Jim Carrey si era già messo in luce per una mimica facciale fuori dal comune; qui gli viene data la possibilità di esprimere tutto il suo talento con l'aiuto di strabilianti effetti speciali. Trama inesistente per questa commedia-musicale ma film divertentissimo, con un piccolo tocco di sadismo in alcune scene. Il film è praticamente solo Jim Carrey: fa tutto lui. Da ricordare, nel cast, anche una bellissima Cameron Diaz.
Spumeggiante è l'aggettivo, usato anche dal protagonista, adatto per descrivere il film. Un concentrato di allegria e leggerezza: la maschera cambia chi la indossa, ampliandone a dismisura le capacità, anche magiche, ma sempre in linea con la sua natura (di buono o malvagio). Jim Carrey è magnifico e assolutamente credibile quando si trasforma. Il film è su misura per la sua creatività "plasticamente" fisica. Milo, il cagnolino, è spettacolare, simpatico e intelligentissimo, come tutti i Jack Russel Terrier. Esordio col botto per Cameron Diaz.
L'apoteosi di Carrey. Una bomba atomica di espressioni, smorfie, che già al naturale sarebbero state devastanti, figurarsi poi con potenziamento da effetti speciali. Divertente, in bilico tra realtà e ultrafinzione (piuttosto ben dosata sia l'una che l'altra) e ritmo pressochè costante. Alcune scene sono davvero gustose: la prima trasformazione; l'incontro con i teppisti; dai meccanici con tubi in mano; la banca ("Non c'è trippa per gatti"); la trasformazione del cane. Notevole e da vedere.
MEMORABILE: Carrey (non trasformato) portato via di peso dal locale, dice: "Attenti, che se mi toccate sanguino".
Jim Carrey fornisce una prova strepitosa, su questo non si discute, e Cameron Diaz è sempre un bellissimo vedere. Per il resto un film banale che ricicla idee vecchie come il mondo e lo fa senza sforzarsi di cercare una qualche originalità. Grande successo di pubblico, ma si può tranquillamente evitare.
Film che ha rivelato il talento comico di Jim Carrey, "The mask" è una commedia originale e totalmente permeata sulla mimica e fisicità del suo trascinante protagonista. Si tratta di un'opera dai ritmi e tempi di un cartone animato. Sceneggiatura ricca di colpi di scena e priva di tempi morti, buone interpretazioni (non solo di Carrey ma di tutto il cast) ed ottimi effetti speciali fanno di "The mask" un film godibilissimo a differenza del suo deludente sequel senza Carrey.
Film ssssssssssspumeggiante che si avvale di un divertente Carrey, faccia di gomma e di bronzo cui la maschera tutto permette... Incantevole Cameron Diaz, poco ironico il cattivo (faccia troppo triste). Il film è molto divertente e si lascia parecchio godere, non solo nelle scene con gli effetti speciali. Buone anche la musica e i numeri musicali.
Gigionesca interpretazione di Jim Carrey, attore versatile (lo abbiamo ritrovato - di recente - nel cabalistico Number 23) che si distingue per una rara dote naturale: si esprime con espressioni facciali, molto meglio (e molto di più) che non tramite la prolissità di dialoghi, sputati fuori dai tempi frenetici del cinema americano degli ultimi dieci anni. Il ritmo (incalzante) della commedia rimanda al format cartoonistico, ed in questo la regia asseconda l'irrequieta (al quadrato) personalità di Stanley, sostenuta da validi spfx...
Da pochi film mi tengo così alla larga come da questo The mask, ne ho quasi paura. Sinceramente ne faccio a meno di gag riciclate da Chi ha incastrato roger rabbit e di clichè abusati. Il film è un esperimento, fallito, di innestare dosi massiccie di effetti speciali digitali nella perormance fisica di Jim Carrey, un istrione i cui film mi lasciano perplesso. Avevo comprato anche il fumetto, davvero evitabile: grottesco come un film schiavo di gag estemporanee mai frutto di spunti originali, di un lavoro di sceneggiatura. Solo facce buffe, passate oltre!
Non male. Jim Carrey è un attore poliedrico e ben recitativo, almeno in questo film. Molto gigione, offre una memorabile interpretazione; carine le scene col balletto messicano, la trasformazione della maschera, il finale. Nel cast cito anche Cameron Diaz.
Ottimo, direi. Magistrale l'interpretazione di Carrey, che passa disinvoltamente dal timido e dimesso Stanley all'incontenibile The Mask, con tutta la mimica facciale che questo richiede. Poi il film ruota tutto intorno a queste trasformazioni, ma convince per il ritmo sostenuto e la trama ricca di colpi di scena, nonchè per gli effetti speciali. Da rivedere.
MEMORABILE: Il balletto con la polizia, con tanto di trenino!
Questo è uno dei primi film di Jim Carrey e già si capisce che sarebbe divenuto un grande attore. Forse la sceneggiatura non è all'altezza di Carrey, ma si può dire che è un film che si può guardare più volte. Bella la scena in cui i poliziotti ballano e quando Carrey, sotto la maschera, dà in escandescenze per la Diaz che canta e balla.
Una delle migliori performance di Jim Carrey, grandissimo nel tratteggiare due facce completamente diverse dello stesso personaggio, coadiuvato da ottimi effetti speciali e da una storia per nulla banale. Simpatici i numeri musicali, i comprimari (fra cui la bellissima ed esordiente Cameron Diaz), la scena con il cane Milo che si trasforma a sua volta e il dialogo con lo psicologo. Da vedere necessariamente.
Esperimento cartoonistico ben riuscito, soprattutto per quel che riguarda gli effetti speciali e l'interpretazione istrionica di Jim Carrey. Peccato per una trama troppo poco coinvolgente, quasi da cartone animato per l'appunto. Una pallina in più per lo spettacolino offerto dalla Diaz mentre canta al Coco Bongo (e scusate se è poco).
Spumeggiante, come ama dire Carey "trasformato" nel corso del film. Pellicola molto
divertente e ben girata che dà il meglio di sè nei momenti in cui il protagonista si
trasforma nell'irresistibile ed irrefrenabile essere verde. Un film di genere che si
muove agilmente tra fumetto, commedia (anche splapstick) e fantastico. Il minestrone
ha un buon sapore e risulta godibile anche dopo la prima visione. Gran ritmo, ottimi
effetti speciali, una bella prova di Carey. In una parola: consigliato.
La trama la conoscete senza ombra di dubbio per cui è inutile dilungarsi. Per chi non l'avesse ancora visto sappiate che ci si divertirà e non poco e che persino trama e sceneggiatura non sono così male. Da vedere e rivedere. Consigliatissimo anche per i più piccoli.
MEMORABILE: "È d'epoca!" verso la macchina che cade a pezzi.
Un incrocio fra musical, cartoon e gangster movie, il film di Russell invecchia bene, grazie anche alle splendide scenografie e agli effetti della ILM. Tuttavia è l'interpretazione di Carrey, qui al suo massimo, a trasformare un buon film in un film memorabile. Splendida colonna sonora, ottimo sound design e indovinati i riferimenti a Tex Avery. Esordio col botto per Cameron Diaz. Strepitoso il cagnetto Milo. Un cult assoluto.
La pellicola è un pretesto per ostentare i grandi effetti speciali della Industrial Light & Magic di George Lucas, i quali sono al servizio (o forse è l'attore ad essere a loro disposizione?) di un Jim Carrey in cerca della definitiva consacrazione dopo il successo di Ace Ventura. La trama è quindi centrata alla trasposizione di tutta una serie di gag degne di Bugs Bunny, rese meno indigeste (a un pubblico adulto) proprio dall'innegabile talento del protagonista. Il ritmo è comunque buono, la Diaz è bellissima, la colonna sonora gradevole.
MEMORABILE: Il dolcissimo Milo; Le sexy carrellate sul corpo della Diaz; La trasformazione di Dorian; Il balletto del corpo di polizia.
Praticamente un cult dell'infanzia e non solo, gag comiche mandate a memoria, protagonista tra i più incisivi mai visti nella Hollywood contemporanea (Jim Carrey al massimo della forma in entrambi i ruoli di Stanley Hipkis e la Maschera). Da riproverare al buon Russel solo qualche buco di sceneggiatura qua e là ma che si fa perdonare in delle geniali risate che si fanno dall'inizio alla fine del film. Meno apprezzabile la vena romantica, anche se per fortuna ridotta abbastanza all'osso. Discreto tutto il cast. Cane Milo compreso.
MEMORABILE: "Forse vuole comunicare"; "Del resto... se l'è sposata lei!" all'ispettore di polizia; "Questa era una polpetta piccante! "; Il balletto della polizia.
Commedia leggera interamente sulle spalle di un Jim Carrey piuttosto ispirato, che prende in causa lo stra-abusato pretesto dello sdoppiamento della personalità con annessa acquisizione di super-poteri per una sorta di carrozzone simpatico tra commedia slapstick, demenzialità e superficialità varie che di (sss)spumeggiante non hanno moltissimo, ma che a loro modo sanno regalare qualche buon momento e pochi - ma discreti - guizzi registici. Comunque dei villain così buffi non si erano mai visti. Cameron Diaz di abbagliante bellezza.
Per bambini dai 6 ai 106 anni. L'ho visto in lingua originale, facendo conto di essere un bambino e ho capito tutto; ma non perché io capisca bene l'americano... quello che dicevano era scontato e non mi sono sforzato di capire. Però è divertente, autoironico, grazie alla recitazione di Jim Carrey. Il cagnetto è ben truccato, pure lui. Cameron Diaz appare e dice "guardate un po' come sono bona". Gli altri fanno un contorno da patate lesse. Fumetto di superba confezione. Gli effetti speciali sono di prim'ordine, tant'è che non invecchia...
Simpatico fanta-film, cult sproporzionato rispetto alle sue effettive qualità, The Mask è quasi interamente sorretto dalla strabiliante mimica facciale e fisica di un mostruoso Jim Carrey e dalla candida bellezza di una Diaz ancora nel fiore degli anni. Tolti loro e le scene delle trasformazioni (che non lesinano un comparto di SFX tuttoggi sorprendente), rimane una trama di fondo abbastanza banalotta e buonista, ma più che funzionale a sorreggere tutto il carrozzone. Ottimi gli spunti comici e satirici, che ricordano Tex Avery et similia.
MEMORABILE: La Maschera alla festa iniziale e quella finale; L'idiozia dei poliziotti; Tutte le trasformazioni.
Cosa sarebbe questo film senza la tracimante verve del suo protagonista? Forse non sarebbe stato neanche concepito, perché c'è tantissimo di Jim Carrey in questa pellicola, che ha un'idea "spumeggiante" e vincente. Molto interessanti anche gli effetti speciali, che hanno il pregio di non appesantire la trama e sicuramente azzeccati i molteplici riferimenti ad altri film di successo. L'inutile seguito, uscito ben 11 anni dopo, fornisce la risposta alla domanda di cui sopra.
MEMORABILE: "Spumeggiante!"; La scena del parco e i poliziotti che ballano al ritmo di Cuban Pete.
Chi meglio di Jim Carrey avrebbe poturo dare il volto a questo personaggio? Difatti il felice connubio fra attore e ruolo, qui così caratteristico, rende il film perfetto. La perfezione sta nell'aver raggiunto gli obiettivi che si era prefisso: divertire e intrattenere in completo disimpegno. Effetti speciali adeguati e un cast che comprende un'esplosiva bomba sexy come l'allora ventiduenne Diaz e un cattivo (Greene) la cui bravura è decisamente superiore alla media, completano il felice quadretto.
Divertente, brillante e ricolmo di effetti speciali un po' datati, ma ancora oggi (forse soprattutto grazie al loro sapore cartoonesco) dotati di un certo fascino. La storia è ben poca cosa: Jim Carrey, così come il suo verdognolo alter ego, sono un'esplosione di energia con pochi eguali e costituiscono l'ossatura, la forza e il punto d'arrivo del film stesso. Anche i personaggi secondari (Kellaway e Doyle in primis) si dimostrano riusciti. Le gag, nella loro scalmanata puerilità, funzionano e le risate non mancano. Nostalgico, da (ri)vedere.
MEMORABILE: La looneytunesca trasformazione di Carrey; La prova attoriale della Maschera colpita "a morte"; La Diaz nel pieno del suo fascino.
Grazie ad una maschera, un timido impiegato di banca si trasforma in un essere verde dotato di superpoteri: non si tratta di Hulk ma di Carrey scatenato come non mai, la cui faccia di gomma si sposa alla perfezione con gli effetti speciali che lo trasformano in un cartone animato vivente. Una prestazione eccellente che giustifica ampiamente la visione, considerata anche la simpatia del cagnolino Milo, la luminosa bellezza di Diaz, alcuni numeri musicali riusciti. Purtroppo però questi pregi non compensano del tutto i difetti di una sceneggiatura approssimativa aggravata da una regia anonima.
Concettualmente sciocco (ma meno dei due Ace Ventura), rappresenta comunque la dimostrazione di come il primo Jim Carrey riuscisse a dare un senso da solo a un film, avendo la verve incontenibile e la creatività per intrattenere con la sua sola presenza. Ottimi effetti speciali, vero, ma è la vena cartoonesca e clownesca di Carrey a fare il film. Purtroppo la storia è risibile e quindi alla lunga il film cede pesantemente, ma l'energia del protagonista garantisce la sufficienza. Cameron Diaz qui era ancora usata come bambolona senza personalità.
Il protagonista è così carismatico che tutti i comprimari passano in secondo piano; tranne il cagnolino, perché troppo simpatico. Film che sembra scritto per essere interpretato dal giovane Carrey il quale qui, più che in altre occasioni, è giustificato nel suo comportamento da cartone animato. Inizio in grande stile (piace anche il fatto che non ci siano inutili spiegazioni sulle origini della maschera), ma lo sviluppo ha seri problemi, tant'è che una buona fetta di film consiste in balletti a mo' di musical. Originale e con un buon sottotesto (le maschere in società).
Dopo le buffonerie dell'esordio da protagonista con Ace Ventura, Carrey segna un punto decisivo per la sua carriera con questo film mezzo fantasy e mezzo cartoon nel quale è l'autentico mattatore e nel quale si cimenta in tutto il suo bizzarro repertorio. Chiaro che il film non ha la pretesa di essere ricordato come un capolavoro, ma se da esso sono scaturiti un sequel (di scarso successo), una serie animata e addirittura un videogioco qualcosa di buono deve pur esserci. Esordio per un'esplosiva Cameron Diaz.
MEMORABILE: La serata al Coco Bongo; il ballo per strada con i poliziotti.
Bancario sfigato e impacciato trova casualmente una maschera magica che indossata accentua i tratti del carattere latenti, diventando così uno scatenato viveur che si innamora di bionda mozzafiato. Insolito mix con trucchi di animazione che a tratti coinvolge anche i personaggi in presa reale che si esprimono in formato “looney tunes”. A fronte di qualche calo di ritmo l’atout è il solito Carrey con la sua irresistibile mimica facciale, che insieme a stupefacenti trucchi speciali rendono il film divertente e godibile.
Divertente e originale fantasy/action per grandi e piccini con uno spumeggiante Jim Carrey e una assolutamente favolosa, fantastica e giovanissima Cameron Diaz. Antica maschera tribale che conferisce uno strano e curioso potere finisce nelle mani di un mite e impacciato impiegatuccio di banca, innamorato della donna del boss; se ne vedranno delle belle. Carrey ai suoi esordi nei panni della "Faccia di gomma" è divertente e funziona, ma il vero missile dello schermo è Cameron Diaz.
La trasposizione cinematografica del fumetto omonimo è tutta incentrata sulla performance attoriale di un esilarante Jim Carrey, il quale una volta indossata la maschera verde dà vita ad uno dei personaggi più iconici degli anni '90. La storia ha i difetti tipici di un film che prende un po' in giro lo stile fumettoso assegnato a tutti i personaggi, rendendoli quasi macchiettistici; nonostante ciò, grazie alla risata assicurata e a un comparto tecnico di livello altissimo, regge dall'inizio alla fine e scorre come un buon film con il quale ci si diverte alla grande.
Un assolo di un grande Jim Carrey, eccellente sfoggio delle sue qualità mimico facciali. Questo è in sostanza il film. E poco male se la trama è poca cosa e la sceneggiatura fa più volte acqua. Di fronte a tanta abilità comica, unita a effetti speciali che riescono mirabilmente a congiungere il mondo reale con quello animato, non si può che applaudire. Da vedere
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