Creature-feature neozelandese che può contare su una location suggestiva e scenografie ben fatte; le scene nel serbatoio d'acqua offrono una bella atmosfera e in generale ci sono molti scorci adatti a un film di genere, purtroppo non sempre sfruttati bene. Ci mette un po' troppo ad ingranare, forse prendendo spunto dai film anni '70/'80 a cui s'ispira; le creature anfibie antropomorfe sono ben fatte, tutte con SPFX pratici, reminescenti dei vari Predator/Alien e affini. Non troppo sanguinoso, con qualche scelta di sceneggiatura discutibile e vari déjà vu, ma nel complesso decoroso.
Scoperto di aver ereditato una proprietà di cui ignorava l'esistenza, vi si reca con moglie e figlia nonostante il luogo sia abbandonato da decenni, segnalato come pericoloso e circondato dalla fama di essere infestato... Horror neozelandese discreto quanto la confezione - fotografia, sonoro, effetti speciali - ma fortemente penalizzato da una sceneggiatura approssimativa con personaggi mal definiti che si comportano in modo incongruente o tanto stupido da bloccare sul nascere ogni empatia nei loro confronti, affidati ad attori che offrono prove da minimo sindacale.
MEMORABILE: In negatvo: avvertito della scoperta nel bosco di un cadavere di una donna orrendamente dilaniato, lo sceriffo si reca sul posto da solo di notte.
Dopo aver ereditato un’antica proprietà, Ben e la sua famiglia ci vanno ad abitare. Mal gliene incoglie poiché quel posto è pieno di creature malevoli. Horror che fatica a entrare nel vivo, con tutta la prima parte piuttosto noiosa nella quale succede ben poco. Si rianima nella seconda tranche quando entrano prepotentemente in scena i mostri (buoni gli effetti speciali). La regia non offre particolari slanci ma è corretta, mentre gli attori, pur non essendo premi Oscar, non se la cavano poi male. Un film che ha certamente i suoi difetti ma che la sufficienza la strappa agevolmente.
Nell’affollato girone dei monster-movie, uno dei risultati più essenziali e visivamente appaganti. Nessuna dottrina sull’evoluzione del male e zero virate ecologiste, ma un’immersiva, estetica escursione nei tipici luoghi destinati alla paura: grotte e sotterranei, cottage isolati e boschi spettrali. Le apparizioni della “cosa”, per quanto manomesse dal frenetico montaggio, mettono un certo brivido. Sangue minimale ma ben piazzato.
Male. Trama banale, solita casa con colori tetri, ampi tendaggi polverosi, scricchiolii. Inizio lentissimo, in cui nulla carbura. Qualche apparizione fugace delle creature nel prosieguo, ma la confusione regna sovrana. Niente di nuovo sotto alcun fronte (fotografia ovvia, recitazione basica, musiche come in mille altre pellicole simili). L'ambientazione nella cisterna con le creature immerse è stata fatta molto meglio altrove e anche nel bosco la creatura è stata costruita meglio in altre occasioni. Mezzo pallino in più per la creatura non in CGI. Tempo perso.
MEMORABILE: La testa che fa capolino dalla finestra.
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