Jason X - Morte violenta - Film (2001)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Jason X
Anno: 2001
Genere: horror (colore)
Regia: James Isaac
Cast completo di Jason X - Morte violenta
Note: Sequel di "Venerdì 13". Aka "JX".
Approfondimenti e articoli su Jason X - Morte violenta
APPROFONDIMENTI: Analisi dell'intera saga di "Venerdì 13"
LE LOCATION
La nostra recensione di Jason X - Morte violenta
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Arrivati al decimo capitolo non si poteva che dare una svolta radicale, alla saga di VENERDI’ 13. E così eccoci alla contaminazione inattesa con la fantascienza (la serie di HELLRAISER, ben più creativa, ci era già approdata cinque anni prima con il numero 4): Jason, nel 2000, viene congelato. Si rianimerà nel 2455 in un'astronave il cui equipaggio è destinato a fare la stessa fine di quello del “Nostromo”. Sottovaluteranno il pericolo, naturalmente,...Leggi tutto e l'eroe di Crystal Lake ne approfitterà come d’abitudine. Portare Jason dentro ALIEN poteva essere un'idea e per certi versi va detto che funziona. Anzi, questo decimo capitolo è indubbiamente il più weird e bizzarro dell'intera saga, con trovate sprezzanti del ridicolo e che rischiano più volte di svoltare decise verso la parodia. Come nella seconda parte, quando un Jason frantumato in mille pezzi viene ricostruito e potenziato con una sorta di armatura d'acciaio che comprende una nuova maschera degna evoluzione di quella classica da hockey. Purtroppo una regia modesta, scenografie futuriste da quattro soldi, una sceneggiatura misera e un cast mediocre trasformano JASON X in un clone scialbo di ALIEN, in cui la tensione è completamente assente e quelle due o tre buone idee che potevano cambiare volto al film (vedi il viaggio “virtuale” di Jason in una Crystal Lake ricostruita ad hoc con tanto di squinziette porcellone) sono relegate in secondo piano e mal sfruttate. Un'operazione sulla carta apprezzabile e per certe splatterate riuscita, ma la noia affiora spesso.
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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Non male, dopotutto:
Ciavazzaro, Herrkinski, Jason19, Buiomega71, Anthonyvm, Diamond - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Giapo, Rebis, Jena, Dave hill - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Flazich, Pinhead80, Caveman, Siska80, Rigoletto - Gravemente insufficiente!:
Undying, Ryo, Fedeerra, Teddy
Jason nello spazio? L'idea poteva essere carina ma, come accade spesso nei sequel (dove lo scopo primario è fare soldi spremendosi il meno possibile), è stata mal sfruttata e poco sviluppata. Ad esempio se Jason fosse arrivato sulla base spaziale la trama avrebbe potuto avere risvolti ben più interessanti. Le ambientazioni sono veramente minime e ripetitive, le musiche nulle. Interessante Jason in versione futuristica: mi ha ricordato Spawn. Solo per gli appassionati.
Da un’idea fondamentalmente accattivante si trae una storia ridotta sostanzialmente ad una pietosa parodia di Alien: l’ironia sfocia a tratti nel ridicolo e, a parte un paio di omicidi soddisfacentemente fantasiosi ed efferati, il film è privo di originalità e di buone trovate. Non che si guardi mal volentieri, ma alla fine resta l’impressione di aver assistito solo ad una grossa scemenza.
Buono solo per i patiti del genere.
Uscito prima del disastroso (in termini artistici, poiché al box office ha sbancato) cross-over Freddy Vs Jason, da noi ha goduto di un postumo rilancio nelle sale cinematografiche (della serie raschiare il fondo del barile): ed è un vero miracolo che questa infelice commistione tra fantascienza e horror (ammantata da una sfibrante ilarità) abbia raggiunto il grande pubblico, che decreta la fine (forse stavolta totale) del personaggio, ormai lanciato nel profondo dello spazio da una mente (lo sceneggiatore) siderale. Inguardabile.
Questa volta troviamo il nostro Jason niente popodimeno che nello spazio! La trama cerca nuovi spunti (costume futuristico di Jason incluso) e riesce a fare quello che la serie deve offrire, ovvero divertire con molti effettacci di sangue. Come al solito gli attori non si elevano dalla mediocrità, ma l'idea di base è davvero molto interessante. Straconsigliato per gli appasionati.
Bizzarro 10° capitolo della saga, arrivato da noi in ritardo, "JX" propone l'immarcescibile Jason addirittura nello spazio, risvegliato dallo stato crionico in cui era imprigionato a bordo di un'astronave. Questo folle incrocio tra slasher e sci-fi presenta un discreto dispendio economico con molte parti in computer grafica (anche se gli interni della navicella spaziale a volte lasciano a desiderare). Il tutto assomiglia un po' a una puntata televisiva di "Star Trek" con contorno di cadaveri, ma devo ammettere che il film alla fine diverte.
La deriva fantascientifica non è una novità per le saghe horror (Hellraiser, Leprechaun) ed è anche un segnale abbastanza chiaro: siamo al capolinea. La più estrema delle innovazioni è anche l'ultima possibile. Fine delle idee. Ciò detto "JX" va giù tutto d'un sorso, con la sua mattanza festosa ed estrosa (e senza censure!), le sue eclatanti enormità, il sadico cammeo di Cronenberg e dosi ragionevoli di autoironia. Certo, registicamente è un film compilativo - ma quale capitolo non lo era? - e le scenografie lasciano alquanto basiti. Ma al nadir della serializzazione è più assurdo aver pretese.
MEMORABILE: Il cranio surgelato e frantumato; il nuovo look di Jason!
Molto probabilmente ai produttori sarà sembrata una bellissima idea quella di portare il nostro Jason nello spazio. In realtà si tratta dell'ennesimo film che non ha più nulla da aggiungere a una saga che francamente sembra essere arrivata al capolinea (e già da un pezzo). Gli amanti degli slasher possono comunque ritenersi soddisfatti.
Senza cura di evitare di prendere in giro i fan della saga e mandando a quel paese ogni coerenza di continuità narrativa, Jason riappare inspiegabilmente! Ma per poco: ibernato, verrà scongelato nel 2400 a bordo di un'astronave. Patetico ultimo capitolo di una fortunata saga che per fortuna si è fermata (escludendo remake e spin-off) dopo questo scempio metà horror-metà sci-fi che delude sia i cultori dell'uno che dell'altro genere. I personaggi sono peggio dei loro antenati dei primi film e la trasformazione finale di Jason... Patetica.
MEMORABILE: La stanza della simulazione virtuale in cui Jason si ritrova nel Crystal Lake degli anni '80 con due vittime virtuali da uccidere per diversivo.
Arrivati ormai al decimo capitolo, in ritardo da noi di due anni rispetto all'uscita americana, le idee si esauriscono definitivamente per lasciare spazio a questo "slasher spaziale" con protagonista Jason Voorhees trasformato in Cyber Jason. La formula è sempre la stessa, cambia solo l'ambientazione e i protagonisti recitano un po' meglio del solito (anche se il doppiaggio italiano è pessimo). Tutto sommato non il peggiore della saga (che secondo me è al nono film) ma, anzi, diverte molto. I fan non resteranno delusi.
MEMORABILE: La trasformazione in Cyber Jason; La stanza in cui Jason si ritrova a Crystal Lake.
Onore all'estro di Jim Isaac che trasforma la saga jasoniana in una fantapagliacciata esilarante e con non pochi momenti di genio assoluto. Non si può non godere del look robocopesco del nuovo Jason e di uno dei finali più sorprendenti e deliranti dell'intera saga. Cronenberg infilzato, goliardie da filmaccio fantaerotico (il droide femmina che vuole i capezzoli sulle tette, il prof incline ai giochetti s/m). Suggellano il tutto sfiziosi SFX gory e formiche rigeneratrici. Un folle mix tra la SF di serie z di un Albert Pyunn e quello che resta della saga di Venerdi 13.
MEMORABILE: Il dubbio amletico jasoniano se lasciare il vecchio machete per quello futuristico; L'ologramma con le due sgallettate campeggiatrici a Crystal Lake.
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Peggior film della saga. Se non nasce spaziale (Alien), mandare l'horror in orbita giusto per piazzare un capitolo in più è solo dannoso (Hellraiser 4, Critters 4, Leprechaun 4), e questo film non è esente da tale regola non scritta. Isaac si diverte a far esplodere stazioni orbitali e sguinzaglia Jason a più non posso, tanto per prendersi il record del body count. Per il resto ci troviamo al cospetto del capitolo meno riuscito del franchise.
MEMORABILE: Il look di Jason; Il cameo di Cronenberg; Il campeggio/ologramma.
Dopo il pessimo Jason va all'inferno e prima del geniale crossover con Fredddy, si cerca di rilanciare il brand con una puntata nello spazio. A dir la verità questo Jason in the space è un cripto remake dei primi due Alien con il buon Jason al posto dello xenomorfo: ci sono il pianeta deserto, i marines, gli inseguimenti nei cunicoli, l'androide (qui femmina) ecc. Alla regia però non c'è Cameron ma James Isaac... Effetti speciali modesti, attori semiamatoriali (a parte il bravo Mensa), strappa a fatica la sufficienza per un paio di trovate divertenti.
MEMORABILE: Cronenberg (!) infilzato all'inizio; L'androide guerriera; Jason/Robocop/Terminator; L'ologramma di Crystal Lake con le tipe sbattute da Jason.
Simpatica l'idea di trasportare Jason nello spazio (ma non era stato fatto esplodere nel precedente capitolo?), il resto è stravisto: sesso, violenza e splatter e un finale che, in teoria, metterebbe il punto di chiusura alla saga. Non manca l'azione e le location ipertecnologiche sono suggestive, ma di suspense neanche l'ombra e gli attori modesti sembrano svogliati e poco convinti. Peccato, poteva essere realizzato decisamente meglio.
Era ovvio che il fenomeno Jason, dai e ridai, avrebbe assunto una dimensione galattica, ma Isaac applica il concetto alla lettera e, dopo aver ibernato il mostro, lo fa rivivere 400 anni dopo nello spazio. Talmente disperante che potrebbe risultare persino simpatico. Grandi effetti speciali inseriti però in un contesto di una vacuità unica, come il cast. In conclusione, il personaggio Voorhees fa la sua parte ma non da mai la sensazione, come con Michael Myers, di avere davanti gli occhi del diavolo, del male assoluto. Perde il contest artistico, ma nel genere horror Jason è un must.
La saga, ormai ridotta all’osso, cerca di prendere derive horror differenti per togliersi un po’ di polvere di dosso. Ne esce fuori un ibrido senza capo né coda, con uno dei cast peggio assortiti di sempre. Tra improbabili scene d’azione, styling che nemmeno le Spice Girls e una fotografia da brutto videoclip si arriva alla fine con la speranza di non ritrovarsi mai più di fronte a certi film. Si salva solo l’omicidio della testa congelata.
Come accade in tante saghe, il "salto dello squalo" avviene in campo sci-fi. In questo caso l'idea di spostare Jason nel futuro e su una navicella spaziale è sufficientemente folle da funzionare, sebbene di fatto la formula derivante non sia altro che l'ennesimo slasher fantascientifico sulla scia di Alien. Dopo una prima parte non esaltante (a parte l'omicidio nella vasca di azoto liquido), ci si riprende nella seconda parte, che, fra androidi femmine sexy e Voorhees in versione cyborg, è un mix di frizzante demenza mainstream. Gag buone, gore nella media. Spettacolare e disimpegnato.
MEMORABILE: Jason congelato cade e mozza inavvertitamente un braccio; Le formichine che ricostruiscono tessuti organici; Crystal Lake virtuale con turiste nude.
Per il decimo capitolo Venerdì 13 prende la strada del fanta-slasher con un'impostazione vagamente alla Alien. Belle donne, body count notevole, omicidi abbastanza vari e ben congegnati e un Isaac che decide di non prendersi troppo sul serio e infarcire quindi il film di trovate semi comiche. Semplice e genuino, a tratti addirittura ingenuo, funziona bene grazie anche a un'accettabile dose e fattura dello splatter e discreti effetti speciali. Scorre e non annoia.
MEMORABILE: La Crystal Lake degli anni 80 che prende in giro tutti i cliché degli slasher alcol-fumo-sesso; Cronenberg.
Jason finisce in orbita ma il film non decolla mai! Questo capitolo è un errore concettuale. L'überjason è pure carino; gli insettini robot, l'azoto liquido, la cyborguerriera, lo sdoppiamento, l'ologramma nostalgico sono buone trovate, ma questo clone di Alien e di mille fanta horror ambientati su astronavi non ha più nulla di crystallino. È opaco, freddo, asettico. Jason è uno zombi, non uno psychotron. Pinhead può andare nello spazio, Jason no! Lui deve restare tra i boschi o sotto la superficie limacciosa del lago.
MEMORABILE: Gli occhi rossi del mechajason; Le campeggiatrici insaccate; Agghiacciante lavata di testa; Jason fatto a pezzi.
Fondere alla bell'e meglio horror e fantascienza, trasformare un’icona in un insignificante, brutto ibrido, ignorare minuziosamente l’essenza filologica. Neanche il più incallito completismo cinefilo riuscirebbe a giustificare uno sfacelo di tale portata. Esteticamente, poi, è di un’artificiosità che a confronto un qualsiasi programma Anni 2000 di MTV è Kubrick.
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- Quentin Tarantino nell'Agosto 2007 sul sito internet -FHM- ha stilato il suo podio delle migliori scene di omicidio.
1. Tenebre (1982, Argento)
* in which a victim paints the wall with blood after her arm is chopped off.
2. Jason X (2001, Isaac)
* where a fiend solidifies a woman's face by forcing it into liquid nitrogen, then slams it against a counter so it shatters like glass.
3. The Prowler (1981, Zito)
* in which a girl showers while her boyfriend lies in bed. "There's a terrific slasher movie called The Prowler, it was out right after they'd come down hard on those movies, but they got X-rated violence in. I don't know who got a blowjob to get it done, but someone must have. There's a girl in the shower, with her boyfriend lying on the bed, and the prowler comes up and sticks a bayonet through the top of his head so it comes down through his chin. It's really slow. And he goes into the shower, where the chick is naked, and he stabs her with a pitchfork and as she's screaming, he lifts her up the wall". - Nella scena in cui il ragazzo viene ucciso davanti alla sua fidanzata e il suo sangue finisce sulla faccia di lei,l'attrice urla in maniera molto convincente,perche' il liquido rosso le stava bruciando sul serio gli occhi !!!!
- Il personaggio di Janessa originariamente si chiamava Jessica in onore della sorella di Sean Cunnigham il produttore del film.
Fonte:Imdb - James Isaac, già regista del mediocre La casa 7, si era in precedenza occupato degli effetti speciali di eXistenz: motivo per cui David Cronenberg accetta di fare un breve cameo nel film.
Il film, decimo della serie Venerdì 13, trovò uscita anche nelle sale italiane a seguito del clamoroso successo di Freddy vs Jason, crossover tra le due serie e successivo a questo Jason X. - In blu ray per Quadrifoglio, disponibile dal 14/03/2025
