Un buon inizio, un'ottima idea, un personaggio giusto e il film è guardabile senza difficoltà. Purtroppo il livello cala quando l'azione si sposta oltre Oceano e il "pendolo", cui Pozzetto è costretto, non è sorretto da sufficienti trovate e diventa un po' noioso. Sorprendente presenza di Harry Reems, noto nel mondo per essere il protagonista maschile di Gola profonda (interessanti le sue dichiarazioni in Inside...). Ma là era lo stallone, qui fa il gay.
Sia Ponzoni che Boldi sono solo spalle di uno sfrenatissimo Pozzetto in ottima forma, sempre pronto a esagerare con tormentoni e freddure. È il primo film per Carlo Vanzina (già da qui si vede che il regista promette bene). Una storia semplice semplice e una fantastica cornice giamaicana (a dire il vero si sarebbe potuto riprendere qualcosina di più dell'hotel e della spiaggia...) donano al film un tocco raffinato. L'inizio (Boldi e Pozzetto camerieri) è un po' lentuccio, ma una volta raggiunti i mari del Sud tutto si fa più divertente....
MEMORABILE: Ill papà di Graziella ripete spesso: "sta attento che ti sego una gamba"
Divertente commedia vacanziera-pochadistica vista sotto l'occhio del comico surreale di Renato Pozzetto, il quale qui si lascia ben dirigere da un esordiente e promettente Carlo Vanzina (infatti la sua carriera sarà florida). Molto divertenti i siparietti comici tra Pozzetto e Boldi, nella prima parte del film. Ottima la colonna sonora di Armando Trovajoli, in puro stile funky, tanto in voga in quel periodo.
Banale commedia degli equivoci diretta con mano poco felice da Carlo Vanzina e salvata in extremis solo dal buon cast: Pozzetto – che qui ritrova il vecchio collega Cochi – nei suoi divertenti duetti con Boldi, l’inflessibile Andreasi, la svampita Casini e il vulcanico Gardenia. C’è pure Reems, pornodivo di Gola profonda.
MEMORABILE: Pozzetto che conosce vita, morte e miracoli delle innumerevoli playmates appese alla parte della sua stanza.
L'inizio vale il film, con un Pozzetto ben sostenuto da Boldi e Andreasi; c'è un qualcosa di poetico addirittura nella figura di questo cameriere "malato" di belle donne di carta (oggi ci sarebbe la tv). In Giamaica si schiaccia l'acceleratore ma, stranamente, si procede più lentamente; e comunque ci si diverte, con un Cochi Ponzoni al servizio del suo storico socio. Vanzina si vede che è più di un esordiente e gli anni dietro al padre portano immediati risultati. Stefania Casini è una volta tanto in parte.
MEMORABILE: "Ti sego una gamba!", il tormentone del suocero di Pozzetto; il trio Pozzetto-Boldi-Andreasi.
Un film davvero divertente, giocato sulla tipica situazione dell'uomo diviso tra due situazioni inconciliabili. Almeno nella parte giamaicana, perché c'è anche un inizio a Stresa con Boldi ed Andreasi di assoluto livello. Pozzetto in pratica non sbaglia una battuta, e l'unica cosa irritante ("seccante", come direbbe lui) è vedere Renatone che ignora la Casini per la prima sciacquetta di Playmen: inconcepibile, a mio avviso. Ciò detto, il film funziona alla grande.
MEMORABILE: Il suocero di Pozzetto, che minaccia continuamente di "segargli via una gamba".
La più classica delle situazioni narrative cinematografiche (un uomo indeciso tra due donne) è lo spunto dell'esordio alla regia per il romano Carlo Vanzina. Il film è banalotto a partire dalla sceneggiatura (specie nella seconda parte, la prima è più divertente) che mette insieme (e nemmeno troppo bene) una serie di luoghi comuni. Non male il cast, ma l'impressione globale è quella del già visto.
Debutto vanziniano. Non certamente il suo migliore film, ma simpatico e divertente gioco degli equivoci con il solito Renato Pozzetto alle prese con la luna di miele... in tre. Sono presenti in questo film tutti i crismi che Vanzina amplificherà con le recenti Vacanze di Natale, dove l'amante (in questo caso presunta) e la moglie giocano su due binari paralleli.
Film totalmente inutile tranne per il deretano della Gille. La trama vive di una sola idea peraltro sviluppata ai minimi termini. È strano trovare antipatico un simpatico naturale come Pozzetto ma tant'è. Gag ripetitive, situazioni non sviluppate. Reems, l'eroe di Gola profonda, fa la checca. Peccato per la Casini, sprecata. Contentino per Ponzoni in una parte esornativa. Malamente, ma in fondo è un film di Carlo Vanzina. Che aspettarsi?
Un Pozzetto prima maniera già piuttosto sboccato ma al tempo stesso assai surreale e spiazzante nelle sue battute piene di nonsense. La vicenda è graziosa (benché ripetitiva nella fase giamaicana), Boldi è una spalla sufficientemente brava perché privo di quel lato bambinesco che poi (purtroppo) diverrà predominante nella sua carriera, anche le location esotiche e il mood anni 70 non sono male. Qui il ruolo marginale affidato a Cochi fa già capire chi della storica coppia avrà fortuna al cinema e chi no.
MEMORABILE: Pozzetto che sale e scende da una palma. I suoi rapidi cambi d'abito, con il giamaicano che gli passa i vestiti al volo. La minicar ante-litteram.
Divertente commedia, spensierato ed un po'infantile passatempo, anche se non adattissimo ai bambini. Naturalmente c'è il valore aggiunto della location sul Lago Maggiore, ideale rampa di lancio per questo viaggio stralunato ed improbabile, anzi quasi impossibile. Imperturbabile il Renato, nella scelta di non rinunciare a nulla, cercando di conciliare l'inconciliabile, indubitabilmente da matti e solo rappresentabile degnamente, nella calda follia della vera commedia italiana. Musichetta adeguata e... grazie a tutti! Grande Renato!
Commediola basata sul tipico menage a trois ove un cameriere deve scegliere tra la svampita moglie ed un'accativante pornostar. Narrazione burlesca con le solite e risapute situazioni equivoche che perdono mordente nella seconda parte nonostante il cast sufficientemente rodato. Finale all'acqua di rose con spolverata di buonismo.
Convincente esordio di Vanzina, che già mostra la predilezione del regista per la commedia vacanziera. In questo caso si parte dal solito lago di Como per arrivare in Giamaica, che fa da cornice ad una commedia degli equivoci abbastanza divertente, sorretta da un Pozzetto nei suoi anni migliori e da un ottimo cast di contorno, su tutti il grande Gardenia e uno spassoso Reems (senza contare la Casini, Boldi e i vari caratteristi). Non tutte le gag vanno a segno ma nel complesso si ride parecchio e il film si lascia guardare con piacere. Leggero.
Un Pozzetto straripante malato di fantasie erotiche e diviso tra una moglie sposata suo malgrado ed una pornostar. Il film inizia bene, ma alla lunga la commedia degli equivoci mostra la corda. Location azzeccate, comprimari decisamente in palla e un regista agli esordi che si dimostra molto promettente: Vanzina. Peccato che non tutte le promesse siano state mantenute. Nel complesso comunque una bella commedia del periodo migliore di Pozzetto.
MEMORABILE: Pozzetto interroga Boldi sulle ragazze dei poster "E questa ha...? "Una grandissima personalità?" "Ma nooo... un grandissimo culo!"
Di certo ben lontano dai capolavori di Pozzetto e dalle più riuscite pellicole vanziniane. Qua e là ci sono cose interessanti, ma il film è un po' ripetitivo, senza grandi trovate; meno male che ci sono Gardenia e la Casini, perch* lo stesso Pozzetto non è in formissima. Interessante l'ambientazione Giamaicana.
L'idea di base poteva trasformarsi in un film davvero riuscito, ma è comunque un film che si lascia guardare, pur non restituendoci un Pozzetto chissà poi quanto in forma (troppo surreale). Simpatico grazie al supporto di ottime spalle: un giovane e ossigenato Massimo Boldi, un austero e beffardo Felice Andreasi, un'affascinante (più della playmate, per me) Stefania Casini, Cochi Ponzoni più gli americans Gardenia e il pornodivo Reems. Bella la colonna sonora del maestro Trovajoli.
MEMORABILE: Pozzetto che per recarsi da Gardenia e dalla playmate si cambia d'abito correndo per il villaggio; La rombante microcar celeste di Pozzetto; Il suocero.
L'esordio dei Vanzina presenta già le situazione classiche delle loro commedie future: location esotica, corna, sotterfugi ed equivoci. Qui però la trama è un po' troppo povera e, alla lunga, ripetitiva. Per fortuna c'è un Pozzetto in gran forma che, con la sua verve, sopperisce alla piattezza della sceneggiatura. Così si ride spesso, soprattutto per battute nonsense e volgarità piazzate nei momenti meno prevedibili. Non male.
Carlo Vanzina, per la prima volta dietro la macchina da presa, confeziona un film non brutto ma non completamente promosso. A dare smalto alla pellicola troviamo un Renato Pozzetto in gran forma, che confeziona battute a raffica e regge bene la parte dell'uomo "con il piede in due scarpe". Purtroppo la sceneggiatura è poca cosa e qua e là il film stenta (specie nella parte centrale, salvo ravvivarsi nell'ultimo quarto d'ora). Nel cast anche Boldi e Cochi Ponzoni. Non oltre **.
Ennesima variazione sul tema “lui, lei, l’altra”, piuttosto godibile grazie alla buona vena di Pozzetto e ad alcuni validi comprimari come Andreasi e Gardenia. Pur nella sua esilità, quest’”opera prima” è uno dei migliori film di Carlo Vanzina. Interessante più che altro come testimonianza del periodo di massimo successo delle riviste sexy.
MEMORABILE: “Ti sego una gamba!”; Il Sulky azzurro di Pozzetto.
Divertente commedia di Vanzina con Cochi, Pozzetto e Boldi nel pieno del loro splendore artistico. Bella la prima parte in quel del Lago Maggiore con le tipiche ambientazioni e i dialoghi "padani". Ben articolata poi tutta la trama sino all'epilogo finale. Commedia che diverte, senza scadere nel volgare o nella più pecoreccia commedia sexy all'italiana.
L'esordio di Vanzina (che muove già abilmente la macchina da presa) si apre in modo interessante, con un curioso ritratto di inetto (con riuscita contestualizzazione in un paesino del Nord Italia) a cui sfugge la situazione di mano. Poi l'ambientazione si sposta in una Giamaica tutta hotel e ristoranti di lusso e il film si trasforma in un susseguirsi di forzature solo di rado divertenti, in parte salvate da un Pozzetto in forma e da un efficace cast di contorno. La Casini nel ruolo della moglie ingenua funziona meglio del previsto.
Cameriere vince un viaggio in Giamaica grazie a Playmen. La prima parte è la più divertente, con Boldi che fa da spalla a un Pozzetto in vena di battute. Quando l'azione si sposta ai Caraibi, oltre ad essere scontata negli sviluppi diviene ripetitiva nel rimpiattino e senza vere e proprie situazioni comiche. L'esordio di Vanzina non è male, anche se soffre di ovvi limiti di produzione. La Casini ispira simpatia nel suo ruolo di sposina e Reems regge nei panni di quelli del parrucchiere allupato.
MEMORABILE: "Siamo pari"; Su e giù dalla palma; Andreasi come direttore di sala.
L'esordio dei Vanzina denota parecchie ingenuità da opera prima che limita ulteriormente le potenzialità ridotte di una vicenda scontata sceneggiata in modo piuttosto approssimativo. Il film non decolla, nonostante il buon impegno del cast, e le situazioni comiche si perdono nel mare magnum del già visto. Qualche idea originale (l'utilizzo nel ruolo di gay dell'icona dell'hard Reems) solleva di poco il livello generale, che comunque resta ben sotto la sufficienza. Poco e male sfruttate le location giamaicane, spesso anonime. Un film a tratti noioso, decisamente evitabile.
Al suo esordio Carlo Vanzina mostra subito le caratteristiche che renderanno interessante il suo cinema di commedia: trame semplici e ricche di gag, grande lavoro sugli attori che sono messi nelle condizioni di poter dare il meglio di sé. E infatti la vicenda funziona, si ride e l'idea di proporre Harry Reems in versione checca funziona molto bene, così come la Casini sposina timida ma non troppo.
Primo film di Carlo Vanzina, vede Renato Pozzetto protagonista. Le premesse per qualcosa di quantomeno piacevole c'erano tutte, e invece si tratta di un film mediocre e noioso, in cui il nostro non riesce ad avere la verve comica di altre pellicole ed è circondato da un cast fondamentalmente sottotono, eccetto la discreta Stefania Casini. Interessante qualche scorcio giamaicano, non male qualche battuta, ma il tutto viaggia nei binari della noia e della mediocrità per tutta la sua durata. Evitabile se non si è proprio fan accaniti di Renato Pozzetto.
Ennesimo cine-enunciato sull'impossibilità di far calzare allo stesso piede la scarpa coniugale e la ciabatta adulterina. Spunto che in vecchiaia precede la nascita della commedia e che funziona solo a fronte di attori pienamente coinvolti e di un minimo di concitazione ritmica e di sale sulla coda registica (Martino dà in tal senso la tredicesima a molti). Ai suoi primi passi Vanzina inciampa sull'ingenua convinzione che basta mettere Pozzetto davanti alla cinepresa per oliare una sceneggiatura scritta con la sinistra e colmare abissali lacune ritmiche e tanto peggio per la platea.
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Credo che in Verificate l'ultima data 1976 sia errata.
DiscussioneZender • 9/09/10 15:36 Capo scrivano - 49099 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Credo che in Verificate l'ultima data 1976 sia errata. Sistemata, infatti. Grazie. Sarai contento che puoi aggiungere una cascata alla tua collezione (anche se estera è pur sempre acqua che cade) :)
HomevideoZender • 21/09/10 08:24 Capo scrivano - 49099 interventi
Bene, pare che assodato il difetto abbiano ritirato le copie attualmente in distribuzione e si preparino a ristamparlo.
CuriositàZender • 22/02/15 09:29 Capo scrivano - 49099 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:
MusicheAlex75 • 17/04/20 16:49 Call center Davinotti - 710 interventi
Lo strumentale "Goddess Woman" di Armando Trovajoli: