Love Affair - Un grande amore - Film (1994)

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Love Affair - Un grande amore
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Titolo originale: Love Affair
Anno: 1994
Genere: sentimentale (colore)
Note: Remake di "Un grande amore" (1939), di Leo McCarey.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/05/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 3/05/08 06:02 - 12392 commenti

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Un cronista sportivo e una musicista (già impegnati sentimentalmente) si innamorano durante un viaggio aereo e si danno appuntamento a New York. A causa di un grave incidente, la donna non potrà essere presente. Remake di Un amore splendido di Leo McCarey, il film è tutto centrato sul glamour della coppia Beatty-Bening, oltre che su un apparizione (l'ultima della carriera) della grande Katharine Hepburn. Per il resto il film è una pellicola non memorabile a causa di una sceneggiatura stucchevole e una regia impersonale.

Saintgifts 30/09/13 15:20 - 4098 commenti

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Purtroppo i remake devono fare i conti con il "titolare" e raramente ne escono vincenti. Perché li fanno? Riempitivi in caso di vuoti di idee o occasioni per ripresentare divi del momento? Anche in questo caso la nuova coppia non riesce a eguagliare la prima, specie il confronto tra Warren Beatty e Cary Grant non regge per niente. A parte questo il film soffre di altre pecche nella sceneggiatura e la regia è piatta. Annette Bening è la più convincente del gruppo, ma questo non basta a far sorpassare al film i due pallini.

Etico 11/12/15 16:34 - 9 commenti

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Che sia un remake lo si accetta sin dall'inizio; poiché la storia coinvolge, si accettano consapevolmente anche gli errori dei due ricchi attori californiani. A conferma che le buone idee hanno tanti decenni, nella vita e al cinema. Gli incastri narrativi non presentano falle e questo conferma la robustezza degli schemi originali. Al confronto le trame di certi B-movie anni Settanta sembrano usciti da menti schizofreniche, altro che "la fantasia al potere". Sulla colonna sonora stavolta ho qualche perplessità.

Siska80 11/07/20 17:01 - 3792 commenti

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L'ambientazione moderna non è servita a dare nuova linfa vitale a una commediola che sa di retrò e ha ben poco da raccontare (la trama non brilla certo per verosimiglianza). A parte la partecipazione della diva Hepburn, il cast è assai modesto: la coppia Beatty/Bening è esteticamente bella da vedere, ma il protagonista maschile risulta poco espressivo. La vicenda si fa un po' più interessante nella seconda parte (che vira sul drammatico) e il finale è a suo modo toccante, ma ciò non basta a salvare il film.

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  • Musiche Etico • 11/12/15 16:55
    Galoppino - 8 interventi
    Sulla colonna sonora stavolta ho qualche perplessità, non tanto per il tema d'amore, decisamente valido. Nulla da eccepire sulle fioriture orchestrali e sull'incantevole "ultima volta di Edda" come voce solista.
    Il problema è la fissità della partitura.
    Se fate mente locale, nei bei tempi il Maestro trovava l'occasione per sperimentare, per cimentarsi in qualcosa di creativo e diverso ogni volta; qui invece si ritrova l'eco solitaria del mestiere, non più l'invenzione, il genio. Per un B-movie si scrivevano partiture talmente nobili che oggi sono la cosa migliore di quel filmaccio. Per suscitare l'emozione di certe atmosfere bastava una "bossa nova" ed era subito una festa di arrangiamenti.
    Erano altri tempi, si dirà. C'era più fame e meno fama. C'erano artisti talmente dedicati all'Arte da dimenticare che le ore in studio passavano; si lavorava divertendosi.
    Ma era così che si generavano capolavori musicali senza tempo. Il remake in musica può andare bene purché non si diventi la brutta copia di se stessi. E qui mi pare prevalga il mestiere, per uno sfuocato "ritratto d'autore".
  • Musiche Zender • 11/12/15 17:28
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ok, bella riflessione. Però magari la prossima volta scrivi che il Maestro è Morricone, perché non tutti conoscono l'autore della colonna sonora del film.