beh, credo proprio di sì, d'altronde mi sembra una notizia praticamente ufficiale.
  • Discussione Hal 9000 • 7/02/10 22:52
    Galoppino - 70 interventi
    D'accordo, grazie. L'ho domandato perché le schede che ho consultato non riportavano questo tipo d'informazione.
  • Curiosità Hal 9000 • 7/02/10 22:54
    Galoppino - 70 interventi
    Premi (1961):

    Oscar:

    * Oscar per i migliori effetti speciali – Gene Warren e Tim Baar.
  • Curiosità Buiomega71 • 21/09/16 23:23
    Consigliere - 25896 interventi
    * Per il rapido avvicendarsi di giorno e notte, il direttore della fotografia Paul C. Vogel creò un congegno di dischi divisi in quattro segmenti di colore diverso corrispondenti ad altrettanti momenti della giornata. Illuminati da grosse lampade e girati a mano con catene e ruote dentate, un meccanismo ad altalena intensificava e smorzava la luce alzando e abbassando le lampade ad arco.

    * Pal non sapeva come rendere minacciosi i Morlock. Gli venne un'idea tanto semplice quanto geniale: fece applicare dentro le maschere degli attori che impersonavano i selvaggi Morlock delle lampadine elettriche, controllate da interruttori che gli stessi tenevano in mano, rendendo così "fluorescenti" gli occhi dei mostri.

    Fonte: L'uomo che visse nel futuro. Cult movie, Ciak, settembre 1996.
  • Homevideo Digital • 6/08/17 09:10
    Portaborse - 3973 interventi
    Dvd Sinister (restaurato in 4k ma è sempre un dvd haha) disponibile dal 25/10/2017.
  • Homevideo Digital • 11/02/21 14:57
    Portaborse - 3973 interventi
    Blu-ray A&R disponibile dal 26/02/2021.