Dark August - Film (1976)

Brutto. Un uomo dopo aver causato involontariamente la morte di una bambina investendola con l'auto diventa l'oggetto della maledizione lanciatagli contro dal nonno della piccola. Un cast abbastanza incolore, a parte la sempre professionale Kim Hunter (qui veramente sprecata), una colonna sonora non eccelsa, un timido nudo integrale e un plot non straordinario. Il finale poi è veramente imbarazzante e soprattutto totalmente incomprensibile. Un pallino e mezzo solo per la Hunter.

Ottimo e sottovalutatissimo horror rurale su un uomo che dopo aver investito una ragazzina del posto si ritrova vittima di una maledizione da parte del nonno. Film che si potrebbe inserire in un filone stregonesco/occulto pur se ne respinge apertamente tutti i cliché del genere e dell'epoca senza scadere nel banale; anzi, tutto il film gioca ripetutamente sul vedo-non-vedo, sul dubbio tra realtà e paranoia spingendosi fino all'estremo col coraggioso rischio di apparire frammentario e criptico. Assolutamente da riscoprire.

Sedotto dallo sfarzo della stregoneria e dal languore dello psicodramma, Goldman proietta il suo film in un trionfo di suoni (bellissimi i sintetizzatori di William Fischer), immagini e personaggi che si amalgamano nell’ariosa paranoia dei luoghi. Esempio di cinema indipendente che sfrutta i generi per creare un universo tutto suo; visionario, a tratti nonsense ma, nel suo insieme, appagante.