Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Christian De Sica, Gianfranco Funari, Marco Messeri, Leo Gullotta, Alessandro Haber, Angelo Bernabucci, Riccardo Garrone, Stefano Masciarelli, Andrea Roncato, Piero Natoli; presenze femminili Eva Grimaldi, Monica Scattini, Simona Izzo... Con un cast del genere sarebbe stato criminoso sbagliare. Così De Sica regista si fa scrivere soggetto e sceneggiatura dalla premiata ditta Carlo ed Enrico Vanzina e il gioco è fatto: un film brioso, divertente, con un De Sica attore che offre una delle sue più strabordanti e convincenti performance di sempre. Da solo vale il film! Sarà il suo personaggio particolarmente azzeccato (nulla di nuovo, sia chiaro), sarà che quasi ogni suo sketch meriterebbe la citazione,...Leggi tutto sarà il muoversi nell'ambiente cafonissimo dove sguazza a meraviglia ma tra i simpatici il primo è lui, nonostante si cucia addosso il solito ruolo spregevole. Messeri, Gullotta e Garrone sono i più “attori”, Haber è una volta ancora eccezionale, Funari regge bene la parte, Andrea e Natoli conoscono il mestiere, Bernabucci e Masciarelli si fanno emblema della cafonaggine romana. Tra le donne l'unica ad avere una parte significativa è la Scattini. Le storie ruotano attorno ai membri di un circolo sportivo esclusivo presieduto da Funari e si intrecciano creando le coppie Messeri/De Sica, Masciarelli/Scattini, Gullotta/Garrone con intervento corale degli altri. E’ infatti un film assolutamente non a episodi, che cerca invece di procedere bilanciato secondo la miglior tradizione dei primi lavori vacanzieri dei Vanzina bros, che non rinunciano alla superflua parentesi romantica raccontando dell'amore tra un barista e una top model. De Sica regista comincia a funzionare (certo in una direzione ben diversa da quella che fece grande suo padre).

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Galbo 27/02/08 19:37 - 12372 commenti

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Scritto dai fratelli Vanzina e diretto da Christian De Sica, il film vuole essere un caustico ritratto dell'alta borghesia romana che esce da questo film con le ossa rotte, costituita com'è (o sembra) da cafoni arricchiti e volgari come il personaggio (bene) interpretato da Gianfranco Funari, vera rivelazione della pellicola. Per il resto, il film presenta situazioni piuttosto routinarie, a volte gradevoli, a volte francamente noiose.

Cangaceiro 7/05/08 15:24 - 982 commenti

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Forse i Vanzina e De Sica (che dirige e co-sceneggia) hanno scritto questo film di fretta. Le vicende dei frequentatori di questo circolo romano, eccezion fatta per quella del protagonista, ovviamente il Christian nazionale, vengono sfiorate una dopo l'altra senza dare il tempo a chi guarda di appassionarsi ad esse. Tra i tanti svogliati interpreti si salvano un sorpendente Funari e Masciarelli, che è quello che ci mette più energia.
MEMORABILE: Un esausto De Sica appena consumato l'amplesso con la sua amante spagnola le chiede: "Ma che c'hai in mezzo a le gambe? Un forno a legna?"

Tomastich 6/01/09 16:10 - 1255 commenti

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De Sica, memore del successo del verdoniano Compagni di scuola, riacchiappa Bernabucci e Natoli (ma in qualità di personaggi secondari) e tenta la strada della commedia corale, piena di protagonisti ed accadimenti. Tuttavia affidando la scrittura del film ai Vanzina, ne esce fuori un film "commerciale"; pochi sono i momenti riflessivi (presenti invece in Compagni di scuola), a volte si ride. De Sica è un mattatore, però con tutto il cast (da segnalare sempre il bravo Haber e Messeri) messo a disposizione, si doveva fare meglio!

Ciavazzaro 7/01/09 14:30 - 4768 commenti

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Insomma. Non molto riuscito, forse un po' troppo sopravalutato. Si ricordano la performance dello scomparso Gianfranco Funari e Gullotta, per il resto il cast è il solito delle commedie vanziniane, che non molto si impegna. Evitabile senza ombra di dubbio, perché poco curato e con situazioni prevedibili.

Harrys 20/06/09 19:14 - 687 commenti

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Uno dei migliori film targati Vanzina (anche se qui si occupano solamente del soggetto e della sceneggiatura). Un buon film corale, che "critica", seppur in maniera becera e popolare, un certo tipo di borghesia romana (viene citato palesemente anche Bunuel!): cialtrona, cafona e opportunista. La pellicola è tutt'altro che originale o graffiante, ma riesce nell'arduo compito di rivelarsi genuina, con personaggi azzeccati e mai oltremodo volgari. La pernacchia di Gullotta ricorda molto il finale di Bianco, Rosso e Verdone. ***

Puppigallo 25/07/09 14:21 - 5250 commenti

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Qui l'unione attorica (tanti volti noti che interpretano un gruppo di iene e fresconi) fa la forza della pellicola, o almeno maschera, là dove può, una sceneggiatura un po' becera e terra terra. Su tutti, gigioneggia De Sica, che sembra artisticamente dopato (in senso buono). Bello il suo rapporto coi figli ciccioni: "Ma che te sei nascosto nello zaino, i maritozzi?". Gullotta sarà la vittima inconsapevole di uno scherzo che ben fotografa il branco di squallidoni. Qua e là si sorride e si arriva alla fine senza sbuffare. Non male, dopotutto.
MEMORABILE: Funari, col suo: "Firmato Badoglio".

Tarabas 4/01/10 13:51 - 1878 commenti

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Storie dell'alta (?) borghesia romana anni '90: professionisti, palazzinari, impresari falliti, tutti soci dell'esclusivo (?) circolo, evidente citazione dei celebri "Aniene" e "Canottieri Tevere". De Sica non prova nemmeno la satira, la butta direttamente in farsa abbondando in luoghi comuni (il ristorante parolacciaro) e status symbol invecchiati male (la top model, la tv satellitare). Alla fine si ride abbastanza, prevalentemente di pancia, anzi de panza. Sorprendente Funari palazzinaro fascio, esagitato Haber.
MEMORABILE: I proclami di Funari che si chiudono con lo slogan "Firmato Badoglio!".

Rambo90 20/11/10 19:55 - 7661 commenti

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La maggior parte dei film diretti da De Sica Jr. è scadente, qui invece azzecca la formula giusta: la commedia corale, con gag un po' alla cinepanettone (soprattutto nel personaggio di De Sica stesso), altre più amare, qualche scherzo cinico alla Amici miei e un finale liberatorio e divertente. Funari attore è una bella sorpresa e il cast è ottimo comprendendo Gullotta, Roncato, Haber, Messeri e lo stesso regista che dimostra una volta di più l'innegabile talento. Da vedere.

Albitolax 2/11/11 03:01 - 15 commenti

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Christian De Sica dirige uno tra i suoi migliori film. Corale, ben gestito, con attori più (Gullotta) o meno (Funari) esperti che riescono a rappresentare con simpatia la borghesia romana. Nel personaggio di De Sica si intravede lo stile del cinepanettone, che però non stona. I Vanzina e De Sica scrivono una sceneggiatura buona, si ride, un po' si pensa e non ci si annoia (tranne nella storia del personaggio di Conticini). Insomma, un film superiore a ciò a cui ci ha abituato De Sica Jr.
MEMORABILE: Il monologo finale di Gullotta, che crede di aver vinto a un grattaevinci.

Ale nkf 29/03/12 23:19 - 802 commenti

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Una pellicola frizzante diretta da De Sica (che è anche attore) ricca di numerosi eventi e vicende che si intrecciano, alcune bene altre meno, ma comunque con un cast tanto ricco (Haber, Gullotta, Messeri, un Funari davvero notevole, la Scattini e una piccola parte anche per la bellissima Snellenburg che non guasta) non si poteva fare flop. Insomma, un film che mette a nudo la borghesia romana più con i suoi vizi che con le sue virtù. Consigliato dunque, anche perché De Sica ricopre un ruolo cucito ad hoc su di lui.

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Vat69 12/08/12 21:10 - 17 commenti

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Cult assoluto per i devoti di Christian De Sica, perla da riscoprire per gli altri, Simpatici & antipatici è il vertice più alto della carriera autoriale dell'attore romano nonché uno dei migliori film italiani del decennio. La Roma Nord, borghese, naturalmente decadente e mai risolta, viene rappresentata da un cast scelto con perfida accuratezza e diretto con verve, anche se la qualità dei vari Messeri, Scattini & co. rendeva difficile il naufragio. De Sica straripante (e autobiografico?) come attore, cesella alcune battute immortali. Must.
MEMORABILE: De Sica ovunque, ma in particolare con l'amarcord dell'estate '73-'74; Il vernissage fotografico a casa Masciarelli.

Gabrius79 30/10/13 00:23 - 1420 commenti

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Christian De Sica azzecca parzialmente una commedia caciarona e scanzonata ambientata a Roma con un bel cast di attori comici e il surplus di un Gianfranco Funari gustosissimo. Bene Haber e la Scattini. Sicuramente vi sono alcune pecche e incertezze sulla regia, ma le risate ripagano il tutto.

Jandileida 12/01/14 06:27 - 1558 commenti

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Se paragonato al coevo Gli inaffidabili sembra di star guardando Rashomon con De Sica che si trasfigura in Olivier e i Vanzina che si trasformano in Zavattini. Critica alla borghesia romana più cafona in forma di commedia corale (ardiate) con alcuni momenti azzeccati (soprattutto quelli che vedono coinvolto il regista/attore) e altri meno, personaggi un po' caricaturali ma non troppo distanti dalla realtà di una città dominata e sfigurata dai palazzinari. Di sorprendente non c'è nulla ma almeno è un'opera decente. C'è pure il grande Remo!

Mickes2 25/05/14 13:54 - 1670 commenti

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Commedia di grana grossa ma con tanti perché, studiata su misura dal De Sica regista per il De Sica attore con in aggiunta tutta la combriccola d’irresistibili romanacci doc. Verace e goliardica presa in giro della borghesia romana (la Scattini a un certo punti dice: “Sembra di stare in un film di Bunuel”) che utilizza un linguaggio pimpante, trasparente e diretto, costellato da situazioni esilaranti, battute al fulmicotone e ritmo indiavolato, senza risparmiarsi in assolute bordate ciniche (Funari, Bernabucci) e sottofondi sofferti (Haber).
MEMORABILE: Masciarelli: “Perché la signora nell’autorimessa del padre lavava i taxi con la pelle de daino, ha capito signo'? Con la pelle de dainooo!"

Il Dandi 5/06/14 17:49 - 1917 commenti

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De Sica punta alla maturità da regista giocando la carta di una commedia corale e cattiva, tesa a descrivere l'impossibilità di amicizie sincere in ambiente vip (dunque analogamente al Calà degli Inaffidabili, ma con risultati migliori). Tra i comprimari si ritrovano molti validi caratteristi, ma la vera rivelazione è il non(?)-attore Funari, la cui caricatura di Previti offusca tutti gli altri. Peccato per un finale che, a fronte del cinismo che pervade il film, appare fin troppo rassicurante.
MEMORABILE: Gianfranco Funari al cellulare durante il funerale di Garrone (definito "graaande socio").

Didda23 18/08/14 23:32 - 2424 commenti

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Senza dubbi il miglior film di De Sica dietro la macchina da presa. Il merito è da attribuire pure alla straordinaria penna dei Vanzina, che mischiano la comicità romana al cinismo più bieco e insopportabile degli arricchiti senza classe che popolano i luoghi più esclusivi della Roma-bene. Aiutato da validi attori (Bernabucci, Gullotta, Haber e un bravissimo Garrone), il De Sica attore dà il meglio di sé in una prova indimenticabile. Funari, tremendamente in parte, è la vera sorpresa della pellicola. Regia e montaggio elementari, ma per una volta va bene così.

Delpiero89 2/09/14 11:02 - 263 commenti

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Non male questo "Discreto fascino della borghesia romana" diretto da Christian De Sica. Cast ricchissimo (persino troppo) e buona la rappresentazione della vacuità e avidità della Roma bene. Si ride spesso. Memorabili alcuni frammenti: dalla cena da Cencio La parolaccia a quella che viene definita come una delle battute più trash della storia (pronunciata da De Sica: "Fregene estate 73-74...").

Ultimo 12/11/14 17:35 - 1652 commenti

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Una commedia non banale diretta da Christian De Sica, ruota attorno a un gruppo di "amici" iscritti al medesimo circolo sportivo. Nonostante la sceneggiatura non sia nulla di eccezionale il film funziona con buoni risultati, grazie a un cast folto di facce note: spiccano, per bravura, Messeri, Funari (ripetitivo ma efficace nelle battute) e De Sica, unico vero protagonista di una serie di storie che si intrecciano. Finale "riflessivo", degno di un buon film.

Geppo 14/06/16 14:05 - 316 commenti

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Christian De Sica, in collaborazione coi fratelli Vanzina, scrive e dirige questo film "cattivo", azzeccato e oso dire perfetto, come si usava fare negli anni '70. Qui De Sica sa dirigersi ottimamente e non solo, dirige molto bene anche il resto del cast. Il suo personaggio è abbastanza distaccato da quello dei soliti cinepanettoni diretti da Neri Parenti. In questo caso interpreta un personaggio molto preciso e in un certo senso anche un po' cinico. Tecnicamente il film è anche ben strutturato, con diverse storie parallele che non annoiano.
MEMORABILE: Il grande Gianfranco Funari; De Sica dopo aver fatto l'amore: "Ma che c'hai in mezzo a le gambe? Un forno a legna?"; La pernacchia di Leo Gullotta.

Medicinema 3/06/18 21:08 - 122 commenti

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Analisi alquanto pressappochista di ciò che si nasconde (neanche troppo velatamente) dietro la facciata del perbenismo borghese: tradimenti, invidie, rancori, finte amicizie, il tutto in salsa all'amatriciana. Non è un film di denuncia, non deve far riflettere, ma un comico, che assolve in parte il compito di far ridere, spesso fin troppo grossolanamente. Mattatore è De Sica, qui in discreta vena, felici intuizioni Funari e il malinconico Garrone. Haber in crisi perenne di panico è insopportabile.
MEMORABILE: La lezione di francese/pugliese di De Sica alla figlia.

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Deepred89 25/03/20 17:01 - 3701 commenti

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Forse il copione più cattivo mai scritto dai Vanzina (con De Sica, registicamente nella media del genere), che tramutano il loro solitamente bonario, pur nel suo sarcasmo, ritratto di borghesia in un´ondata di cinismo al limite del nichilismo. Gli esiti sono paradossalmente esilaranti nel loro eccesso (e negli eccessi dei personaggi), con il limite del drammatico talvolta lambito (le umiliazioni del personaggio di Gullotta) ma mai veramente oltrepassato. Finale un po´ troppo consolatorio, tipicamente vanziniano. Funari sorprendente.
MEMORABILE: Lo spettacolo di Gullotta.

Pessoa 22/01/22 18:38 - 2476 commenti

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Convincente commedia di costume firmata Christian De Sica che si avvale del decisivo apporto dei Vanzina Bros. nello script. I membri di un circolo esclusivo romano sono mirabilmente rappresentati nelle loro miserie grazie anche alla splendida prova corale del cast capeggiato da un insolito Funari che svela doti da attore sopraffino. Si ride spesso ma dietro ogni risata c'è un'amarezza di fondo che nobilita la satira sociale rendendola un'arma affilatissima, che rende il messaggio di fondo attuale in ogni epoca. Visione senz'altro consigliata e anzi, per certi aspetti quasi doverosa.

Caveman 7/02/22 00:56 - 523 commenti

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Vizi e virtù della media borghesia in un circolo romano. De Sica dirige con brio ma soprattutto si ritaglia un personaggio cafonissimo che è un fiume in piena. Il resto del cast gira a mille a partire da Haber e Messeri, ma la rivelazione è Funari! E chi mai si sarebbe aspettato un risultato del genere? Sceneggiatura dei Vanzina, solidissima. Finalone forse un po' troppo happy ma, in fin dei conti, ci sta. Praticamente De Sica ci fa capire che "il più pulito c'ha la rogna".

Paulaster 22/07/22 09:42 - 4375 commenti

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In un circolo sportivo viene descritta la romanità verace dei soci. La sceneggiatura è impostata con le microstorie tipiche dei Vanzina, non cerca la battuta facile e punta a dare una specie di quadro dei ricchi cafoni o di vari spiantati. Si nota qualche scopiazzatura da vecchie scene di Tognazzi e Sordi e un'autocitazione nel titolo dal film Yuppies. Funari si distingue come outsider e De Sica recita con stilemi da avanspettacolo. Agli altri toccano la punta trash del barista o di chi sniffa di continuo.
MEMORABILE: Il sirtaki di Haber; L'adulazione per il presidente del circolo; Lo scherzo a Gullotta.
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  • Curiosità Maxspur • 24/04/14 18:07
    Galoppino - 208 interventi
    Luca (Alberto Molinari) incarica Paolo (Paolo Conticini) di registrargli il "Masters del Forest Hills", ma nel circuito tennistico non è mai esistito un torneo con questo nome; o meglio: il "The Masters", che ora si chiama "ATP World Tour Finals" è un torneo di fine anno che non si è mai disputato a Forest Hills, mentre a Forest Hills (quartiere di New York) dal 1980-89 si è svolto Il "WCT Tournament of Champions", che era un torneo anch'esso disputato verso la fine dell'anno simile al "The Masters".
  • Curiosità Il Dandi • 8/06/14 17:17
    Segretario - 1488 interventi
    La scena in cui Christian De Sica chiede a Gianfranco Funari un prestito di 100 milioni e quasi subito dopo sbotta a ridere facendo finta di aver scherzato, è un chiaro omaggio a un film del papà Vittorio De Sica, essendo identica alla scena iniziale de Il "boom" con Alberto Sordi.
  • Homevideo Noncha17 • 29/12/17 13:49
    Magazziniere - 1068 interventi
    Ho letto in giro che sul DVD della Medusa mancherebbe questa scena qui:

    Cristian De Sica te ricordi che bucio...
    Ultima modifica: 29/12/17 13:57 da Noncha17
  • Homevideo Zender • 29/12/17 16:31
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Assolutamente vero, purtroppo, ho il dvd (a questo punto vergognosamente CUT) e viene tagliata abilmente proprio la frase incriminata (passata invece integrale in televisione, il che è davvero un controsenso).

    Lei: "Eri tenerissimo..."
    Lui: "Sì"...
    (Te ricordi che bucio de culo che t'ho fatto CUT)
    Si riprende con lui che dice: "Buongiorno madre".
    Ultima modifica: 10/01/20 15:10 da Zender
  • Discussione Ruber • 6/12/19 13:21
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Ad oggi la miglior regia di De Sica insieme a Ricky e Barabba (comunque sia un gradino sotto se non due) . Un film corale, con un ottimo cast ed eccellenti camei ( Funari su tutti) romanesco puro, dove i personaggi sono ben caricaturati e interagiscono molto bene tra di loro.
    Ultima modifica: 6/12/19 13:22 da Ruber
  • Discussione Pessoa • 22/01/22 13:27
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Collegandomi al post del Dandi in curiosità volevo aggiungere che per me se esiste un vero erede di Alberto Sordi al cinema, lo identificherei più con Christian De Sica che con Verdone, come da molte parti si asserisce. A Verdone è sempre mancato il lato cinico, al limite della cattiveria (e a volte anche oltre il limite), che era uno dei tratti distintivi della maggior parte dei personaggi di Sordi, che anche molti dei personaggi interpretati da De Sica possiedono.
    Purtroppo a volte il buon Christian è spesso costretto da esigenze di copione o da scelte di regia ad interpretare personaggi con poco carattere ma quando ha potuto decidere in piena autonomia, come in questo caso dove è anche il regista del film, i riferimenti a Sordi ed al suo modus recitandi si vedono tutti e, per quanto mi riguarda, fanno anche piacere, perché considero Christian De Sica un attore molto intelligente e dotatissimo.
  • Discussione Pessoa • 22/01/22 13:33
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Al ricco cast (nella scheda del Davinotti) aggiungerei l'attrice Barbarella, al secolo Virna Aloisio Bonino, che all'epoca possedeva un certo nome, anche se non proprio nel cinema mainstream, benché quello di questo film non sia l'unico ruolo non rated x da lei interpretato.
    Ultima modifica: 22/01/22 18:20 da Pessoa
  • Discussione Zender • 22/01/22 17:53
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Già presente come Virna Bonino.
  • Discussione Pessoa • 22/01/22 18:19
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Già presente come Virna Bonino.

    Scusa, non avevo notato. Probabilmente inserirla col nome d'arte non sarebbe una cattiva idea, visto che è accreditata così.
  • Discussione Zender • 23/01/22 08:06
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Soprattutto per certi crediti lasciamo così. In generale comunque non mettiamo sempre il nome del credito ma il nome con cui è accreditata su imdb o non si finirebbe più.