Il punto di forza di questo vivace prodotto animato è la quantità di personaggi, tutti ben caratterizzati e simpatici, unita all'elevato numero di buone idee e al piacevole humor spruzzato in giuste dosi. Sia l'inizio, con la piccola vampira accudita dal padre iperprotettivo, che la parte centrale con i "singolari" clienti dell'hotel (ognuno con le proprie particolari caratteristiche) permettono allo spettatore di godere di molte gag riuscite; e il vampirico protagonista (bravo Bisio doppiatore), impegnato con l'umano, contribuisce a mantenere un ritmo costante. Il finale è piuttosto scontato.
MEMORABILE: Il Frankentuffo; "Ti succhierò fino all'ultima goccia di sangue, finchè non assomiglierai a un cuscino pernacchione afflosciato"; Quasimodo Esposito.
Notevole per svariati motivi: ci sono tantissime idee divertenti; il ritmo si mantiene alto per tutta la durata della pellicola; i numerosi personaggi sono tutti ben fatti,
simpatici e curati. A colpire più di tutto è però la perfezione delle animazioni, curate sin nei minimi dettagli ed anche i fondali che sono di eccezionale bellezza. Molto belli anche i cromatismi che impreziosiscono non poco, il risultato finale.
Il "punto debole" è invece una storia non del tutto nuova, se non altro nei risvolti "morali", ma ci può stare. Divertimento assicurato (meglio però vederlo sul grande schermo).
MEMORABILE: Il protagonista guardando Twilight, apprende con disappunto come vengono rappresentati
i vampiri dagli uomini moderni.
Il film verte sulle paure di un padre iperprotettivo (vampiro) nei confronti dell'unica figlia (vampira pure lei) alle prese con il primo amore. Nel film vi sono una miriade di personaggi, dal Lupo Mannaro con famiglia al cuoco Quasimodo passando per Frankestein e Signora che, con le loro gag, rendono il film frizzante e molto divertente. L'animazione è ottima e curata, notevole il castello dove si svolge la gran parte del film. Il finale è un po' scontato ma tutto sommato piacevole.
MEMORABILE: Il conte Dracula: "Io non dico Blaaa blaa".
Ovviamente simpatico e adorabile, anche se a me piace più il Tartakovsky di Samurai Jack. Ovvie molte cose: la logica del rovesciamento dei ruoli, l'elogio del "mostro", la figlia di Dracula perfetta teenager dark; ma il racconto é davvero frizzante e adorabile almeno sino a quando non si tirano le somme e allora, come moltissimi cartoon le cose si fanno troppo ovvie e non parlo del lieto fine che é d'obbligo. Divertente la figura dell'uomo lupo, simile in parte a Wonder Warthog e con troppi figli a carico...
MEMORABILE: I mostri scoprono che gli umani son loro fan; La parodia di Twilight.
L'hotel del titolo è il ritrovo di mostri umanissimi: Dracula preoccupato per la figlia adolescente, il licantropo esaurito con moglie e figli a carico, il mostro di Frankenstein con la madre assillante... e tutti spaventati dagli umani. La singolare caratterizzazione dei personaggi è il punto forte di questo film d'animazione, assieme agli splendidi fondali e al tratto caricaturale quanto basta. Così, anche se la storia non è delle più inventive, le gag sono a colpo sicuro e il ritmo si mantiene alto fino alla fine. Molto divertente.
MEMORABILE: Lo sconforto del vampiro alla visione di Twilight; "Un paletto piantato nel cuore può ucciderti?" "E chi non morirebbe?"
Il carnevale di colori, accesi e vivissimi, creato dall'estro di Tartakovsky è un puro piacere visivo. La sceneggiatura sa essere brillante quando deve delineare le gustose psicologie dei personaggi; purtroppo lo è meno nella creazione del plot, che scivola ben presto nella banalità. Il divertimento è comunque assicurato per merito di dialoghi divertenti che ribaltano la dicotomia noi/loro facendo sì che il pericolo sia l'umano e non viceversa. Tutto sommmato il doppiaggio di Claudio Bisio è più che accettabile. Quello che si dice un buon film.
Notevole film d'animazione che verte sul delicato rapporto tra padri e figli in epoca contemporanea. Ottimo il punto di vista mostri/umani capovolto, dove sono gli esseri umani quelli da cui guardarsi. L'animazione è perfetta, curata in tutti i dettagli. I colori sgargianti e le sfumature 3D lo rendono un piccolo gioiellino; l'alta risoluzione fa il resto! Ottimi e ben delineati anche i personaggi secondari. L'atmosfera è sempre ironica; si ride tanto e non ci si stanca. Davvero ben fatto.
MEMORABILE: I colori; L'animazione in 3D; Gli spunti ironici.
Molto divertente. Nella prima parte la varietà dei mostri garantisce uno spettacolo visivo incisivo e una serie di gag altamente spassose, mentre con lo scorrere del film ci si adagia un pochino sui necessari vettori della morale da raccontare. L’entusiasmo così scema verso un epilogo brioso ma non memorabile e, comunque, non si rimpiange il tempo perduto nella visione. Quasimodo e i cuccioletti del Lupo Mannaro due spanne su tutti!
Onesto film d'animazione sorretto da una buona tecnica e con alcune trovate simpatiche e divertenti, questo hotel per soli mostri non riesce però a graffiare fino in fondo, complice una trama troppo esile per reggere l'intera durata. Dracula crea un albergo per le creature della notte dove gli umani sono banditi; purtroppo l'unico che riuscirà a intrufolarsi rischierà di diventare suo genero. I personaggi dell'umano e della figlia di Dracula sono odiosi, complice anche un doppiaggio mediocre. Buone alcune gag, ma nulla più.
MEMORABILE: La famiglia di licantropi; Il villaggio creato da Dracula con gli abitanti impersonati da una torma di zombi.
Il cinema di animazione è spesso più brillantemente citazionista di quello "live action". Ne è la prova Hotel Transylvania, godibilissima pellicola animata che assolve al meglio il suo ruolo parodistico (sul mondo dei vampiri) aggiungendovi qualcosa in più: l'ottima caratterizzazione dei personaggi e il tema della difficoltà del ruolo genitoriale. Il tutto con il pedale del divertimento spinto al massimo, una tecnica di animazione sopraffina e un doppiaggio italiano tutto sommato discreto. Da vedere.
Graziosa carnevalata straripante di buoni sentimenti, Hotel Transylvania è ottimo per scandire una serata spensierata, ma più di questo non fa: il limite più grande del film sta forse in una sceneggiatura che cerca a tutti costi di infilare gag brillanti in ogni dove, finendo per trovarne poche degne veramente di nota, oltre che svilire la love story tra Mavis e Jonathan. Meritevole la regia ricca di genialate visive. Non male, ma si dimentica facilmente. Bisio su Dracula fa veramente i numeri!
MEMORABILE: Dracula che guarda Twilight con sconcerto.
Non mi ha eccessivamente entusiasmato questo film di animazione che oltre a essere estremamente citazionistico (c'è rappresentata proprio tutta la letteratura e la cinematografia horror) tratta un tema già abbondantemente snocciolato: la diversità. Cioè la paura della gente verso i cosiddetti freaks. Tanti personaggi ma nessuno veramente incisivo o che riesca a suscitare grande empatia; anzi il "normale" è, a tratti, estremamente antipatico, vista anche la sua eccessiva leggerezza. Inutile discutere sulla qualità video, visto le odierne tecnologie.
La paura del diverso, quello che credo essere l'ispiratore di questa grande metafora, assieme a quello che è un comportamento esclusivamente umano, cioè l'iperprotezione paterna verso una giovane figlia che si affaccia alla vita, sono ottimi spunti che, assieme alla buona tecnica di animazione, fanno guadagnare due pallini al commento. Ciò che invece è meno apprezzabile è come viene condotta la storia che pende troppo, complici i personaggi dalle forti caratterizzazioni, verso una superficialità visiva e una non evitata scontatezza di fondo.
Il conte Dracula, che ha trasformato il suo castello in un hotel per mostri, mette in atto tutti gli espedienti possibili per tenere lontana la figlia adolescente dal mondo dei terribili umani, ma... A parte l'eccellente tecnica di animazione, il film è reso gradevole dal fuoco di fila delle gags (anche se non tutte ben riuscite) e da alcuni personaggi simpatici, anche se la storia non si segnala certo per inventiva, dato che si tratta della solita adolescente ansiosa di conoscere il mondo emancipandosi dalla tutela del genitore amorevole ma troppo protettivo.
Divertente ed esagitato film di animazione che, a discapito di un impianto (per così dire) horror, riesce a tramandare messaggi e concetti di alta qualità ai giovani spettatori per cui è stato, prevalentemente, concepito. L'ottima animazione, i validi testi e la riuscita dose di ironia lo rendono accattivante anche per eventuali padri (o madri) che, tra l'altro, rappresentano il "secondo e più profondo" livello narrativo del lungometraggio. Grazioso, efficace e intelligente per come accosta il delicato tema della diversità.
Divertente e interessante pellicola d'animazione che affronta il tema delle diversità con uno stile dinamico e coinvolgente immettendo nella narrazione simpatici mostri alle prese con un giovane umano. Alcuni personaggi sono altamente godibili e nel finale emerge anche il lato più sentimentale della vicenda. Apprezzabilissimo.
Per chi cerca una serata all'insegna del sano divertimento ecco il film che fa per voi. Divertente e a tratti irresistibile, non stanca mai e riesce a farsi apprezzare anche per la scorrevolezza della trama. Come da molto tempo accade con il cinema d'animazione, anche questo film accattiva l'interesse dell'adulto. Da non perdere.
Riuscito. Vero protagonista papà Dracula, iperprotettivo nei confronti della sua bella figliola (trama invero banalotta, dal finale scontato, ma siamo in un film d'animazione e va bene così). Accanto a lui un assortimento di amici mostri, dalla mummia paffuta al licantropo con prole numerosa e pestifera alla creatura di Frankestein, tutti riuniti nell'hotel del titolo per festeggiare i 118 anni della vampirella. Il punto debole forse è proprio la love story tra quest'ultima e un umano antipatichello; ma l'amore, si sa, è illogico...
Non male. Certo è tutto già visto, ma almeno un po' ci si diverte. Finale non convincente. Sorpresa in negativo il pessimo doppiaggio di Claudio Bisio (meglio quello in inglese di Adam Sandler) e della Capotondi: ma in Italia in giro non c'è di meglio?
Divertente, e visivamente inventiva, dissertazione per bambini sui mostri classici e non dell'immaginario non solo cinematografico, al servizio di una storiella esile ma funzionale. Creature ben caratterizzate, trovate a getto continuo, funziona quasi tutto. Non esaltante la versione nostrana ma si sa, occorre accontentarsi (specie se si visiona il film con i destinatari naturali... )
Buon film d'animazione, narra le vicende del famoso Conte Dracula e del suo albergo, nel quale vivono diversi mostri. Funziona sin dal principio e non cede praticamente mai grazie a un ritmo costante e a un'ottima caratterizzazione dei personaggi. Riuscita, nonostante risulti scontata, la vicenda amorosa della figlia di Dracula con il ragazzino umano. 3 pallini meritati.
I cattivi siamo noi e questo già lo sapevamo; che i mostri volessero vivere rinchiusi come indiani in una riserva, questo ci mancava. Ce lo spiega questo film d’animazione divertente e pieno, inevitabilmente, di citazioni e personaggi tratti dalla letteratura e dal cinema horror. Intrattenimento per giovani e diversamente giovani gradevole anche se alcune battute, che a tratti arrivano a raffica, sono fiacchette.
Film di animazione di poca sostanza incentrato sui classici mostri, con una trama piuttosto lineare e un po' banale ma che sa comunque giocare furbescamente sull'idea di fondo di discriminazione e pregiudizio. Simpatici i personaggi, ben caratterizzati, interessanti alcune gag come il villaggio di zombi, meno interessante invece l'epilogo, scontato.
Riuscitissimo film d'animazione, geniale nell'ideare una trama che sovverte l'ordine delle cose con i mostri impauriti dagli umani e non viceversa. I personaggi sono tutti molto azzeccati, il vampiro padre è di una simpatia unica e la location del castello è eccezionale. Il tutto è condito da una sana ironia che forse non tutti i bimbi possono capire ma che per gli over 10 risulta spassosissima. Inevitabile il seguito. Da vedere.
Dal genio di Tartakovsky (animatore russo di alcune perle di animazione come Samurai Jack o Il laboratorio di Dexter) un film rivolto prevalentemente ai bambini (tratta temi come quello della diversità "razziale") ma di conseguenza anche ai genitori accompagnatori (il tema principale è quello della apprensione paterna nei confronti dei figli). Si caratterizza fin dai primi minuti per l'abbondanza di buone trovate e toni frizzantissimi che non vanno mai esaurendosi. Ci sono infiniti personaggi e tutti caratterizzati benissimo. Folle.
MEMORABILE: Il personaggio umano, molto più strampalato di qualsiasi altro "mostro".
Divertente cartone animato dalle tinte apparentemente "scure". I personaggi simpatici e i colori sgargianti creano una notevole vitalità. Un hotel creato per proteggere i mostri dai terribili umani, gestito da un Dracula dal cuore tenero preoccupato della crescita di sua figlia. Trama esile ma nel complesso efficace. Spolveratina di morale sulla diversità trattata senza troppa enfasi.
Bella idea giocare con i classici dell'horror e mescolarli in un film d'animazione divertente e ricco di trovate. L'incontro/scontro tra mostri e umani questa volta ha nelle file dei "normali" un protagonista divertente e nerd al punto giusto per potersi sentire a casa, anche in compagnia di vampiri e company. Buon ritmo, si sorride per tutto il film.
Divertente cartone animato che sovverte i canoni delle creature classiche dell’universo dell’orrore. Le intenzioni sembrano essere le stesse che avevano gli autori di Shrek quando si sconquassò la consuetudine delle favole sugli orchi e le principesse. Dracula, infatti, pulisce pannolini e fa tante altre cose assai lontane dagli stereotipi più classici. È divertente e arriva alla conclusione appena in tempo prima che il copione esaurisca la sua linfa vitale. Non manca la lezione di vita facilmente leggibile tra una battuta e un’altra.
Valorizzato da un umorismo sano, ambientato in un luogo simpatico, il film funziona grazie anche alla variegata presenza di personaggi. Classica storia del diverso che alla fine tanto differente non è ma qui rivisitata al contrario, dato che quello "strano" è un umano che arriva in un castello pieno di "mostri" (la scelta dei brani è adatta al tipo di pellicola). Film che piacerà tanti ai piccini quanto ai più grandi. Il sequel sarà anche migliore. Boccata d'aria fresca!
Unico limite è la proposizione di dialoghi un po' puerili, spia d'allarme per una sceneggiatura che non vuole andare oltre il compitino per un determinato target; ed è un peccato perché l'estetica risulta deliziosa nel suo proporre e ribaltare tutte le icone del genere horror, trascinate in un festoso accrocco di carne maciullata, ossa, liquami, cicatrici e magia a buon mercato. Tra un gag slapstick e l'altra, l'invito ad aprirsi al diverso conduce la storia su binari di riappacificazione già sondati in altri lidi, ma va bene così.
MEMORABILE: Il finto villaggio; Il tuffo di Frankenstein; I figli del lupo mannaro (la bambina-segugio vince su tutti); La macchinata verso l'aeroporto.
Ci sono due importanti questioni nella storia del papà vampiro che costruisce un castello dove invita i mostri al compleanno della sua bambina: il rapporto genitori-figli in cui l’approccio iperprotettivo uccide la libertà, e il pregiudizio sulla diversità (gli umani sono visti come un pericolo, ma di fatto sono ignoti). Dopodiché c’è il divertimento assicurato, frenetico, travolgente, sostenuto da un’animazione fantasiosa e scoppiettante e da gag e battute fulminanti (anche se non raramente dette a raffica e poco comprensibili). Gustoso.
Non troppo riuscito. I temi toccati (il diverso, l'autonomia dei propri figli) sono anche interessanti, ma a mancare è la "personalità" dei personaggi secondari, cosa assai importante in prodotti come questo. A ciò si può aggiungere che le canzoni (anche troppo numerose) sono assai poco riuscite e che il film alterna momenti più riusciti ad altri decisamente banali. Forse più coinvolgente per un pubblico di giovanissimi che per quello più maturo. La tecnica invece non si discute, ma questo oramai per un film d'animazione è quasi scontato.
Da amante dell'horror speravo di poter vedere un lungometraggio animato adatto ad Halloween che piacesse sia a me che a mia figlia, chiaramente in chiave molto soft. Purtroppo le aspettative sono rimaste deluse su entrambi i fronti perché i piccini, che non conoscono bene i personaggi, non riescono a percepire le caratteristiche o a cogliere le eventuali citazioni, mentre per gli adulti la trama è talmente noiosa e telecomandata che l'interesse scema immediatamente. In definitiva una commedia animata realizzata bene tecnicamente ma troppo sempliciotta.
Vaida pellicola, leggera e divertente che sa catturare non solo il “piccolo” pubblico ma anche lo spettatore adulto (cosa che accade per fortuna ormai da un po’ con i film di animazione). Un conte Dracula e tutta la sua banda di amici/parenti in chiave moderna, decisamente accattivanti e coinvolgenti nelle loro strampalate avventure. La risata la fa spesso da padrona.
I punti di forza di questo cartone sono decisamente molteplici, a cominciare da un'animazione estremamente gradevole. A supporto di ciò si lavora su un eterogeno gruppo di mostri di vario tipo che di cattivo non hanno niente, chiaramente. La trama in sé può chiaramente essere declinata a un rapporto genitoriale classico ed è costernata da una serie di gag sempre di buon livello. Visto il successo ne seguiranno altri.
Se l'intento di Tartakovsky era di servire alle nuove generazioni una rappresentazione fresca e appetibile dei mostri classici, pur nel rispetto della tradizione (più cinematografica che letteraria), ha fatto un centro perfetto. La scattante dinamicità dell'animazione 3D asseconda l'espressività e l'overacting corporale dei vecchi cartoni slapstick, la regia è energica e i colori brillanti. Non tutto funziona (la storia è banaluccia, le gag hit-and-miss, numerosi cliché umoristici - il rap nel finale - evitabili), ma resta uno dei più godibili omaggi family-oriented al cinema horror.
MEMORABILE: La famiglia di lupi mannari; La finta città con gli zombi vestiti da umani; I mostri alla festa a loro dedicata; La reazione di Dracula a Twilight.
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CuriositàFabbiu • 27/05/16 14:51 Archivista in seconda - 662 interventi
I mostri cercano l'umano, non sanno dove andare, trovano una sua maglietta per terra; l'uomo lupo la fa annusare ad uno dei suoi cuccioli che subito informa: "Si è allontanato a bordo di una Fiat dell'86". O perlomeno, questo è quello che succede nel doppiaggio originale (inglese), mentre stranamente i doppiatori italiani hanno preferito non menzionare noti marchi automobilistici nostrani doppiando quindi "ha preso una macchina, una Prince dell'85".