Copio e incollo dal sito di "Nocturno"
Abbiamo visto i primi due episodi di "6 passi nel giallo", serie di film in onda dal 22 febbraio in prima serata su Canale 5. Tutti nocturniani gli autori, dal regista Edoardo Margheriti agli sceneggiatori Stefano Piani e Alberto Ostini...
Dal prossimo mercoledì 22 febbraio comincia su Canale 5 in prima serata una serie di film per la tv, come si diceva un tempo, intitolata 6 passi nel giallo, evidente omaggio al filone al sangue all’italiana il cui nome rimanda a thriller anche d’autore come il celebre Tre passi nel delirio (Fellini, Vadim Malle, 1967). Per il pubblico nocturniano si tratta di sei appuntamenti da non perdere, perché realizzati da figli e nipoti dei nostri maestri: il decano Lamberto Bava, Roy Bava al suo esordio da regista dopo una folgorante carriera come operatore e aiuto, e Edoardo Margheriti. In particolare la presenza di Lamberto è sinonimo di qualità, anche se, ovviamente, il contesto (prime time di un canale Mediaset) e i cast, a volte gli stessi delle peggiori fiction, richiedano una certa indulgenza. Assicuriamo però una dose di exploitation assolutamente inedita per Canale 5, anche in rapporto alle recenti storie di mafia che pure sul canale ammiraglio delle private non sono mancate.
Ad aprire le danze mercoledì 22 è Souvenirs di Margheriti Jr. Sebastian (Demetri Goritsas), ex profiler dell’Fbi, arriva in Sicilia dove spera di trovare le forze per risollevarsi da un lutto devastante. L’agente immobiliare Nicolas Vaporidis (in un tripudio di Magna Grecia...) gli affitta una casa di quelle che contengono nei loro anfratti indicibili segreti. Tra i quali, una collezione di scalpi. Sebastian li trova: furono strappati un quarto di secolo prima da un serial killer chiamato "l’acconciatore", a quanto pare tornato a colpire. Sceneggiatura di Stefano Piani, che conosciamo bene, ex autore di punta della scuderia Bonelli con una conoscenza formibabile di tutto ciò che è nocturniano e di genere. Siamo in una botte di ferro e non mancano momenti di altissima tensione (comprese torture assolutamente inedite in una simile fascia oraria), nonostante Margheriti abbia scelto di edulcorare la pillola con momenti più leggeri, dimostrando una certa propensione per la commedia rosa anche declinata con intelligenza (tutte le scene romantiche tra Goritsas e la poliziotta Giorgia Surina sono in piano sequenza, al contrario della frammentazione nervosa del resto della storia).
Ancora meglio la seconda puntata, il 29 febbraio. Di nuovo Edoardo Margheriti dietro la macchina da presa per un giallo che si intitola Sotto protezione. Una ragazza, Federica Lena, viene stuprata e uccisa. Del delitto è accusato il cugino americano Josh Randall. Una giornalista televisiva sua connazionale, Katrina Law, arriva nella cittadina italiana teatro dell’omicidio per indagini non ufficiali. Non crede alla colpevolezza del ragazzo e trova di fronte a sé il tipico “muro di gomma”, oltre a essere investita da minacce d’ogni tipo. Per difendersi dalle quali il network della cronista ingaggia una guardia del corpo, Adriano Giannini, non esattamente accomodante. A Piani si affianca per la sceneggiatura un altro bonellide nocturniano, Alberto Ostini, e la vicenda acquista ulteriore complessità omaggiando in maniera puntuale il giallo anni ’70. Margheriti conferma una certa predisposizione per la commedia sentimentale (le scaramucce tra i due protagonisti si trasformano in amore...) e ha la bella intuizione di trasformare lo stile del racconto (soprattutto visivo) in un “catalogo pop” di inquadrature e momenti di suspense che rimandano ai grandi maestri del genere, dal babbo Antonio a Bava e Argento. Divertente e certo anomalo per un prime time di Canale 5.
Le puntate successive, sulle quali torneremo di volta in volta, sono: Presagi di Lamberto Bava, con Andrea Osvart (nella foto in slide), Gemelle di Roy Bava con Daniele Pecci e Veronica Lazar, Omicidio su misura di Lamberto Bava, con Ana Caterina Murariu e Ostaggi, sempre di Lamberto, con Jane Alexander. I produttori della serie sono Cristina e Raffaello Monteverde