Il respiro del diavolo - Film (2007)

Il respiro del diavolo
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/01/09 DAL BENEMERITO BRAINIAC
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Brainiac 24/01/09 20:04 - 1083 commenti

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In tutti i migliori horror l'attesa è un ingrediente basilare. Chi riesce a dosarla quasi sempre dirige un buon film; esempio ne è, sempre sul tema "bambini demoniaci", Joshua di Ratliff, in cui l'ambiguità sul piccolo protagonista è il motore dell'intera sceneggiatura. Qui invece tutte le carte sono scoperte fin dall'inizio e non c'è alcun effetto sorpresa. Restano solo qualche salto sulla sedia e delle belle ambientazioni (ormai però, da Fargo e Soldi Sporchi in poi, il binomio paesaggio innevato-malefatta è scontato). Finale ridicolo, potete astenervi.
MEMORABILE: "No tesoro, l'inferno non esiste, è solo una storia che dicono i grandi per spaventare i bambini". "Ne sei sicura? Io l'ho visto".

Anna 8/02/09 20:30 - 90 commenti

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Quando si decide di fare un film su bambino satanico la scelta del protagonista è basilare. Questo bambino non è ne bravo né satanico né fotogenico, non sarebbe adatto neanche per la pubblicità di merendine... Detto questo il film ha un originale colpo di scena ma questo non basta per renderlo un buon horror. Dei quattro rapitori il diabetico e il suo "amico" non sono male forse perché si vedono relativamente poco; poco credibili anche i lupi. La ragazza è il solito prototipo di femmina "frignona" comune in numerose pellicole di ogni genere ed epoca.

Ghostship 10/02/09 19:01 - 394 commenti

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Deja-vu continui per un film da catalogare alla voce "già visto e già sentito". Nulla è originale nei presupposti, nulla lo è nello svolgimento e alla fine è il nulla che rimane. Anche tecnicamente siamo su livelli men che mediocri. Inutile e dimenticabile.

Buck 13/03/09 21:07 - 45 commenti

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Si, non c'è dubbio: Il presagio è un cultissimo senza tempo, inquietante come pochi... "Whisper" si ispira moltissimo al cult citato con la differenza che la storia non affascina più di tanto. Il bambino del film a mio giudizio è abbastanza sinistro ed alcune trovate non sono male ma è la storia del rapimento che annacqua il vino; un vino che alla fine risulta scialbo... Si poteva fare qualcosina di diverso.

Cotola 2/05/09 23:02 - 8998 commenti

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Ennesimo film su un bambino diabolico in cui tutto, o quasi, è già risaputo e per giunta mostrato allo spettatore sin dal principio e non se ne capisce il motivo. E’ chiaro quindi che la tensione sia del tutto assente e l’unico colpo di scena arrivi a tempo quasi scaduto. Gli ultimi venti minuti poi sono una baracconata pazzesca ed inaccettabile con tanto di finale delirante ed incomprensibile.

Galbo 17/08/09 07:09 - 12372 commenti

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Ridicolo filmetto con prese di horro-thriller appartenente al filone dei bambini demoniaci. In poco tempo tutti gli stereotipi del genere (compresa l'ambientazione nordica) vengono adoperati dal regista e l’unico colpo di scena decente arriva fuori tempo massimo ed è mal adoperato. Attori poco efficaci compreso il piccolo protagonista che dovrebbe essere inquietante ma appare più simile ad un pesce lesso.

Puppigallo 20/02/10 12:23 - 5250 commenti

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Scadente pellicola, con il più improbabile e assai poco credibile bambindemoniato che sia mai apparso su pellicola (il maligno ridotto a insopportabile marmocchio con super poteri mentali). La sceneggiatura e la regia sono piatte come l'encefalogramma di un'ameba e la tensione è pressochè inesistente (si tenta di crearla con buio, accelerazioni e un lupastro, ma è tutto inutile). Viene già dimenticato nel momento stesso in cui lo si sta vedendo (e questo deve far riflettere). Attori pressochè insignificanti completano poi l'opera.
MEMORABILE: Il delirante finale, con buio a tutto spiano, versi, lotta, inseguimento e "sorpresona" che spiazza il rapitore (l'emblema di questa sciocchezza)

Domino86 26/11/10 14:01 - 607 commenti

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Niente di nuovo nel genere, la figura del bambino posseduto dal diavolo è ormai un classico visto e rivisto. Una piccola sorpresa sul finale ma, sicuramente, nulla che possa migliorare l'intera pellicola dove i dialoghi stessi risultano banali e poco credibili.

Pinhead80 2/01/12 19:26 - 4715 commenti

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È veramente difficile non fare un paragone con Il presagio, vista la tematica dei film. Un paragone impietoso, ovviamente, perché l'opera di Stewart Hendler annaspa in una povertà di idee allucinante. L'inespressività di alcuni attori, poi, rende il tutto veramente tremendo. La sceneggiatura è credibile (non per il tema ma per il comportamento dei protagonisti) quanto un asino che vola. Insalvabile.

Gestarsh99 3/09/12 13:53 - 1395 commenti

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È lungo e imbrattatissimo il casellario cinematografico riservato ai parvoli demonici: a volte ci si imbatte con piacere in prodotti dall'anima bicuspide soffusi di mistero, altre invece ci si spiaccica su operucole a senso unico piatte più di un asse da stiro. Hendler finge originalità confiscando ricetta e ingredienti ai kidnapping-movie ma il suo bluff dura un battito di ciglia: questo piccolo anticristo è null'altro che una ristampa mimeografica del diavoletto apparso in Omen 666. Si decide a tavolino ogni scontatezza diabolica e si replica tutto il putiferio che gli horror freak già conoscono a memoria.
MEMORABILE: I necrologici murales premonitori che nessuno si preoccupa di osservare attentamente...

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Ryo 29/08/13 11:32 - 2169 commenti

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Soggetto e sviluppo molto interessanti: il bambino è ottimo nella parte del maligno, incutendo timore e tensione. Sufficente la prova attoriale di Holloway, mentre il mitico Rooker (Henry pioggia di sangue) ormai sguazza nella parte del cattivo. Bella la resa dell'atmosfera, colpo di scena finale che non guasta.
MEMORABILE: I disegni sul muro.

Buiomega71 30/11/15 00:41 - 2899 commenti

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Gelido come la morte (e la neve gli fa da contorno), mefistofelico e a tratti davvero inquietante (i murales, i soldatini "deformi" usati per giocare a scacchi). Piacevole sorpresa che si innesta tra i bambini dannati e il satanic movie, con marmocchi (di notevole efficacia il piccolo neo-Damien) che sembrano usciti dal Villaggio dei dannati, in questa versione nera e diabolica di Prigionieri di Anthony. Ringhiosi cagnoni neri, schegge sanguinare (i massacri indotti) e le continue panoramiche alla Shining fanno dell'opera hendleriana un must bistrattato e sottovalutato.
MEMORABILE: I rabbiosi lupi; Annegando nel lago ghiacciato stile La maledizione di Damien; La Callies terrorizzata in doccia; Il prefinale "zombesco".

Undying 5/01/17 15:14 - 3807 commenti

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Notevole ulteriore tassello sui "bambini inquietanti" che, anzi, si porrebbe idealmente come sequel de Il presagio e La maledizione di Damien se non fosse che qui il malevolo pargolo ha per nome David. Fortificato dalla bellissima ambientazione nevosa, con bianchi abbaglianti che contrastano le zone d'ombra e gli oscuri animi dei protagonisti, "Il respiro del Diavolo" conduce per mano verso zone minacciose, dove bene e male si confondono, dove lupi da occhi fiammeggianti si prendono cura dell'infanzia tradita e poi addestrata, dal Maligno...
MEMORABILE: I disegni di David (Blake Woodruff) durante la reclusione nella baita sommersa dalla neve...

Taxius 6/02/19 15:22 - 1656 commenti

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Un gruppo di disperati rapisce un bambino e lo nasconde in una baita in mezzo alle montagne salvo poi accorgersi che il fanciullo non è altro che un Satana in miniatura. Mediocre horrorino sui bambini indemoniati che a lunghi tratti annoia e si ridesta solo nei minuti finali. Purtroppo al film manca tensione e non è per niente inquietante. Il finale è forse l'unica cosa riuscita. Visto e dimenticato.

Rufus68 9/07/19 23:00 - 3818 commenti

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Usuale solfa sul moccioso luciferino, stavolta declinata sul tema del kidnapping. Il regista ha la pessima idea di far secco il suo miglior attore dopo poche decine di minuti faticando, quindi, a sfangare il lavoro sino alla fine. Si rimane, per fortuna, nei limiti della decenza, complice il paesaggio innevato (che non aiuta il film, ma è sempre bello da fotografare). Holloway-Sawyer si conferma bietolone d'annata; il bimbo ha lo sguardo pericolosamente affine a quello di Greta Thunberg.

Pesten 22/11/19 20:24 - 784 commenti

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Bistrattato per la sua farcitura di stereotipi, soprattutto nel tempo questo film si rivela perlomeno godibile e degno di una nuova visione a qualche anno di distanza dalla sua uscita. Il tema della possessione demoniaca non lascia molto spazio a chissà quale novità e questo magari non aiuta, ma l'atmosfera generale e un Holloway nonostante tutto azzeccato per il suo ruolo sono ingredienti positivi per un risultato finale più che dignitoso: uno dei pochi film capaci di stare al passo del Presagio (con le dovute differenze).

Redeyes 25/11/19 12:34 - 2442 commenti

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I nostri cialtroni rapitori, per loro somma sfiga, si accollano un tanto diabolico quanto fastidioso infante. Tutta la pellicola si sviluppa sulle sue crudeli intenzioni che manipolano sia i "cattivi" che alcuni poveri passanti. Sawyer/Holloway & Callies cercano di portare a termine il lavoro, ma con non poche difficoltà, riuscendo tutto sommato a farsi ben volere. Il finale piace abbastanza.
MEMORABILE: I graffiti del bimbo.

Lupus73 31/05/21 12:35 - 1483 commenti

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Luogo isolato e innevato, uno chalet e un bambino che si rivela essere più pericoloso dei malviventi che lo tengono in ostaggio. Sembra un enorme omaggio a La maledizione di Damien incastrato in un canovaccio crime: come il gelido bambino inquietante si veste e comporta, il corvo (e addirittura la scena del ghiaccio rotto). Ambientazione innevata davvero pregevole, fotografia molto curata, lupi neri, sceneggiatura tra soprannaturale e thriller piuttosto prevedibile (ma c'è un buon twist a 15' dalla fine). In fin dei conti si può guardare ma senza grosse pretese.
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  • Homevideo Undying • 14/06/09 16:29
    Risorse umane - 7574 interventi
    Dal 5 agosto in DVD, label Eagle Pictures.
  • Curiosità Gestarsh99 • 4/09/12 18:24
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Visionando il film (in realtà molto più horror che thriller) non ho potuto fare a meno di notare una particolare coincidenza che lo collega al serial televisivo The walking dead (2010/2011).
    Oltre alla presenza in entrambe le produzioni di Michael Rooker e Sarah Wayne Callies, c'è da rilevare come quest'ultima attrice vi interpreti un ruolo dai trascorsi simili:

    * nel filmino di Hendler veste i panni di una donna che tradisce il proprio uomo (un delinquente rinchiuso in carcere) col suo
    miglior amico
    ;
    * nel serial tv "invece" veste i panni di una donna che tradisce il proprio uomo (un poliziotto in coma dato per morto) col suo miglior amico.


    "Donna [doppiamente] fedigrafa", avrebbe esclamato Nino Taranto...
  • Discussione Buiomega71 • 30/11/15 10:17
    Consigliere - 25892 interventi
    Vero che, forse, oggi, il "satanic movie" non ha più molto da dire, ma è vero altresì che è come si racconta che è importante, non cosa.

    Il Respiro del diavolo (bellissimo il titolo italico, ma anche l'originale ha il suo significato - i sussurri di morte suggeriti dal piccolo, diabolico, protagonista) è stato per me una piacevole sorpresa, un piccolo film ingiustamente bistrattato e sottovalutato (massacrato un po' ovunque), dove l'atmosfera alla Omen riporta ai fasti settantiani e, grazie a Dio, si fa pochissimo uso dell'ormai invadente CG.

    Dal fulminante incipit con la tata di Daniel inseguita dai rabbiosi lupi neri nel bosco, che è un bel pezzo di cinema suspence

    SPOILER

    Che finisce assai male, come l'inizio de "L'acchiappasogni"

    FINE SPOILER

    Dall'inquietante ghigno malefico e subdolo del neo-Damien Daniel (il bimbetto e davvero mefistofelico e spesso terrifico), che disegna minacciosi murales funesti sulle pareti della sua cameretta o gioca a scacchi con dei "mostruosi" soldatini amputati, storpi e assai macabri.

    Per poi arrivare ai suoi poteri nefasti, manipolazione della mente, conoscitore dei segreti più reconditi, mette uno contro l'altro i suoi sfigati e inconsapevoli rapitori, provoca infarti, "gioca" sul lago di ghiaccio per poi far fare la fine del topo a uno dei suoi carcerieri (stile La Maledizione di Damien o La Zona Morta)

    Lui si definisce un angelo, ma è un angelo caduto, emissario del male e nuovo anticristo, "Mio Dio", esclama uno dei suoi rapitori prima di finire male, e lui ribatte sardonico, senza batter ciglio: "No, non Dio"

    Un po' Damien Thorne, un po' i bambini alieni del Villaggio dei dannati, in quella che sembra la versione nera (anzi nerissima) e horror tout court dell'episodio firmato Joe Dante per Ai Confini della realtà (Prigionieri di Anthony)

    Cagnoni neri e ringhianti che sovrastano le candide nevi (nemesi dei rottweiler del Presagio, dei grossi suini ghignanti de La Promessa di Satana o dei coyote de L'albero del male), corvi morenti, ragni che sbucano dalla bocca dei cadaveri, daini dilaniati

    Flash incubotici (non dissimile da un incubo che appare in Amityville 3), massacri indotti dalla mente demoniaca del piccolo diavolo (un carrozziere che brandisce un ascia e fa a pezzi i colleghi, un ragazzo che amoreggia in auto con la sua tipa e la uccide a pugni), l'insulina, la bambola semovente nella cantina, i ragni che infestano lo scantinato, la Callies nuda in doccia in balia di uno dei cagnoni neri, il sangue nero che cola dalle pareti come in Amityville Horror quando il ragazzino diabolico parla dell'inferno, il confronto a "fucilate" tra Max e Roxanne, gli incidenti funesti stile Il Presagio - il cacciavite volante - e il notevole colpo di scena sulla vera identità dell'organizzatore del rapimento del bambino (e conseguente motivo).

    Da fan del "satanic movie" e dei "bambini dannati" ho trovato davvero piacevole questo esordio hendleriano, registicamente sobrio, con continue panoramiche aeree alla Shining, un'atmosfera raggelante e malefica, immerso nella neve in un cottage di indubbio fascino "southern comfort gothic" che funge da "casa stregata", dove il giovane (e promettente) regista non strafà con gli effettacci, ma distilla suspence, paranoia, inquietudine per poi tuffarsi in un finale concitato nella resa dei conti tra l'unico malvivente rimasto e il piccolo anticristo, tra le neve e gli alberi, che sfocia in un prefinale quasi "zombesco" e "mannaro" (anche se la dickensiana chiusa finale lascia un pò l'amaro in bocca), il tutto immerso nella pregevole fotografia dell'ex carpenteriano Dean Cundey e nelle sonorità di Jeff Rona che verso la fine crea un mix potente tra la Carmine Burana e i cori composti da Jerry Goldsmith per il Presagio (nonchè, sempre in tema musicale, la countryeggiante Ring on fire mentre i rapitori, in auto, portano il piccolo Daniel - chiuso nel bagagliaio - dal New England al Maine).

    Satana può vestirsi da angelo di luce e bearsi dell'innocenza del diavolo.

    Per il sottoscritto e già un piccolo cult.

    Seconda lettera ai Corinzi: "Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce" (citazione scritta a inizio film).
    Ultima modifica: 30/11/15 14:49 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 30/11/15 10:20
    Consigliere - 25892 interventi
    Ottimo il dvd targato Eagle

    Formato video: 1.85:1

    Audio: italiano (5.1) e inglese (5.1)

    Sottotitoli: italiano per non udenti

    Parco il vano extra: accesso diretto alle scene, lingue

    Durata effettiva: 1h, 31m e 06s
  • Homevideo Undying • 5/01/17 15:20
    Risorse umane - 7574 interventi
    Altrettanto eccezionale il bluray sempre Eagle (strano iniziando la pellicola con il logo Universal), che offre il solo film ma in qualità eccelsa sia per l'alta definzione (formato 1.85:1) sia, soprattutto, per il comparto audio, che offre un possente e dinamico DTS 5.1 true HD, e che per un prodotto di questo tipo non si tratta di perfezionismo, ma di elemento fondamentale al narrato.
    La durata della versione è 94'59", assai diversa (quasi 3 minuti in più) da quella del DVD...
    Ultima modifica: 5/01/17 15:21 da Undying
  • Homevideo Zender • 9/03/18 16:18
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Esce in bluray per la Eagle nella collana Tombstone:

    https://www.amazon.it/Whisper-Respiro-del-Diavolo-Collezione/dp/B078HMWW56/ref=sr_1_92?s=dvd&ie=UTF8&qid=1520608613&sr=1-92