Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quintessenza del cinema vanziniano (non a caso è tratto da un libro di Enrico), il film rinuncia alle prime linee in favore di un affresco corale che trova nelle "finte bionde" del titolo il simbolo della vuota superficialità amabilmente messa in scena dai protagonisti. Caricaturizzata, esasperata, la borghesia romana più becera rincorre i suoi falsi miti attraverso un costante salire sopra le righe (Cinzia Leone oltre ogni dire) che i Vanzina descrivono con gioiosa vivacità, presumibilente indispettendo e irritando i loro detrattori nell'ergersi a bersagli ancor più facili del consueto. Perché è chiaro che per molti versi si vola a una...Leggi tutto prima analisi molto bassi e che non è difficile immaginare il tipo di strali lanciati al tempo dalla critica (ma nemmeno il pubblico apprezzò, in questa occasione). Eppure il film a tratti trova le corde giuste, stupisce per freschezza e persino acume, sa cogliere bene ancora una volta manie e abitudini della "high class" italiana recuperando, alle già sperimentate avventure patinate di VIA MONTENAPOLEONE, quell'umorismo ruspante e tremendamente eighties che sancì il successo di film come YUPPIES. Sotto i riflettori questa volta quattro o cinque nuclei familiari stereotipatissimi, che si giovano della presenza di ottimi caratteristi qui promossi a ruoli di primattori: Nicheli, Vastano, Fassari, con in secondo piano Wertmuller, Insegno e altri trovano nella controparte femminile adeguate spalle in grado in completare un quadro variegato e spassoso, con la Leone tuttavia unica vera "star" in gonnella: è lei che per prima si "tinge" chiarendoci il concetto, è lei che ci conduce assieme alla voce fuori campo (Oreste Lionello) in quest'universo solo apparentemente lontano dalla realtà, invece più vicino di quanto non si possa immaginare. Guido Nicheli e i suoi quattrordici videoregistratori programmabili meglio di tutti incarna lo spirito del film, ma non sono affatto male né Vastano né Fassari. Forse Vanzina a volte esagera e rischia di ripetersi, ma il finale è in crescendo e il divertimento (almeno per chi apprezza un certo tipo di comicità, va da sé) è assicurato.

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B. Legnani 1/04/07 13:55 - 5603 commenti

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Certo, non è poi così male, ma non è che sia neppure il massimo. Qualche trovata carina c'è, ma restiamo sempre sulla medietà. Guido Nicheli e Cinzia Leone stanno un gradino sopra tutti gli altri. La peggiore è Alessandra Casella: non dico che sia insopportabile... ma poco ci manca.

Markus 6/09/24 11:52 - 3723 commenti

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L'aria è quella da pellicola ormai fuori tempo massimo, con "yuppies" - stavolta romani - che riportano a quel cinema "vanziniano" che solo pochissimi anni prima aveva fotografato, seppur attraverso le maglie del cinema di genere, l'effimero ottimismo di un'Italia su di giri; d'altro canto il libro da cui la pellicola è tratta - l'omonimo romanzo di Enrico Vanzina - è del 1986. Si ride a denti stretti, ma il cast è in forma e l'aver attinto a quella fucina di brave attrici de "La TV delle ragazze" della Raitre di Guglielmi si rivela scelta saggia. Film nato già vecchio.
MEMORABILE: Il preventivo dell'Alfa 33 del venditore (Fassari) con scritto "15 pippi" (15 milioni di Lire).

Galbo 6/03/09 19:21 - 12509 commenti

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Tratto da un libro omonimo di Enrico Vanzina e diretto dal fratello Carlo, il film è tra le cose migliori prodotte dai due e si inserisce nel filone cinematografico il cui obiettivo (sempre sfiorato e mai veramente incisivo) è la satira di costume con particolare riferimento agli Anni Ottanta, periodo florido per questo genere di cinematografia. Cast abbastanza variegato e non sempre impeccabile. Discreto.

Il Gobbo 18/03/09 22:49 - 3015 commenti

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Ulteriore conferma del fatto che i migliori Vanzina sono quelli minori, più focalizzati sulla satira sociale. Un film più di Enrico che di Carlo, con guizzi degni di un Quelli del Mao set di Renzo Barbieri, aggiornati a un'Italia pre-tangentopolesca sull'orlo del baratro. Fedeli alla loro idea di intrattenimento, i fratelloni rimangono in superficie, ma a rivederli col senno di poi graffiano parecchio. Nicheli fuori gara, notevoli prove della Leone e di Vastano, crescendo di Fassari con apoteosi calboniana a Cortina. Notevole.

Federico 14/01/10 10:31 - 39 commenti

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Tarda commedia anni 80 dei Vanzina poco trasmessa in tv. Cast anomalo per i canoni del regista: al posto dei soliti presenzialisti vanziniani, troviamo mezzo cast del programma "La Tv delle Ragazze" di Rai Tre. Gli sketch e le risate non mancano, ma ci sono alti e bassi. Non c'è una storia vera e propria, ma una serie di situazioni incentrate sullo stile di vita della borghesia romana dei Parioli e dintorni. I temi de "Le Finte Bionde" verranno ripresi in Simpatici e Antipatici in maniera decisamente migliore.
MEMORABILE: I momenti con Guido Nicheli e Antonello Fassari. Sergio Di Pinto che va a prendere la fidanzata.

Nando 6/04/12 14:45 - 3853 commenti

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Una via di mezzo tra la satira dei cafoni della Roma bene e un semi documentario con voce fuori campo. Esperimento alquanto deludente che mostra tutta la sua finzione nonostante qualche piccolo momento riuscito che affonda nel grande marasma narrativo. Totale fallimento al botteghino.

Daidae 18/05/13 01:07 - 3269 commenti

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Deprimente commedia di satira borghese molto scadente. Patetica la prima metà, noiosissima la seconda. Film vuoto e banale, tra i peggiori girati da Vanzina nel 80. Alzo un po' il punteggio per via della presenza di alcune belle figliole presenti in scena.

Didda23 26/05/13 23:20 - 2439 commenti

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È talmente fuori di testa questo lavoro di Vanzina da risultare divertente, soprattutto per la ridicolaggine di certe battute. Nicheli è il mattatore assoluto, anche se le altre seconde linee non demeritano affatto. Con la propria leggerezza il cinema vanziniano riesce ancora una volta a raccontare vizi e virtù dell'italianità, dipingendo parecchi affreschi cafonal degni del miglior D'Agostino. La regia scelta ed efficace unisce con disinvoltura le varie vignette. Meritevole di rivalutazione.

Pol 28/05/13 21:31 - 589 commenti

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Film a episodi di stampo televisivo in cui i Vanzina abbandonano i lidi della commedia per gettarsi nel comico, con una galleria di personaggi e situazioni talmente stereotipati e grotteschi da muovere al riso anche contro le intenzioni degli autori: scene come quella delle colf alla fermata sono talmente trash che non si capisce se i fratelli ci sono o ci fanno. La voce off di Lionello è carica di tutta la retorica vanziniana del "cantori di vizi e virtù italiane", come sempre irritante. Nicheli e Fassari sugli scudi, la Leone insopportabile.

Dusso 24/06/13 10:16 - 1568 commenti

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Me culpa che non conoscevo questa perla dei Vanzina, assolutamente uno dei loro film migliori, dotato di grande vivacità con un sacco di riferimenti adorabili a personaggi dell'epoca. Certo lo si può riassumere in una serie di sketch più riusciti che non, ma funziona benissimo anhe cosi. Ottimi i vari Nicheli, Vastano e Fassari mentre Mattioli ancora piuttosto acerbo non fa presagire il suo exploit futuro. La title track "Hey Bionda" della Nannini ti resta in testa per un bel po'.
MEMORABILE: "Aoo se rinasco voglio esse frocio".

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Deepred89 9/06/16 01:17 - 3781 commenti

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All'inizio i toni grotteschi e l'overacting (ad esser buoni) generale hanno effetti piuttosto devastanti, poi lentemente ci si fa la bocca e nel secondo tempo si riesce addirittura a sorridere in più occasioni. La regia è ok, la colonna sonora offre qualche buona hit d'epoca (citiamo "I Was Born to Love You" di Mercury) e Nicheli è in formissima (e stacca nettamente il resto del cast) ma il film soffre della pesantezza di chi vuole criticare (e fare ironia) impiegando lo stesso linguaggio dell'oggetto della critica.

Rambo90 14/08/16 22:23 - 7811 commenti

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Classico collage di situazioni satiriche vanziniano, leggermente meno ispirato del solito e più sfilacciato a causa di una vera e propria trama. Il film comunque si lascia guardare, con alcuni sketch che fanno sorridere e altri più banali, aiutato da un cast in gran forma in cui spiccano Mattioli, Fassari, Nicheli e la Quattrini. Il ritmo è veloce, la voce narrante di Lionello funzionale, ma un po' di coesione narrativa in più avrebbe giovato.

Alex1988 26/09/17 18:09 - 728 commenti

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Il trionfo del luogo comune all'italiana! I Vanzina proseguono il discorso cominciato tre anni prima con Yuppies e proseguito con Via Montenapoleone. Quella del film è ormai un'Italia divorata dal consumismo più sfrenato e dalla televisione e i personaggi descritti ne rappresentano gli archetipi ideali. Per i fan del cinema vanziniano un must da non perdere.

Leandrino 16/09/21 13:43 - 520 commenti

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I nuovi ricchi della Roma da bere di fine anni '80 vengono celebrati - e derisi - in questa finta indagine di costume. Presenti i principali caratteristi di area romana (mitica la Leone) che con indubbia capacità incarnano personaggi ridicoli, persi nella smania di essere "il migliore del gruppo". La voce off commenta con superiorità e appare talvolta ridondante: la gestualità parla da sé. Alcune scene riviste oggi fanno ridere più per il cortocircuito col tessuto sociale contemporaneo che per il contenuto in sé. Forse però tra le poche cose da salvare dei Vanzina Bros.
MEMORABILE: Le "tribù" degli aiutanti domestici; L'organizzazione delle vacanze; L'appartamento ai Parioli; I titoli di coda coi soprannomi dei personaggi.

Noodles 31/05/22 08:34 - 2428 commenti

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Uno dei film più intelligenti di Enrico Vanzina, che parodia un gruppo sociale con tanta arguzia e non troppa volgarità aiutato da un buon cast in cui tutti fanno la loro parte e sembrano a loro agio. Fondamentale anche l'apporto della voce narrante di Oreste Lionello. Un'amalgama buono che porta a un film che non sarà certo un capolavoro ma si discosta dalle numerose commedie del periodo e contemporaneamente è perfetto testimone di un periodo storico che non c'è più. Vanzina non sarà un regista da Oscar, ma questo tipo di film li sapeva fare. Consigliato.

Paulaster 1/08/24 18:04 - 4620 commenti

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I Vanzina fanno un ritratto al femminile del rampantismo degli anni Ottanta. Purtroppo per loro vanno lunghi come ragionamento in quanto la moda del "biondo" era già passata e il fenomeno sociale era già stato ampiamente proposto. La voce fuori campo mostra i limiti di sceneggiatura in quanto introduce solo i vari siparietti. Alla lunga ci si abitua alla comicità non proprio alta e qualche battuta qua e là funziona. Nicheli ha una marcia in più, nella coattitudine dei nuovi borghesi.
MEMORABILE: I soprannomi; La gara con le iniziali.
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  • Curiosità Dusso • 24/06/13 10:31
    Archivista in seconda - 1867 interventi
    La partita cui assistono le "finte bionde", intervallando discussioni tra donne di classe a uscite da sboccate tifose, è Roma-Torino 1-3 del 27 Novembre 1988, valevole per la 7° giornata della Serie A stagione '88/'89. Il gol su punizione di Policano che si vede nel film, nella finzione cinematografica viene annullato ma nella realtà è stato convalidato!

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/fimbi1.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/fimbi1b.jpg[/img]
  • Curiosità Zender • 27/09/17 18:10
    Capo scrivano - 48328 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Mauro • 3/04/18 12:38
    Disoccupato - 12294 interventi
    Virgine Marsan, figlia del primo marito di Lisa Melidoni, attuale compagna di Carlo Vanzina, compare in parecchi film diretti dal “patrigno” e, secondo la sua pagina wikipedia, ha debuttato nel 1993 nel film del “Piccolo grande amore”. Anche la sua filmografia su imdb inizia con questo film, ma a me pare di averla notata ne “Le finte bionde” del 1989, nel fotogramma che vedete qua sotto. Secondo voi è lei?

    Ultima modifica: 12/04/18 08:13 da Mauro
  • Discussione Zender • 3/04/18 18:15
    Capo scrivano - 48328 interventi
    Mah, difficile da dirsi...
  • Discussione Mauro • 3/04/18 18:46
    Disoccupato - 12294 interventi
    Ho recuperato uno screen di "Piccolo grande amore" nel quale appare la Marsan... a se sembra la stessa ragazzina delle Finte bionde

    Ultima modifica: 12/04/18 08:13 da Mauro
  • Discussione Zender • 3/04/18 18:50
    Capo scrivano - 48328 interventi
    Boh a me il naso pare molto diverso, i denti invece quelli. Boh, lascio agli specialisti...
  • Curiosità Markus • 9/04/18 11:15
    Scrivano - 4776 interventi
    IL FILMINO DELLE VACANZE
    Quando due dei protagonisti (Paola Quattrini e Guido Nicheli) guardano un filmino girato durante una loro vacanza in realtà stanno vedendo lo spezzone di un vero film, perché il tizio vestito di nero sul ponte di una nave è Alessandro Haber, attore non accreditato ne “Le finte bionde”.



    Si tratta di Gioco di società (1989), un corto del ciclo televisivo "Amori". Grazie a Kanon per aver recuperato il fotogramma necessario e a Mauro per la descrizione. La donna in primo piano è Pamela Prati:

  • Discussione Zender • 10/04/18 07:27
    Capo scrivano - 48328 interventi
    Bravo Markus e grazie a Kanon per il fotogramma, spostato tutto in curiosità. Grazie anche a Buio che ha verificato il "famigerato" La donna del traghetto.
    Ultima modifica: 10/04/18 07:27 da Zender
  • Homevideo Zender • 2/10/19 14:24
    Capo scrivano - 48328 interventi
    La nuova edizione in due dvd purtroppo usa lo stesso master della precedente, come visto non certo esaltante. Il dvd in aggiunta ha come contenuti:

    1) Siamo tutti un po' finte bionde (12'35")
    Introduzione al film di Rocco Moccagatta, Docente Storia del Cinema Università IULM

    2) Le finte bionde siamo noi! (16'39")
    Intervista con Enrico e Carlo Vanzina

    3) Lo stile Vanzina (17'12")
    Intervista con Enrico e Carlo Vanzina