Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su Profondo rosso - Film (1975) | Pagina 22

DISCUSSIONE GENERALE

784 post
  • Caesars • 27/05/11 16:18
    Scrivano - 17045 interventi
    Non ci voglio credere. Spero che salti tutto.
  • Buiomega71 • 27/05/11 17:37
    Consigliere - 27546 interventi
    La notizia circola da un pò, credevo fosse un bel fake! Invece...sono basito!
    Ultima modifica: 27/05/11 17:37 da Buiomega71
  • Kanon • 27/05/11 18:03
    Fotocopista - 841 interventi
    Non ancora ripresomi dallo sbigottimento per "Dylan Dog", ecco un'altra bella notizia confortante...
  • Pigro • 27/05/11 18:14
    Consigliere - 1719 interventi
    Non vale, se lo fa lui si capisce subito che l'assassino è lo zombi!
  • Funesto • 27/05/11 18:41
    Fotocopista - 1414 interventi
    Meglio Romero che d'horror ne sa molto piuttosto che un registucolo americano gasato che viene dai videoclip e pensa di reinventare il film in una salsa slasher (tipo quello che -me lo sento- accadrà col nuovo remake di Suspiria).
  • Kanon • 27/05/11 18:57
    Fotocopista - 841 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Meglio Romero che d'horror ne sa molto piuttosto che un registucolo americano gasato che viene dai videoclip e pensa di reinventare il film in una salsa slasher (tipo quello che -me lo sento- accadrà col nuovo remake di Suspiria).

    Tutto sommato il nome del regista lascia il tempo che trova. Nispel con il remake di "Non aprite quella porta" ha dimostrato che si possono ottenere degni risultati. Per me Romero non è sinonimo di garanzia: tolta la saga zombesca, di lui non rimane molto altro (per me).
  • Buiomega71 • 27/05/11 19:17
    Consigliere - 27546 interventi
    Credo che non sia tanto la questione Romero (tolta la saga degli zombi, ci sarebbe pure Martin, The crazies, Creepshow, La stagione della strega, ma ok, sono solo punti di vista), ma il delirio di rifare il capolavoro argentiano per antonomasia, e per giunta in 3d!!!!!! Che dio ci salvi!
  • Gestarsh99 • 27/05/11 19:28
    Scrivano - 21541 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Credo che non sia tanto la questione Romero (tolta la saga degli zombi, ci sarebbe pure Martin, The crazies, Creepshow, La stagione della strega, ma ok, sono solo punti di vista), ma il delirio di rifare il capolavoro argentiano per antonomasia, e per giunta in 3d!!!!!! Che dio ci salvi!


    Quello che preoccupa non è chiaramente il suo passato glorioso di regista horror seminale ed originale ma il suo presente di filmaker senza grandi idee che si piega a stili e trend del momento...
  • Buiomega71 • 27/05/11 19:33
    Consigliere - 27546 interventi
    Credo non sia un problema solo romeriano, si vedano Craven, Argento e qualche Hooper, ahimè.
    Ultima modifica: 27/05/11 19:34 da Buiomega71
  • Funesto • 27/05/11 20:44
    Fotocopista - 1414 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Tutto sommato il nome del regista lascia il tempo che trova. Nispel con il remake di "Non aprite quella porta" ha dimostrato che si possono ottenere degni risultati.

    L'eccezione non conferma mai la regola...
  • Von Leppe • 27/05/11 23:27
    Call center Davinotti - 1131 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Kanon ebbe a dire:
    Tutto sommato il nome del regista lascia il tempo che trova. Nispel con il remake di "Non aprite quella porta" ha dimostrato che si possono ottenere degni risultati.

    L'eccezione non conferma mai la regola...


    Anche Le colline hanno gli occhi è un bel remake, ma è relativamente facile andare nel deserto e rifare Craven o Hooper con gli effetti e il gore di oggi. Profondo rosso invece è un'altra cosa.
  • Gestarsh99 • 28/05/11 00:11
    Scrivano - 21541 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    Anche Le colline hanno gli occhi è un bel remake, ma è relativamente facile andare nel deserto e rifare Craven o Hooper con gli effetti e il gore di oggi. Profondo rosso invece è un'altra cosa.

    Senza cadere in eresia si può benissimo dire che il remake operato da Aja è addirittura più intrigante e riuscito dell'originale di Craven.
    Sempre rapportando ognuno dei due film alla rispettiva epoca.

    Tutt'altra storia invece per quel teen-movie superficiale diretto da Nispel, in cui Leatherface, un monumento dell'horror rurale, viene degradato a semplice pupazzone di scena...
  • Il Gobbo • 31/05/11 14:54
    Segretario - 761 interventi
    In ricordo di Antonio Bruschini

    Almeno lo sfregio del remake in 3D gli è stato risparmiato. È mancato ieri, vinto da un male terribile, Antonio Bruschini. Enciclopedico storico del cinema di genere, soprattutto italiano, strenuo promotore e difensore delle ragioni di quel cinema, della sua dignità artistica anche in pagine oscure o dimenticate, forte di un'invidiabile conoscenza di prima mano dei film e - in molti casi - dei suoi artefici: è stato amico non per modo di dire di Pupi Avati, di Dario Argento, di Lucio Fulci,di Umberto Lenzi, di Tinto Brass, di Giulio Questi e di tanti altri. Senza tema di smentite fra i massimi esperti a livello internazionale sul western e sul giallo all'italiana (ma non solo).
    Pioniere della "riscoperta" del bis sulle tv private fiorentine, sulle pagine di Amarcord di cui fu una colonna,e con i suoi libri, da solo o in coppia (per lo più con Antonio Tentori o Federico De Zigno): Città violente, Operazione paura, Profonde tenebre, Western all'italiana, Horror all'italiana, Mondi incredibili e tanti altri, preparando il terreno a quella che fu poi moda effimera e talvolta giochino sterile. Non ha mai sopportato (giustamente) le derive del trashismo, fintamente di larghe vedute ma in realtà sottilmente (inconsciamente?) denigratorio, per cui tutto il cinema di genere è appunto paccottiglia trash di cui sghignazzare in tv o ai festival; casomai al contrario ha propugnato la ricerca, in quasi tutti i titoli, del poco o molto di buono che vi si poteva trovare: un "buono" che spesso non risiedeva nello "specifico filmico" (come dicono i dotti), ma nella rievocazione della magia che anche i più scalcagnati b-movies sapevano e sanno suscitare nello spettatore che li affronti, come faceva lui, con l'apertura dell'eterno adolescente.
    Spigoli e limiti caratteriali suoi hanno concorso a impedirgli di avere, nel panorama di cui si sta parlando, il rilievo che avrebbe meritato laddove altri improvvisati sono stati investiti di autorità poco autorevoli. Càpita.
    Per molti è stato un Virgilio nel rutilante inferno degli spy-movies e del kung fu, dei gotici e dei tortilla, fra Oscar Brazzi e i turchi. Un Virgilio anche brontolone e talvolta estremo, eccessivo negli amori come nelle avversioni: sarà un sollievo per chi gli era più vicino poter finalmente parlare male a piacimento dell'ultimo Dario Argento! Per chi scrive però è stato prima di tutto un amico, e l'amico piango qui, a margine di uno dei suoi film del cuore.
    Ultima modifica: 31/05/11 15:36 da Il Gobbo
  • Buiomega71 • 31/05/11 15:01
    Consigliere - 27546 interventi
    Mi spiace davvero, il bellissimo volume Lo schermo insanguinato, scritto insieme a Antonio Tentori , è per me una vera bibbia sul nostro cinema horror. Sono davvero costernato per la terribile , e prematura , scomparsa di Bruschini.
    Ultima modifica: 31/05/11 19:03 da Buiomega71
  • Il Gobbo • 31/05/11 15:03
    Segretario - 761 interventi
    Ehm, no, è morto Bruschini, non Tentori
  • Buiomega71 • 31/05/11 15:07
    Consigliere - 27546 interventi
    Ah, scusa Gobbo, ho letto male. Pardon. Comunque erano due straordinari autori, che avevano scoperto il nostro cinema di "genere" in tempi non sospetti, con vero amore e passione viscerale. Mi unisco al dolore per la perdita di Antonio Bruschini, e rinnovo le mie scuse per la mia gaffe.
  • Caesars • 31/05/11 15:16
    Scrivano - 17045 interventi
    Gran brutta notizia.
  • Gestarsh99 • 31/05/11 16:21
    Scrivano - 21541 interventi
    Il Gobbo ebbe a dire:
    In ricordo di Antonio Bruschini

    Almeno lo sfregio del remake in 3D gli è stato risparmiato. È mancato ieri, vinto da un male terribile, Antonio Bruschini. Enciclopedico storico del cinema di genere, soprattutto italiano, strenuo promotore e difensore delle ragioni di quel cinema, della sua dignità artistica anche in pagine oscure o dimenticate, forte di un'invidiabile conoscenza di prima mano dei film e - in molti casi - dei suoi artefici: è stato amico non per modo di dire di Pupi Avati, di Dario Argento, di Lucio Fulci,di Umberto Lenzi, di Tinto Brass, di Giulio Questi e di tanti altri. Senza tema di smentite fra i massimi esperti a livello internazionale sul western e sul giallo all'italiana (ma non solo).
    Pioniere della "riscoperta" del bis sulle tv private fiorentine, sulle pagine di Amarcord di cui fu una colonna,e con i suoi libri, da solo o in coppia (per lo più con Antonio Tentori o Federico De Zigno): Città violente, Operazione paura, Profonde tenebre, Western all'italiana, Horror all'italiana, Mondi incredibili e tanti altri, preparando il terreno a quella che fu poi moda effimera e talvolta giochino sterile. Non ha mai sopportato (giustamente) le derive del trashismo, fintamente di larghe vedute ma in realtà sottilmente (inconsciamente?) denigratorio, per cui tutto il cinema di genere è appunto paccottiglia trash di cui sghignazzare in tv o ai festival; casomai al contrario ha propugnato la ricerca, in quasi tutti i titoli, del poco o molto di buono che vi si poteva trovare: un "buono" che spesso non risiedeva nello "specifico filmico" (come dicono i dotti), ma nella rievocazione della magia che anche i più scalcagnati b-movies sapevano e sanno suscitare nello spettatore che li affronti, come faceva lui, con l'apertura dell'eterno adolescente.
    Spigoli e limiti caratteriali suoi hanno concorso a impedirgli di avere, nel panorama di cui si sta parlando, il rilievo che avrebbe meritato laddove altri improvvisati sono stati investiti di autorità poco autorevoli. Càpita.
    Per molti è stato un Virgilio nel rutilante inferno degli spy-movies e del kung fu, dei gotici e dei tortilla, fra Oscar Brazzi e i turchi. Un Virgilio anche brontolone e talvolta estremo, eccessivo negli amori come nelle avversioni: sarà un sollievo per chi gli era più vicino poter finalmente parlare male a piacimento dell'ultimo Dario Argento! Per chi scrive però è stato prima di tutto un amico, e l'amico piango qui, a margine di uno dei suoi film del cuore.



    Mi unisco al cordoglio di tutti gli appassionati e condivido al 100% quanto scritto dal Gobbo.
    Senza la dedizione e la perseveranza di studiosi e cinefili come Bruschini noi adesso non saremmo mai potuti essere qui, a discutere di Cinema di genere, rarità underground e perle introvabili.
    Non nego che per me sarebbe stato un grandissimo onore conoscerlo di persona.

    Una grande consolazione è che tutto ciò che ha fatto e scritto rimarrà per sempre a disposizione di tutti coloro che hanno desiderio di conoscere il lato più oscuro e dimenticato della nostra cara Settima Arte.


    Per chi volesse rivedere una delle sue ultime apparizioni in video, linko da Fantastika.tv QUESTA INTERESSANTE INTERVISTA
  • Zender • 31/05/11 16:32
    Capo scrivano - 49348 interventi
    Sono dispiaciutissimo. Sono cresciuto anch'io coi suoi libri prima che la "riscoperta" di certi film diventasse di dominio comune. Davvero una colonna! Mancherà a tutti noi appassionati, ne sono certo.
  • Blutarsky • 31/05/11 18:24
    Magazziniere - 339 interventi
    nella mia fase di scoperta e amore verso il cinema di genere italiano, i suoi scritti sono stati per me fondamentali,
    mi dispiace tantissimo...