Della serie di pellicole ispirate ai testi di Boccaccio (si fa per dire, eh?) questa di Mario Sequi è quella meno interessante. C'è la Santilli a tenere alto il blasone della bellezza femminile, ma viene mal "sfruttata" da un punto di vista scenico e teatrale. Gag soporifere, quando non infelici, coronano la volgarità di un titolo che può benissimo rimanere nel limbo degli ignoti. Paradossalmente è spesso citato (per via del gioco di parole che lo definisce), ma è passato diverse volte in TV, a testimonianza della piattezza del contenuto.
Parodiando nel titolo Fratello sole sorella luna di Zeffirelli, Sequi sforna un decamerotico particolarmente allegro e scanzonato che prende di mira il mondo monacale. Il cast maschile ruota intorno alla comicità – sottolineata dalla sceneggiatura di Tucci - di Leonardi e di Natale e quello femminile - che vanta la Nell, l’Adiutori, la Santilli, la Giorgelli, la Mongardini – si spoglia giocoso in situazioni tipicamente boccaccesche, evitandone però gli aspetti più grossolani e volgari.
MEMORABILE: Sulle note de "I Watussi", Leonardi canta: "All'osteria del Gatto Morto... chi l'ha lungo e chi l'ha corto..."
Sarà che le aspettative erano basse, ma l’ho trovato certo non fra i peggiori del genere, perché evita quella lentezza, foriera di noia, che troppo spesso affligge(va) il decamerotico. Qui il montaggio è brioso e qualche scena sorprende, a partire dalla non certo leggera “santa” manipolazione iniziale della Santilli (qui molto acerba). Nel gineceo brilla la Adiutori. Contatti canori con Per grazia ricevuta (“San Prudenzio, fa’ la piova...”).
Il problema che questo film ha sempre avuto è il suo titolo, dal quale l'occasionale fruitore è portato ad arguire che si tratti di un esempio "minore", squallidamente volgare e via peggiorando. Ed invece è senz'altro uno dei decamerotici più divertenti e, relativamente, originali. Sergio Leonardi (cantante in romanesco, attore e saltuariamente doppiatore nella seconda metà degli anni '70 in seno alla compagnia CVD) è qui simpaticamente scatenato e circondato da notevoli bellezze muliebri (anche simpatiche, il che non guasta).
Decamerotico di una certa notorietà, tutto sommato abbastanza meritata trattandosi di uno dei prodotti meglio costruiti del filone, grazie a una sceneggiatura ben articolata, alla scaltrita regia artigianale di Mario Sequi e a una disponibilità produttiva al di sopra della media. Decisamente spinto sia nelle immagini che nel linguaggio, se visto nell'edizione integrale e altrettanto pesante nella satira anticlericale, il film ha il suo naturale focus nel ricco e succulento gineceo, fra cui spiccano l'Adiutori e la giovanissima Antonia Santilli.
MEMORABILE: Il dialogo fra la Santilli e San Prudenzio durante il loro primo "incontro".
L'inserimento di un elemento trucido-romanesco è una variazione interessante; peccato che il filmino indulga alla ripetizione perdendo di mordente. Il regista cita il Cantico dei Cantici, forse pure Kubrick (l'accelerato in camera da letto) e cade deliziosamente sul pomodoro medioevale. Una boccacciata nella norma (di basso livello, quindi) con una Santilli, però, già bellina assai.
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Ruber ebbe a dire: Da "Italia taglia" ecco le scene cut:
La 5^ sezione della Commissione di revisione cinematografica revisionato il film (…) ed ascoltati come da richiesta il regista ed il rappresentante della ditta interessata:
- vista la lettera con la quale si dichiara che alla copia del film sono state apportate le seguenti modifiche:
1)il primo taglio riguarda la scena in cui Chiarina e S. Prudenzio sono nella grotta; il taglio è stato effettuato nella seconda parte dell’amplesso sino alla fine della scena; l’eliminazione di tale scena ha inizio dalla battuta della da Chiarina “e poi tutti parlano male del serpente” (taglio per un totale di mt. 13);
2) il secondo taglio riguarda la parte della scena di cui i due finti frati sono a contatto di corpo con le due pellegrine inglesi (taglio per un totale di mt. 27);
Scusa l'ignoranza Ruber, ma questo taglio è stato fatto in commissione censura all'epoca o successivamente per un passaggio tv?
Scusa l'ignoranza Ruber, ma questo taglio è stato fatto in commissione censura all'epoca o successivamente per un passaggio tv?
Bah penso al momento alla richiesta della messa in onda nelle sale all'epoca, e poi il taglio credo sia rimasto anche nei successivi passaggi tv e credo anche vhs.
Dunque, la versione che circola sulle reti Mediaset (iris, happy channel, rete 4) è fortemente cut. circola in rete un collage delle scene spinte del film in lingua italiana (quasi certamente prese da vhs) in cui sono presenti tutte le scene citate su Italia Taglia, più altre osè ugualmente assenti o accorciate nella versione televisiva.
M.shannon ebbe a dire: Dunque, la versione che circola sulle reti Mediaset (iris, happy channel, rete 4) è fortemente cut. circola in rete un collage delle scene spinte del film in lingua italiana (quasi certamente prese da vhs) in cui sono presenti tutte le scene citate su Italia Taglia, più altre osè ugualmente assenti o accorciate nella versione televisiva.
Grazie Mark,
quindi a quanto ho capito la versione più completa è edita in vhs. Sarebbe interessante sapere se la MTS e la SSV hanno usato lo stesso master
vado a memoria...oltre alle due scene citate da italia taglia, che sono presenti, ci sono le scene di quando i protagonisti incontrano le ragazze nel parco, e poi le suore nel bosco. Le scene sono molto più lunghe rispetto alla versione televisiva, i nudi integrali più espliciti e varie situazionei in cui gli attori sono nudi "sopra" le attrici, assenti nella versione televisiva.
Più o meno quello che vediamo nella scena citata delle due pellegrine inglesi con cui gli attori hanno contatti di corpo e ci sono inquadrature più insistite sui nudi frontali delle attrici, mentre nella versione televisiva è solo un breve accenno.
M.shannon ebbe a dire: vado a memoria...oltre alle due scene citate da italia taglia, che sono presenti, ci sono le scene di quando i protagonisti incontrano le ragazze nel parco, e poi le suore nel bosco. Le scene sono molto più lunghe rispetto alla versione televisiva, i nudi integrali più espliciti e varie situazionei in cui gli attori sono nudi "sopra" le attrici, assenti nella versione televisiva.
Più o meno quello che vediamo nella scena citata delle due pellegrine inglesi con cui gli attori hanno contatti di corpo e ci sono inquadrature più insistite sui nudi frontali delle attrici, mentre nella versione televisiva è solo un breve accenno.
Si ma tu parlavi di un collage che gira in trete cn queste scene, ma io non ho trovato nulla del genere, sai mica dirmi il link?
M.shannon ebbe a dire: ruber il link lo avevo postato ma è contro le regole del forum , se mi dai un recapito te lo invio
mandami un pvt sul davibook. Si ho capito le scene cut quali sono, e ti rignrazio per la precisazione, ma visto che avevi appunto parlato di un collage video ero curioso di vederlo, anche se credo durerà una manciata di minuti, niente di che, tanto e un boccaccesco.