Il Dio chiamato Dorian - Film (1970)

Il Dio chiamato Dorian
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Aggiornamento del testo classico di Oscar Wilde (“Il ritratto di Dorian Gray”) riambientato nella Londra del fermento fine Sessanta (la cosiddetta “Swinging London”). La scelta di Helmut Berger come novello Dorian è inattaccabile: all'epoca nel pieno del suo fulgore, reduce dalla CADUTA DEGLI DEI, la musa di Luchino Visconti è il simbolo perfetto della bellezza che si penserebbe intramontabile. Niente di che stupirsi, quindi, quando di fronte al ritratto che lo immortala, Dorian si chiede perché non potrebbe invecchiare il dipinto invece di lui. Detto fatto, come sappiamo bene tutti: acquistata...Leggi tutto l'opera, il protagonista ne noterà il deperimento che si verifica non sulla tela ma sui tratti del volto dipinto. Lungi dal poter credere in un simile prodigio, Dorian chiamerà l'autore del quadro per ricoprirlo d’insulti. Il tempo passa, la gente invecchia e lui no, concedendosi a ricche babbione e a quella dissolutezza che è da sempre legata all'immagine dell’Helmut Berger attore. Massimo Dallamano dirige con la mano sinistra, il film procede a fatica seguendo senza troppa fantasia la traccia di Wilde e limitandosi a sfruttare correttamente le location londinesi. Personaggi poco convincenti, dialoghi modesti. Ad ogni modo la confezione è accettabile e la costruzione della scena finale è un bel colpo di coda. Berger fa quel che sa fare, si guadagna un buon numero di primi piani e sfoggia il consueto sguardo ambiguo. Né sangue, né giallo, né vero dramma; solo un po' di eros che si stempera nella noia.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/01/08 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/06/08
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Cotola 15/01/08 23:23 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

Brutta riduzione cinematografica del capolavoro di Oscar Wilde di cui non resta assolutamente più nulla se non lo spunto principale del romanzo. Per il resto solo noia ed ovvietà senza senso per un film privo di fascino e mordente. Anche il personaggio di Dorian, pieno di ambiguo fascino nelle pagine di Wilde, risulta qui grigio e slavato. In definitiva una pellicola inutile di cui non si sentiva alcun bisogno.

Homesick 5/10/08 09:26 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

La fotografia della Swingin’London è più che buona e la scelta del viscontiano Berger come moderno Dorian Gray non poteva costituire scelta migliore; tuttavia Dallamano priva il romanzo di Wilde del suo caratteristico pathos per coglierne solo gli aspetti più esteriori e superficiali, unendoli alla prassi (s)exploitation di quegli anni (i nudi, il sesso, la morbosità, i delitti). La svedese Marie Liljedahl è una dolce e splendida Sybil Vane: con lei altri attori legati al cinema di Jess Franco, originariamente chiamato a dirigere il film.
MEMORABILE: Berger faccia a faccia con il diabolico ritratto; il deprimente strip-tease del travestito nel locale.

Ciavazzaro 28/11/08 14:44 - 4768 commenti

I gusti di Ciavazzaro

Buona versione moderna del capolavoro di Oscar Wilde. Berger protagonista interpreta degnamente Dorian Gray, insieme a lui un cast strepitoso: Todd, Lom e un cast femminile da urlo (la Lijedahl, la Lee, la Drago eccetera). Ottime musiche e scenografie; curioso il ribaltamento del rapporto omoerotico (stavolta è Lord Wotton a essere attratto da Dorian!). Dallamano firma un'ottima regia per un film ingiustamente sottovalutato.

Stubby 30/12/08 23:14 - 1147 commenti

I gusti di Stubby

Buona rivisitazione del romanzo di Oscar Wilde. Massimo Dallamano firma un ottima regia, forse la sua migliore di sempre. Buon cast con un Helmut Berger perfetto per la parte di Dorian Gray. Non è semplice trasmettere la morbosità del romanzo ma tutto sommato la pellicola vi riesce. Belle le locations londinesi.

Ronax 4/03/09 21:58 - 1244 commenti

I gusti di Ronax

Un perfetto specchio della sua epoca, cinematograficamente parlando e dell’estetica di Dallamano: erotismo patinato, scenografie e atmosfere psichedeliche, musiche roboanti e ossessive, macchina da presa che si muove a ruota libera. Non è certo un capolavoro, ma un prodotto curioso girato con quella solida professionalità che va sempre riconosciuta al suo autore. Ben fotografato, recitato con indubbia aderenza al ruolo da Helmut Berger, è anche piacevolmente insaporito dal contorno di varie reginette dei b-movie del tempo.
MEMORABILE: I timidi accenni di scene gay, elemento assolutamente off limits ai tempi, al contrario del lesbismo che era invece come il prezzemolo.

Undying 28/09/09 19:13 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Ispirato da Il ritratto di Dorian Gray, Dallamano scrive, assieme a Marcello Coscia, l'ennesimo film a carattere erotico, sfumato però (come consuetudine, dato il regista) nel melodramma. Il quadro con ritratto il protagonista (un bravissimo Helmut Berger, cui il ruolo calza a pennello) invecchia gradualmente, man mano che Dorian si abbandona a degenerazioni sessuali sempre più spinte: non disdice ragazze, donne mature, e financo un giovane di colore. Dallamano si e ci spinge in crescendo e senza possibilità di fuga in un clima malsano e tetro, i cui toni cupi suggellano la metamorfosi finale.

B. Legnani 17/11/10 02:15 - 5519 commenti

I gusti di B. Legnani

Impresa temeraria, non naufragata completamente, ma di certo tutt'altro che riuscita. La conclamata libera ispirazione al celeberrimo capolavoro di Wilde, purtroppo, non svincola il film dal confronto, perché ciò che prende dal romanzo talora è bignamizzato e talora è banalizzato, come a renderlo fruibile a chi non sa di cosa si tratti. Un paio di cose buone. Helmut Berger è perfetto nel ruolo; ogni volta che Lom parla si resta attenti ad ogni sillaba... ma lo si farebbe con chiunque citasse i rutilanti aforismi di Oscar Wilde. Insufficiente.

Il Gobbo 6/02/12 17:10 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Pensato per Franco (e attraversato infatti da presenze molto franchiane), nelle mani di Dallamano diventa un oggetto un po' irrisolto. L'idea di Dorian Gray nella Swingin' London è promettente, ma le trasgressioni del Prince Charming sono come i mostri di Lovecraft, suggestive se vi si allude, non granchè se le si mostra: in certi momenti solo la messa in scena elegante salva il film da derive alla Homo eroticus buzzanchiano. Poi, vabbè, dove c'è Margaret Lee noi daremmo quattro pallini per principio...

Tomastich 22/03/13 11:30 - 1255 commenti

I gusti di Tomastich

Massimo Dallamano è uno dei registi più raffinati del panorama di "genere" italiano. In questo ha sottomano (scusate il gioco di parole) uno dei testi più importanti dell'Ottocento: Dorian Gray. Tramite un bravo Helmut Berger e atmosfere forzatamente viscontiane (abbassate di livello) mischiate con il "sexual-pop" degli anni Settanta, si arriva a far quadrare il cerchio; forse sono troppi i siparietti sessuali e troppo poco quelli "drama-horror".

Lucius 15/08/13 18:08 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Decisamente una buona trasposizione impregnata di omosessualità, come è giusto che debba essere. Berger, perfetto per il ruolo, ambiguo, controverso e allo stesso tempo carnale, si diletta con un'interpretazione memorabile. Gli anni settanta dominano in un tripudio di colori e stravaganze, tangibili soprattutto negli eccentrici costumi. Dialoghi esilaranti e voyeurismo servito su un vassoio d'argento. Messa in scena elegante e funzionale.

Massimo Dallamano HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Cosa avete fatto a Solange?Spazio vuotoLocandina Si può essere più bastardi dell'ispettore Cliff?Spazio vuotoLocandina Il medaglione insanguinatoSpazio vuotoLocandina La polizia chiede aiuto

Fauno 22/08/14 10:13 - 2206 commenti

I gusti di Fauno

Come allegoria e trasposizione ai tempi moderni dell'opera di Wilde non c'è davvero male, anche se è ovvia la svalutazione qualora si cerchi un'esatta sovrapposizione al Dorian letterario. Perfetta la scelta di Berger come bellezza naturale contornata da un senso di angoscia... è qualcun altro a spingerlo con costanza verso la meschinità totale. Molto brava poi la giovane Liljedahl, ma il vero capolavoro è la metamorfosi del ritratto... Per un punto fondamentale Dallamano conferma tutto il suo genio: esteticamente qui era impossibile fare di meglio...
MEMORABILE: La scena iniziale, che veste subito di dramma l'intelaiatura del film; Obbrobriosa e patetica quella del "miglior cavallo da monta"!

Giùan 11/01/15 07:16 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Per tutto il corso della visione si resta bipolarmente attratti dal rischio e dalla perversa voglia cinefila che il film cada nel ridicolo involontario. Ebbene, il fatto che l'insano desiderio voyeuristico resti insoddisfatto senza esser tuttavia frustrato (si vedano i lampanti esempi degli accoppiamenti con la vegliarda Miranda e col dandy Lom) è da ritenersi un successo wildeiano di Dallamano. La splendida tenuta stilistico estetica della pellicola sopperisce alle iterazioni meccaniche del racconto di perdizione, a cui Berger dona funereo erotismo.

Rufus68 14/01/17 22:16 - 3819 commenti

I gusti di Rufus68

Dallamano baratta le mollezze decadentiste per far largo a umori fatuamente lounge. Il nodo centrale dell'opera di Wilde (l'arte come suprema attività spirituale opposta alla mediocrità dell'uomo comune) è trattato con una certa sciatteria (l'episodio con l'attrice). Ciò che resta sono imprese da viveur da rotocalco, ripetitive e prevedibili, buone per un Gigi Rizzi da Costa Azzurra. Qualche lampo viene dai toni blasé di Lom e dal sadismo con cui vengono usate certe vecchie glorie. Berger meritava di meglio.

Myvincent 22/07/19 16:21 - 3722 commenti

I gusti di Myvincent

Ennesima versione del celebre romanzo di Oscar Wilde, è incentrato sulla presenza di Helmut Berger che ben si presta a ricoprire il ruolo di Dorian, col suo perverso fascino mefistofelico. La trama si appoggia molto all'originale e incuriosisce per l'ambientazione e i caleidoscopici costumi anni '70. I dialoghi non sono male, così come la fotografia che, insieme a tutto il cast (incluse due dive del passato), partecipa alla buona riuscita del progetto.

Il Dandi 29/11/20 23:58 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Irrisolta riduzione del capolavoro di Oscar Wilde. L'aggiornamento dalla puritana Inghilterra vittoriana alla libertina Swinging London degli anni '60 è una scelta che non solo cambia la prospettiva ma addirittura la ribalta, eppure funzionerebbe pure, grazie anche allo stile patinato e dinamico tipico del regista. A non funzionare è la sceneggiatura, cosa che con un romanzo del genere alle spalle è imperdonabile. E se Berger, bello e diabolico, sembra nato per la parte, l'occasione è sprecata soprattutto per Lom, un Henry banalizzato e privato dei suoi aforismi più gustosi.
MEMORABILE: Al tour de force sessuale di Dorian si aggiunge (per mano del pigmalione Henry) una esplicita variante omosessuale.

Anthonyvm 6/08/22 14:58 - 5615 commenti

I gusti di Anthonyvm

Dallamano sposta la vicenda wildiana dall'Inghilterra vittoriana alla Swinging London di fine anni '60, esplicitando (senza strafare) l'erotismo sottocutaneo delle precedenti trasposizioni. L'esuberanza della mondanità e dei costumi del periodo ben si presta al processo di modernizzazione del racconto, trovando nell’ambiguo Helmut Berger un Dorian Gray perfetto, sia per aspetto sia per oscura passionalità. Opera non altrettanto riuscita sul versante psicologico, anche a causa di uno script discontinuo, fra ripetizioni e tranche sbrigative (l’atto finale). Notevole comparto femminile.
MEMORABILE: La pessima Giulietta di Sybil; Sesso al maneggio; POV di Dorian con le mani insanguinate dopo l'omicidio; L'ultimo stadio di mostruosità del quadro.

Cerveza 7/02/24 17:46 - 348 commenti

I gusti di Cerveza

Quando vedi Helmut Berger perfettamente a proprio agio in un tre pezzi di velluto rosa, capisci come solo lui possa interpretare la malia dell’angelo dannato creato da Wilde. Raffinatezza, eleganza, ambiguità, Dallamano pizzica adeguatamente tutte le corde care allo scrittore avvalendosi della viscida complicità dell’impassibile "grillo parlante" Lom, triolista che concede la moglie diafana e perversa, a patto di avere anche lui la sua parte. Un’accurata versione psichedelica del dandy più noto della storia che si disgrega negli eccessi della corruzione… ma con classe.
MEMORABILE: Isa Miranda che si fa "prendere" nel paddock come una cavalla; Margareth Lee presa a cinghiate; Lom che fa cucù nella doccia; La pelliccia di zebra.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Ciavazzaro • 27/04/09 14:50
    Scrivano - 5591 interventi
    La versione tedesca nel finale non presenta i titoli di coda,al contrario di quella inglese che li presenta.
  • Curiosità Ciavazzaro • 28/04/09 16:31
    Scrivano - 5591 interventi
    La versione tedesca modifica anche le musiche in alcune scene (per esempio in quella nel pre-finale dove Dorian cammina per la strada dopo il ricatto al dottore).
  • Homevideo Ciavazzaro • 30/04/09 14:41
    Scrivano - 5591 interventi
    La versione tedesca piu' lunga di quella italiana,non presenta differenze nelle scene di sesso.
  • Curiosità Ciavazzaro • 30/04/09 14:47
    Scrivano - 5591 interventi
    L'aiuto regista ricorda di come Herbert Lom doveva stare molte ore al trucco,per correggere un piccolo difetto che aveva al setto nasale.
  • Curiosità Undying • 25/09/09 07:29
    Risorse umane - 7574 interventi
    Molto liberamente ispirato dal testo di Oscar Wilde - The picture of Dorian Gray - il film prende subito le distanze dal testo originale (e dalla fedele pellicola omonima, diretta da Albert Lewin nel 1945) ponendo parecchia attenzione agli eccessi e alle perversioni di Dorian Gray (interpretato da un convincente Helmut Berger).
    Inizialmente, forse non a caso, deputato alla regia fù Jess Franco...
  • Curiosità Matalo! • 21/10/09 19:51
    Call center Davinotti - 614 interventi
    http://www.youtube.com/watch?v=84QahjJxFEU

    incipit del film (in inglese); a 7:47 Berger, assieme alla sua donna, scorre un menù esposto all'entrata di un ristorante italiano. Visibilissimi gli ingredienti dei piatti tra cui quelli delle "Fettuccine al Alfredo": questa salsa, famosissima negli Stati Uniti, è stata creata nel ristorante Alfredo di via della Scrofa in Roma e conosciuta come linguine al triplo burro. È semplicissima ed è basata su ingredienti freschissimi e di ottima qualità.



    La pasta Alfredo, che nessuno se la caga in Italia, per gli americani è la quintessenza delle paste italiane assieme ai linguini tomato soup (ovviamente loro devono sempre fare a modo loro). Comunque, se non avete problemi gastrici e se usate burro di qualità, è molto buona, anche se non il massimo del genio in cucina.
    Per i buongustai ecco la ricetta.

    Ad ogni modo quel pidocchioso di Berger, alla fine di tutto, le rifila un hot dog e le fa bere acqua dalla fontana...
  • Curiosità Ciavazzaro • 28/10/09 15:49
    Scrivano - 5591 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Pino Colizzi: Helmut Berger
    Vittoria Febbi: Marie Liljedahl
    Sergio Tedesco: Richard Todd
    Sergio Graziani: Herbert Lom
    Cesare Barbetti: Renato Romano
    Rita Savagnone: Margaret Lee
    Manlio De Angelis: Stewart Black
    Lydia Simoneschi: Isa Miranda
    Flaminia Jandolo: Maria Rohm
    Giovanni Saccenti: Francesco Tensi
    Franca Dominici: la zia di Dorian
    Arturo Dominici: annunciatore tv e tassista
  • Discussione Fauno • 20/08/14 01:01
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Visto stasera, ma mi necessita un'altra visione. Posso anticipare che per apprezzarlo è consigliabile estraniarsi dall'opera, visto che le parti più pallose del film sono proprio quelle con le citazioni del sommo scrittore britannico, recitate prevalentemente da Lom. Certo, non è male conoscere l'opera letteraria, ma sconsiglierei di usarla come metro di valutazione per questo film, che ha tante altre cartucce da sparare. FAUNO.
  • Homevideo John trent • 26/02/23 12:15
    Custode notturno - 526 interventi
    Attenzione. Il dvd Rarovideo presenta prima dell'inizio del film questa scritta: "L'audio di riferimento per questa edizione del film è quello inglese, la visione con colonna italiana originale presenterà delle brevi sequenze in inglese con sottotitoli italiani, laddove l'edizione italiana risulta tagliata rispetto a quella internazionale".

    E' UNA BUFALA.

    Il blu-ray Rarovideo USA presenta quelle stesse scene con il regolare doppiaggio italiano d'epoca, e non sono poche.

    SEGUONO SPOILER:
    Nel dvd sono in inglese con sottotitoli italiani: tutta la scena in cui Dorian Gray apprende la notizia della morte di Sybil da Henry, la scena in galleria dove conosce  la moglie del dottore identica a Sybil, tutta la scena nella sauna con Henry che si chiede che fine abbia fatto il loro amico pittore e Dorian gli insinua il dubbio che possa averlo ucciso lui...

    Sono tutte scene piuttosto lunghe che variano dal minuto ai due o tre abbondanti. Questo significa che all'epoca dell'uscita in dvd la Rarovideo era in possesso di una traccia audio italiana incompleta che poi è stata recuperata anni dopo per l'edizione in blu-ray. "Bravi" ad aver corretto l'errore però non bisognerebbe prendere in giro gli acquirenti millantando la presenza di scene non doppiate nella versione internazionale (che è identica a quella italiana)...
  • Musiche Lucius • 15/03/23 16:23
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa Collezione Lucius, il 45 giri di una riedizione recente a edizione limitata:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/dorian.jpg[/img]
    Ultima modifica: 15/03/23 17:15 da Zender