Dagli Appennini alle Ande - Film (1943)

Tratto da uno dei più celebri racconti mensili del “Cuore” di De Amicis, l’odissea al contrario del piccolo Marco, che salpa alla volta dell’Argentina alla ricerca della madre emigrata. L’obiettivo è il finale strappalacrime e per raggiungerlo la sceneggiatura si inerpica su lunghe divagazioni sul folklore locale, assenti nel racconto: questo gioca a suo sfavore, e non poco. Il tredicenne Barbetti – che da adulto diverrà uno dei più grandi doppiatori italiani – mostra già incredibile talento e versatilità.

Uno straordinario Cesare Barbetti, intenso e credibile come pochi, non basta a salvare dalla noia una pellicola che potenzialmente poteva sfruttare molto meglio il racconto di Edmondo De Amicis. Il regista si perde continuamente nel mostrarci la realtà popolare argentina, dimenticandosi spesso dell'intreccio. Pare a momenti di assistere a un vecchio documentario. Chi li ama forse rimarrà soddisfatto.