Fatti vedere - Film (2025)

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La nostra recensione di Fatti vedere

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Deve farsi giudicare dall'ordine degli psicologi, Sandra (Gioli), psicoterapeuta assistita in aula dall'amica presunta avvocatessa Benedetta (Argento). Il perché lo scopriremo poco a poco perché l'intero film è costituito da prolungati flashback, di tanto in tanto interrotti da brevi sequenze in aula durante le quali gli esaminatori pendono dalle labbra di Sandra, curiosi di sapere come possa evolvere la storia che va loro raccontando. Una storia che comincia dalla fine di quella tra lei e Stefano (Centorame), il ragazzo con cui sta insieme da dieci anni e con il quale convive in apparente armonia. Una splendida relazione, si direbbe, fino a quando un brutto giorno Sandra...Leggi tutto rientra e trova ad attenderla uno sgradevole, sintetico bigliettino di addio: "Mi dispiace", niente più. Non una spiegazione, qualcosa che possa rendere più lieve una rottura tanto improvvisa e imprevista.

Sandra ci resta male, malissimo, al punto che sapere quale sia stata la scintilla che ha innescato una decisione simile diventa la sua ossessione. Prova a seguire Stefano, a spiarlo, ma lui non si trova né si fa trovare, come dissolto nel nulla. Le ritorna sorprendentemente di fronte quando, durante una serie di sedute psicoterapiche via webcam per la quale Sandra è stata assunta, questi compare come paziente. Lo riconosce immediatamente dall'altra parte dello schermo giusto in tempo per riparare sotto il tavolo e staccare la webcam sostituendola con l'immagine fissa di una dottoressa (Trasselli), di cui prende il posto alterando la voce. La speranza è capire il motivo per cui Stefano l'ha lasciata, ma questi pretende di colloquiare con qualcuno che possa anche vedere, giustamente. Sandra chiede allora aiuto a un giovane investigatore privato da poco conosciuto (Spollon): dovrà mascherarla in modo da donarle l'apparenza dell'anziana dottoressa di cui ha preso il posto.

Lattice, parrucca e un make up impegnativo: il risultato non è dei più sensazionali, ma Stefano ci casca e Sandra comincerà a sdoppiarsi abitualmente. Come quella Mrs. Doubtfire che mica per niente nel film viene citata (oggi si usa fare così, quando si scopiazza un po'), modello al quale il film timidamente guarda mentre cerca di costruire una commedia che possa divertire. In verità non ci riesce granché, e troppi spunti in questo senso vanno a vuoto (si veda il fruttivendolo finto straniero), con una Asia Argento sempre carismatica ma meno brillante che in altri casi. Meglio la Gioli, qui, bella ed espressiva, pur alle prese con una sceneggiatura frequentemente piuttosto ingenua e imbarazzata.

Spollon dona una spontaneità che assiste discretamente la protagonista stabilendo un rapporto di complicità che funziona, e i due come coppia in caccia di mogli e mariti fedifraghi trovano un valido affiatamento. Le sedute con l'ex via computer invece, sempre uguali, presto stancano, e di idee in grado di ravvivare una sceneggiatura nel complesso fiacca (soprattutto nel rapporto d'amicizia con la Argento) poche se ne vedono, con una regia la cui mano di Tiziano Russo è leggera, quasi femminile nell'approccio delicato e mai volgare all'amore e al sesso, ma nel contempo poco dinamica. Fortunatamente (e prima di un'ultima parte in ovvia discesa) si arriva alla riunione festosa del matrimonio portando in scena equivoci e inattesi incroci a rischio che movimentano l'azione liberando i sentimenti di tutti, con almeno una trovata per una volta notevole: il... "tavolo delle merde" (quello nel quale in ogni pranzo di nozze si confinano gli invitati più stonati e indesiderati)!

Non ci si può dire soddisfatti ma è una commedia che scivola via con leggerezza, un po' disorganizzata e impacciata in tanti frangenti ma scorrevole, con una Barbara Enrichi forse troppo poco sfruttata nel simpatico ruolo della suora preda d'improvvisi scatti d'ira e in vista nei trailer. Musiche made in Italy riconocibilissime, dalla "Ciao Ciao" della Rappresentante di Lista all'indimenticato tormentone "Acido Acida" dei Prozac+. Puntata al cinema del "barboso" Stefano giusto per piazzare LA CORAZZATA POTEMKIN con inevitabile richiamo a Guido Baldo Maria Riccardelli.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/02/25 DAL DAVINOTTI
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Markus 8/02/25 15:23 - 3754 commenti

I gusti di Markus

Commedia rosa con una brillante Matilde Gioli, protagonista assoluta, persino in una maschera che richiama chiaramente Mrs. Doubtfire. La trama è piuttosto semplice, con una sfumatura femminista di stampo moderno: lui la lascia e lei, psicologa via Skype, tenta di riconquistarlo con metodi più o meno leciti. Il film scorre senza lasciare un segno profondo, con alcune scene migliorabili, ma nel complesso riesce nel suo intento di intrattenere piacevolmente.

Gabrius79 11/02/25 09:28 - 1496 commenti

I gusti di Gabrius79

Deliziosa commedia rosa che si dipana in un mix di equivoci, sorrisi e sentimenti e di un cast all'altezza, a cominciare da una Gioli quanto mai radiosa e che ben si cala nella parte della psicologa (debitamente camuffata). Spollon è una consolidata conferma di simpatia e bravura, la Argento e Centorame un po' sottotono ma comunque piacevoli. Piccolo cameo per la suora Enrichi, che lascia il segno anche nei titoli di coda. Buona la regia. Da vedere senza troppi pensieri.

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