Zombi con le facce pitturate e avvolti nel Domopack non se n'erano ancora visti. Di questo bisogna dare atto al film, che una didascalia iniziale dice ispirarsi a fatti reali. Naturalmente di reale c'è solo che la criogenetica esiste e che personaggi come Walt Disney, Theodore Roosevelt e Howard Hughes si vocifera possano davvero aver scelto di ibernarsi con la speranza di risvegliarsi in un futuro migliore. Il resto non solo è chiaramente inventato, ma anche ridicolo. A cominciare dagli zombi di cui sopra, che per l'appunto se ne escono dalle capsule che li mantenevano ibernati a 200 gradi sottozero e si avventano sui quattro gatti che se ne stanno la notte di Halloween all'interno...Leggi tutto della Universal Cryogenetic a fare i sorveglianti. Colpa di un black-out: costringe a portare le capsule all'esterno (dove fa più freddo!) dove fulmini temporaleschi le centrano aprendole e risvegliando i congelati; tutti avvolti in tute di stagnola e coi volti dipinti di blu o di verde... persino di giallo! Linda Blair, assistente del direttore, arriva giusto in tempo per accorgersi dello sfacelo e fuggire insieme agli altri dal pericolo argento! Girato quasi per intero al buio (noiosissima introduzione al dramma esclusa, e che comprende pure una rapina in banca ipertrash), lento e senza idee capaci di evolvere da quella di base, CHILLERS si conclude "degnamente" anticipandoci quel che faranno in futuro i sopravvissuti. Ma l'ironia degli zombi di O'Bannon è lontana.
Considerando l'approccio semiumoristico di alcune scene, si direbbe che gli autori vogliano seguire la strada del riuscito Il ritorno dei morti viventi di O'Bannon, al quale il film assomiglia anche per il tipo di ambientazione e altri particolari. Purtroppo qui siamo invece dalle parti del trash, con scene di una noia mortale e un lungo rincorrersi al buio tra "risvegliati" e vittime potenziali. Manca lo splatter (molti pasti vengono consumati fuori campo) e nel complesso c'è una tale approssimazione da far rabbrividire (per davvero però!).
Ricordo ancora l'emozionante attesa della sua uscita in vhs, a seguito della lettura di un'ormai defunta (e stupenda) rivista che ogni mese si dedicava esclusivamente all'home video (con tanto di locandine). Poi avvenne la visione e, come spesso accade, un po' di delusione. I mostri decantati non facevano così paura e gli strabilianti effettacci non erano così tanto gore... La partenza resta molto buona ed efficace, successivamente si passa al dozzinale. Avrebbe potuto essere una chicca, peccato...
Più vicino alla commedia che all'horror. Come detto dal maestro, infatti, zombi così
ridicoli non si erano ancora visti: ma tant'è. Se fallisce sul versante orrorifico, le
cose non vanno bene nemmeno dal punto di vista della parodia e dell'umorismo. Scarso
sotto ogni profilo: povero, cosa non frequente all'epoca, anche di gore. Peggio di così.
Il soggetto è semplice e si intuisce immediatamente dove voglia andare a parare. La messa in scena è di una banalità sconvolgente; nei primi 40 minuti non succede praticamente nulla, dopodichè tutto si limita a una fuga dai resuscitati scongelati e avvolti in tute d’alluminio. A parte le continue colluttazioni e fughe non c’è molto da approfondire. Alla lunga annoia e cala inevitabilmente l‘interesse.
Gli zombi avvolti dalla carta stagnola sono l'apice di una pletora di B-movies che negli anni '80 hanno proliferato incontrastati e, come nel mio caso, fatto vittime a tutto spiano. Tolto lo spunto di partenza relativamente interessante (aggiramento della morte con criostasi), l'intera pellicola si barcamena nelle classiche dinamiche stantie costruite da combattimenti loffi e inseguimenti senza troppa logica; il tutto, chiaramente, girato con una sciatteria che ha del clamoroso. Evitabile anche dagli amanti del genere.
Mediocre filmetto dell'orrore. L'idea di partenza era valida, ma le scene girate con pochissima luce, forse per coprire il penoso trucco dei "congelati" e il ritmo lentissimo lo penalizzano non poco. Il cast non brilla per bravura, le musiche non sono niente di speciale. A peggiorare il tutto è l'assenza quasi totale di splatter, che avrebbe dato sicuramente qualcosa in più.
La memorabile locandina, che campeggiava in parecchie videoteche d'antan, faceva certamente sperare in qualcosa di più interessante; è invece un fantahorror low-budget con dei cadaveri scongelati che si risvegliano come zombi assetati di sangue (ma perché poi?!), perseguitando un gruppo di guardiani e lavoratori del centro criogenico. Discreta l'atmosfera notturna, poco lo splatter; la prima parte è piuttosto noiosa, ma da quando inizia l'azione se non altro ci si diverte abbastanza, nonostante i limiti evidenti e alcuni momenti trash. Cast con qualche noto attore di genere.
Per evitare che lo zombi marcisca, lo si deve congelare! Uno dei film più poveri degli anni Ottanta. C'è poco da salvare, tra maestranze in campo, buio perenne, location pressoché unica e pochi zombi (comparse con maschere verdi e tute alluminizzate). Si sospetta che il buio possa essere stata una scelta consapevole per celare la povertà di mezzi. Linda Blair fa giusto una comparsata. Peccato perché l'idea della criogenesi e del risveglio accidentale dei surgelati mostruosamente sospesi tra morte apparente e non-vita meritava ben altro sviluppo e budget.
MEMORABILE: Lo scongelamento; La locandina foriera di illusioni.
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Il dvd Sinister purtroppo ha una qualità video appena sufficiente (master pulito ma definizione e nitidezza alquanto mediocri) che forse poteva andar bene 20 anni fa; ovviamente il film non è affatto in hd, al contrario di quanto viene riportato sulla locandina. Per inciso la versione che circola su youtube è di gran lunga superiore!