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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/08/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 12/08/07 17:25 - 5611 commenti

I gusti di B. Legnani

Autentico: Indro Montanelli disconobbe la pellicola, ma francamente non vi vedo un tradimento del suo testo. Bravissimo Vittorio de Sica, perfetto nell’interpretare l’imbroglione che poi deve fare il finto Generale, al punto che il ruolo conquista lui medesimo. Gran bel film, imperdibile, con recitazioni di livello elevatissimo e capacità di dare emozione senza il minimo mezzuccio.

Renato 29/10/07 23:36 - 1648 commenti

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Molto bello... di più: emozionante. Il ruolo del finto Generale si addiceva perfettamente a De Sica, che lo interpretò in modo magistrale... Forse il film perde qualche punto in fatto di linearità della sceneggiatura, ma complessivamente funziona che è un piacere. A rimanere impresso, a mio avviso, è soprattutto l'inizio (i primissimi minuti) che danno subito l'idea di un film importante.

Rebis 3/02/10 16:45 - 2419 commenti

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Incarcerato per estorsione, il colonnello Bardone accetta di servire le SS vestendo i panni del badogliano generale Della Rovere al fine di intercettare un capo partigiano. L'evolversi della coscienza individuale attraverso l'identità altrui è un cardine nell'opera di Rossellini che qui trova compimento grazie alla trasversalità con cui osserva i fatti storici. Devoto, complesso e appassionante, il film soffre di qualche schematismo dovuto all'insolita commistione di generi (spionaggio, dramma carcerario e sociale) e alla sintesi di materiali di repertorio. Persuasivo De Sica.

Il Dandi 6/06/10 19:23 - 1917 commenti

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Il guitto che si finge il Generale Della Rovere è il risvolto drammatico della simpatica cialtroneria del Conte Max (ruolo in cui De Sica interpretò sia l'allievo che il maestro). Appassionante pellicola, nella quale non stonano nemmeno i (pochi) accenti esageratamente melodrammatici. Efficace il ritratto del capitano SS, che instaura inizialmente un atteggiamento di umana collaborazione che poi non gli impedisce comunque di sfociare nella barbarie della tortura. Un Rossellini di facile accesso, non troppo retorico ed emozionante.
MEMORABILE: La crescente convinzione di De Sica che rassicura gli altri carcerati: "Sono il Generale Della Rovere: coraggio, ragazzi!"

Pigro 12/02/11 10:30 - 9927 commenti

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La rivincita di una morale civile e dell'orgoglio italiano nel piccolo truffatore "diventato" generale badogliano per far la spia per i tedeschi. Una storia intensa che Rossellini racconta con rigore e durezza, aiutato da un De Sica di grande intensità, capace di giocare col suo personaggio sul filo delle sfumature. Bella la scansione del film in due parti: la guerra fuori che genera trucchi per la sopravvivenza, e poi la guerra dentro (dentro il carcere e dentro la persona) che non permette più trucchi e impone scelte di vita. Importante.

Galbo 16/02/11 17:59 - 12534 commenti

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Personaggio tipicamente italiano (nel bene e nel male) il protagonista di questo film di Roberto Rossellini, tratto da un racconto di Montanelli. Il grande Vittorio De Sica lo interpreta al meglio e gli dona numerose sfumature per un personaggio che acquisisce progressivamente coscienza civile fino ad un soprassalto finale di grande intensità.

Mark 14/07/11 02:00 - 264 commenti

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Un realistico sdoppiamento umano in un'Italia civilmente altrettanto divisa. De Sica cavalca divinamente questo personaggio uscito dalla penna di Montanelli e reso in modo magistrale da Rossellini. Malgrado l'impostazione narrativa sia molto schematica, l'abilità del regista unita al talento unico di De Sica riesce a coniugare le diverse sfaccettature della sceneggiatura con una serie di sfumature deliziose, divise da passaggi non bruschi ma cesellati con cura e senza sbavature.

Mickes2 17/09/11 17:50 - 1672 commenti

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Cinico imbroglione, a causa delle piccole truffe che mette in atto viene arrestato dalle SS e si spaccia per generale Badogliano della Resistenza. Il contesto bellico in piena seconda guerra mondiale, con i cittadini italiani nella disperata ricerca di informazioni riguardanti i loro cari dispersi, ispessisce i significati di una pellicola che trova nell’orgoglio, nel coraggio, nel patriottismo e nel cambiamento sofferto di una persona i suoi tratti migliori. D’altro canto, lo stile in regia di Rossellini non mi ha convinto del tutto.
MEMORABILE: Grandissimo De Sica.

Daniela 5/10/11 13:19 - 12966 commenti

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Truffatore accetta di far la spia per i nazisti all'interno di un carcere dove sono rinchiusi partigiani, facendosi passare per un generale badogliano, ma - come talvolta accade (succederà anche al ladro Totò vestito da maresciallo) - l'abito può fare il monaco... Rossellini mette in scena questa vicenda così interessante e in un certo modo esemplare del nostro carattere nazionale con notevole abilità e senza troppi eccessi didascalici o sentimentali, ma il vero asso nella manica è De Sica, perfetto nel rendere l'evoluzione del personaggio anche se un pò gigione.

Nando 13/03/12 09:41 - 3864 commenti

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La redenzione morale e patriottica di un maturo truffatore e biscazziere durante il periodo badogliano. Dalla penna di Montanelli nasce questa narrazione asciutta e ben strutturata con un intenso De Sica. L'analisi storica e la trasformazione del personaggio sono ben tratteggiate.

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Rambo90 31/05/13 00:02 - 7837 commenti

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Probabilmente l'interpretazione più memorabile di Vittorio De Sica e con giusta causa: il suo imbroglione italiano che acquista poco a poco coraggio e coscienza civile è commovente, convincente e persino divertente in alcune sfumature che l'attore gli dona nella prima parte (la più leggera volendo). Il film è ottimo, a tratti un po' lento, ma di grande impatto ancora oggi; merito della regia di Rossellini, più fluida rispetto ad altre sue opere. Bel cast di comprimari, in cui svetta Vittorio Caprioli. Imperdibile.

Homesick 28/07/13 17:17 - 5737 commenti

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Gli orrori fisici e psicologici della guerra possono essere compresi solo se vissuti sulla propria pelle: così accade al lestofante Bardone che, assunta per interesse l’identità del generale badogliano Della Rovere, si riscatta con una morte eroica. Grande interpretazione drammatica di De Sica in un’opera tuttavia sbilanciata fra una prima parte che descrive con pregnanza neorealistica la città e la vita di espedienti al motto “Mors tua, vita mea” durante la guerra civile, e una seconda più ordinaria e retorica. Tra i detenuti c’è Luciano Pigozzi prima della sua lunga carriera nei b-movies.
MEMORABILE: I messaggi scritti sulle pareti dai carcerati prima della condanna a morte.

Furetto60 5/11/14 11:26 - 1213 commenti

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Film dal taglio teatrale incentrato sul tema della finzione, della recitazione e dell’ipocrisia. I due protagonisti sono uno specialista dell’inganno, l’altro interessato a sfruttarne le doti. Il percorso porterà entrambi a una scoperta interiore verso un finale liberatorio, per quanto drammatico, come una rinascita, un’uscita dal bozzolo verso una nuova dimensione. I significati simbolici sono enfatizzati dal contrasto tra scene di repertorio e (finto) reale ricostruito in studio. Bello: opera, sotto certi aspetti, senza tempo.
MEMORABILE: I muri utilizzati come mezzo di comunicazione in carcere.

Jurgen77 18/03/16 10:22 - 629 commenti

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Superba prova di De Sica (ben diretto da Rossellini) che dimostra tutta la sua abilità anche in ruoli con epilogo drammatico. In uno dei periodi più duri e cupi della storia d'Italia si svolgono le vicende di questo furfante che poi... saprà riscattarsi con un atto eroico. Ne esiste anche una versione pseudo comica girata con Totò e De Sica.

Minitina80 10/01/17 15:56 - 3106 commenti

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Il romanzo di Montanelli ammette non soltanto il riscatto di un uomo dalla dubbia condotta morale, ma anche l’esistenza di una parte del Paese opportunista e truffaldina che ha vissuto passando sopra la sofferenza altrui e infischiandosene di scegliere da che parte stare. L’opera di Rossellini è dunque complessa e profonda e in essa è possibile trovare diverse chiavi di lettura, alcune molto delicate. De Sica è stato un grande uomo di cinema e non lo si scopre in questa occasione in cui conferma pienamente le sue doti di attore.

Smoker85 5/06/17 13:06 - 494 commenti

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Film interpretato magnificamente da De Sica ma anche dal resto del cast, sebbene non conti su altre presenze maschili di richiamo. Lo spettatore viene perfettamente calato nell'atmosfera cupa e dolente della guerra, che non si riduce ai soli campi di battaglia (praticamente assenti nel film) ma anche alla vita di chi vede i propri cari dispersi sul campo o prigionieri in qualche carcere. Nonostante l'argomento trattato, la pellicola ha l'ulteriore pregio di non scadere nel patetico o in eccessi di melodramma. Sicuramente da vedere.
MEMORABILE: L'arresto di De Sica; La sua trasformazione in carcere.

Reeves 21/09/20 10:40 - 2622 commenti

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Un film nato per risolvere le difficoltà economiche dei due grandi protagonisti del neorealismo, ma che poi (proprio come avviene per il protagonista del film) si riscatta e diventa un grande momento di cinema. E' come se De Sica unisse insieme le tante interpretazioni in film commerciali fatte per motivi alimentari e lo spirito dei suoi migliori film del dopoguerra, mentre Rossellini riesce come sempre a infondere umanità nei suoi personaggi. Difficile non commuoversi e non restare con il fiato sospeso.
MEMORABILE: "Vi parla il generale Della Rovere": il comunicato nel carcere che prelude al gran finale.

Giufox 27/05/21 21:51 - 324 commenti

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Rossellini non sbaglia e adatta il racconto di Montanelli col suo tocco sobrio, senza eccessi di violenze e patemi, e lasciando ampio spazio al dialogo tra la compostezza rassicurante di De Sica e la severa affabilità del Colonnello Muller. Si passa da piccoli sotterfugi ludopatici all'immolarsi per amor di patria, lavorando su sentimenti corrispondenti che legano gli uomini e le loro guerre: amore, orgoglio e riscatto. Tra zaffiri, gestapo e cartoline, una parabola umana che come ogni passaggio del regista serve a documentare ciò che gli sta intorno più che i protagonisti stessi.
MEMORABILE: I messaggi cifrati tra le celle; De Sica che gioca a baccarat; Il confronto tra partigiani e il lavativo nella cella prima del finale.

Silvia75 19/08/21 07:38 - 187 commenti

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Roma 1944: un imbroglione senza nessuna coscienza morale e civile si trasforma quando assiste al dolore dei prigionieri italiani dei tedeschi nel carcere di Regina Coeli, cambiando idee e personalità. Finale bellissimo ed emozionante. Una regia ricca di pathos da parte di Rossellini, una eccezionale interpretazione di Vittorio De Sica che sa rendere le variegate sfumature del personaggio. Il felice incontro di due grandi talenti.
MEMORABILE: De Sica all'ufficiale tedesco: "Lei non ha mai vissuto una notte come questa".

Capannelle 23/08/21 00:33 - 4500 commenti

I gusti di Capannelle

E' un film che vive sull'interpretazione di De Sica e sul personaggio che lui stesso si costruisce addosso, quasi un film nel film. Ad una prima parte più brillante che ricalca molti stilemi del simpatico faccendiere italico, impegnatissimo tra gioco d'azzardo, donne e pubbliche relazioni, ne segue una più impegnata e circoscritta come spazio di manovra, svolgendosi tutta in una prigione. Forse più statica ma sempre interessante per l'arguta e dolorosa presa di coscienza del personaggio.

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  • Discussione Cotola • 17/10/10 12:05
    Consigliere avanzato - 3880 interventi
    Triste notizia: ne verrà fatto un remake per la
    tv. Il ruolo di De Sica andrà a Favino. Per il
    resto se ne sa poco. Speriamo vada tutto a monte
  • Discussione Galbo • 17/10/10 12:51
    Consigliere massimo - 4003 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Triste notizia: ne verrà fatto un remake per la
    tv. Il ruolo di De Sica andrà a Favino. Per il
    resto se ne sa poco. Speriamo vada tutto a monte


    mi unisco alla speranza
  • Discussione Zender • 17/10/10 12:57
    Capo scrivano - 48439 interventi
    Ahah, Galbo però stavolta me la devi spiegare: che male ti fanno i remake? Non direi che intaccano il valore dell'originale, al contrario quasi sempre lo esaltano, no? Vale anche per Cotola, comunque, anche se Galbo è qui il più noto avversatore dei remake.
  • Discussione Jandileida • 17/10/10 16:25
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Mi unisco a Galbo nella contestazione a priori del remake :)
    Il più delle volte sono operazioni puramente commerciali (o peggio ancora che mascherano la mancanza di fantasia) che, pur non intaccando il valore dell'originale, finiscono per svilire un qualcosa che era stato fatto bene e con cura.
    Prendere un film di Rossellini e rifarlo per la televisione è come prendere Totti sostituirlo con De Zerbi e sperare che nessuno se ne accorga.
    Ultima modifica: 17/10/10 18:58 da Jandileida
  • Discussione Galbo • 17/10/10 16:28
    Consigliere massimo - 4003 interventi
    Jandileida ebbe a dire:
    Mi unisco a Galbo nella contestazione a priori del remake :)
    Il più delle volte sono operazioni puramente commerciali (o peggio ancora che mascherano la mancanza di fantasia) che, pur non intaccanto il valore dell'originale, finiscono per svilire un qualcosa che era stato fatto bene e con cura.
    Prendere un film di Rossellini e rifarlo per la televisione è come prendere Totti sostituirlo con De Zerbi e sperare che nessuno se ne accorga.


    sottoscrivo parola per parola....
  • Curiosità Daniela • 19/10/11 11:50
    Gran Burattinaio - 5942 interventi
    Il film vinse il Leone d'oro del Festival di Venezia ex-equo con La grande guerra di Monicelli.
  • Discussione Squash • 14/09/14 14:26
    Galoppino - 187 interventi
    Spero che in futuro non la si faccia così drammatica i remake della televisione riescono solo a far venire voglia di rivedersi l'originale!
  • Homevideo Xtron • 16/05/21 22:51
    Servizio caffè - 2196 interventi
    Il dvd RAROVIDEO/MUSTANG/CECCHI GORI/MINERVA

    Audio italiano
    Sottotitoli -
    Formato video 1.37:1 4/3
    Durata 2h14m09s
    Extra Trailer, interviste a Renzo Rossellini-Adriano Aprà-Aldo Strappini, booklet di 16 pagine

    Personalmente non consiglio questa versione. Il master utilizzato è stato si restaurato, ma è stato poi molto compresso (in certe scene sembra un divx) per inserirlo in un dvd. In pratica hanno messo un film di più di 2 ore + 4 interviste in un dvd a singolo strato (!) tanto valeva non restaurarlo...

    immagine a 7:46


    Ultima modifica: 17/05/21 08:00 da Zender