Il cacciatore di teste - Film (1988)

Maldestro tentativo di unire slasher sovrannaturale e buddy-cop movie, con un demone africano giunto a Miami a caccia di rifugiati nigeriani. Schaeffer inizia su toni semi-mistici, fra riti cruenti e danze tribali, poi si sposta sulle indagini e si stabilizza sul thriller metropolitano, con qualche decapitazione anemica ogni tanto (sprizzi di scintille in vece di sangue): sembra il prototipo scialbo di Predator 2. I dieci minuti finali rifulgono di glorioso camp anni '80: demoni mutaforma, motoseghe, costumoni di lattice, ma è tardi. Simpatico il duo formato da Crawford e dalla Lenz.

Tra lo slasher soprannaturale e il thriller poliziesco anni '80, un lavoro un po' incostante nel ritmo ma con alcuni elementi interessanti, su tutti lo sfondo del folklore magico africano; dal punto di vista dello splatter non si eccelle ma comunque ci sono momenti abbastanza d'effetto, specialmente nelle sequenze oniriche e nel finale, nel quale lo scontro col mostro (non male il make-up) a colpi di motosega regala momenti di cinema di genere davvero gustosi. Nel complesso un horror con qualche velleità, che cerca almeno di differenziarsi un minimo dalla media del periodo.

Non passerà certo alla storia, ma si lascia vedere. Un demone di origini africane si sposta a Miami in cerca di spiriti da prelevare previa decapitazione, due poliziotti gli daranno la caccia. Il film è ben realizzato, ci sono alcune scene d'effetto ma la confusione regna sovrana, e infatti in alcune scene vediamo immagini di santi (presenti nella santeria, ma questo film non la tratta) insieme ad altre, sacre, completamente fuori contesto. Tolto questo è un horror discreto: la paura latita, l'azione e il ritmo no.