In una delle prime scene ci viene mostrata in bella evidenza la scatola di Cluedo, il gioco di società poliziesco più venduto al mondo. Non è un caso: mescolando i complicati meccanismi gialli di Agatha Christie con spunti di enigmistica classica, il regista Herbert Ross (e prima di lui gli sceneggiatori Anthony Perkins e Stephen Sondheim) elaborano un copione che è in pratica un complicato gioco di ricco di colpi di scena e ribaltamenti continui. Un film inevitabilmente verboso (altrimenti come spieghi il tutto?), che comincia male e si impelaga in una prima parte inutilmente caotica e mal chiarificata. Clinton (James Coburn) è il produttore miliardario che invita...Leggi tutto sul suo yacht sei amici (due coppie e due single) per coinvolgerli in un gioco che attribuisce a ognuno di loro un peccato “segreto” (svaligiatore, omosessuale, pedofilo e via dicendo). Giorno per giorno i concorrenti dovranno cercare di capire chi è il colpevole del peccato di giornata attraverso un meccanismo complesso e poco chiaro. Ma non importa, perché le sorprese cominceranno presto e indirizzeranno il film in una direzione nuova che finalmente coinvolgerà e farà emergere le qualità di un cast che annovera James Mason, Dyan Cannon, Raquel Welch… Allora sì che passo dopo passo (e stando molto attenti) ci si divertirà a seguire le ipotesi sorprendenti che si affacceranno via via. Fino a raggiungere il lungo epilogo, in cui tutto verrà spiegato e contribuirà a riallacciare i nodi di una sceneggiatura non sempre “di ferro”. L’apripista per film come… INVITO A CENA CON DELITTO e… CLUE!
Giallo piuttosto interessante e divertente da seguire, per lo spettatore. Un gran bel cast e notevoli soprattutto le location francesi (rese piacevoli anche dalla discreta fotografia di Gerry Turpin). La soluzione è in fin dei conti intuibile, ma la conclusione è perlomeno "curiosa", se cosi si può definire.
Cast di lusso, attori e regista, per un giallo classico che inizia in sordina per diventare poi più convincente. Intreccio decisamente complicato e svolgimento molto "verboso". La presenza di grandi attori permette al film di elevarsi fino ad una discreta qualità ma gli manca qualcosa per rientrare nei classici del genere. Non male, anche se ci si potrebbe apettare di più.
Discreto film giallo che si ispira non poco alle opere di Agatha Christie. Dopo una prima parte interessante ma con troppe pause, inizia gradualmente a decollare fino a raggiungere il climax della tensione nell'ultima mezz'ora in cui ogni mistero verrà spiegato. La sceneggiatura non è certo di ferro ma riesce comunque a coinvolgere lo spettatore e presenta dei colpi di scena abbastanza credibili. Cast di lusso e di gran classe. In definitiva abbastanza riuscito e divertente.
Splendido giallo con dialoghi brillanti e un cast superlativo: James Mason è bravissimo nel ruolo del regista che si improvvisa detective, James Coburn gigionesco quanto serve e Richard Benjamin cambia più volte registro senza esagerare. Il ritmo lento non diventa mai noioso grazie a una sceneggiatura che incastra un colpo di scena dentro l'altro per non far mai riposare la mente allo spettatore. Molto divertente.
Thriller dall'ambientazione e dallo svolgimento (è quasi un vero e proprio gioco di società!) veramente particolari e non banali, e questo è un pregio. Il finale però non mi ha convinto del tutto e questo fa calare di mezzo punto il mio giudizio. Cast altisonante e che si impegna lodevolmente; impossibile non citare il mitico Mason o anche la Welch, sexy come sempre. Vanno ricordati anche il monastero abbandonato e il primo "incidente" acquatico.
Clinton non sa cosa andrà a scatenare organizzando il "gioco" con i suoi amici (o presunti tali). Soggetto interessante con elementi da giallo classico ma anche originali, come la mancanza di un detective neutro, sostituito da alcuni degli implicati. Attentissimo ai particolari con qualche eccezione (come la foto di gruppo con il nome dello yacht "Sheila" esageratamente grande sullo sfondo); peccati veniali... La parte più interessante è nel lungo finale, dove assieme all'azione (ricordata in flashback) ci sono le indagini, con diversi "spiegoni".
Herbert Ross confeziona un giallo da manuale in pieno stile Agatha Christie, con una serie di personaggi invitati su una nave. Seguiranno sospetti, misteri e intrighi. Sulla sceneggiatura (scritta da Anthony Perkins, attore di hitchcockiana memoria) nulla da dire; il film in sé vive di momenti statici, ma ne esce molto bene a partire dalla scena nel monastero e confluendo nel classico finale chiarificatore. Tre palle meritate.
Rimpatriata tra personaggi legati al mondo del cinema, tutti con il loro scheletro dell'armadio; uno è anche un assassino... Giallo in perfetto stile Agatha Christie che però non raggiunge il livello di quelli tratti dai romanzi della scrittrice inglese. Colpa di un intreccio troppo macchinoso e verboso e dell'assenza di un investigatore centrale con cui lo spettatore possa identificarsi. Il cast è ottimo e i colpi di scena non mancano, ma alla fine mi è rimasta l'impressione di un film che richiede un'attenzione non del tutto meritata.
Finalmente un giallo robusto, intelligente, ben recitato, scritto con cura ed efficace nei suoi colpi di scena. Certo, per giungere al dunque bisogna scontare una prima parte in cui nessun personaggio riesce ad appassionare e il "gioco" appare un po' programmatico, ma ci si riscatta ampiamente con un secondo tempo di estrema classe, forte di uno script complesso ma non confusionario, ironico ma non puerile, pieno di risvolti inaspettati ma mai disonesti, sempre in grado di rilanciarsi quando sembra essere giunto alle conclusioni.
Un riccone invita in crociera una cerchia di conoscenti che l'anno precedente era presente a una serata tragica per scoprire il colpevole in un gioco di investigazione e trucchi, dove il giallo alla Christie si fonde con il thriller. Il risultato non è male, seppur la presenza di qualche momento fin troppo lento non aiuti di certo. Tra Cluedo e piccoli indiani, alcune soluzioni risultano molto interessanti ma forse il rompicapo toglie un po' di suspense.
MEMORABILE: Il monastero; Le scene con il disco che ripete la stessa frase.
Ad un anno dalla morte della moglie vittima di un pirata della strada, un produttore invita sei amici (sic!) sul suo lussuoso yatch e li coinvolge in una specie di caccia al tesoro, basata sui loro segreti inconfessabili... Specialista in commedie, Ross dirige un piacevole giallo christie-style dal ritmo non irresistibile ma ben congegnato, potendo contare su un parco attoriale di tutto rispetto in cui spiccano Coburn gigione che si esibisce anche en travesti e l'inossidabile Mason. Simpatico anche l'epilogo dal sapore beffardo.
Gradevole gialletto, con ottimi attori (quelli di una volta, con una presenza vera, riconoscibili, bravi), che la sceneggiatura intorbida da par suo. Fra colpi di scena e rivelazioni che si susseguono con pacatezza, in un'atmosfera rilassata, da vacanza, si arriva allo scioglimento, ricco di bel cinismo (hollywoodiano). Un intrattenimento come se non se fanno più, ben diretto e garbato. In parte Coburn; fra le signore spicca la sottovalutata Joan Hackett.
Buon giallo di stampo classico, scritto dal musicista Sondheim e a sorpresa da Anthony "Norman" Perkins. Intrigante ma meno complicato di quanto potrebbe sembrare inizialmente: chi ha un po' di esperienza con le storie christieiane non avrà troppi problemi a intuire i colpi di scena e (forse) la soluzione. L'enigma è ben orchestrato, fra dettagli sfuggevoli e depistaggi, sebbene il ritmo fatichi a decollare: a una prima parte molto lenta ne segue una decisamente più interessante. Ross usa bene i flashback e costruisce attorno alla rivelazione finale una notevole tensione. Da vedere.
MEMORABILE: Il gioco ambientato in un monastero; Coburn vestito da donna; La foto rivelatrice; Il colpo di scena finale; I burattini usati al posto dei guanti.
Sottovalutato giallo da manuale, a cui i due "occasionali" sceneggiatori (Sondheim e Perkins) conferiscono luciferina verosimiglianza grazie a una assolutamente palpabile conoscenza del sottobosco cinematografico e dello speculare star system. Laddove Glass onion (che lo cita apertamente) sopperirà col glamour ridanciano, Ross orchestra uno spettacolo al vetriolo in cui nessuno è salvabile senza tuttavia esser giudicato manicheisticamente. Non tutto funziona a livello di speditezza e latita l'humor nero. Intelligentemente ambiguo Benjamin, sottotraccia Mason, uno schianto la Welch.
Un ricco produttore vuole scoprire l'identità di chi ha provocato l'incidente in cui è morta la moglie, organizzando un'ammucchiata di colleghi e amici per una vacanza sul suo yacht con annessa una serie di sofisticati enigmi da scoprire. Un classico del giallo che stenta a carburare (specie nella prima parte) e si affossa in un vortice di indizi e sorprese di cui si perde il filo, anche per la troppa verbosità con cui vengono dipanati alcuni nodi essenziali specialmente nella parte risolutiva del finale. Un parco attori di grandi celebrità che consola del poco appeal dell'insieme.
Produttore milionario invita sei amici sul suo yacht per scoprire chi gli ha ammazzato la moglie. Giallo coi crismi del caso, con intrecci che faticano nella prima parte e in cui si apprezza qualche vena sadica. Cast eterogeneo che non riesce ad amalgamarsi e vive di momenti isolati; Coburn è il migliore e sembra divertirsi molto. Lo svelamento della verità avviene con le spiegazioni del caso e in questo genere di film si preferisce che ci sia un commissario. Ci si aspettava il colpo di scena finale, ma si resta parzialmente delusi.
MEMORABILE: L’elica in moto; Le bambole come guanti.
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Buiomega71 ebbe a dire: A proposito di questo pregevole giallo firmato da un regista più propenso alla commedia e al musical...
Perse le tracce dopo che veniva regolarmente trasmesso dalle tv nazionali, almeno fino a fine anni '80
Mai editato in vhs, aspettiamo con trepidazione il dvd italico
Anch'io ricordo che i manifesti italiani avevano il titolo scritto normalmente
Sarebbe curioso riuscirne a trovare il flano (o il manifesto) con la scritta a rebus che ricorda il Buono Andò in onda qualche anno fa su Sky, io infatti, proprio grazie a quella messa in onda, mi sono autonomamente confezionato il dvd. Peraltro, qualora uscisse il dvd "ufficiale", difficilmente disporrebbe di materiale extra tale per cui valga la pena di spenderci soldi. Almeno, io la vedo in questo modo..:-)
B. Legnani ebbe a dire: Un attimo, però. NON dicoO che c'era solo il titolo rebus. C'era il titolo e sotto il rebus.
Fonte: la mia memoria non sempre infallibile.
Forse mi confondo con SCIARADA PER QUATTRO SPIE che, in effetti, è con una sorta di rebus nella parte bassa.
Digital ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: A proposito di questo pregevole giallo firmato da un regista più propenso alla commedia e al musical...
Perse le tracce dopo che veniva regolarmente trasmesso dalle tv nazionali, almeno fino a fine anni '80
Mai editato in vhs, aspettiamo con trepidazione il dvd italico
Anch'io ricordo che i manifesti italiani avevano il titolo scritto normalmente
Sarebbe curioso riuscirne a trovare il flano (o il manifesto) con la scritta a rebus che ricorda il Buono Andò in onda qualche anno fa su Sky,
Azz...Questa programmazione mi era sfuggita, ahimè
DiscussioneZender • 2/11/14 07:29 Capo scrivano - 47727 interventi
B. Legnani ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Un attimo, però. NON dicoO che c'era solo il titolo rebus. C'era il titolo e sotto il rebus.
Fonte: la mia memoria non sempre infallibile.
Forse mi confondo con SCIARADA PER QUATTRO SPIE che, in effetti, è con una sorta di rebus nella parte bassa. Sì, alcune locandine di sciarada per quattro spie (invero parecchio brutte) hanno infatti sotto il rebus
sci A rada x 4 S pie
che è appunto un rebus, non una sciarada. Sarebbe stato più giusto inserire il giochino nel film che dicevi, ma in tutte le locandine che ho trovato di quello non esiste proprio alcun rebus né sopra né sotto il titolo.
Zender ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Un attimo, però. NON dicoO che c'era solo il titolo rebus. C'era il titolo e sotto il rebus.
Fonte: la mia memoria non sempre infallibile.
Forse mi confondo con SCIARADA PER QUATTRO SPIE che, in effetti, è con una sorta di rebus nella parte bassa. Sì, alcune locandine di sciarada per quattro spie (invero parecchio brutte) hanno infatti sotto il rebus
sci A rada x 4 S pie
che è appunto un rebus, non una sciarada. Sarebbe stato più giusto inserire il giochino nel film che dicevi, ma in tutte le locandine che ho trovato di quello non esiste proprio alcun rebus né sopra né sotto il titolo.
Da notare che sia "sciarada" sia "rebus" hanno il significato secondario di "enigma", "faccenda difficile da risolvere".
Credo che tutti i post sul tema siano eliminabili.
CuriositàZender • 4/02/18 17:30 Capo scrivano - 47727 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film, con tanto di simpatico consiglio allegato: "E' ovvio che il film va visto dall'inizio".