Denominatore comune è il tema dell’aborto e il suo impatto sulla società: pratica semplice, ricorrente e sicura per i ricchi, difficile e talora mortale per i poveri. Il primo segmento è milanese e alto- borghese; il secondo siculo e femminista; il terzo romano, proletario e antiburocratico. Nel notevole cast emergono particolarmente Montesano, Ferro, Del Prete e la Asti. Score di Morricone, che a tratti cita Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e Grazie zia.
Questo è sicuramente un film che potrebbe definirsi intelligente, ma forse più drammatico anzichè commedia. E' sopratutto l'episodio con Montesano a lasciare l'amaro in bocca. Il bravissimo regista Nasca ha saputo dare ad ogni scena la giusta interpretazione ed è riuscito a creare un ottimo film.
Insomma... Commedia ad alti e bassi sul tema dell'aborto. Primo episodio con Prete e la Agren da buttare via, secondo già più gradevole inserito in una Sicilia borghese e in un mondo politico clientelare, il terzo ottimo e proletario con un grandioso Montesano. Non eccezionale, ma nemmeno brutto.
Davvero un bel film ad episodi, soprattutto per il crescendo di qualità delle tre storie: la prima non è altro che una barzelletta tirata per le lunghe ma ravvivata dal grande Duilio Del Prete, nel secondo già c'è della satira sociale e un finale amaro interessante; ma è il terzo il migliore del lotto, con un Montesano eccezionale e una drammaticità commovente. Buono anche il resto del cast da Franco Fabrizi (antipatico come d'abitudine) a Turi Ferro fino alla giovanissima Guerritore. Notevole.
Mediocre, con qualcosina qua e là. Sorprendono alcune scelte assurde (la Agren milanese e la Asti borgatara romana!), alcune trascuratezze (la dogana con una strada parallela senza sbarramenti!), alcune copiature (da Sessomatto in primis). Il primo episodio è un barzellettina, il secondo è salvato da due grandi (Ferro e la Noël, che riescono a rendere sopportabile pure la Guerritore), il terzo è il meno peggio. Ma il tutto è, sotto la pàtina progressista, di assoluta convenzionalità: la cosa più curiosa è il contrasto fra il tema dell'aborto e il congiuntivo esortativo del cognome del regista.
Ceti sociali e aborti a parte, nel secondo sketch sono indimenticabili gli scambi di battute fra Ferro e Nicastro e ancor meglio le considerazioni di Turi stesso assieme alla moglie per tentare di arginare lo scandalo. La parte con Montesano è così così e si potrebbe risparmiare certe scene molto simili all'ultimo Pasolini, anche se è buono lo sbizzarrimento della Asti sugli espedienti o ingredienti più bizzarri per abortire. Del primo sketch con la Agren si salvano solo i giochi erotici, tutto il resto è banalità assoluta...
Curioso film sull'aborto da parte del regista Sergio Nasca, con alcune parti davvero riuscite. Il primo episodio, quello con Duilio Del Prete e Janet Agren (sempre deliziosa) è quello più leggero, anche se risulta simpatico, mentre quello con Ferro e la Noel è quello più dissacrante e drammatico, reso sublime dall'interpretazione profonda dei due attori. Ma il migliore resta il terzo, quello con Montesano; un Montesano magnifico anche perché drammatico, dunque non comico e che mette in risalto le qualità interpratative dell'attore. Da recuperare.
Film a episodi sull'ancora scottante tema dell'aborto, uscito l'anno prima del referendum. Tre episodi ambientati in diverse parti d'Italia, Nord, Sud e Centro, naturalmente ognuna con la proprie idee al riguardo. Il primo episodio non graffia più di molto. Il secondo è fin troppo retorico e pieno di luoghi comuni. Forse è proprio quello con Montesano a graffiare di più (vedasi anche l'epilogo), pur peccando un po' di patetismo. Guardabile.
Janet Agren HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
* Si noti il buffo contrasto fra il tema dell'aborto e il congiuntivo esortativo del cognome del regista.
* Solo in un film italiano Anni Settanta, in cui tutti fumano per esigenze sulle quali sorvoliamo, ci possono essere due tizie che sfumazzano a un paio di metri di distanza da una terza tizia che è stata appena operata per estirpare un fibroma.