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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Anonimo thriller pseudoargentiano diretto dal regista spagnolo Juan Piquer Simón, che evidentemente affascinato dallo splatter giovanilistico di VENERDÍ 13 (horror di cui vediamo la locandina campeggiare nella camera di uno studente) e dalle possibilità sanguinarie inespresse del classico di Tobe Hooper NON APRITE QUELLA PORTA, cerca maldestramente di fondere i suoi maestri con un budget limitato. Diciamo subito che l'inizio sembrava buono (nonostante il dozzinale, pessimo doppiaggio italiano), con un matricidio operato tramite ripetuti colpi d'ascia...Leggi tutto in testa che non può non ricordare il superbo NIGHTMARE di Romano Scavolini. Poi però Piquer Simón (la cui attrazione per il sangue era intuibile fin dai pacchiani titoli di testa) vira verso il thriller d'indagine puntando sul discreto mestiere di Christopher George (l'ispettore Brian) e di Edmund Purdom (il rettore dell' università teatro dei sanguinosi delitti), senza peraltro dimenticare di mostrare le grazie di una nutrita schiera di giovani ragazze pronte ad essere segate. Peccato per l'approssimazione degli effetti speciali (penalizzati oltretutto da un montaggio disastroso) perché altrimenti ci saremmo goduti quel "chainsaw massacre" che Hooper ci aveva solo suggerito, nel suo capolavoro. Invece qui abbiamo almeno un paio di decapitazioni, un braccio e un torso tranciati dalla motosega, un suggestivo accoltellamento "argentiano" su di un materasso ad acqua (ripreso al ralenti) e qualche altra rozza splatterata. Quanto all'individuazione del colpevole è quasi commovente seguire come Piquer Simón provi a depistarci con sospetti da quattro soldi. L'assassino in nero, intabarrato nel suo sciarpone e col cappellaccio d'ordinanza, non fa paura a nessuno. La regia non è proprio pessima, la storia sì…

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Undying 12/06/07 18:07 - 3807 commenti

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Film spagnolo decisamente mal girato e mal sceneggiato, ma nobilitato dalla presenza di un folto gineceo spesso in costume (e topless) ed un tarato killer (in stile argentiano) che vaga all'interno di una Università armato di... motosega. Sconsigliato ai non-patiti del genere, si rivela comunque gradevole ai cultori del thriller per la presenza di Cristopher George (soprannominato da Fulci "il cane col sigaro") ed Edmund Purdom (attore e regista del pessimo Non Aprite prima di Natale). Mutua da Rosso Sangue la soundtrack. Frantumato.
MEMORABILE: Effetti ed effettacci a go go, con la massima espressione raggiunta nel "dimezzamento" di una giovane studentessa all'interno di un ascensore.

Deepred89 19/07/07 14:52 - 3704 commenti

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Uno dei tanti slasher del periodo. Il prologo(che verrà ripreso in Nightmare in a damaged brain) è insolitamente macabro, ma il resto del film è tremendo. Un'ora e venti che scorre lentissima tra dialoghi risibili, scazzottate varie, un po' di sesso e alcune scene violente, piuttosto sanguinose ma penalizzate da effetti speciali mediocri. Discreto il cast che vede protagonista il fulciano Christopher George e, in un ruolo secondario, Paul Smith (che anche quì si esibisce in varie scazzottate). Musiche in parte riciclate da Cipriani. Evitabile.

Cotola 21/03/08 00:34 - 9009 commenti

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Insulso ed usuale slasher-movie, caratterizzato dai soliti elementi di rito (con tanto di trauma infantile a scatenare poi in seguito la follia omicida del protagonista) e che non presenta invece nemmeno un'idea originale. Insomma tutto visto e rivisto e per questo motivo tranquillamente evitabile.

Ciavazzaro 10/08/08 13:06 - 4768 commenti

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Si comincia con un ottimo prologo molto inqueitante, si continua con un discreto thriller con maniaco omicida che fa fuori belle ragazze in un'università (tutte morti violente che faranno piacere agli appassionati dello slasher); ci sono Purdom, George, Jack Taylor (!), la radiosa Linda Day George. Ma per parlare dei difetti, l'assassino è troppo facile da individuare e la sequenza finale è davvero risibile ed evitabile. In definitiva più che discreto.

Mco 5/05/09 00:26 - 2324 commenti

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Classica exploitation anni '80, con al timone J.P. Simon, incline a mostrare anche quello che altri abbozzano solamente (il nudo di un uomo, la ragazza che se la fa addosso per la paura...). La motosega porta via braccia, busti, gambe ma strappa anche qualche sorriso quando il maniaco la cela dietro la schiena in ascensore. Testimone di un cinema libero e refrattario all'ordinarietà. Serie B potabile.
MEMORABILE: L'incipit è grandioso, con la metamorfosi di un innocente in belva assatanata di sangue!

Herrkinski 9/05/09 12:33 - 8072 commenti

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Thriller-horror spagnolo con cast internazionale, ispirato dai classici argentiani e dai suoi epigoni (il look del killer, la ferocia degli omicidi, il "whodunit?"). Il film funziona bene nelle numerose parti splatter, veramente trucide (con un notevole accoltellamento su un materasso ad acqua, ben girato), ma perde decisamente di mordente nelle parti investigative, abbastanza dozzinali e prevedibili. Cast con alcuni volti noti del nostro cinemabis (George, Purdom). Niente di superlativo, ma sicuramente una commistione di stili interessante.

Trivex 26/04/10 22:51 - 1740 commenti

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Non ho capito il mito che circonda (dicono) questo film. Si parla di atti raccapriccianti, di una storia indicibile e perversa, di una sconvolgente e rivoltante scena nel bagno. Ma in questo thriller c'è ben poco di quanto promesso. Salvando qualche spunto al sangue, ma scialbo, di poco effetto, dopo il primo quarto d'ora in cui la componente esplicativa è significata benino, la noia cala sullo spettatore. Il malcapitato si deve quindi sorbire una storia banalissima, senza spunti significativi, fino al finalino, davvero piccino. Quasi KO tecnico!

Homesick 17/05/10 08:55 - 5737 commenti

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Campus-slasher dal percorso canonico e fin troppo elementare – il whodunit è assai facile a risolversi – ma che, madido di sangue, prodigo di nudi e senza cedimenti nel ritmo, svolge onestamente il suo compito, arricchendosi delle coreografie di morte di Bava e Argento – oltre all’omicidio nella piscina di Tourneur – e del puzzle umano di Serrador. Chiudono due colpi di scena alla maniera di Venerdì 13: fulminante ed efficace il primo, del tutto gratuito e insulso il secondo. Nel novero degli interpreti, assidui frequentatori del cinema di casa nostra come George, Purdom, Braña, Smith.
MEMORABILE: L'antefatto; l'omicidio in ascensore, sul materasso ad acqua e quello nel bagno, in cui addirittura la vittima si orina addosso per la paura.

Mdmaster 26/07/11 22:20 - 802 commenti

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Difficile criticare la storia del film di Simon... anche perché non c'è! Sostanzialmente, Pieces è solo un'ottima scusa per una serie di disemembramenti con motosega efferati e realizzati ottimamente, al di là di qualche cadavere pupazzoso. Attori piuttosto infami (salverei solo Purdom), ma perlomeno regia discreta. Insomma, è uno slasher in cui non ci si annoia quasi mai, 85 minuti ben sfruttati. E ovviamente il finale... che dire? Insensato, geniale e assurdo. Uno dei migliori che abbia mai visto, nel genere.
MEMORABILE: L'omicidio nell'ascensore; la comparsa di un cinese che attacca con mosse di kung-fu dal nulla; ovviamente il finale!

Tomastich 30/12/13 15:04 - 1255 commenti

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Interessante lavoro di J. P. Simon che mescola in modo sapiente il giallo all'italiana degli anni '60 e '70 (l'assassino è vestito come in Sei donne per l'assassino e le mani all'opera sul puzzle sembrano quelle di Argento) con lo slasher all'americana (quindi tante belle donzelle, aerobica, festicciole, biblioteche). I crimini sono cruentissimi e il finale merita!

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Rebis 5/04/16 08:45 - 2332 commenti

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Slasher spagnolo, recitato in inglese, con partecipazioni italiane (ma il contributo di Massaccesi è pura mitologia cinefila), idolatrato oltreoceano e coccolato dai registi grindhouse: sciatto e ottantiano fino al midollo, riserva sorprese exploitative e una discreta ingegneria splatter, senza per questo elevarsi dal puro divertissement. D'altra parte, con un finale del genere, è difficile prenderlo sul serio. Si è detto post baviano e argentiano, ma anche in De Palma ha la sua ragion d'essere. La destrezza nell'uso della motosega fa pensare ad American Psycho. Godibile, contenendo le pretese.
MEMORABILE: L'omicidio sul materasso ad acqua.

Nicola81 9/10/17 16:42 - 2840 commenti

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Nonostante l'identità del colpevole sia facilmente intuibile, questo mix fra il giallo di matrice argentiana e lo slasher più estremo non sarebbe neppure male, perché gli efferatissimi omicidi sono diretti con un'inventiva e una ferocia che raramente capita di vedere altrove; purtroppo la scena finale è talmente assurda e insensata da costargli mezzo pallino. Cast con qualche volto noto per gli amanti del nostro cinema di genere (purtroppo c'è anche il Paul L. Smith sosia di Bud Spencer), gli immancabili nudi delle donzelle non guastano.
MEMORABILE: Il prologo e tutti gli omicidi.

Rufus68 2/05/18 23:38 - 3825 commenti

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Derivativo e comatoso nel ritmo, possiede, invece, una discreta efficacia quando affonda la lama della brutalità (a incitare i cruenti tagli si odono musiche para-prog-gobliniane...); o meglio: la motosega della brutalità. Rimane uno sventratrippe senza troppe pretese, qualche nudo femminile a rialzare la palpebra e un finale a sorpresa fra i più sciocchi della storia. Al limite del monopallino.

Anthonyvm 19/06/18 23:22 - 5637 commenti

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Il trash serpeggia sin dall'inizio, con un prologo retrò che tenta non senza tocchi risibili la carta della morbosità, per poi ampliarsi a mano a mano che la trama procede (impagabile la sequenza del maestro di arti marziali che sorprende la protagonista, seconda solo al matto danzerino di Delitti della Lenzi) e concludendosi con una vibrante incursione del nonsense orrorifico in uno dei plot twist più bizzarri del cinema slasher. In mezzo ci sono tanto sangue e diversi nudi, che non guastano. Brutto, ma onesto: non cerca d'essere null'altro.
MEMORABILE: La ragazza segata a metà; Il braccio mozzato di netto; L'incredibile finale-shock che ricorda un certo film italiano di tre anni prima.

Bullseye2 1/07/18 22:19 - 393 commenti

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Slasher iberico-italo-americano tanto sciocco quanto divertente, dove il politicamente corretto è concetto sconosciuto. Come in un puzzle (elemento cardine del film) Simon prende maldestramente pezzi da D'Amato, Fulci, Argento, Tourneur, De Palma e li attacca alla rinfusa in un bizzarro mostro di Frankenstein di celluloide, una versione folle del giallo all'italiana più delirante del decennio precedente. Se si sta al gioco ci si può divertire, e molto. Un cinema a briglia sciolta che non esiste purtroppo più.

Gabigol 14/02/19 08:28 - 571 commenti

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Slasherino derivativo da Argento e Bava, mediocre nella messinscena quanto divertente per le ingenuità elargite a profusione: l'indagine condotta alla carlona; il giardiniere con sguardo ammiccante; le procaci ragazze che si offrono quasi spontaneamente all'assassino; il rettore noncurante del massacro. C'è una componente quasi da exploitation per quanto concerne alcuni dettagli - un timido nudo maschile, l'orinata della vittima nelle mutande, una misoginia più che suggerita -, ma è un film complessivamente debole e da un gore frenato.
MEMORABILE: La motosega nascosta dietro la schiena (ascensore); Il maestro di kung-fu di notte; "bastardooooh!" della volenterosa Linda Day; Il prologo fulmineo.

Jdelarge 7/07/19 13:27 - 1000 commenti

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Sano cinema di serie B, basato su scene horror nelle quali la componente splatter è realizzata con maestria e su alcune sequenze umoristiche, alcune probabilmente neanche volute, in grado di rimanere impresse nella mente per la loro incredibile assurdità. Alcuni piani sono qualitativamente davvero ben realizzati. Azzeccate le musiche ed eccezionale il finale.

Fedeerra 4/01/20 00:17 - 770 commenti

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Ironia, trash e tanto splatter. E poi ancora trash, trash e sempre trash. Slasher divenuto cult negli anni grazie ad alcune scene memorabili (bello il prologo che strizza l'occhio ai capolavori di Dario Argento). Il film non si lascia mai prendere sul serio (fortunatamente) ma sa sicuramente intrattenere. Cast terribile e doppiaggio italiano ancora peggio.

Claudius 25/04/20 06:46 - 542 commenti

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Clone di Venerdì 13 di bassissimo livello. All'attivo il ferocissimo inizio e il discreto cast (Purdom e Smith su tutti), in passivo la ripetitività del genere anche nella truculenza del genere, malgrado un buon bodycount (fosse stato meno trucido ne sarebbe uscito qualcosa di buono). Anche attori come Purdom ogni tanto accettano ruoli puramente alimentari.
MEMORABILE: Il delitto nelle docce (citazione di Venerdi 13?); La ragazza che se la fa (letteralmente) addosso dalla paura.
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  • Homevideo Undying • 5/05/09 18:52
    Risorse umane - 7574 interventi
    E' circolato pure in DVD, per l'etichetta Dvd Go (sotto la cover).

    Il master pare ricavato da VHS ed è infatti proposto in 4:3.

    Ultima modifica: 6/05/09 02:53 da Undying
  • Discussione Patrick78 • 9/05/09 09:20
    Magazziniere - 545 interventi
    Secondo l'autorevole e prestigioso portale internet -THE DEUCE- nell'anno 2008-2009 nella top 20 dei titoli grindhouse votata dal pubblico si è classificato al dodicesimo posto.

    * 1. Zombi 2 (1979)
    * 2. Suspiria (1977)
    * 3. Master of the Flying Guillotine (1976)
    * 4. The Streetfighter (1974)
    * 5. Dawn Of The Dead (1978)
    * 6. Coffy (1973)
    * 7. The Texas Chainsaw Massacre (1974)
    * 8. Five Fingers of Death (1973)
    * 9. The Beyond (1981)
    * 10. City Of The Living Dead (1980)
    * 11. I Drink Your Blood (1970)
    * 12. Pieces (1982)
    * 13. Female Prisoner 701: Scorpion (1972)
    * 14. The Exterminator (1980)
    * 15. Tenebre (1982)
    * 16. Cannibal Holocaust (1980)
    * 17. Thriller: A Cruel Picture (1974)
    * 18. Night of the Living Dead (1968)
    * 19. Rolling Thunder (1977)
    * 20. Dirty Mary Crazy Larry (1974) | The Last House on Dead End Street (1977) (TIE!)
    Ultima modifica: 10/05/09 02:14 da Patrick78
  • Discussione Undying • 21/09/09 17:41
    Risorse umane - 7574 interventi
    Joe D'Amato, Rosso sangue e un'ombra su Pieces

    Quando vidi il film riconobbi subito la colonna sonora - opera di Carlo Maria Cordio (CAM) - prelevata di peso da Rosso sangue (Joe D'Amato, 1981), realizzato solo un paio d'anni prima.

    Da quel film Mil gritos tiene la noche muta anche Edmund Purdom e, in generale, il tenore del prodotto è prossimo allo stile di alcuni horror diretti da Massaccesi.

    Se ricordo bene il finale di Deliria (produzione Filmirage) è in parte simile a quello di Pieces: l'assassino, in entrambi i film, si becca una pallottola nella fronte, ma prima dei titoli di coda... si scopre essere ancora vivo.

    Saranno anche coincidenze, ma poi notiamo che la sceneggiatura del film è accreditata, in parte, anche a John Shadow.

    Sotto: dai credits del film



    Ora: che il marito di Ewa Aulin esista, e sia resposabile di alcune regie (tra le quali Canterbury n.2, erroneamente ancora oggi accreditato a Massaccesi) già lo si è detto (cifrare QUA).

    Però che il regista inglese sia responsabile di questa sceneggiatura è discutibile e quindi, fatte le dovute precauzioni e in considerazione di quanto sopra esposto, appare credibile quel che riporta anche imdb, ovvero che Massaccesi c'entri (forse solo per l'editing della versione italiana?) anche con questo Pieces.

    Difficile dire se solo da un punto di vista marginale (sceneggiatura) o altro, essendo tipico del cineasta romano operare in molteplici ruoli (produzione, regia, fotografia, editing) spesso senza esserne stato (per volere) accreditato.
    Ultima modifica: 12/12/10 09:12 da Zender
  • Homevideo Ciavazzaro • 14/01/10 10:58
    Scrivano - 5591 interventi
    Esce in dvd restaurato per la stormovie il 6 aprile.
  • Musiche Deepred89 • 11/12/10 22:42
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    La colonna sonora ricicla in gran parte quella, firmata Stelvio Cipriani, di Un'ombra nell'ombra
  • Curiosità Gestarsh99 • 12/12/10 01:18
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Tra i nomi presenti nel cast andrebbe doverosamente aggiunto quello di Bruce Le (vero nome Kin Lung Huang), sosia taiwanese del defunto Bruce Lee originale, che compare in un assurdo quanto gratuitissimo cameo "marziale", mentre sferra un violento attacco a sorpresa ad una ignara Linda Day George in perlustrazione notturna:



    L'abile performer era a tal proposito già stato protagonista di altre pellicole prodotte nei primi '80 sempre da Dick Randall (due su tutte La sfida del tigre e Bruce Lee vive ancora).
  • Discussione Raremirko • 3/01/17 23:44
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Slasherino sopravvalutato che, nel tempo, ha ricevuto una nomea/fama che non si merita tanto; incipit interessante, qualche scena riuscita, tutto vedibile, ma c'è anche molto trash ed un vago non sense generale difficile da togliere.

    Con altri mezzi ed in altri modi avrebbe potuto davvero inquietare (sulla scia di Dario Argento, magari), risultando riuscito; anche così, comunque c'è di peggio.

    Paratelevisivo, derivativo, può contare su di un paio di scene di sangue quasi disturbanti.

    Finale alla Scream 2.
  • Discussione Undying • 4/01/17 01:07
    Risorse umane - 7574 interventi
    Raremirko ebbe a dire:

    (...)
    Paratelevisivo, derivativo, può contare su di un paio di scene di sangue quasi disturbanti.

    Finale alla Scream 2.


    Condivido su tutta la linea.
    Se ben ricordo c'è un dimezzamento con motosega, in ascensore, davvero disgustoso per l'epoca.
    Motivo del probabile successo riscontrato dal film....
    Ultima modifica: 4/01/17 01:07 da Undying
  • Discussione Raremirko • 5/01/17 16:34
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Grazie Undying, seriamente, che onore il tuo intervento.
  • Discussione Ciavazzaro • 20/01/20 02:02
    Scrivano - 5591 interventi
    Scusate ma la vhs italiana di questo film con che nome è uscito ?

    Tra l'altro mi pare di ricordare che la versione italiana si trovasse sul tubo fino a qualche tempo fà (forse messa se ricordo bene da films e clips).