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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ed ecco l'ennesimo film dei Settanta dal chiaro messaggio ecologico, ancora una volta incentrato sulle imprese di animali sfuggiti alle normali leggi della natura e decisi a vendicarsi dei soprusi subiti da noi uomini. A farne le spese è questa volta una famiglia benestante, insediatasi in una lussuosa villa persa nel verde di un'isola apparentemente incontaminata. Comandata inflessibilmente dal severo nonno (un Ray Milland sempre bravo, unica nota positiva dell'intero film), che non si scompone nemmeno di fronte ai primi decessi, la numerosa famiglia finisce con l’ascoltare i consigli di un ragazzo giunto lì per caso (Sam Elliot), che ha capito quanto la situazione stia...Leggi tutto precipitando. Ma la cosa più strana è forse il titolo del film: perché, per quanto le rane siano riprese in continuazione con stucchevoli primi piani e gracidino a più non posso, in realtà non fanno che assistere, ai vari omicidi. Commessi invece da tarantole, sanguisughe, coccodrilli, serpenti e perfino una tartaruga gigante! Povere frogs, loro che c'entrano? Lasciano un dubbio solo nel finale, e dopo i titoli di coda in una divertente animazione. Girato da George McCowan alla meno peggio, il film non brilla certo per la qualità della confezione, scialba e insipida. Lunghissime e tediosissime fughe nel bosco, con gli animali ripresi a guardare fino al momento dell'attacco (che però non ci viene mai mostrato, vista l'assenza di effetti speciali).

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B. Legnani 13/05/07 14:02 - 5523 commenti

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Film povero povero, il cui unico motivo di interesse sta nel vedere all'opera il grande Ray Milland. Desolante l'assenza del minimo effetto speciale (ci si dovrebbe contentare di un non breve "gre gre" di ranelle), cui [non] si supplisce con escamotage che non nascondono, ma lasciano anzi trasparire la povertà del tutto. L'insipienza domina anche nella fotografia, che avrebbe potuto dare un valore importante, visto il tipo di vicenda. Davvero deludente. Da evitare con cura.

G.Godardi 14/05/07 17:34 - 950 commenti

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Rettili e insetti tutti insieme appassionatamente contro il mostro umano! Uno dei più tardi, curiosi e deliranti epigoni del genere animali assassini, nonché uno degli ultimi prodotti della mitica American International Picture. Horror ecologista poverissimo di budget, girato dall'artigiano Mc Cowan con un cast dicreto e una vera icona come Milland. Un po' a rilento, specie nella prima parte, ma non privo di interesse e momenti cult (la tartaruga all'attacco!) e scult. Nel finale comunque colpisce bene. Fu uno dei cavalli di battaglia anni 80 delle tv private.
MEMORABILE: Monento scult: l'uomo che abbraccia il coccodrillo nel tentativo di simulare un combattimento col medesimo!

Ciavazzaro 26/04/08 12:07 - 4768 commenti

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Buon animal-movie con l'ottima interpretazione dell'icona Ray Milland, che fino all'ultimo si impegna per fornire un'eccellente prestazione. Non male il resto del cast (seppur poco conosciuto), sadiche le morti, funzionale l'ambiente della casa in mezzo all'habitat delle rane. Gradita sorpresina nei titoli di coda.

Undying 28/04/08 21:10 - 3807 commenti

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Eco-vengeance di ben poche pretese (e ancor meno efficacia) giacché imbastito sul terrore che dovrebbe esser cagionato da "botte" (o meglio rospacci) dagli occhioni dolci e spaventati. Quando non sono in azione le ranocchie vere subentrano quelle finte... e son dolori. Ray Milland presenzia, senza troppo vigore, in un film che ha avuto - a suo tempo - onor di gloria (sarà stato per l'audacia del tema trattato?). Non si può biasimare il buon messaggio che il film lancia (ovviamente ecologico), ragion per cui un suo perché, lo può anche avere...

Herrkinski 22/03/10 21:49 - 8072 commenti

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Verso metà film s'intuisce che le rane sono solo silenti osservatrici e non le protagoniste assolute del film, come si evincerebbe dal titolo; superato questo smarrimento, ci si diverte abbastanza, con i vari rettili ed anfibi che attaccano il gruppo di riccastri e li uccidono in modi abbastanza sadici. Poco sangue, ma il film fa comunque il suo effetto e gli animali interagiscono in modo abbastanza credibile con gli attori. Molto buona la fotografia e l'uso della mdp, così come le "musiche" dissonanti; il cast è dignitoso. Tutto sommato è ok.

Greymouser 24/03/10 12:32 - 1458 commenti

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È un film anni Settanta e si vede, non c'è dubbio. Da adolescente ricordo che mi aveva molto impressionato. Poi, a rivederlo da adulti nel XXI secolo, le magagne vengono fuori. Però ci sono un po' affezionato a questo eco-vengeance ante litteram e non mi sento di affossarlo: qualche momento buono c'è.

Buiomega71 16/12/10 23:02 - 2901 commenti

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Rivisto dopo anni. Assolutamente da rivalutare. Uno dei capolavori dell'eco-vegeance, con le rane silenti imperatrici e il loro mostruoso gracidare che fanno degli esseri umani (stupidi e riccastri) il loro cibo degli dei. Varani, ragni, alligatori, tartarughe, uccelli, serpenti, alleati per annientare la supremazia umana. Ottime atmosfere angoscianti e paludose, straordinaria fotografia di Mario Tosi e attacchi davvero realistici (su tutti la Irving, simil grottesca Baby Jane, nella palude con le sanguisughe). Piccolo gioiellino del genere.
MEMORABILE: Il biondo che inciampa, si tira una fucilata alla gamba, e viene imbozzolato da dei ragnacci; i varani nella serra; la ranocchia animata dopo i titoli di coda.

Homesick 23/04/11 11:03 - 5737 commenti

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Con il loro gracidare perenne, le ipertrofiche rane del titolo sono corifee di un eco-vengeance dozzinale, senza atmosfera e appiattito su una sceneggiatura inconsistente, tanto ovvia nelle premesse e nelle conclusioni da immaginare subito chi, tra gli smorti personaggi confinati sull’isola, sarà destinato a soccombere e chi a salvarsi dall’attacco revanscista della natura offesa. Nulla da eccepire sul buon vecchio Milland: a lui massimi elogi per la serietà e l’impegno con cui affronta anche copioni scadenti come questo.
MEMORABILE: I rettili che, penetrati nella serra, rovesciano le bottiglie degli insetticidi.

Puppigallo 21/08/11 23:28 - 5259 commenti

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Si respira un'atmosfera malsana (l'unica, vera nota positiva), gli attori non incidono molto e il fatto che la natura si ribelli, utilizzando tutti gli animali, compresi i più innocui, può essere giusto inteso come il classico avvertimento per l'Uomo (la pazienza è finita). Dopodichè bisogna analizzare la realizzazione; e qui proprio non ci siamo. Difficile creare tensione, soprattutto con le rane (fanno sorridere; non parliamo dell'attacco al povero Milland...). E se il regista non è carico di talento (come in questo caso), anche il resto della fauna più di tanto non potrà fare. Poca cosa.
MEMORABILE: L'uomo più impedito del mondo riesce a farsi impacchettare dai ragni.

Max renn 28/03/12 19:09 - 80 commenti

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“Frogs” si spaccia per un fanta-horror ecologico quando in verità non è altro che un bieco e raffazzonato tentativo di calcare la mano (facendo leva su luoghi comuni) intorno a insulsi stereotipi che vedono rettili e anfibi d’ogni sorta quali creature viscide e repellenti. Effetto contrario dunque, prova del fatto che la salvaguardia dell’ambiente non interessa nulla ai produttori di una simile cialtronata. Cast in stato comatoso, incapacità cronica di generare tensione, allarmante ignoranza faunistica. Esecrabile in toto.

George McCowan HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina I magnifici sette cavalcano ancoraSpazio vuotoLocandina Shadow of the hawkSpazio vuotoLocandina Love hate loveSpazio vuotoLocandina Murder on Flight 502

Rigoletto 22/08/14 21:31 - 1785 commenti

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Noioso! Questa è l'unica definizione che mi sento di attribuirgli; a parte il soggetto non estraneo a un'alzata di sopracciglio, il problema di fondo è che, tolta la grande attesa, non ho trovato un minimo di quella tensione reale, vitale in questi film, tranne quella generata dal tanto aspettare. Non ci siamo, non è quello che personalmente ricerco in un film horror a sfondo ecologico. Si salva Ray Milland, il solo che veramente dia quel tocco di professionalità che si trasforma poi in sicurezza da parte dello spettatore.

Myvincent 10/12/15 08:44 - 3727 commenti

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E le rane stanno a guardare... mentre attorno si prepara e poi infuria una guerra "biologica" di rettili, anfibi, ragni contro l'egoismo e il superpotere umano. Insomma, un'altra favola ecologica con effetti e animali a sangue freddo a profusione, ma dalla trama scontatissima. L'ultimo boccone è finalmente quello che il titolo promette.
MEMORABILE: L'icona horror Ray Milland.

Von Leppe 30/04/16 22:40 - 1259 commenti

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La cosa migliore del film è la locandina, geniale, che promette quello che la pellicola non offre: rane giganti che ingoiano umani, infatti, non se ne vedono. Siamo di fronte a un'opera senza effetti speciali; solo tanti ranocchi, rettili e insetti assolutamente veri che fanno da contorno a una trama misera, allungata e senza tensione. Anche le uccisioni dei protagonisti da parte degli animali sono inconsistenti.

Hackett 22/09/16 19:24 - 1865 commenti

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Esempio lampante di quanto una location azzeccata possa alzare di qualche tacca il valore di un film. L'intreccio è semplice ma coerente, una landa di terreno coloniale che la natura vuole riprendersi alla faccia dell'uomo bianco. Ma l'ambientazione circoscritta, con questa splendida dimora che si affaccia nelle Everglades della Florida, è sicuramente la protagonista principale del film. Un film che riesce a essere claustrofobico all'aria aperta e che si avvale di un prestigioso Ray Milland, simbolo di una civilizzazione che non si vuole arrendere, mai.

Rebis 19/12/16 10:55 - 2332 commenti

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Madre Natura ha mille occhi: sono quelli delle rane imperatrici che infestano la magione coloniale del patriarca Ray Milland, emblema del più bieco pionierismo americano. Ed è il 4 luglio, compleanno simbolico del progenitore, dei discendenti maschi e dell'orgoglio nazionale. Su questo scontro prototipico si fonda l'ecovengeance di Arkoff & Nicholson, ingenerosamente etichettato come scult: certo, McCowan non sempre riesce a ottimizzare il budget risicato, ma gli animal attak, insidiosi e striscianti, immersi in un'atmosfera madida e allucinata, s'impongono nell'immaginario horror.

Cotola 14/01/17 11:11 - 9009 commenti

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Vituperatissimo, forse in maniera eccessiva, eco-revenge. Certo la povertà di mezzi è suprema ed evidentissima: basti pensare al fatto che gli attacchi degli animali non vengono mai ripresi direttamente. Però mi sembra che nonostante ciò, abbia una sua dignità filmica e professionale e non solo per la presenza di Milland. Non dico che ci si diverta un mondo, ma ci si potrebbe anche non annoiare. E magari chi patisce i rettili potrebbe anche provare qualche piccolo brivido o inquietudine. A sorpresa le rane del titolo sono solo mere spettatrici

Markus 19/01/17 13:59 - 3682 commenti

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Prendi una villa coloniale con borghesi annoiati, un'isola e una natura selvaggia che vuol riprendersi la mano sull'uomo e il gioco è fatto. Un'idea semplice e abusata nel cinema, ma che allora poteva sembrare novità. Il titolo e la locandina sono fuorvianti, in quanto le rane mangia-uomini non ci sono ma orchestrano, con il loro gracidare, le numerose morti dei vari personaggi del film, a opera di varie specie animali. Un campionario, insomma, di bestiole infuriate in funzione di una pellicola in definitiva scacciapensieri. Non male, dopotutto.

Gabigol 29/12/18 08:24 - 571 commenti

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Inaspettatamente curioso il ruolo che le rane si ritagliano nella pellicola, quasi delle testimoni ubiquitarie di una natura che presenta il conto (la locandina è fuorviante, va detto). Parliamo di un eco-vengeance in anticipo sui tempi, meritevole di coinvolgere tutta la fauna in un assedio verso un nemico rappresentato dal Milland di hitchcookiana memoria. Aggressioni edulcorate, addirittura fuori campo, relegano il film a quella pletora di pellicole invecchiate malino e con poco da dire. Ci si può divertire, a patto di non chiedere troppo.
MEMORABILE: Le rane, onnipresenti con il loro gracidio; La serra "velenosa"; Il programma del 4 luglio inattaccabile per Milland; Il serpente in salotto.

Anthonyvm 8/04/18 23:49 - 5640 commenti

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Esempio più riuscito concettualmente che effettivamente di eco-vengeance anni '70. Prendendo spunto da Hitchcock, l'improvvisa e inspiegabile rivolta della natura si materializza non con leggiadri uccelli ma con viscidi e striscianti animaletti. La verosimiglianza non è ricercata e non è neanche lontanamente sfiorata, cosa che non si può dire del senso di ridicolaggine che si avverte più volte durante la visione. Ciononostante resta un filmetto divertente con un epilogo sorprendentemente agghiacciante. Bene Ray Milland come nemico delle rane.
MEMORABILE: Le rane che gracidano incessantemente come strateghi attenti e saldi, pur non uccidendo direttamente nessuno.

Gestarsh99 24/10/19 16:59 - 1395 commenti

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Collettiva rivolta faunistica contro un ricco clan di eco-inquinatori. Perpetuamente schiacciata dalle suole militari del guerrafondaismo e dagli stivali terrosi del sovrasfruttamento ambientale, la natura decide di prendersi la rivincita più viscida calpestando gli umani coi propri "anfibi" da combattimento. Questo l'intendimento teorico, perché alla fine della fiera tutto si riduce a un orchiclastico accerchiamento in slow-motion dei placidi rospi ai danni degli intrusi, singolarmente impegnati a scavarsi la fossa con slanci suicidi d'inaudita cretineria. Come unir il futile al disdegnévole.
MEMORABILE: Inquadrature e montaggio che tentano goffamente (senza riuscirci) di rendere minacciosi i teneri e imperturbabili anfibi...

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Jena 19/07/20 11:53 - 1550 commenti

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Film che ha una sua importanza in quanto fondativo di un genere, l'eco vengeance, che dominerà nei '70. Effetti speciali quasi non ce ne sono e McCowan si limita a inquadrare in primo piano ogni specie di serpenti, varani, geeki, ragni  presenti nella palude e soprattutto enormi rospi, più che rane, che sembrano guidare telepaticamente le altre creature. Eppure la cosa funziona e dà l'idea di un conflitto apocalittico tra la decadente Civiltà umana (rappresentata da riccastri avidi e/o viziati) e la Natura. Peccato le morti sfiorino spesso il ridicolo. Ok il veterano Milland.
MEMORABILE: Le facce, da sbellicarsi dalle risate, della Irving aggredita dai serpenti; Il tipo ucciso dai veleni rovesciati dai varani  (che intelligenti!).

Fedeerra 30/01/22 04:31 - 770 commenti

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Eco-vegance dall’insolito intreccio narrativo. George McCowan sciorina il patriarcato sciovinista passando dalle insidie di una palude a quelle di una magione coloniale, inscenando alcune sequenze degne del miglior teatro granguignolesco. L’andamento atmosferico e contemplativo generato dalle meravigliose location, poi, è un vero e proprio touche de classe. La Irving allucinata tra i rovi non si dimentica.

Teddy 2/02/22 02:00 - 811 commenti

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Rispetto a molti b-movies degli anni 70 suoi colleghi, “Frogs” rivela forse una maggiore sublimità eco/ideologica e una spiccata attenzione alla caratterizzazione dei personaggi. I pochi mezzi a disposizione si fanno percepire, ma in compenso il film è divorato da una strana, mistica e al tempo stesso sognante attrazione verso l’ambiente e a tutto il suo ipnotico potere estetizzante. La Irving sfiora il grottesco e regala una sequenza horror indimenticabile. Da riscoprire.
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  • Curiosità Buiomega71 • 2/08/11 11:49
    Consigliere - 25937 interventi
    *Il make up è opera di un giovane Tom Burman(Il bacio della pantera 1982, Halloween 3, The beast whitin).

    * Mentre l'attrice Holly Irving fugge tra le paludi, sulla sua schiena si vede l'ombra dell'operatore che la segue.

    *L'attrice Lynn Borden(che viene attaccata da una testuggine), nella realtà è una delle massime collezioniste di riproduzioni di rane di ogni materiale.
    Fonte: Nocturno

    *Il film è stato girato nel parco nazionale Eden Gardens di Point Washington, in Florida.
    Fonte: Nocturno

    *Più di 600 rane e rospi sono stati utilizzati per le rirprese. Molte scapparono e non furono più ricatturate.
    Fonte: Nocturno

    *Durante la proiezione nei cinema, all'epoca, venivano distribuiti sacchettini con l'efige di una rana , da usare durante la visione in caso di disgusto.
    Fonte: Dizionario dei film horror.
  • Discussione Buiomega71 • 2/08/11 12:22
    Consigliere - 25937 interventi
    Esatto caro Markus. Ma meglio andare per ordine. Visto una quindicina di anni fà, dove l'avevo trovato noioso e datato. Visto ieri, me nè sono innamorato seduta stante! Parto da una premessa, se questo film ha 39 anni sul groppone, e non ha perso un grammo della sua inquietudine, qualcosa vorrà pur dire. Talmente angoscioso e ipnotico, che gli "animal attack" odierni le fanno una pippa!
    Comincerei , appunto, dall'atmosfera, paludosa, inquietante, macabra e afosa. Quella villa tra le paludi(che chissà perchè mi veniva prepotentemente in testa la desolata magione dei Sawyer di TCM), gli alberi e le paludi abbagliati da una luce innaturale, quasi surreale(immensa la fotografia di Mario Tosi, che non per nulla illuminerà la Carrie depalmiana), il continuo gracidare delle rane, quasi ossessivo e disturbante.
    Di conseguenza l'attacco, silente, strisciante, apocalittico, che fà della disfunzionale famiglia Crockett l'ambita preda.
    Gli anfibi, i rettili, gli artropodi, infino i gabbiani(omaggio hitchcockiano) si accanisco senza pietà, intrappolando e fagocitando l'imbecillità umana.
    Te li senti addosso, e le rane vigilano, comandano l'ultimo attacco all'umanità.
    Altro punto al film è che lascia senza risposte. L'attacco si è esteso anche al di fuori? Perchè non si incrocia nessuna barca nel raggio di miglia? Perchè la donna che , nel finale, dà un passaggio ai sopravvisuti "non incontra una macchina da chilometri?". Che fine fanno la servitù e la modella di colore(Judy Page), una volta attaccata dai gabbiani sulla terra ferma?
    La Irving, a caccia di farfalle, vecchia ritronata che pare uscita da Baby Jane, dopo che ha fatto una puntatina nel mondo di Oz, vagherà persa nelle paludi, tra serpenti a sonagli, e letali sanguisughe, in una scena macabro/grottesca che vale tutto il film.
    La musica elettronica e rumoristica di Les Baxter, poi, accentua l'angoscia crescente(e farà poi scuola, da Tobe Hooper e Wayne Bell per Non aprite quella porta, a Nickolas Pike per Le colline hanno gli occhi, sino a Richard Einhorn per L'occhio nel triangolo-che mi tornava alla mente durante la visione, stesso essenziale e scarno terrore). Buona la regia paratelevisiva di Mc Gowan, che dirige silente e sornione, come uno scafato maestro del genere(anche se c'è molta tv nel suo carnet).

    Il sapore da horror settantesco impregna il film, Sam Elliot in canoa mi ricorda Adrienne King in Venerdi 13, e quel gracidare ti rimbomba nel cervello.

    ATTENZIONE SPOILER

    Il finale è puro horror d'assedio. Lo sclerotico Milland in balia di rospacci e ranocchie, solo nella grande casa, il telefono squilla(ma chi c'è dall'altro capo se la linea era interrota già a inizio film?),le teste degli animali impagliati, che fanno bella figura nel salone, lo guardano minacciosi. Esterno della casa di notte, le luci si spengono(come in Quella notte in casa Coogan). Dopo i titolo di coda una ranocchia animata fagogita una mano("Gulp!") La vendetta della natura si è compiuta.

    FINE SPOILER
    Ultima modifica: 2/08/11 12:47 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 2/08/11 13:09
    Consigliere - 25937 interventi
    La vecchia vhs Domovideo non si vede poi malissimo. A parte la ripetizione dei titoli di testa(!), e qualche graffio di pellicola sul master.
  • Homevideo Mco • 2/08/11 23:15
    Risorse umane - 9970 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    La vecchia vhs Domovideo non si vede poi malissimo. A parte la ripetizione dei titoli di testa(!), e qualche graffio di pellicola sul master.

    Quoto in pieno amico!!
    Mi tengo stretta la vecchia Domo.
  • Discussione B. Legnani • 23/03/14 23:35
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Zender, non so se possa interessare (in caso negativo elimina il post), ma qui c'è il grande Claudio G[iorgio] Fava che parla del film.
    http://www.youtube.com/watch?v=540ZqKq6nu8
  • Discussione Zender • 24/03/14 07:14
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Perché no? Lasciamolo pure.
  • Discussione Caesars • 24/03/14 14:01
    Scrivano - 16800 interventi
    Grazie Buono, sia per il link sia per avermi "svelato" il significato della G tra Claudio e Fava.
  • Curiosità Buiomega71 • 19/07/14 11:00
    Consigliere - 25937 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (Ciclo: "Ultimo spettacolo, anno 1987) di Frogs

  • Homevideo Digital • 27/06/22 21:26
    Portaborse - 3990 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 14/09/2022.
  • Homevideo Caesars • 25/05/23 16:36
    Scrivano - 16800 interventi
    Il bluray spagnolo
    https://www.amazon.es/Ranas-BD-1972-Frogs-Blu-ray/dp/B0C1X8464T/ref=sr_1_1?__mk_es_ES=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=3HIT1T1D045BP&keywords=frog&qid=1683515153&s=dvd&sprefix=frogs%2Cdvd%2C142&sr=1-1
    dovrebbe avere sottotitoli (non però l'audio) in italiano, stando a quanto scritto sulla copertina.


    P.S.
    Non sono sicuro che si possano segnalare prodotti senza audio in italiano ma solo con i sottotitoli nella nostra lingua.
    Se così non fosse, mi scuso e prego di cancellare il post.

    Ultima modifica: 25/05/23 17:16 da Caesars