Il re scorpione - Film (2002)

Se non si hanno grosse aspettative ci si può anche divertire con questo filmetto di puro intrattenimento, parente stretto dei peplum italiani degli anni '60 forse più che di Conan il barbaro. The Rock è interprete modesto ma più che idoneo per la parte e nel ruolo della veggente troviamo la Kelly Hu già interprete degli spot pubblicitari del formaggio Philadelphia. Niente di che, ma in giro c'è molto di peggio. Vedibile.

Pensavo sinceramente di farmi male con un film-boiata e invece non mi è affatto dispiaciuto. Intendiamoci, è un fumettone pop-corn, fracassone e sgangherato, ma rimane divertente nel suo voler scimmiottare Conan, anche perché è chiaro che non possa arrivare a quei livelli epici. E quindi preferisce prendere la strada dell'ironia, catturando l'attenzione dello spettatore anche quando i trucchi e le trovate si sono già visti/sentiti eoni di volte in eoni di film. Alla fine assolve al suo compito. Divertimento puro staccando il cervello.

Disastroso action movie che finisce per risultare più irritante che divertente. La storia è sempre la solita: eroe che cerca di salvare il salvabile finendo in storia più grande di lui fino al riscatto finale. Però è messa in scena in maniera scialba, con dialoghi prevedibili e un cast non certo di prima mano. Sprecatissimo, in un ruolo a dir poco insulso, il grande Bernard Hill, l'indimenticato Capitano Smith del Titanic di Cameron.

Action movie non certamente memorabile ma tutto sommato piuttosto divertente a patto di non prenderlo sul serio come decisamente hanno fatto i realizzatori che hanno introdotto nell'opera una robusta dose di (auto)ironia facendo del film una sorta di rifacimento pop di alcune pellicole epiche prima tra tutte Conan il barbaro. Il film diventa pertanto una sorta di gioco citazionista curato nelle sequenze d'azione e ovviamente penalizzato nei dialoghi e nella sceneggiatura. Disimpegnato.

Film epico avventuroso che ricorda (con il dovuto rispetto) Conan il barbaro. Un film da botteghino ma godibile e, cosa rara, adatta anche ai bambini. The rock interpreta bene il suo ruolo di eroe antico. Piuttosto buone le ambientazioni e in alcuni punti ci si riesce anche a divertire.

Una sorta di spin-off originato da La mummia 2, questo film di Russell non pretende nulla - saggiamente -, se non investire lo spettatore con una serie di sequenze di azione scatenata e mirabolante, assecondate dalla straripante fisicità di The Rock (sull'espressività, invece, è un altro discorso). Operazione disimpegnata, quindi, e pertanto fondamentalmente onesta e rispettabile, per passare un po' di tempo in totale relax psico-fisico.

Non si capisce bene il come si posizioni questo film rispetto ai due capitoli della Mummia: il Re scorpione venderà l'anima a Anubi dopo gli eventi qui narrati? Preso atto della completa incapacità di raccordare le parti di una vicenda manco così tanto complessa, il filmetto intrattiene per tutta la durata canonica senza mai annoiare. Botte da orbi, attori inespressivi, procaci donzelle in pericolo e il caldo soffocante del deserto sono gli ingredienti di questa operazione commerciale modesta e, tutto sommato, onesta.

Non passano cinque minuti che già si inizia a menare le mani, quasi come in un film di Bud Spencer e Terence Hill. Poco dopo, la storia si assesta su binari noti e il protagonista assume sembianze a metà tra i ruoli che hanno reso celebri Schwarzenegger e Stallone. Nulla di nuovo sotto il sole e nessuna sorpresa, anche se il minutaggio contenuto e un empatico Johnson lo rendono un accettabile divertissement, paradossalmente superiore alla serie madre da cui ha preso vita rendendoci faticoso capire la connessione logica.