Figurati. La questione di base credo sia molto semplice: chi ama o comunque in parte apprezza certi film (Come
Markus e anche come me, anche se entrambi non salviamo certo tutto, nel filone) è già altamente abituato a sentirli insultare dalla critica "ufficiale", solo che è rarissimo che detta critica entri nel merito: nel 90% delle volte sposta l'attenzione non sul film (che magari non viene nemmeno visto) ma sulla tragica condizione del cinema italiano andando a "colpire" anche chi li guarda, come se chi li guarda non fosse in grado (talvolta è anche vero, d'accordo) di accorgersi che non si sta guardando un film di Kubrick.
Io credo di aver visto film di ogni genere e di poter apprezzare un po' tutto,
Markus ha anche fatto begli anni di Dams a Bologna e di sicuro il cinema lo conosce fin dalle origini anche sotto l'aspetto critico. A me personalmente non dà alcun fastidio se uno parla malissimo anche di film che a me posson piacere (ci sono abituato e mi diverto a leggere anche le critiche più ottuse e non circostanziate che negli anni mi son capitate sotto gli occhi, non mi dan proprio alcun fastidio), altri possono interpretarlo come un attacco superficiale come quelli di cui sopra parlavo e quindi sentirsi personalmente attaccati. Non siamo tutti uguali, è noto.
I meccanismi che regolano il divertimento son spesso diversissimi da persona a persona, per cui (secondo me, ovvio) se si capisce che certi film sono l'espressione di una determinata epoca, nati e sviluppatisi insieme ai giovani che così o quasi crescevano, possono essere visti sotto una certa luce che prescinde dal loro valore tecnico-artistico. Ma è appunto una mia opinione di cui volendo si può parlare o anche non essere affatto d'accordo e giudicarli semplicemente film-spazzatura come fa la gran parte della gente. Che male c'è?
Ultima modifica: 3/10/10 08:46 da
Zender