L'ultimo Natale (o almeno così si dice) della coppia Boldi/De Sica. A ben vedere, poi, del Natale nel film non c'è praticamente traccia. Né di Miami, se è per questo. Sembra tutto girare in tono minore, nel film di Neri Parenti. Non ci sono nemmeno le solite guest star, o i comici di rincalzo. I due episodi, separati con un paio di inevitabili incroci (insieme i due recitano per una quindicina di minuti o poco più, e senza brillare come un tempo) sono tutti nelle mani dei loro protagonisti. Meno per De Sica, forse, assistito abbastanza degnamente da un inedito Massimo Ghini. Boldi invece, che se ne va a Miami con il figlio e due giovani amici di quest'ultimo...Leggi tutto in caccia perenne di donne, fa la parte di sempre, del padre ricco e rompiscatole, pasticcione e ansioso di dimostrarsi trendy. I tre ragazzi (un toscano brillante, una specie di zombi e il figlio imbranato) offrono una prevedibile performance modesta e il buon Massimo – non troppo in vena - fatica a tenere su il ritmo di una sceneggiatura inzuppata all'inverosimie di luoghi comuni triti e ritriti. De Sica fa invece lo zio venuto dall'Italia per dimenticare la moglie che lo tradisce con l'amico (Ghini) e si ritrova una nipotina supersexy innamorata di lui. Che fare? Equivoci a raffica, scambi di stanza, tutto il repertorio classico condito dall'espressività di un attore che ancora dimostra di valere molto di più delle sceneggiature che gli passano. Ciononostante le gag riuscite e divertenti sono meno del previsto (e in grandissima parte riciclate) con la conseguenza che un soggetto discreto viene sprecato indecorosamente.
La scissione della coppia Boldi-DeSica è già in atto in questo film. Divisi con una storiella a testa, destinati ad un piccolo incontro in una scena"gustosa" con un serial killer. L'episodio di Boldi si rifà chiaramente a film tipo A Scuola con Papà e American Pie, ed è fatto per esigenze giovanili. L'episodio con De Sica è invece una classica pochade italiana degli equivoci. De Sica batte Boldi ai punti, anche se quando recitano assieme fanno ancora faville. Parenti gira benissimo. Confezione molto made in Usa. Non sfigurerebbe in un film tutto americano.
L'ultimo (sul serio?) film con la coppia Boldi-De Sica, uno di quei film che fanno il suo onesto compitino ma che è difficile aver voglia di rivedere. Non ci sono guest star ma solo starlette italiane o la novità (indovinata) di Massimo Ghini e la coppia Ruffini-Mandelli, quest'ultima molto meglio nel successivo Natale a New York. Superfluo.
Davvero difficile trovare un motivo per vedere questo film, a meno che non si sia patiti del genere trash; anche così, però, si fa fatica a capire le motivazioni del successo di film costruiti sul niente tranne l'idea (?) di ambientarli in località esotiche: sceneggiatura che è troppo definire tale, battute che non fanno ridere, regia che più piatta e televisiva, nel senso deteriore del termine, non si può! Infine la solita sequela di volgarità gratuite che evidentemente attirano ancora il pubblico. Che tristezza!
Non propriamente un grande film, ma comunque guardabile. Ormai Boldi e De Sica, da grandissima coppia comica quale erano, si sfiorano appena portando avanti ognuno il suo segmento che sarebbe anche del tutto autosufficiente. Perlomeno c'è da apprezzare l'inserimento di Massimo Ghini (molto bravo) e della splendida Vanessa Hessler. Per il resto... da un cinepanettone girato nel 2005 che altro vi potete aspettare? Dopo soli due anni sembra già un film vecchissimo, chissà perché.
MEMORABILE: Quando De Sica viene trainato pancia in giù sulla sabbia a mo' di aratro si ride ancora come ai vecchi tempi... Ma è l'unica impennata, purtroppo.
Effettivamente si trovano soverchie difficoltà ad approcciarsi a siffatti film senza preconcetti; poi, con enorme fatica, riuscendoci ci accorgiamo che erano più che degni. Ennesimo panettone, a Miami quest'anno, con Boldi che non cambia di una virgola le sue battute, luoghi comuni, con l'aggiunta dello sketch dei transex (una volta ci limitavamo ai travestiti) che cerca con le solite situazioni da barettino di strappare un sorriso. Grezzo e scontato può esser visto se proprio non si ha niente di meglio da fare!
Ultima recita natalizia per Boldi/De Sica prima della polemica separazione. Niente di nuovo sotto il sole di Miami, con le classiche situazioni di corna, equivoci e pasticci vari già viste e riviste miliardi di volte in film migliori di questo. La baracca la regge Christian grazie al suo carisma e all'aiuto del bravo Ghini. Boldi è deprimente, abbandonato a se stesso, non riesce a combinare nulla di buono alle prese con i vj di MTV, i quali pur sapendo rendersi simpatici sembrano dei pesci fuor d'acqua su un set cinematografico. Scarso.
Si tocca davvero il fondo. E poi mettere nel cast due dei volti di MTV è davvero deprimente. Come al solito poi la coppia Boldi-De Sica non fa per niente il botto (è il loro ultimo film insieme). Da evitare, senza ombra di dubbio.
Molto, molto divertente. Film meno sfilacciato rispetto a tanti altri della serie, forse proprio perché le storie che si intrecciano sono solo due e non tre o quattro come al solito. De Sica e Boldi sono in grandissima forma e nel loro ultimo (purtroppo) film insieme, ci regalano più di una gag riuscita. La loro separazione peserà come un macigno sui due film successivi, Natale a New York e Natale in crociera, meno sull'ultimo Natale a Rio.
Pur non essendo uno dei migliori cine-panettoni degli ultimi anni, questo "Natale a Miami" si distingue dagli altri per la divisione imminente della coppia ormai consolidata da vent'anni che si scinde per divergenze tra i due. Dispiace dover assistere a degli scialbi Olè e Fidanzate di Papa (si salva Matrimonio alle Bahamas) o tristi Natali a New York. La sceneggiatura è così così (fortissime le parti del serial killer). De Sica mattatore, Boldi lo segue, bravo Ghini. Malinconico.
MEMORABILE: Boldi: "Adesso vado giù da amore e gli spacco il melone". De Sica si presenta alla porta della camera d'albergo di Ghini dicendo "Mario, Mario".
Ultima fatica (finora, perlomeno) della coppia De Sica-Boldi, anche se davvero insieme i due stanno poco sulla scena. Trama inesistente ma ammetto di aver riso di gusto per alcune gag (soprattutto di parte boldiana, grande attore), anche se alquanto grevi, meno per la parte relativa a de Sica. Stupenda la Hessler, vale il film.
Con Natale in India si era toccato il fondo e lì si resta. Il tema delle vacanze di Natale è poco più che un pretesto per una carrellata di tette al vento, grevi battutacce e orrendi siparietti che definire corporali è un complimento. A completare il quadro, grezzume e volgarità a go-go. Sì, è stato proprio il caso che la celebre coppia si separasse, prima di combinare altre porcherie. I tempi d'oro del 2000 sono passati da un pezzo.
Ultimo film della coppia Boldi-De Sica ed uno dei più divertenti: le storie non sono certo originali, ma il ritmo c'è e le new entry del cast funzionano alla grande. Grandi momenti di ilarità soprattutto nei momenti che vedono insieme i due mattatori, che ci regalano le ultime risate prima di separarsi: un vero peccato perché la coppia era perfetta e, soprattutto, i film cominciavano a migliorare. Spassoso.
L'ultimo cinepanettone dell'accoppiata Boldi-De Sica fa ridere ancor meno del solito, sia per la scelta di un cast veramente moscio (il trio di ragazzi in vacanza a Miami con Boldi è allucinante), sia perché le storie di corna trite e ritrite se un tempo divertivano adesso hanno stufato. Investire di più sulla sceneggiatura e meno sull'esotismo delle location credo non sarebbe una brutta idea. Nel cast si salva Ghini. Sottotono.
MEMORABILE: De Sica che viene trascinato sulla sabbia e portato di forza a fare il bagno in mare.
Ultimo film girato insieme dalla coppia Boldi-De Sica che finalmente, a mio avviso, si è separata. Boldi non riesce ad essere una degna spalla di De Sica apparendo poco simpatico, molto invadente e al limite dell'insopportabile. D'altra parte De Sica, anche se la sceneggiatura è povera almeno quanto le battute, riesce sempre a strappare un sorriso con la sua comicità innata. Le storie, come sempre, si intrecciano in tutto e per tutto.
L'ultimo film del duo Boldi-De Sica: ancora volgarità e squallore, eppur tuttavia qualcosa in fondo funziona: il subplot riguardante il figlio di Boldi e i suoi amici sembra rifarsi alle commedie per teenager americane, la parte con il serial killer a Scary movie, quella con De Sica alle prese con la procace figlioccia (una splendida Vanessa Hessler) è una spudorata parodia della Lolita di Kubrick. Rimaniamo ben lontani dai tempi di Vacanze di Natale, ma siamo anche lontani anni luce da obbrobri come Natale in India. Giusto per una serata senza pensieri.
MEMORABILE: L'angelica e sensuale Vanessa Hessler: difficile trovare in giro una bellezza simile.
Squallido ma divertente. Filmetto vacanziero che pesca idee a destra e a manca riuscendo ad assemblare un paio di episodi che alternano momenti pessimi (la culturista e il marito) ad altri assolutamente esilaranti. Il merito è, come al solito, quasi tutto di De Sica (impossibile, anche per gli snob, negarne il travolgente talento comico e la straordinaria espressività), anche se va riconosciuta un certa abilità da parte del regista nel gestire i tempi delle gag. Simpatico finale con citazione a Nightmare. Di natalizio rimane solo il titolo.
Dopo la parentesi di Christmas in love si ricomincia con i "Natale a". E se per Ghini è la prima volta, per Boldi è l'ultima. Ma nemmeno l'inserimento di Ghini sortisce buoni effetti e il fatto che la miglior gag ce la regali Mandelli (meno di un comprimario in questo film) la dice lunga sul risultato finale. Si tocca il fondo e si scava con i soliti ruoli e la solita commedia degli equivoci. Completamente fuori posto ed avulsa dal contesto la parentesi splatter con il serial-killer. Dimostrazione ancora una volta della mancanza totale di idee.
Ennesimo cinepanettone con le solite situazioni boccaccesche fatte di equivoci infantili e risaputi. Ambientazioni americane per volgarità gratuite orchestrate dai due protagonisti. Boldi suscita più rabbia che risate mentre De Sica si salva con il solito mestiere. L'unica cosa interessante è la Hassler, doppiata grossolanamente.
La vicenda del tutto priva di originalità si fa seguire unicamente per il mestiere di Parenti, che gestisce bene i tempi comici. Ampio spazio a scurrilità di ogni sorta, e ciò rende la pellicola di uno squallore inimmaginabile; però al tempo stesso qualche sorriso riesce pure a strapparlo. Parentesi giovanilistica sottotono. Regge la storia di De Sica solo per la bravura di quest'ultimo, che conferma di essere di un'altra categoria rispetto agli altri. Tutto sommato mediocre, poiché s'è visto di peggio (Natale in India su tutti).
Chiusura (momentanea?) del cinepanettone targato Boldi-De Sica qui in due episodi distinti che a un certo punto si fondono per una manciata di minuti. Il risultato è piuttosto godibile, anche se in passato hanno fatto di meglio. Ma il copione aiuta di più l'episodio col trio De Sica-Ghini-Hessler. Boldi salva il suo episodio.
Il canto del cigno del duo Boldi-De Sica (il primo si metterà "in proprio"). Per il resto cos'altro dire di questo film, che non sia stato detto per altri cinepanettoni? C'è la solita stanchissima storia fatta di equivoci (qui come non mai povera di idee), c'è la solita sequela di gag pecorecce sconsigliate ai deboli di stomaco (non ai livelli del copro-umorismo indiano, ma insomma...) e c'è il suddetto duo che, purtroppo e per fortuna, continua a ripetersi, sorreggendo tutto il baraccone. Noiosetta la sottotrama teen. Non osceno, ma superfluo.
MEMORABILE: Boldi e la barista palestrata; L'esplorazione della casa del serial killer.
A rivederlo, mi rendo conto che l'ultimo film della coppia Boldi/De Sica è veramente poca cosa. La trama non esiste, le vicende sono così separate da sembrare due film diversi. E poi, diciamola tutta, De Sica se la cava sempre bene nella parte dell'eterno corteggiato, ma dopo un po' bisogna cambiare. Ben lontani dai fasti dei primi anni 2000.
Tra i migliori del (de)genere cinepanettonesco: Parenti si sbizzarisce in sequenze splatter, cannibalismo, equivoci che dispensano un retrogusto incestuoso, lolitismo, terribili pallonate in faccia con sangue da naso, riverberi horror (il finale craveniano) e un palese omaggio a Animal house (la coscienza demoniaco/angelica di De Sica sulle spalle). Di irresistibile comicità la fulminante gag con Boldi e il teaser elettrico e De Sica invischiato in situazioni da scoppiettante pochade (l'ex moglie, la figlia dell'amico). Ottimo Ghini e divertimento assicurato.
MEMORABILE: Boldi e la culturista "scivolosa" con gusti un po' particolari; La pianta "succhiatrice" alla Piccola bottega degli orrori; L'erezione in spiaggia.
Ultimo capitolo "cinepanettoniano" con la coppia Boldi-De Sica, si mantiene in linea con gli altri film del filone. Si tratta ovviamente di un film volgare e non certo indimenticabile, ma che diverte: ci sono cadute di stile nel trash più becero (su tutti la parte con Boldi e la palestrata), ma anche scene esilaranti. Tutto sommato non male neanche l'episodio "giovanile", molto ispirato a una certa commedia americana (che peraltro non si dicosta poi troppo, a livello di comicità, da quella di un cinepanettone medio). Confezione curata.
MEMORABILE: De Sica e il fossato in spiaggia; L'arrivo nella casa del serial killer.
Classico film squallido ma divertente. Nulla di trascendentale ma nemmeno di orripilante. Buona la parte di De Sica, aiutato da Massimo Ghini, ma anche quella di Boldi non è male. Si sente però la mancanza di altri comici, rendendolo un film alla lunga abbastanza ripetitivo. Anche le interazioni tra i due protagonisti sono abbastanza sottotono. Molti momenti esilaranti, anche se alcuni riciclati. Località esotica non usata appieno dalla regia, che si rivela essere qui banale e quasi “televisiva”.
MEMORABILE: La scena della doccia; A casa del maniaco; Paolino in piscina dal terrazzo.
Escursione americana sottotono; vuoi perché Miami non si percepisce per nulla, vuoi perché i due episodi (che si uniscono per poco) non sono il massimo. Boldi deve avere a che fare con tre giovani flosci; meglio De Sica con la buonissima partnership di Ghini. Per il resto si naviga a vista e si arriva stancamente alla fine. Qualche simpatica battuta arriva a buon fine, ma si è visto di molto meglio nel genere.
Giorgio, da poco lasciato dalla moglie, si reca a Miami dall'amico Mario per passare il Natale, non sapendo che la moglie l'ha abbandonato proprio per Mario. Ammettiamolo! L'inizio è simpatico, ma dura dieci minuti. Poi il nulla. E pensare che Neri Parenti aveva diretto piuttosto bene alcuni film su Fantozzi! Da quando appare Boldi il film cala vertiginosamente, colpa anche di una sceneggiatura scadente. Le gag non fanno assolutamente ridere, risultando alquanto grevi. Il tutto è annaffiato di una penosa prurigine in vista di sicuri incassi.
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LA FALSA TAVOLA DA SURF La tavola da surf che Boldi sfonda con una testata è di polistirolo... e si vede!!! Aggiungo che la seghettatura sul punto di sfondamento segnala che questo era già stato preparato prima dell'impatto
Gli sono pure rimasti dei granellini incastrati tra i pochi capelli che si ritrova in zucca...
DiscussioneZender • 28/05/11 08:41 Capo scrivano - 48904 interventi
Mauro ebbe a dire: LA FALSA TAVOLA DA SURF La tavola da surf che Boldi sfonda con una testata è di polistirolo... e si vede!!! Aggiungo che la seghettatura sul punto di sfondamento segnala che questo era già stato preparato prima dell'impatto
Gli sono pure rimasti dei granellini incastrati tra i pochi capelli che si ritrova in zucca...
mah sì, io non lo chiamerei blooper, a meno che tu non ti aspetti che uno possa davvero sfondare una tavola da surf con la testa :) Solo un semplice effetto al risparmio, come immagino la gran parte di quelli in commedie in cui il realismo non sta certo alla base del successo...