Ci si trova un po' di tutto: l'esotico avventuroso, la scimmietta di Tarzan, rubini e petrolio nascosti, una ragazza cresciuta come Gungala, indigeni ora ostili ora alleati, un tocco di erotismo e tanta commedia (almeno nelle intenzioni...). Nel complesso gradevole, è comunque imperdibile per la splendida selvaggia Sabrina Siani, che ricorda sia Bo Derek che Kitty Swan. Sal Borgese è un comico predone con improbabile accento francese. Finale metropolitano, con musiche riciclate da Mangiati vivi.
MEMORABILE: L'addestramento militare dei selvaggi. La Siani, gelosa, che scopre la foto di Miracco con la sua ragazza.
Grazioso film di avventura ove troviamo elementi erotici, tropicali e comici sapientemente dosati da Lenzi. Simpatici i due giovani, bene la banda dei "cattivi" capeggiata da Borgese (nei panni di un trafficante c'è Mario Pedone, il Franchino di Fantozzi subisce ancora) e stupenda la Siani versione Jane. Non male anche la colonna sonora.
MEMORABILE: L'indigena anziana che vuole baciare un giovane.
Luogo esotico, impostazione avventurosa, venature erotiche e spazio alla commedia: Lenzi va in scia al Tarzan dei coniugi Derek e al ritorno della moda esotica (Laguna Blu, Paradise) e anticipa di due anni il più serioso Sheena, realizzando però un prodotto più fresco e godibile, sebbene visivamente scialbino, alla luce dell'ovvia differenza di budget. Cast così così, la Siani è sufficientemente in parte, idem i due turisti-reporter: alla fine Sal Borgese fa un figurone e ciò la dice lunga.
Sarebbe cinema di serie C, se non fosse per la genuinità di certe battute che farebbero invidia ai cinepattoni di De Sica, perché fanno ridere. I due ragazzi protagonisti farebbero meglio a cambiar mestiere, mentre lei è unica: sembra uscita dalla trasmissione tv "Drive-in": formosa, selvaggia, sensuale e hot; per il resto la cornice esotica è di contorno perché la sceneggiatura latita. Non c'è Tarzan ma Tarzana (alias Susan) si.
Il Laguna blu all'amatriciana è servito! Il mestierante Lenzi fiuta l'allora proficuo genere dell'esotico-romantico-avventuroso e dirige questo filmetto senza pretese avvalendosi della starlette - a basso costo come il film - Sabrina Siani (una biondina niente male nei panni - si fa per dire - di una "selvaggia" dai biondi capelli eccessivamente phonati). Sal Borgese sorregge con efficacia la parte comica-avventurosa. Si vede senza intoppi, ma senza la provocante presenza della Siani sarebbe una pellicola di scarso appeal, diciamolo.
Avventuroso esotico con ampi risvolti comici e sentimentali basato sul mito della "buona selvaggia" (una Siani nel fiore degli anni) e forse pensato per un pubblico di famiglie, vista anche la castità dell'insieme (solo un breve topless per la Siani, nessuna scena erotica, violenza edulcorata alla Spencer/Hill). Simpatici i due protagonisti, spassoso Borgese - delinquente macchiettistico con accento francese - e parecchio screen-time per Pedone; oST nello stile dell'epoca, con qualche riciclaggio da altre pellicole. Storia edificante e disimpegnata.
Di una banalità sconvolgente da qualsiasi lato lo si voglia guardare; la trama è un polpettone insipido e indistinguibile sorretto da dialoghi e battute da osteria. I due protagonisti sono insopportabili e assolutamente non all’altezza e l’unica speranza che tiene viva l’attenzione è che qualche indigeno li porti via dalle scene il prima possibile. Probabilmente all’epoca avrà avuto un senso, ma oggi resta difficile intravedere qualcosa di salvabile. Da evitare.
Talmente assurdo e ingenuo da suscitare tenerezza e nostalgia per un'epoca in cui si credeva davvero nel trionfo dei buoni sentimenti, nell'amicizia e nell'amore disinteressato. Si tratta di una versione femminile di Tarzan con l'inaccuratezza (voluta) tipica di produzioni simili (nel caso specifico qualcuno dovrebbe spiegarci come mai la protagonista che vive allo stato brado è una bellezza giunonica sempre pulita e ben pettinata con addosso un bikini mozzafiato a coprirle le grazie), un cast mediocre e soprattutto dialoghi oltremodo sciocchi. Da vedere per farsi un'idea.
Forse brevemente nella scena in cui viene rapita da Borgese? Mi pare che per tutto il film indossi quel completino da selvaggia, per quanto striminzito..
Per intenderci, i topless di Due gocce d'acqua salata me li ricordo, ma se in questo me li sono scordati a visione appena ultimata dovevano essere veramente irrisori..
Ho fatto ripassare velocemente il film, l'unico topless è intorno al minuto 32, al primo incontro dei due ragazzi con la Siani. Al massimo Zender può editare la frase "nemmeno un topless per la Siani" con "solo un breve topless per la Siani).
DiscussioneZender • 1/07/15 16:59 Capo scrivano - 47780 interventi
Ok, sistemato.
DiscussioneDusso • 1/07/15 17:07 Archivista in seconda - 1830 interventi
Beh nella versione che ho io almeno un altro verso 1 ora e 5 minuti quando la Siani si bacia in acqua con MIracco, cmq era solo per l'esattezza del commento
Dusso ebbe a dire: Beh nella versione che ho io almeno un altro verso 1 ora e 5 minuti quando la Siani si bacia in acqua con MIracco, cmq era solo per l'esattezza del commento Ah sì, hai ragione. Hai fatto comunque bene a segnalarlo per esattezza. Come detto, son talmente brevi che me li son dimenticati subito, anche se in effetti il dubbio m'era venuto...