Purtroppo la storia è debolissima: un ragazzo arriva in un nuovo paese dove il ballo è proibito perché causa della morte di alcuni ragazzi(ma per piacere!). Caso vuole che lui sia un ballerino nato. Detto questo e fatto presente che il protagonista è un giovanissimo Kevin Bacon (qui piuttosto mediocre), la caratteristica stupenda del film è la bellissima colonna sonora, molto orecchiabile e che, soprattutto, stimola il movimento.
Epigono di Flashdance, ma dedicato ai teenager. Prodotto confezionato col bisturi per esigenze di mercato. Storia di ribellione giovanile di facciata, in questo film tutto appare falso e forzato. Ovviamente quello che si ricorda di più sono le canzoni, tra cui quelle dell'onnipresente Kenny Loggins, cantante specializzato in soundtrack anni 80 targate Paramount. Primo ruolo da protagonista per Bacon. La Singer veniva da Saranno Famosi. Ma il meglio viene ovviamente da Lightow, qui in un ruolo da bigotto. C'è anche Chris Penn in uno dei primi ruoli.
Trama banalissima con messaggio antimoralista ancora più scontato. Storia al limite del ridicolo dove la musica rappresenta la chiave di svolta per riportare una piccola comunità alla normalità. Dialoghi ancora più imbarazzanti rendono il tutto quasi ridicolo. Nel film, oltre a Kevin Bacon, Lori Singer e Chris Penn, troviamo una sfigatissima Sarah Jessica Parker (Sex and the city) che passa completamente inosservata.
MEMORABILE: La scena dei trattori: semplicemente ridicola.
Moralismi da supermercato e superficialità varie sono alla base di questo film anni '80 inguardabile ai giorni nostri, se non per ricordarci di "come eravamo scemi". Si salvano solo la colonna sonora e in fondo K. Bacon. Alcune scene sono addirittura ridicole, tipo le grida isteriche della figlia del reverendo in chiesa. Tutta la potenzialità della valida idea del ballo come forma di espressione dell'individuo (Billy Elliot docet) si perdono in un copione veramente superficiale.
In un paese la musica e il ballo sono banditi, ma un ragazzo venuto da fuori può far riscoprire il gusto del divertimento. Partendo da una premessa narrativa piuttosto stupida, il film non può che procedere per banalità, incongruenze e stereotipi. La solita storia di un mondo di adulti che opprime la vitalità giovanile è roba vecchia (altro che giovane!) e il film sembra già stravisto. A nulla valgono le coreografie, del resto non eccezionali, e la musica orecchiabile. Il livello rimane desolatamente basso.
Pronta risposta cinematografica al grande successo di Flashdance, Footloose ne vuole ricalcare i passi con l'occhio maggiormente rivolto al pubblico dei teenager. Per farlo viene confezionata una storiella che mescola ai canti e balli (che ovviamente prevalgono) la solita lezioncina morale ma il tutto è di un'ingenuità sconcertante, con luoghi comuni profusi a piene mani e personaggi bidimensionali intepretati da attori poco convincenti.
Musica, musica, musica, solo ed esclusivamente anni 80: "Almost Paradise" di Mike Reno e Ann Wilson, Bonnie Tyler con la sua scatenata hit "Holding out for a hero", la bellissima "Never" dei Moving Pictures, per concludere con la storica "Metal Health" dei Quiet Riot! Sintesi bignamesque per un film che nel suo piccolo è un cult.
Filmetto musicale per adolescenti che segue lo schema di tante pellicole del genere senza discostarsi troppo dalla media e senza apportare particolari novita. Abbastanza modesto ed insipido. La canzone che dà il titolo al film ebbe un grande successo. Prima pellicola di rilievo per Kevin Bacon.
La sfida verso figure autoritarie è uno dei cliché più abusati del cinema rock, la cui estetica prevede che tali simboli debbano essere ridicolizzati, umiliati o distrutti. Cosa c'è di meglio allora se non un intero paese (Elmore City, Oklahoma) che si comporta coi propri ragazzi come degli ayatollah? Si può obiettare che c'è rock e rock, giacchè quello di Footloose è assai annacquato e buono (come si desume già dalla prima immagine) a far smuovere i piedi al ritmo della title track di Kenny Loggins. Il paradosso è che questa storia è vera!
Versione parrocchiale di Flashdance, destinata ad un pubblico adolescenziale poco smaliziato e dai gusti musicali mainstream. La premessa è quasi fantascientifica: una città dove musica e ballo sono proibiti da una specie di teocrazia protestante integralista, incarnata da un Pastore (Lithgow) che ha una figlia che sfoga le sue energie represse in attività assai più pericolose che la danza. A colpi di balletti, canzonette e citazioni bibliche, il giovane Ren sovverte lo status quo. Love story acqua e sapone, Singer e Bacon erano carini...
MEMORABILE: "Holding out for a hero" della Tyler, la versione femminile di Rod Stewart!
Film dedicato ai ragazzi degli anni '80, che ha fatto conoscere al mondo il talento di Kevin Bacon. Herbert Ross ci immerge, fin dalle prime immagini, nella realtà di una piccola città di provincia americana, puntando i riflettori sugli adolescenti, ma anche su un pastore protestante, interpretato da John Lithgow, che ce l'ha a morte con la musica rock per via del figlio morto in un incidente stradale. Bacon ballerino e profeta del rock buono non sarà il primo Travolta, ma conquista il cuore della bella Lori Singer e questo, al pubblico, basta.
MEMORABILE: I titoli di testa con molti "piedi in libertà" e Kevin Bacon che si sfoga in un capannone, ballando a perdifiato.
La saga delle banalità. Lo spettatore adolescente (perché un adulto potrebbe non reggere più di 10 minuti) si trova di fronte a una storiella ridicola, una morale da quattro soldi e un trionfo di superficialità. Il povero Kevin Bacon poteva scegliere qualcosa di meglio per il suo primo ruolo da protagonista. Bella quanto inutile Lori Singer.
Film adolescenziale riservato al ballo e ai suoi divieti verificatisi dopo un grave sinistro. La morale appare abbastanza spiccia e la parte musicale prevale maggiormente. Bacon inizia a farsi conoscere senza brillare mentre la Singer non è male. Tipico prodotto anni 80.
In un paese di provincia in cui sono banditi canti e balli, arriva un ragazzo di Chicago, che salterella sgambettando nel mentre fa il filo alla figlia del reverendo tutore della morale locale e getta lo scompiglio aprendo la strada ad un ritorno al peccato... Spunto barbino, anche se pare ispirato a una vicenda reale, regia modesta e cast di giovinetti la cui gamma espressiva oscilla dall'antipatico all'odioso, per cui vien da fare il tifo per il bacchettone Lithgow. Da salvare la sequenza del ballo in cantiere del tarantolato Bacon e ben poco d'altro.
In un paesotto della provincia americana il reverendo bacchettone ha vietato ballo e musica a causa della morte anni prima di suo figlio e di un altro ragazzo, di ritorno da un concerto. Ma un ragazzotto senza macchia né paura capita chissà come da quelle parti a sconvolgere l'ordine precostituito. Pretesto talmente sciocco che non può che avere una trama all'altezza e a poco servono l'esordio del bravo Bacon e l'utilizzo di una discreta soundtrack. Ebbe un discreto e inspiegabile successo. Io consiglierei di evitarlo.
Una noia mortale. Film vuoto, zeppo di luoghi comuni con la solita ribellione giovanile attuata tramite la musica rock. Magari andava bene per gli anni Ottanta e un pubblico giovanile; visto oggi fa storcere parecchio il naso. Interpreti mediocri, colonna sonora fiacca, ambientazioni monotone.. Insomma, un disastro su tutta la linea. E ne hanno fatto pure un remake...
Praticamente la fiera del luogo comune del cinema "teen" americano: atmosfere vintage alla American graffiti, prove di coraggio mortali come in Gioventù bruciata, musica e balli stile Saranno famosi e Flashdance (ma i titoli da citare sarebbero almeno un'altra decina). Prevedibile quindi dal primo all'ultimo fotogramma, ma non del tutto da buttare: ritmo, canzoni e personaggi garantiscono una discreta dose di divertimento, a chi ama il genere come il sottoscritto (astenersi tutti gli altri). Sufficiente.
Ribelle cittadino arriva nel paesello e ripristina il divertimento a suon di rock. Trama per adolescenti degli anni 50: il ballo è proibito e il pastore indica la via smarrita. Abbastanza banale, ma la sostanza la mettono Lithgow e Bacon, che ha un certo carisma. Piccolo cult grazie ai balletti tra le luci anni 80: si ha l'impressione che i protagonisti se la spassino solo grazie a qualche canzoncina, senza per forza far uso di droghe.
MEMORABILE: I balletti sulle caviglie; Penn rissoso.
Ragazzo di città coattemente trasferito in compagna si batte per riconciliare la bigotta comunità locale con l'assurdo divieto del ballo. Film apparentemente giovanilista, in realtà intimamente reazionario (la morale è che il rock'n'roll non prevede necessariamente anche sesso e droga come complemento), quasi un'esaltazione del travoltismo per certi versi tardiva ma per altri perfettamente figlia del suo tempo (la cultura della discoteca e quella del rock erano in antitesi fino a pochi anni prima). Appendice e inconsapevole parodia di un filone.
MEMORABILE: I riferimenti di Bacon al romanzo "Mattatoio n. 5" e al gruppo dei Men at works.
Film cult anni 80 che di buono ha solo una fantastica colonna sonora e le bellissime performance di ballo.Banale e mediocre nella storia, anche se il messaggio è giusto. La recitazione è discreta. Un classico degli anni 80 che tuttavia non affascina come tanti altri film per adolescenti di questo periodo. Non terribile, ma abbastanza sopravvalutato sì.
Commedia per adolescenti incentrata su un copione piuttosto singolare, almeno nell’assunto principale. Tuttavia, in esso è possibile riconoscere le tematiche che contraddistinguono questo genere di racconti, come il contrasto tra genitori e figli desiderosi di uscire dal bozzolo. Siamo distanti dal racconto di formazione in quanto rimane una storiella leggera che affronta la questione in maniera un po' frivola. I brani selezionati, invece, sono gradevoli e costituiscono un piccolo valore aggiunto ergendosi a specchio delle sonorità in voga in quel periodo.
Piccolo grande cult della dance-mania anni '80, che tuttavia non regge il confronto con l'ipertrofia visiva di Flashdance o la suadente dolcezza di Dirty dancing. La storiella alla base è scontata e i tentativi in sede di script di tratteggiare personaggi complessi, fra risentimenti e desideri latenti di morte, portano invece alla sfilata di una marmaglia di giovinastri insopportabili e aggressivi, con sconfinamenti nel ridicolo (la Singer che fa a cazzotti). Si rimpiange la scelta di non aver eletto Lithgow a protagonista. La OST e le sezioni videoclippare salvano capra e cavoli.
MEMORABILE: In equilibrio fra due macchine mentre passa un camion; Bacon che corre e fa piroette al ritmo della title track; Il training danzereccio dell'amico.
Pur inserendosi nel contesto dei film a sfondo musicale e "di ballo" popolari nel periodo, è anche un bello scorcio di cultura americana; dai fanatismi religiosi della "bible belt" fino ai rozzi divertimenti dei ragazzi del paesino rurale, i diner e le serate tra i binari del treno e gli edifici abbandonati, affascina descrivendo con gusto per l'immagine e per i volti una società d'altri tempi. Buona la ost, che mischia diversi stili; Bacon se la cava bene, la Singer (nel ruolo della vita) ha il volto giusto, Lithgow è credibile. Non un capolavoro, ma a suo modo un cult minore.
MEMORABILE: Nella versione originale, l'esilarante scambio di battute tra Bacon e Penn su Men at Work e Police.
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DATI TECNICI
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2.0 Surround Dolby Digital: Italiano Francese Tedesco Spagnolo
6.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Inglese Inglese per non udenti Francese Italiano Tedesco Spagnolo Olandese Svedese Danese Finlandese Norvegese Giapponese
* Extra Balliamo! Kevin Bacon Parla di Footloose (HD)
Da Bomont alla Grande Mela: Intervista con Sarah Jessica Parker (HD)
Ricordando Willard (HD)
Il Provino di Kevin Bacon (HD)
Costumi di Kevin Bacon (HD)
Commenti e Speciali d’Archivio
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi & Canzoni della Prima Visione Tv (giovedì 22 maggio 1986) di Footloose:
CuriositàApoffaldin • 22/12/24 09:39 Pulizia ai piani - 278 interventi
VIETATO BALLARE (PER FINTA E SUL SERIO)
Il film racconta le proibizioni in una cittadina del midwest americano, dove il ballo, le discoteche e il rock sono visti come il fumo agli occhi. In un'intervista gli attori Kevin Bacon e LoriSinger dichiararono tra l'altro che inizialmente faticavano a pensare che la cosa potesse essere verosimile. Poi però avevano scoperto che in molte zone degli Stati Uniti c'erano ordinanze di Contea o comunali che proibivano il ballo e, "in onore" del film, avevano da poco vietato il ballo in una cittadina dello Utah.
FONTE: Paolo Cervone, IlDiavolo-Rock in corpo, in Corriere della Sera, 17 aprile 1984, pag.23.