L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo - Film (2015)

L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/02/16 DAL BENEMERITO MYVINCENT
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Myvincent 1/02/16 18:34 - 3760 commenti

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Molto più di un biopic, la storia del misconosciuto Dalton Trumbo (sceneggiatore di grande genialità compositiva), è uno spaccato sulla Hollywood di quei tempi e della lotta senza quartiere nei confronti dei "comunisti", accusati di tramare contro il governo Usa. Due ore di adrenalinico racconto che vi faranno rivivere un dietro le quinte sbalorditivo su personaggi come Edward J. Robinson, John Wayne, Hedda Hopper, Kirk Douglas e altri, "spogliati" del loro ruolo pubblico e in veste politica. Non fatevelo scappare.
MEMORABILE: La dispettosa Hedda Hopper che diventerà indispettita...

Daniela 20/02/16 16:59 - 12699 commenti

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Trumbo è stato la più famosa vittima della black list maccartista ed un film sulla sua figura costituisce un tributo dovuto, per quanto tardivo. Però troppi personaggi in scena (fra veri e inventati) rischiano di costipare la narrazione, già compromessa da un bozzettismo familiare che la spezzetta in aneddoti più o meno interessanti. Carente sotto il profilo della sceneggiatura, film risulta ben confezionato, valido come spunto di riflessione, convincente dal punto di vista delle prove attoriali, a partire da Cranston che finalmente trova sul grande schermo un ruolo all'altezza del suo talento
MEMORABILE: La reazione del produttore di film di serie Z (Goodman) di fronte alle minacce di boicottaggio sui giornali: "I miei spettatori non sanno leggere!"

Matalo! 20/02/16 11:00 - 1378 commenti

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Dignitoso biopic su un momento drammatico della storia americana. Buon ritmo per una storia teoricamente solo di concetti e un eccezionale interprete che fa scoprire a molti la grandezza di un outsider di lusso a cui il cinema deve molto. Le rassomiglianze degli attori sono scarse ma poco importa. Il film è giustamente partigiano. Non ci sono voli ma dal regista di Austin Powers tutto sommato non me l'aspettavo, anche se ogni tanto siamo all'acqua di rose. Diane Lane più invecchia più diventa bella.
MEMORABILE: Lo "scontro" con Wayne; Trumbo in vasca da bagno; Il filmato nei titoli di coda: "Ora finalmente possiamo avere un nome"; La commozione di Cranston.

Cotola 2/03/16 22:05 - 9084 commenti

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Un pezzo della vita di Dalton Trumbo, il più famoso sceneggiatore finito nella black list per "frenare" l'avanzata comunista negli Usa. Guizzi particolari non ce ne sono, ma il film ha due grandi meriti: il primo è di mantenersi sobrio per tutta la sua durata, evitando inutili e puerili scene madri; il secondo è quello di far capire benissimo cosa sia stata la vergognosa lista nera che ha sconvolto la vita di molte persone e che resterà una macchia notevole sulla coscienza di un paese che si è sempre creduto perfettamente democratico.
MEMORABILE: Il produttore di film di serie z che, tra le altre cose, non si preoccupa del boicottaggio poiché tanto i suoi spettatori non sanno leggere.

Capannelle 6/03/16 00:17 - 4421 commenti

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Nel film dedicato a un grande sceneggiatore manca forse una grande sceneggiatura. Abile nell'evitare le scene madri ma con pochi guizzi nell'arco delle due ore (l'ingresso di Trumbo nel carcere, la perfidia della Mirren, Goodman che irride il maccartista). Non manca solo quella, anche la regia mi sembra di scarsa personalità e poco propensa ad andare oltre le capacità dei vari attori.

Galbo 1/06/16 06:42 - 12419 commenti

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Un capitolo importante nella storia del cinema e in quella della politica americana. L'epopea personale e professionale di Dalton Trumbo si mescola con le vicende di un'età aurea della settima arte. Com'è giusto che sia il film di JR fa leva su una sceneggiatura impeccabile che valorizza singoli momenti ma non perde di vista il filo conduttore. Ambientazione impeccabile e grande cura dei dettagli con Bryan Cranston che trova al cinema un ruolo degno del suo talento. Da vedere.

Jandileida 3/12/16 08:24 - 1570 commenti

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Biopic dal taglio molto classico dedicato alla figura dello sceneggiatore con simpatie comuniste Donald Trumbo, coinvolto nella grande caccia alle streghe rosse che spiegò le sue marce ali nel secondo dopoguerra Usa. Classico perché non c'è nulla di sorprendente ma piace comunque la sobrietà con la quale è raccontata la storia, la non intrusività della regia, la capacità di rendere bene l'atmosfera della Hollywood anni '50 e, soprattutto, la prova di Cranston. Tutto questo permette di arrivare senza fatica alla fine di un film di due ore.
MEMORABILE: Il produttore di film di serie Z interpretato da Goodman.

Giùan 14/02/17 09:53 - 4588 commenti

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Dopo Recount e Game change, il "brillante" Roach prosegue il suo percorso di cinema "progressista" con questo classico biopic liberal, corredato da tutti gli ingredienti (tecnici e sentimentali) del caso. In tal senso si tratta di un film solido, di ottimi attori e quadrata scrittura, che nulla però arrischia rispetto al maccartismo e alla figura di Trumbo, attenendosi alla storiografia ufficiale, tenendo la minima distanza di sicurezza dall'agiografia e risarcendo protagonista (memorabile Cranston ma intensa e bellissima Diane Lane) e spettatore empatico.
MEMORABILE: La schiumante Hopper di Helen Mirren; Il funambolico produttore di Z movie di Goodman; Il malinconico G. Robinson di Stuhlbarg.

Piero68 29/03/17 15:27 - 2961 commenti

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Non è il primo film ma sicuramente uno dei più efficaci sul maccartismo, la più grande caccia alle streghe del XX secolo con gli effetti devastanti che ebbe su intere famiglie. Anche sulle più privilegiate; nello specifico Trumbo, un geniale sceneggiatore finito nella famigerata lista degli Hollwood Ten, una vera e propria lista di proscrizione che coinvolse dieci famosi personaggi del cinema. Asciutto e senza fronzoli, Roach si avvale di una coninvolgente interpretazione di Cranston e di un cast di contorno di tutto rispetto. Da vedere!

Xamini 6/03/18 23:41 - 1256 commenti

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Interessante resoconto delle gesta di uno dei più talentuosi sceneggiatori hollywoodiani, finito nella morsa del maccartismo eppure indomito, incapace di resa. Un film dovuto, appassionante nel tema ma non nei modi. Bryan "Walter White" Cranston si conferma comunque ottimo interprete volto adatto al ruolo (non a caso si è beccato una candidatura).

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Rambo90 8/04/18 22:42 - 7707 commenti

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La storia di Dalton Trumbo, drammatica eppure raccontata in modo antiretorico, il che rende il film fluido e piacevole da guardare. Qui e là ci sono delle lungaggini ma la ricostruzione d'epoca è ottima e Cranston offre una performance maiuscola nei panni del protagonista. Anche il cast di contorno rende (nonostante un paio di discutibili scelte tra cui un poco somigliante Wayne) e la regia è corretta. Non ci sono impennate, ma scivola bene e si fa via via più interessante. Da vedere.

Nicola81 29/02/20 22:51 - 2873 commenti

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La vera storia di Dalton Trumbo, sceneggiatore perseguitato per la sua adesione al comunismo e che, paradossalmente, realizzò i suoi maggiori successi proprio dopo essere stato inserito nella famigerata "lista nera". Forse un po' edulcorato (il senatore McCarthy viene appena nominato), ma l'indignazione per la vergognosa caccia alle streghe è comunque inevitabile, ed è interessante vedere in chiave politica alcuni grandi nomi di Hollywood (Kirk Douglas fa un figurone, John Wayne decisamente no). Molto buone le interpretazioni.
MEMORABILE: Il confronto con John Wayne; Il produttore di film di serie Z (John Goodman); La visita di Otto Preminger; Il finale.

Puppigallo 7/10/20 10:41 - 5299 commenti

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Il maccartismo, ovvero la trasformazione dei comunisti veri o presunti in mostri da stanare, perseguitare, o peggio è qui sintetizzato in ciò che il grande sceneggiatore ha subìto. Bravo il protagonista ma anche l'amico e la Mirren. Il vero problema è che sembra non spiccare mai il volo, mantenendosi a un'altezza media, elevandosi solo in alcuni scambi e situazioni. Alla fine, comunque, il risultato non è male e lo si segue con un certo interesse, riuscendo a farsi un'idea dell'aria a dir poco pesante che si respirava in quell'oscuro periodo americano.
MEMORABILE: Le sceneggiature spazzatura; Alla figlia: "Mio Dio, tu non sei come me, sei molto peggio".

Teopanda 16/03/21 07:53 - 102 commenti

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Doveroso tributo alla più celebre vittima del maccartismo. Grandi interpretazioni degli attori a partire da Cranston, rovinate però dalla presenza di troppi personaggi, che permette di approfondirne pochi. La sceneggiatura è un po’ carente in alcune parti (spesso è solo un susseguirsi di eventi più o meno interessanti), ma la regia salva tutto confezionando un prodotto notevole, capace di fornire ottimi spunti di riflessione, oltre ad essere uno stupendo omaggio a un grande dell’industria cinematografica.

Caesars 18/03/21 09:31 - 3809 commenti

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Forse più interessante e "doveroso" verso un grande autore come Trumbo, che realmente riuscito. Infatti la sceneggiatura può essere di non facile digeribilità per chi, magari perché troppo giovane, non ha familiarità con i nomi dei tanti personaggi che compaiono o con i fatti narrati. Rimane comunque un film molto interessante, ben realizzato e ben recitato, che nonostante le più di due ore di lunghezza non annoia mai. Opera quindi meritevole di visione sia per le sue qualità artistiche che per ricordare una delle pagine più nere della democrazia americana.

Enzus79 24/06/21 18:42 - 2924 commenti

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Tratto dall'omonima biografia su Dalton Trumbo, sceneggiatore americano che fu incluso nella blacklist stilata dalla commissione per le attività antiamericane. Seppur poco appassionante, il film non si può reputare non interessante. E' ben confezionato e, se non fosse per alcune forzatura nella sfera personale, sarebbe più di un buon film. Bryan Cranston (candidato all'Oscar) offre un'interpretazione eccellente.

Kinodrop 16/02/22 18:06 - 2980 commenti

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La difficile vita artistica e umana dello sceneggiatore e premio Oscar Trumbo, finito sotto l'occhiuto controllo della lista nera in funzione anticomunista che segnò tragicamente tante esistenze, in ogni ambito e in ogni ambiente. Roach ci proietta all'interno dell'industria cinematografica americana con una carrellata di personaggi uno più famoso dell'altro, con i quali il protagonista viene a contatto cercando di barcamenarsi tra orgoglio e necessità. Una narrazione solida e per quanto possibile equilibrata, con un grande Cranston attorniato da un solido cast. Da non perdere.

Von Leppe 9/05/22 12:20 - 1263 commenti

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Biografia di uno sceneggiatore americano che fu perseguitato per le sue idee comuniste in un film che parte abbastanza bene, con filmati d'epoca che mostrano attori che hanno fatto grande Hollywood e allo stesso tempo dei sosia, sempre di attori celebri, che hanno una parte attiva nel film e tra cui spicca John Wayne, interpretato David James Elliott che lo raffigura caratterialmente un po' come uno se lo aspetta. Poi si passa a soluzioni di maniera che convincono poco in un film che invece è un interessante spaccato di storia del cinema.

Il ferrini 13/10/23 23:48 - 2375 commenti

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Cast veramente formidabile, sia fra i buoni che i cattivi, per un argomento del quale si è sempre parlato troppo poco. Se il film (molto bello) con Woody Allen era più votato alla commedia, qui il dolore c'è tutto ma anche la grande soddisfazione finale di aver infine ridicolizzato la famigerata black list maccartista. John Wayne ne esce piuttosto malconcio, mentre Kirk Douglas quasi da eroe, ed è giusto così. John Goodman ha un piccolo ruolo ma fa schiattare dalle risate. Gran film, utile a conoscere un periodo estremamente buio nella democrazia a stelle e strisce.

Luluke 1/05/24 05:36 - 106 commenti

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Il merito del film è di far aprire gli occhi, soprattutto ai più giovani, su una delle peggiori piaghe del '900, perché il maccartismo lo è stato. Solo un po' più cialtrone e perciò sul tema rimane insuperabile Il prestanome. Questo di Roach è comunque un buon prodotto, che lo conferma ai vertici della realizzazione di film ricostruttivi (Recount, Game change) anche se di stampo televisivo, come lo è la pur lodevole interpretazione di Bryan Cranston. Senza attese particolari, la visione può comunque risultare coinvolgente e istruttiva.

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  • Discussione Buiomega71 • 4/02/16 19:25
    Consigliere - 26085 interventi
    Per chi scrive E Johnny prese il fucile è un capolavoro assoluto!
  • Discussione Daniela • 5/02/16 16:53
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Per chi scrive E Johnny prese il fucile è un capolavoro assoluto!

    Io ne ho un bel ricordo, ma molto lontano nel tempo. E' tempo di dare una rinfrescata...
  • Discussione Daniela • 20/02/16 17:42
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Per chi scrive E Johnny prese il fucile è un capolavoro assoluto!

    Nel film viene inquadrato su uno scaffale il romanzo pubblicato nel 1939, ma non c'è alcun cenno al film che Trumbo diresse nel 1971. E' vero che la narrazione si arresta prima, ma almeno nelle didascalie finali poteva trovare posto questa che è stata la sua unica regia...
  • Discussione Capannelle • 6/03/16 00:05
    Scrivano - 3548 interventi
    Grazie Goodman per avermi svegliato dal torpore in cui la regia insipida mi aveva fatto calare
    Ah ho letto che quello spezzone è stato inserito nei momenti memorabili, assolutamente d'accordo.
    Ultima modifica: 6/03/16 00:19 da Capannelle
  • Discussione Daniela • 6/03/16 06:06
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Grazie Goodman per avermi svegliato dal torpore in cui la regia insipida mi aveva fatto calare
    Ah ho letto che quello spezzone è stato inserito nei momenti memorabili, assolutamente d'accordo.


    E si, Goodman in questo film riece a rendere al massimo in un personaggio molto marginale quanto a metraggio, confermando la massima di Stanislavskij: "Non esistono piccoli ruoli, esistono piccoli attori.".
    La sequenza in cui strapazza il tizio facendo a pezzi il mobilio con una mazza è stata in effetti quella più memorabile di una pellicola lodevole negli intenti, "utile" a livello informativo, ma dispersiva quanto a sceneggiatura e, come hai notato, "piatta" a livello registico.