Commedia esemplare, che si giova di un cast di attori strepitoso (tra cui due tra i migliori componenti del glorioso gruppo inglese dei Monty Python e cioè John Cleese e Michael Palin), di una sceneggiatura misurata e allo stesso tempo esuberante, di una regia degna, di un montaggio veloce che riesce a dare il giusto ritmo alle battute. Forse c'è qualche momento morto che si poteva evitare, ma nel complesso non si può non concordare sul fatto che siamo in presenza di una delle commedie più originali e memorabili di sempre, in grado di segnare un punto fermo nella storia del genere. Su tutti, prima ancora dei due Monty Python di cui già si conosceva il grande talento...Leggi tutto comico (e l'ultima scena a casa di Ken, l'unica in cui i due si trovano assieme, è esemplare in questo senso), va però segnalata l'indimenticabile performance di Kevin Kline (premiata con un Oscar sacrosanto al miglior attore non protagonista) che disegna un personaggio di forza incredibile, un americano orgogliosissimo che non sopporta di sentirsi chiamare stupido, non riesce a scusarsi di nulla, legge Nietzsche senza capirci nulla (o perlomeno così gli rinfaccia Jamie Lee Curtis) e parla uno spagnolo maccheronico solo per eccitare la sua donna. I suoi scontri con il pomposo, goffo e irreprensibile avvocato John Cleese sono fenomenali e mettono in risalto uno scontro di culture (inglese e americana) che percorre l'intero film grazie anche al contributo dell’americanissima Jamie Lee Curtis (curve mozzafiato ma sguardo furbo come pochi) e dell'altro inglese purosangue Michael Palin. Si ride di gusto e davvero non c'è mai una gag volgare inserita a sproposito. Forse non tutte sono della stessa qualità, ma c'è un’omogeneità di fondo immediatamente riscontrabile. Per chi ama le citazioni, poi, questa è un'autentica orgia!
Delusione. Non brutto, ci mancherebbe altro, ma certo non un indimenticabile capolavoro. Molto bravo quel gran signore di John Cleese, adorabile Michael Palin, ma debordante, eccessivo Kevin Kline, al punto di essere urticante e, attirando su di sé l'attenzione, di rovinare parzialmente ciò che gli sta attorno. La Curtis ha fatto di molto meglio. Lecitamente da venerare, ma esclusivamente se si è amanti, sempre e comunque, dei Monty Python...
Commedia geniale, rocambolesca e pepata, di straordinaria densità drammatico-satirica. Un Kevin Kline al massimo delle sue possibilità, accompagnato dal meglio dei "satiri-porconi" inglesi. Ambientazione riuscitissima, film che in fatto di risate, "low-suspence" e mezzo poliziesco non ti abbandona mai. Una Jamie Lee Curtis splendida, sensuale e al punto giusto coimbentata nel plot. Pellicola divertentissima, ma non solo, costruita su fondamenta poliziesco-d'azione che non lasciano spazio a nessuna remora. Grandioso.
A quasi vent'anni dalla sua realizzazione, il film non ha perduto minimamente la sua carica comica, che ne ha fatto la più bella commedia realizzata negli Anni Ottanta. La storia dei ladri di gioielli che dopo un colpo cercano di farsi le scarpe a vicenda è un esempio di commedia dai tempi perfetti (gag irresistibili, sceneggiatura ottima e dialoghi brillanti), ben diretta ed interpretata da un cast fenomenale, con una speciale menzione per gli attori britannici.
Siamo di fronte ad un capolavoro. Una commedia che sarà difficile eguagliare. Potrebbe esser comodamente una commedia teatrale, tanto la sceneggiatura è curata, tanto gli attori danno prova di bravura. Difficile trovare un'imperfezione o un neo. Decisamente il genere di film che ciascuno dovrebbe conoscere. La Curtis è deliziosa. Kline gigioneggia ma non stanca, anzi. Veramente un gran film. Trovate comiche a raffica, ma mai banali.
Divertentissima commedia dal ritmo scatenato, che per essere apprezzata appieno deve però essere guardata in lingua originale, visto l'utilizzo di varie lingue durante gli amplessi dei due protagonisti. Merito di una sceneggiatura davvero frizzante (scritta da un ex Monty Python) e di un cast in grande stato di forma. Tanti i personaggi e le situazioni che restano nella memoria, ma i vari tentativi di Michael Palin di eliminare la vecchietta sono davvero inarrivabili.
"Un pesce di nome Wanda" è una commedia divertentissima grazie all'apporto comico degli inglesissimi Cleese e Palin e, in coda, tutti gli altri. C'è tutta la creatività e la genialità comica dei Monthy Pyton dietro al successo di questo film: tempi comici perfetti, caratterizzazioni indimenticabili e situazioni non sense a raffica (il povero Ken alle prese con i cani della vecchietta). Forse con il tempo ha perso un pochino di smalto, ma rimane un punto di riferimento nella storia della comicità cinematografica. Deliziosa, come sempre, la Curtis.
MEMORABILE: Mettete l'audio in lingua originale e ascoltate cosa dice Otto in italiano per eccitare la Curtis (ossobuco con i piselli etc etc)... uno spasso.
Commediola divertente, rilassante, ma non la giudicherei un must della categoria. Mi piace sopratutto l'interpretazione di Kevin Kline: direi che non ho visto altri suoi film dove riesca a risultare accattivante e comico. Mi piace anche Palin nel ruolo di balbuziente animalista. Insomma, da guardare sicuramente.
Un gruppo di attori super affiatati, ognuno con sue caratteristiche, mischiate a un pizzico (e non solo) di follia, dà vita a una delle migliori commedie degli ultimi decenni, dove è difficile fare una graduatoria di bravura. Tutti girano a mille e la narrazione ne giova, grazie anche a una sceneggiatura brillante, che permette alla pellicola di avere un ritmo quasi sempre serrato, con duetti comici notevoli e scene (soprattutto col balbuziente, Palin) quasi da lacrime agli occhi. Ma anche Kline, lo psicopatico, è da applausi, per non parlare di Cleese (l'avvocato) e della Curtis. Grande film!
MEMORABILE: Kline cerca di far parlare Palin (il balbuziente), mangiandogli, uno dopo l'altro, i suoi adorati pesci d'acquario; Doberman vs Yorkshire.
Una commedia praticamente perfetta, talmente divertente da non stancare nemmeno dopo 10 visioni: gli attori sono in stato di grazia, da Kevin Kline al grande John Cleese, senza contare l'altro Python Michael Palin. Il contrasto tra inglesi-americani è alla base di molto materiale del film, ma c'è da specificare che la sceneggiatura va ben oltre i soliti stereotipi sull'englishman imperturbabile e lo yankee chiassoso e caciarone. Tra le vette del film, l'inaspettato ritorno a casa della moglie di Cleese proprio sul più bello...
MEMORABILE: Quando ha saputo che tua figlia si chiama Portia ha detto: "Ma perché diavolo l'ha chiamata come una macchina?"
Alcuni ladri compiono una rapina di gioielli e poi tentano di fregarsi l'un l'altro. Non è un film divertente, di più: si ride a crepapelle dall'inizio alla fine, grazie a spassosissime gag e a spietati tormentoni, condotti da personaggi azzeccatissimi interpretati da attori al massimo delle loro possibilità comiche. Inutile citare memorabilia: bisognerebbe elencare tutte le scene del film. Che dire d'altro? Un capolavoro della risata.
Molto divertente questa commedia diretta dal veterano Charles Crichton (sarà il suo ultimo film) ed interpretata, benissimo, da un manipolo di attori veramente in forma. Non ci sono gag fuori posto o non riuscite e si ride di gusto per quasi due ore, cosa possiamo chiedere di più per passare una serata distensiva? Splendida e sensualissima Jamie Lee Curtis, a quei tempi all'apice della sua fama. Direi 3 pallini e mezzo (almeno).
Vado contro corrente: rispetto la critica in generale sempre molto benevola nei confronti di questa commedia, ma personalmente non mi ha mai catturato; certo alcuni momenti strappano sorrisi anche al sottoscritto, ma detto ciò non riesco a farmelo piacere. A parte tutto, Jamie Lee Curtis c'era veramente tutta.
Splendida commedia made in England come non se ne vedevano da tantissimo. Ben scritta e diretta con notevole brio dall'esperto Crichton, ha ritmo e gag da vendere, con battute memorabili sparate a raffica e almeno due meravigliosi personaggi: quello interpretato da uno splendido Kevin Kline (giustamente premiato con l'Oscar) e quello interpretato da un altrettanto meraviglioso Michael Palin. Ma eccezionali anche Cleese e una radiosa Lee Curtis. Capolavoro.
MEMORABILE: I tentativi di omicidio ai danni della vecchietta da parte di Michael Palin; il finale all'aereoporto.
Rivedendolo dopo 20 anni mi sono accorto che ricordavo tutto perfettamente, e questo capita raramente anche con i film che sono piaciuti molto. Ciò purtroppo toglie molto a visioni successive, perché questa commedia, talmente ben congegnata nei suoi tempi, ha bisogno dell'effetto sorpresa per essere apprezzata in toto. Direi che è l'unico difetto che si può riscontrare, se di difetto si tratta. Regia, sceneggiatura, montaggio sono perfetti, ma i punti di forza, senza nulla togliere agli altri, sono Kevin Kline e il suo personaggio.
Quasi ottantenne, l'onesto artigiano Crichton, noto soprattutto per aver diretto Guinness quasi 40 prima, dirige a sorpresa una delle commedie più brillanti degli anni ottanta, con una sceneggiatura ricca di colpi di scena e gags esilaranti, interpretata da un quartetto misto anglo/americano affiatatissimo, di cui sarebbe arduo individuare la punta di diamante fra l'androgina sensualissima Curtis, l'adorabilmente pomposo Cleese, il balbuziente animalista Palin e lo zotico ritardato Kline, ciascuno al meglio delle proprie possibilità. Spassoso
MEMORABILE: I tentativi di far fuori la vecchietta testimone
Una congiunzione astrale di fortunate circostanze ha trasformato un buon soggetto in un cult assoluto (qualcuno dimentica la differenza fra cult e capolavoro) che alla prima visione fa venire le lacrime agli occhi dalle risate. Di solito accade quando gli attori si divertono a recitare le loro parti, cosa qui evidente. Tutti ai loro massimi storici, compresi l'istrionico Kilne e la tonica Lee-Curtis. Per una volta lo humour inglese riesce a passare la Manica (ascoltare in originale per credere).
Una commedia praticamente perfetta con tempi comici eccezionali e attori in splendida forma. Kevin Kline è assolutamente perfetto nell'interpretare il ruolo dell'americano borioso dotato di una follia singolare e delirante. La storia, fatta di continui inganni e raggiri, porta a un'escalation di situazioni divertenti e paradossali. Non si cade mai in alcun tipo di volgarità gratuita. La Curtis, con il suo sguardo seduttore e malandrino, chiude il cerchio. Straordinario.
MEMORABILE: Kline che comincia a cibarsi dei pesci dell'acquario; Palin che prova a "fare fuori" la vecchietta testimone della rapina.
Divertentissima commedia con un cast affiatato come non mai, retta da una sceneggiatura brillante scritta proprio da Cleese. Kline è in formissima, costantemente over the top e da sbellicarsi quando si esibisce in italiano (ottimo motivo per vederlo in originale). Palin e la Curtis anche son bravi, ma Cleese è il vero dominatore. Il ritmo della pellicola è costante, partendo dai primi dieci minuti non particolarmente brillanti per arrivare poi a un finale esplosivo. La naturale evoluzione delle vecchie commedie degli Ealing Studios. Da vedere.
MEMORABILE: Archie, nudo, recita una poesia in russo con le mutande sulla faccia; lo scontro finale tra elegante avvocato inglese e demente killer americano.
Direi che se la gioca con Una poltrona per due e pochissimi altri per il titolo di super-classico della commedia anni 80. Meglio di così non si poteva fare: la trama ben studiata e articolata, gli interpreti azzeccati (perfetti i due ex-Python, irresistibile Jamie Lee Curtis, Kline forse un po' troppo sopra le righe ma comunque divertente), ritmo sempre elevato. Davvero tante le gag da ricordare: il divertimento è assicurato ad ogni visione. Da vedere almeno una volta!
Uno dei capisaldi della buona commedia demenziale degli anni 80-90. Sono passati 20 anni da quando l'ho visto la prima volta ma le gag mi fanno sempre ridere da morire! Mitico quartetto: Kevin Kline con il suo improbabile personaggio, Cleese e Palin dei Monty Python e Jamie Lee Curtis che era un discreto peperino. Fra l'altro è adatto a tutta la famiglia: pochissima volgarità e umorismo per tutti!
MEMORABILE: Palin nei siparietti da killer; Kline agente della CIA; L'improbabile interrogatorio con i pesci; La stupidità di Kline.
Ci sarà pur qualche motivo se questo film è tanto famoso... Guardandolo non si può che rimanere ammaliati dalla perfetta sintonia tra gli attori, in grado di elevare una trama semplice semplice (un gruppo di ladri che, dopo una rapina, tentano di fregarsi) a una pellicola dinamica in cui non ci annoia mai. Non una battuta fuori posto, con qualche parolaccia ma senza cadere nell'eccesso di volgarità. Il migliore è Kevin Kline nella parte dello pseudo filosofo. Ottima commedia british.
MEMORABILE: Il finale senza un attimo di respiro all'aeroporto.
Il classico film che prova – spesso vanamente – a far ridere lo spettatore con demenzialità non ridicole: una pellicola che nonostante gli sforzi mi ha fatto sorridere poche volte e solo grazie alle buone interpretazioni di Kline e Cleese. Il personaggio di Palin (davvero ci fa ancora ridere la balbuzie?) è davvero deprimente per lo spettatore, già angustiato da una regia pessima che fa sembrare il film una parodia di una parodia. Mediocre o poco più.
Farsa anglosassone confezionata in anni ancora spensierati. Belli i personaggi e smaglianti gli attori. C'è un gusto dell'esagerazione che è più americano che britannico, ma c'è l'autoironia britannica che permette di accettare le forzature. Si tratta di puro divertimento e certamente funziona. Asseconda il detto, del quale ho scordato l'autore, "only exaggeration succeeds". Noi italiani abbiamo gusti diversi ma tutto quello che è cultura anglosassone è qualità, come le auto tedesche.
Dopo un colpo a una banca un gruppo di ladri cerca di fregarsi l'uno con l'altro e tra questi bisticci viene tirato in mezzo il povero avvocato del capobanda ormai arrestato. Si ride dall'inizio alla fine grazie a una serie di gag geniali e a un cast eccellente. Una commedia geniale perché, oltre a essere totalmente priva di volgarità, non è un semplice mix di gag divertenti e sconnesse, ma un film con una trama solida e ben strutturata. Bellissimo il finale. Capolavoro.
Un'ottima crime-comedy in perfetto stile e umorismo inglese, ricca di colpi di scena e di situazioni imbarazzanti e molto comiche. Il mescolare la commedia a una storia di crimini, rapine e tradimenti risulta nel complesso operazione riuscita anche grazie alle esilaranti interpretazioni degli attori; uno su tutti il Python John Cleese, che interpreta un avvocato inglese piuttosto bizzaro, seguito in merito dal premio Oscar Kevin Kline, ovvero l'"Otto" della situazione. Le scene comiche migliori coinvolgono il balbuziente Ken alle prese con la vecchietta e i cani.
MEMORABILE: "Non chiamarmi mai... mai, stupido!" (Otto)
Rapina con diamanti in cui ognuno dei malviventi punta ad accaparrarseli. Brillante inizio con il gioco delle parti in cui man mano gli interessi personali si rivelano e gli equilibri si spostano. La perla inoltre sono le caratterizzazioni: una sensuale Curtis, l'aplomb di Cleese e l'istrionismo di Kline mischiano le carte tra dialoghi scorretti nelle diversità tra americani e inglesi. Divertenti anche le tattiche per eliminare la testimone scomoda. Conclusione un po' incollata, come soluzione.
MEMORABILE: Le voglie della Curtis sentendo le lingue straniere.
Pirotecnica e divertente commedia, con uno strepitoso quartetto di caratteristi anglo/americani che danno spettacolo. La sceneggiatura ha tempi perfetti e gag esilaranti che risultano apprezzabili ancor oggi. Il tema prevalente è naturalmente il confronto tra l'imperturbabilità britannica e la spregiudicatezza americana, ma la vera chiave del successo sono il ritmo e i personaggi.
Scoppiettante commedia anglo-americana che ancora oggi regge bene. Da una parte ci sono due ex Monty Python come Palin e il grande Cleese. Gli yankee invece sono Kevin Kline, nel ruolo del folle Otto e Jamie Lee Curtis in versione sexy. Sullo sfondo c'è un furto di gioielli a Londra. L'impassibile avvocato inglese viene travolto dal fascino di Wanda e le risate abbondano. Tante gag e ritmo sostenuto per un film diretto con gusto dal veterano Crichton.
MEMORABILE: La Curtis in originale s'eccita con l'italiano; I tentativi di uccidere la vecchietta.
L'ultimo film diretto da Crichton, regista di lungo corso ma non particolarmente prolifico, è anche quello di maggior successo (che non vuol dire necessariamente il migliore). In effetti non tutte le gag vanno a segno e nel complesso si ha l'impressione di trovarsi di fronte a una pellicola un po' sopravvalutata, fermo restando che il divertimento non manca e che il ritmo è davvero frizzante. Ottime le prove di Cleese e di una sensuale Curtis, mentre Kline, benché premiato con l'Oscar, tende ad andare fin troppo sopra le righe.
MEMORABILE: I maldestri tentativi di eliminare la vecchietta; La scena corale a casa dell'avvocato; La fine del processo; Il finale all'aeroporto.
Un furto di gioielli scatena l’avidità dei membri di uno stralunato ed eterogeneo gruppo di ladri. Nel gioco viene coinvolto anche l’avvocato difensore del capobanda. Farsa gangster giocata sul contrasto tra cultura inglese e americana. Forse nessuno si aspettava un film così pungente dall’ottuagenario Crichton, inattivo ormai da quasi 40 anni. Gran parte del merito è probabilmente dovuto alla presenza degli ex-Monty Python Michael Palin e John Cleese (autore anche della sceneggiatura), che portano in dote la loro comicità surreale.
MEMORABILE: “Non chiamarmi stupido”; I pesci dell’acquario divorati crudi; Archie nudo di fronte ai proprietari di casa; L'uccisione della vecchia testimone.
Una commedia fresca, girata in modo notevole e molto divertente. Gli intrighi e gli intrecci dei protagonisti sono architettati, scritti e interpretati ad hoc. Le gag sono veloci e mai banali, brava Jamie Lee Curtis con il suo volto furbesco e il suo charme irresistibile nel ruolo della femme fatale; Kevin Kline qualche volta sopra le righe ma spassosissimo, sempre bravi gli ex componenti dei Monty Python. Un film che dimostra come una buona commedia può regalarci un sorriso (e anche più di uno) mantenendo un livello alto.
MEMORABILE: Jamie Lee Curtis che si eccita se qualcuno le parla in una lingua straniera.
Cult della commedia anni Ottanta made in Europe. Come ci si fa a non divertire dinanzi ad un film del genere? La storia, pur non essendo niente di eccezionale, coinvolge grazie a sketch memorabili e alla prova interpretativa offerta dai quattro protagonisti, con John Cleese e la sexy Curtis una spanna sopra gli altri. Finale abbastanza cinico. Discreta la colonna sonora.
Una rapina, un bottino da spartire, quattro complici e qualcuno di loro che vorrebbe fregare gli altri. Esilarante intrigo che annovera nel cast due Monty Python (Cleese e Palin). Non sono tuttavia loro (pur bravissimi) a rubare la scena, quanto la doppiogiochista e davvero seducente Curtis e soprattutto il gigioneggiante Kline (un ottuso, rude e volgare "agente segreto" appassionato di filosofia), all'epoca premiato con un meritatissimo Oscar. I colpi di scena non mancano, le gag riuscite neppure, a beneficio della scorrevolezza del film. Eccellente commedia, fa scuola anche oggi.
MEMORABILE: Otto e la sua filosofia a dir poco distorta; I tentativi di eliminare la vecchia; Il monologo in russo di Cleese nudo.
Sicuramente una commedia di buona fattura, con alcune parti divertenti. Dove però stiano tutte queste risate e tutti questi momenti esilaranti non si capisce proprio dato che il film, pur con i suoi momenti discreti, ha anche molti momenti morti e alcune gag si ripetono all'infinito. L'impressione è che non ci annoi mai veramente e altrettanto non ci si diverta davvero. Il cast è discreto ma il meglio è caratterizzato dai due Monty Python. Non sarebbe male neanche Kevin Kline, ma è onnipresente e fin troppo sopra le righe. Insomma, si può guardare, ma è molto sopravvalutato.
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Nella versione in lingua inglese, Kevin Kline per eccitare Jamie Lee Curtis parla in italiano (mentre nell'edizione doppiata nel nostro idioma parla spagnolo).
Caesars ebbe a dire: Secondo imdb è codiretto da John Cleese (non accreditato)
dalla sezione trivia di imdb:
"John Cleese claims that this is Charles Crichton's movie. He merely took a co-director credit to reassure studio execs because they were not sure Crichton could direct comedy."
penso che la regia si possa attribuire al solo Crichton
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 2.0 Mono Dolby Digital: Spagnolo Portoghese Russo
5.1 DTS: Italiano Francese Spagnolo Tedesco
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese NU Spagnolo Francese Olandese Portoghese Tedesco Cantonese Mandarino Danese Svedese Norvegese Finlandese Giapponese Russo Greco Polacco Coreano Tailandese Turco
* Extra Commento audio
Something Fishy
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Scene tagliate
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CuriositàZender • 3/10/17 17:54 Capo scrivano - 48839 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:
HomevideoRocchiola • 7/10/19 10:24 Call center Davinotti - 1318 interventi
Il bluray dela MGM-Fox è davvero poca cosa. Le immagini non sono state restaurate e presentano un certa sporcizia (righe, puntini una grana non proprio naturale), che si palesa fin dalle scene iniziali sui titoli di testa per poi attenuarsi con il procedere dei minuti senza mai scomparire del tutto. Anche se di modesta entità tali difetti sono inaccettabili per un prodotto HD. La definizione è scarsa e l’immagine appare morbida e poco dettagliata. L’audio italiano rielaborato in DTS 5.1 non è particolarmente brillante. Insomma questo BD sembra piuttosto un discreto DVD. Nel 2018 è uscito un nuovo BD a cura dell’inglese Arrow il cui video rimasterizzato pare decisamente migliorato, però non c’è l’audio italiano.
CuriositàLodger • 28/07/21 12:09 Pulizia ai piani - 1569 interventi
Nel 1989, Ole Bentzen, un audiologo danese, morì dalle risate vedendo il film Un pesce di nome Wanda. Pare che il suo cuore sia stato oggetto di tachicardia prima di arrestarsi. La scena che ha fatto letteralmente morire dal ridere il signore Bentzen è quella in cui Michael Palin si fa infilare nel naso delle patatine fritte!