Totalmente inammissibile, pertanto imperdibile. Fra i cinque peggiori film visti in vita mia, ovviamente della serie "se non lo vedi non ci credi". Vicenda avventuroso-cavernicola, fortunatamente avulsa dal contesto religioso, perché pure l'episodio del frutto proibito non ha riferimenti divini, segnalandosi però, grazie alla voce del serpente, come uno dei momenti più bassi del cinema, dal 1895 a oggi. Pazzeschi i reiterati inserimenti di filmati di repertorio (esplosioni, vulcani, distese gelate) per integrare quelli effettivamente usati.
MEMORABILE: Il protagonista cammina lungo una riva assolata, svolta e si trova a 2.000 metri d'altezza.
Incredibile e poverissimo filmaccio che ignora completamente ogni convenzione del comune linguaggio filmico, dalla continuità nel montaggio e nella fotografia alle principali regole di regia. Tra squallidi scenari intercalati con assurdi inserti documentaristici e scene da antologia del trash lo spettatore rischia di divertirsi parecchio, a patto di sopportare i tremendi rimandi a Laguna blu e ai cannibal, oltre che i due impresentabili protagonisti. Tra i prodotti più mostruosi mai partoriti da un regista in Italia, quindi imperdibile.
Siamo a livelli incredibili di "bruttezza" cinematografica. Non c'è nulla di salvabile in questo film... e qui sta il bello. Infatti, come spesso accade quando un prodotto è così scadente, esso riesce ad assumere un fascino perverso che lo rende "imperdibile" (almeno agli occhi dello scrivente). Impossibile contare i momenti davvero esilaranti della pellicola, in quanto è costantemente pervasa da una sciatteria realizzativa che rasenta l'incredibile. Straconsigliato a chi piace farsi del male (cinematograficamente parlando).
Scheggia impazzita dell'intera pruduzione cinematografica italiana, che ripropone la storia di Adamo e Eva senza far comparire Dio e trasformandola in una patetica love story con (in)evitabile canzone romantica con testo in inglese. La voce del serpente è inammissibile. Ci sono pure parti con dei cavernicoli che ricordano film come Quando le donne avevano la coda. Un miscuglio abbastanza indigesto: Russo e Doria dove volevano andare a parare? La chicca: un quarto di film è costituito da immagini prese da documentari et similia. Orrendo.
Incredibile. L'opera odora di cinema bis che non vedrà mai piu la luce, sia nella poverissima messa in scena con tanto di orso reso malissimo e con collo chilometrico sia nella aberrante sceneggiatura che lascia ben presto la matrice "religiosa" per trasformarsi in una sorta di cannibalico. Nel mentre picchi di divertimento assicurato, dalla monoespressività di Mark Gregory al serpente tentatore che ha il dono della parola. Non invasivi gli inserti documentaristici (il vulcano, la glaciazione). Talmente folle e bizzarro che è impossibile non amarlo.
Prendi due bellocci anni Ottanta senza curriculum, li metti nel tritacarne dell’avventuroso con una buona dose di Laguna blu dei poveri, ci aggiungi un pizzico di “cannibal”, un pellicciotto post-atomico, una spolverata di giovanilistico e... la storiella di Adamo ed Eva è servita! Naturalmente il cinema bis italico di quegli anni regala sempre perle di sorprendente trash, quindi di grasse risate involontarie oggi divenute valore aggiunto; in questo senso si trae l'unica chiave di fruizione possibile dell’opera. E’ tempo di sdoganamento!
Folle crossover tra la leggenda della genesi, il pellicciotto-movie e l'avventuroso preistorico, caratterizzato da un montaggio sconnesso, insertato a tratti con immagini di repertorio di eventi naturali e salti spazio-temporali poco chiari. La coppia Gregory/Goldman, sorta di versione biblica dei protagonisti di Laguna blu, offre vari momenti d'ilarità, così come le tremende animazioni a passo uno e i make-up in genere; più di una similitudine con il coevo I padroni del mondo, ma qui la vena trash è più spiccata e permette di non annoiarsi.
MEMORABILE: L'attacco dell'orso di peluche; La pietra rotolante a passo uno; Lo pterodattilo; Il misterioso passaggio dalla glaciazione alla spiaggia caraibica.
Mirabile l'idea di riscrivere la Genesi in versione laica e atea, seppur anti-scientifica nell'evoluzione della razza umana, ma verosimile nella metafora del duro confronto con la natura generosa e al contempo crudele. Ma il montaggio di paesaggi (a volte incantevoli, altre posticci da cartoon favolistico) e footage catastrofico alternato a effetti speciali anni 50 e 60 che fanno regredire la pellicola a un grottesco grand guignol pseudo cannibalistico, portano a un ibrido dove il regista-chimico si è sbilanciato con le dosi in provetta.
MEMORABILE: La lotta col dinosauro volante, con l'orso e con il lupo nella grotta; Il parto nell'acqua; La nascita di Adamo nella placenta a cielo aperto.
Evento cinematografico “ultrabis 80s” tremendo quanto si vuole ma caratterizzato da alcuni aspetti che lo possono far risultare anche affascinante, straniante e ansiogeno. Le musiche molto “di genere” dei fratelli De Angelis contribuiscono a sostenere l’inquietudine che potrebbe sostituirsi all’ironia, comunque probabilmente più diffusa e comune nello spettatore che si pone di fronte a un film come questo. Sicuramente un prodotto per pochi tra quelli, già non moltissimi, che non disdegnano le pellicole fuori dal comune.
MEMORABILE: Lo sguardo di Eva; Il finale, con la vittoria della vita.
Indigesto pasticcio di generi: un po' cannibal-movie, un po' simile al pessimo I padroni del mondo, completamente diverso da quello che ci si aspetta da un film su Adamo ed Eva. I protagonisti offrono una prova mediocre, ci sono effetti speciali (se così vogliamo definirli) davvero comici, momenti insensati e situazioni ridicole. Oltretutto, dopo la prima mezzora, inizia pure ad essere noioso. Da salvare solo le ambientazioni.
MEMORABILE: Il finto orso con una dentatura simile a quella di una pantera.
Fantastico, da non perdere. Film poverissimo, che ricicla sequenza di altre pellicole e propone una visione inconsapevolmente laica della nascita dell'umanità. I dialoghi sono imperdibili, così come i primi piani di Marco De Gregorio. Se si pensa che uno dei due registi è stato il produttore di Marco Bellocchio, si coglie quante sfaccettature può avere il cinema italiano. Supertrash.
L'incursione biblica (svuotata, piuttosto audacemente, di ogni riferimento divino) è un raffazzonato pretesto per mettere in scena un indecifrabile ibrido tra verginee pulsioni à la Laguna blu, rudimentali richiami alla fenomenologia del disaster movie e scontornamenti ambientali da pellicciotto. Più noioso che brutto, anche se i momenti scult (i terribili sfx del masso rotolante; gli assalti fonosimbolici dei cavernicoli; gli incredibili inserti documentaristici; i deliranti dialoghi tra i due inespressivi protagonisti) non mancano. Pacchiane le musiche, ex abrupto il finale.
Pronti, via! E subito una sceneggiatura puerile, perfetta per amplificare le stramberie, ci sbatte in faccia la bizzarria delle vicende di Adamo ed Eva. Il filone biblico viene però subito abbandonato per lasciar spazio a una commedia cavernicolo-avventurosa tipo Quando le donne avevano la coda (fortunatamente senza l'insopportabile idioma troglodita), condita da battibecchi stile Casa Vianello e intrecci amorosi da f=1753Tempo delle mele. E infatti sono partiti da una mela, tutto quadra. Da guardare con leggerezza e senza pretese, perché di pretese non ne ha.
MEMORABILE: La capocciata di Eva ad Adamo quando viene energicamente estratta dalla sabbia; L’orso simil-Godzilla; Lo pterodattilo scappato da Il mostro dei cieli
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DiscussioneZender • 29/06/15 08:37 Capo scrivano - 47698 interventi
Ho visto che uno degli aka esteri è "Adam and Eve vs the cannibals". Concettualmente è un titolo meraviglioso. Pensare che Dio abbia creato Adamo, Eva e subito i cannibali per mangiarseli è stupendo. Ma esistono davvero cannibali nel film?
Zender ebbe a dire: Ho visto che uno degli aka esteri è "Adam and Eve vs the cannibals". Concettualmente è un titolo meraviglioso. Pensare che Dio abbia creato Adamo, Eva e subito i cannibali per mangiarseli è stupendo. Ma esistono davvero cannibali nel film?
Adamo ed Eva vengono rapiti da una tribù di cavernicoli. Non ricordo se fossero cannibali o meno
DiscussioneDidda23 • 29/06/15 08:55 Contatti col mondo - 5798 interventi
In realtà l'aspetto religioso va ben presto a farsi benedire e la pellicola si trasforma in una sorta di cannibal...Meraviglioso!
Didda23 ebbe a dire: In realtà l'aspetto religioso va ben presto a farsi benedire e la pellicola si trasforma in una sorta di cannibal...Meraviglioso! Wow! Ora lo DEVO vedere! haha!
E' un film completo: c'è il cannibalistico, un pizzico di religione, il giovanilistico, l'avventuroso e il "laguna-blu-movies". E noi che spendiamo soldi al cinema per sentire un orsacchiotto parlare... W il cinema bis italico!
DiscussioneZender • 29/06/15 19:16 Capo scrivano - 47698 interventi
Beh, è la differenza tra il fatto male che fa ridere e il fatto bene che fa ridere. Tutto sommato mi pare più giusto premiare il fatto bene, che fa ridere. Direi che è molto più difficile...
B. Legnani ebbe a dire: Didda e Markus lo massacrano e poi gli danno due palle e mezzo... ;-) Io non trovo lo abbiano massacrato, è una visione divertita di un cinema chiaramente trash ma dal valore d'intrattenimento indubbio. Io ho rinunciato al mezzo pallino per pura questione d'obiettività, ma nella sua bruttezza è un film che non annoia e capisco il 2 e mezzo.
Nelle recensioni avete parlato di inserti documentaristici, ma in realtà - come ho scritto in curiosità - molte scene sono state "scippate" al film Un milione di anni fa (1966)
DiscussioneZender • 1/07/15 09:43 Capo scrivano - 47698 interventi
Già, bisognerebbe capire quante. Magari non tutte.