Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Seconda prova registica per l'ex caratterista Massimo Ceccherini, un volto che non si dimentica (e che per l'appunto qualcuno ebbe modo di definire “picassiano” in relazione ai lineamenti quasi caricaturali). Rispetto all’immaturo e per molti versi fallimentare LUCIGNOLO Ceccherini non migliora poi di molto. Il personaggio finora costruitosi (infingardo, volgare, anticonformista) è senza dubbio originale, ma senza una guida che ne incanali la vis comica (come aveva fatto Pieraccioni), Ceccherini mostra di nuovo tutti i suoi limiti. La sua personale rilettura del Benigni prima maniera è ancora troppo ingenua...Leggi tutto e il voler fare tutto da solo (come ben si evince dai divertenti titoli di testa) è, lo dice lui stesso, un enorme atto di presunzione. Semplicemente perché non ha ancora assimilato le difficili competenze tecniche e l'aiuto di Giovanni Veronesi (parzialmente ridimensionato dopo Il fiasco de IL MIO WEST) non basta di certo a risollevare le sorti di un film solo abbozzato, povero nella messa in scena e disomogeneo. FACCIA DI PICASSO è un insieme di scenette poco divertenti (una gag azzeccata su dieci), parodie di pellicole celebri (ma L’ESORCISTA rivisto allo stesso modo c'era già in RIPOSSEDUTA, la fine di ROCKY IV in un dimenticato e irresistibile mini-sketch di “Drive-in” con Greggio e D'Angelo) legate tra loro da una sottile trama palesemente autobiografica che racconta di un regista in crisi di idee alla ricerca di qualche spunto per il suo prossimo film. Un espediente classico già utilizzato (e con ben altri risultati) da Woody Allen, Fellini, Nanni Moretti… Geniale però il mini-sketch con Stanlio e Ollio.

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Renato 29/06/07 12:25 - 1648 commenti

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Una vera e propria truffa ai danni dello spettatore, moralmente al livello dei western di rimontaggio fidaniani degli anni '70 (che oggi stranamente si celebrano, ma questo è un altro discorso)... Zero sceneggiatura, zero regia, giusto quattro scenette messe insieme alla bell'e meglio per tirare i 90'... Certo Ceccherini è simpatico e a volte strappa la risata nonostante tutto, e perlomeno non si crede un autore come tutti quelli della scuola toscana, però il gioco alla lunga stanca...
MEMORABILE: Il cameo di Christian Vieri.

Puppigallo 10/12/07 09:43 - 5258 commenti

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Ceccherini, con quella faccia da schiaffi che ha e con quell’atteggiamento che lo fa oscillare tra il tardo di comprendonio e lo sbruffone sboccato da calcinculo, confeziona una pellicola (sulla ricerca della trama giusta), che se non fosse per i non pochi colpi a vuoto e le inutilità gratuite, potrebbe quasi convincere grazie allo stesso Ceccherini che, quando non esagera, è piuttosto simpatico (il riportone; i film; "Io sono un tutt'uno con la mosca secca") e al suo amico Paci, detto “Grande Paci!” dal manager. Insomma, qua e là, in mezzo a tanta fanghiglia, c’è persino del buono.
MEMORABILE: Stanlio e Ollio, in auto, incrociano Chaplin che cammina sul marciapiede. Si fermano, scendono e lo massacrano di botte.

Lovejoy 19/07/08 15:36 - 1823 commenti

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Discreta pellicola ben scritta e diretta con mano sicura da Ceccherini. Ha dalla sua un buon ritmo, diverse gag davvero divertenti (vedasi le varie parodie dei film famosi e su tutti quella dello Squalo) e di un cast particolarmente azzeccato. Ceccherini è in palla e lo si vede chiaramente. Non sarà un capolavoro ma alla fine la risata la sa suscitare e non è poco, per un prodotto del genere.

Cangaceiro 18/09/08 13:24 - 982 commenti

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Con questo film si ha la conferma che Veronesi (qui anche attore nella parte del prete) scriva con la mano sinistra i copioni per il povero Ceccherini, che deve arrangiarsi come può. Ne è scaturita una pellicola strana, dalla sceneggiatura inesistente, che alterna scenette palesemente autobiografiche sulla vita di Massimo assieme al fido Paci e tutta una serie di omaggi ai più disparati lavori cui il regista si ispira, alcuni divertentissimi (Babe il maialino, Lo squalo, Stanlio e Ollio), altri un po' meno (Hannibal e Rocky). Due palle e mezzo ma non di più.

Ciavazzaro 30/07/09 12:47 - 4768 commenti

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Ceccherini (attore che non apprezzo molto, anzi direi pochissimo) gira, insieme all'inseperabile Paci, uno dei suoi film meno brutti. Le varie parodie dei film presenti nella pellicola da Lo Squalo a Hannibal Lecter funzionano in modo altalenante, ma almeno si fanno guardare fino alla fine.

Jcvd 29/06/11 10:46 - 258 commenti

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Un film che film non è. Parliamoci chiaro: è un semplice collage di sketch e rifacimenti di film famosi, senza una trama e soprattutto senza un finale. Semplicemente a un certo punto esce la scritta FINE e amen. Ceccherini mi piace molto come attore e, anche se questo film come innovazione è apprezzabile, resta il fatto che si è osato davvero troppo finendo col partorire un film quasi inguardabile.
MEMORABILE: Gli omaggi a Rocky IV (con Vieri) e a Babe il maialino.

Giùan 29/09/11 13:36 - 4537 commenti

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Più che un film (perché a tanto, gli va dato atto della sincerità, non aspirano né Ceccherini né il suo sceneggiatore Veronesi), una cartina di tornasole della situazione del cinema comico italiano. Ovvero come imbrigliare un talento potenzialmente oltraggioso, dalla lunare lunaticità in una gabbietta per pappagallini. D'altra parte la sovrastruttura produttiva questa è: adeguarsi pare al contempo naturale e comodo. Detto ciò ci son lampi trash deliziosi (Max Jaws, Max-Hannibal) e un duetto da ricordare con Salemme.
MEMORABILE: Il duetto con Vincenzo Salemme: bagliore di sincerità su quello che è il mercato del cinema comico italiano.

Gabrius79 25/10/13 00:01 - 1420 commenti

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Commedia piuttosto fracassona con gag e battute grossolane che si salva per alcuni siparietti e tormentoni come quello di "grande Paci" e per un paio di trovate come gli omaggi a Hannibal Lecter e all'Esorcista. Ceccherini assoluto protagonista con Paci come spalla rendono meglio a teatro.

Nando 25/10/13 00:14 - 3810 commenti

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Baggianata di quart'ordine che scimmiotta vergognosamente alcuni grandi classici del passato con momenti di puro trash che culminano con la figura di Vieri nel ruolo di Ivan Drago. Ceccherini non genera alcun tipo di sorriso, anzi suscita sostanzialmente indifferenza.

Mark70 7/02/14 03:38 - 118 commenti

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Un'inutile cialtronata, una serie di imitazioni di parodie altrui legate da sketch da quattro soldi. Il livello del film è decisamente dilettantesco, più simile a certe trasmissioni di TV di provincia (dove Ceccherini ha iniziato) che a vero cinema. pessimo.

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Redeyes 9/02/14 11:10 - 2443 commenti

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Ceccherini è una bella faccia picassiana, un eccellente caratterista che spesso ha risollevato le sorti di un Pieraccioni a corto di idee, che ha dominato fra i laureati, ma da solo fallisce. Questo film è migliore rispetto a Lucignolo ma non ha un trait d'union né scorre poi troppo; ci si potrebbe far un caffè durante la proiezione, tornare e non aver perso nulla. Le gag hanno poca ironia e incisività e persino la bella dedica al babbo appare forzata. Vedremo in futuro se s'andrà migliorando. Paci, ahinoi, non pervenuto.
MEMORABILE: Gli auguri con Salemme.

Ramino 3/09/15 23:49 - 127 commenti

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Non è un film. E' piuttosto, come ammette candidamente il protagonista, un omaggio al mondo del cinema attraverso godibili parodie tenute insieme da alcuni sketch con il fido Paci. Uno sberleffo in piena regola al modo di fare commedia in Italia (qualche frecciata all'amico Pieraccioni) con qualche buona trovata come quella di andare a trovare Pinocchio "da grande" e l'incontro con Salemme. Manca un po' di mestiere in quanto la regia è approssimativa, ma almeno Ceccherini ha l'onesta di dire veramente come stanno le cose.

Galerius 21/06/17 13:19 - 25 commenti

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Ciò che manca un po' a questo Faccia di Picasso è quel tipo di comicità semplice germogliante da situazioni "normali" che faceva invece la forza di Lucignolo. Le scenette da varietà non sono sempre divertenti - ma la parodia di Stanlio e Ollio è strepitosa - mentre quando ci si cala nel quotidiano prevale un grottesco che nella pellicola precedente era stato saggiamente tenuto a freno. Voto di stima, comunque, ai sempre bravi Ceccherini e Paci.
MEMORABILE: Stanlio e Ollio in versione pulp; Il raduno familiare a casa di Paci.

Disorder 16/03/20 11:05 - 1416 commenti

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Se non hai nessuna idea per un film forse, molto banalmente, è meglio che non lo fai. Il duo Ceccherini-Veronesi la butta sul metacinema e sulla parodia tentando di compensare il nulla contenutistico della trama con l’innata verve del protagonista, che per quanto simpatico non ha però le spalle sufficientemente ampie per reggere da solo la pellicola. Qua e là qualcosa funziona, ma nel complesso domina la noia più assoluta. Insufficiente.

Gmriccard 25/05/20 14:49 - 121 commenti

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Esercizio di equilibrismo tra la farsa e la commedia pierinesca. Opportunamente il regista mette le mani avanti dichiarando che si tratta di un omaggio al cinema. Per lo stile “making of” ricorda l’8 1/2 felliniano e tra i vari episodi c’è qualche piacevole sorpresa (il cammeo del Pinocchio Andrea Balestri) e qualche risata grassa. Sarebbe da un pallino e mezzo, ma il “Scécca” molto spontaneo e particolarmente in forma aumenta di mezzo il giudizio complessivo.

Il ferrini 14/10/20 11:55 - 2345 commenti

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Faccia di Picasso sta a Ceccherini come Aprile sta a Moretti e fatte salve le parodie (Lo squalo, Rocky IV, L'esorcista o Il silenzio degli innocenti) si tratta di un'opera molto personale e a tratti perfino delicata; l'omaggio al padre imbianchino, quello ad Andrea Balestri - il Pinocchio di Comencini - ma anche l'appuntamento sulla panchina con la sua ex. Giallini, nei panni del produttore laido, funziona perfettamente e lo sketch con Salemme è micidiale. Ma è soprattutto con il "Grande Paci", amico inseparabile, che nascono i momenti più genuini, come il finale a Berlino.

Reeves 24/11/20 07:48 - 2172 commenti

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Che sia un film autocentrato lo si capisce già dai titoli di testa, con Ceccherini che prende in giro il proprio egocentrismo. Film altalenante, con trovate interessanti (le parodie dei film non sono banali, Giallini nel ruolo dello squallido manager è bravissimo) e momenti di stanca. Si ride spesso (soprattutto nel duetto con Salemme, tutto incentrato sulla superstizione) e ci si sorprende anche (come nell'avventura con le due ragazze dell'Est, che finisce in modo inatteso). Ceccherini si conferma un talento che deve essere ancora valorizzato appieno.
MEMORABILE: "Tanti auguri", il dialogo surreale con Salemme.

Victorvega 15/08/21 11:26 - 501 commenti

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Un film la cui idea principale deriva probabilmente dalla mancanza di idee, eppure... In alcune scene si ride di gusto. Vi si trovano passaggi particolarmente riusciti e alcune caratterizzazioni divertenti. Un lavoro a dire il vero senza capo né coda, con stucchevoli, a lungo andare, omaggi a film storici, eppure "Grande Paci" e gli auguri con Salemme salvano la baracca. E alla fine basta così.
MEMORABILE: "Grande Paci!"

Caveman 9/12/21 07:33 - 523 commenti

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Una serie di sketch slegati e messi insieme un po' così non fanno di certo un buon film. Di questo deve essersi reso conto troppo tardi Ceccherini, che qui dirige e interpreta. Finisce che la cosa migliore è il tormentone di Giallini sul "Grande Paci", ma non può bastare per reggere un intero film. Il livello di volgarità assortite è piuttosto alto, ma in un film del genere (scarso) non stonano poi troppo.

Dzekobsc16 8/04/22 00:19 - 46 commenti

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A dispetto dell'assenza quasi completa di una trama, "Faccia di Picasso" è forse il miglior film del Ceccherini regista. La regia è appena sufficiente, ma le parodie dei film sono mediamente ben costruite e ricostruite, oltre che generalmente divertenti. In mezzo a tanta caciara, tuttavia, emerge un'inaspettata dose di sensibilità, e gli omaggi al padre Franco e ad Andrea Balestri, il Pinocchio di Comencini, sono delle piccole chicche. Sempre divertente il "Grande" Paci nei panni della spalla fedele, notevole il produttore di Giallini, cameo per Bobo Vieri nei panni di Ivan Drago.
MEMORABILE: Gli omaggi al padre, delicato nella sua semplicità, ad Andrea Balestri, simpatico e con un tocco di poesia, e a Stanlio e Ollio, geniale.

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Pessoa 15/04/22 10:11 - 2476 commenti

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Ceccherini si gioca la sua carta e tira fuori un film non privo di buone idee che soffre di un problema cronico del cinema comico italiano più recente, ovvero una mancanza quasi totale di sceneggiatura. Alcune delle "rivisitazioni" dei classici però funzionano, grazie in verità più al talento dei comprimari (Giallini, Paci) che a quello monocorde del protagonista, che non riesce ad andare oltre la solita maschera sempre uguale. Si apprezza il coraggio di essere andato oltre i consueti schemi, ma è troppo poco per giustificare il prezzo del biglietto. Guardabile, ma anche no.

Jena 14/05/23 15:06 - 1550 commenti

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A Ceccherini gli si vuole bene e nei film di Pieraccioni era spesso la cosa migliore, però se come spalla comica funzionava, da solo proprio fatica a reggere un film, anche come regista. Se addirittura poi vuole fare del metacinema girando il suo 8 e mezzo... Sceneggiatura quasi assente, scenette messe una accanto all'altra a caso, non si ride quasi mai salvo per qualche "toscanata". Anche gli "omaggi"  non fanno granché ridere e anzi mettono quasi tristezza (Pinocchio). Folle che Max autoimbrigli la sua celeberrima volgarità. Mezzo punto in più perché... gli si vuole bene.
MEMORABILE: I titoli di testa con Ceccherini in maiuscolo; "Ma quale pied-à-terre? io qui ho la mi casa, so de Firenze"; "Metto gli omaggi perché non so che fà".
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  • Discussione Giùan • 30/09/11 17:09
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Del tutto ovviamente accetto serenamente l'abbattersi della scure "censoria" sul mio commento. Spero solo Zender che l'espunzione non sia da addebitare ad una lettura di gratuità volgarità: tale non voleva essere. Mi rendo conto che ribadivo il concetto un pò troppo crudamente, ma lo legavo come dire al personaggio Ceccherini. Comunque ricevuto, per quanto sommessamente mi permetto di dissentire
    Al solito: grazie
  • Discussione Samuel1979 • 20/11/17 23:45
    Addetto riparazione hardware - 4161 interventi
    Piccola parte per l'attore Totò Borgese nei panni di un simpatico parente di Alessandro Paci