Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Arduo fare ordine all'interno di un ginepraio che in cinquant'anni ha sommato piste di ogni genere arrivando a soluzioni solo parziali. Antonello Grimaldi ci prova con una miniserie in sei puntate (di una cinquantina di minuti ciascuna) che ha il grande merito di esporre con chiarezza molti dei fatti salienti riassumendo bene il procedere delle indagini fino al 2006. La ricostruzione dei delitti, che cinematograficamente ha rappresentato sempre il momento chiave dal punto di vista spettacolare, qui viene posta in second'ordine, lasciando che l'attenzione vada a porsi sul succedersi dei procuratori e dei giudici da una parte e sul dramma personale di Renzo Rontini (Fantastichini), realmente...Leggi tutto esistito, padre di una delle vittime che non si è mai dato pace in tanti anni cercando di condurre ricerche personali che potessero in qualche modo affiancarsi a quelle della polizia.

Una miniserie che, grazie agli importanti sviluppi degli anni Novanta con l'arresto di Pacciani e degli altri "compagni di merende", alle ipotesi sul "secondo livello" riconducibili a personaggi misteriosi come Francesco Narducci (gastroenterologo di Perugia morto poco dopo l'ultimo omicidio del mostro e diventato col tempo il simbolo di tutti gli ipotetici mandanti irraggiungibili), ha molta carne al fuoco da cuocere dando un'ampia dimostrazione di quanto enorme, diramato e ampio sia il caso in questione. Dal punto di vista giudiziario la prima a mettere le mani sui dossier, a stabilire l'aggancio con l'unico delitto degli Anni Settanta, è la procuratrice Silvia Della Monaco (Grimaudo), che diventa la protagonista dei primi due episodi per poi passare la staffetta a Rotella (Camerini), quindi alla coppia Canessa (Salani)/Perugini (Giallini), cui si deve la messa in stato d'accusa di Pacciani e infine a Michele Giuttari (Colangeli), che più di tutti ha riunito le piste per dare una direzione precisa alle indagini arrivando a far condannare Vanni e Lotti (con Pacciani nel frattempo morto) e a lambire il secondo livello.

Insomma, per chi voglia davvero conoscere come si siano svolti i fatti noti senza dimenticare che comunque sempre in una fiction siamo, col compito quindi di individuare personaggi a tutto tondo, questa miniserie è davvero un ottimo punto di partenza. Che magari fatica un po' a ingranare (le prime due puntate mettono in luce qualche imbarazzo recitativo di troppo) ma che migliora progressivamente andando a concludersi con un paio d'ore decisamente ben assemblate e altamente coinvolgenti. Fantastichini è una garanzia, Salani e Giallini conducono bene la loro parte mentre è Colangeli a brillare più di tutti (anche per merito di un ruolo centralissimo).

Nella ripresa di fasi processuali note al grande pubblico (le testimonianze ai limiti del comico involontario di Vanni e Pacciani) si restituisce in pieno l'atmosfera del tempo, la fotografia e la regia sono all'altezza della situazione e, per quanto un po' didascalica, la serie assolve in pieno il compito di illustrare la via principale intrapresa dalle procure. Si tralasciano un'infinità di piste alternative (nemmeno mai citate), si sorvola su molti particolari, ma in un caso tanto complesso era inevitabile. Quello che resta è un ottimo esempio di prodotto moderno di perfetta godibilità, dedicato soprattutto a chi voglia ritrovare in sei puntate un riassunto lineare e chiaro di quanto si sia lavorato intorno al primo caso eclatante di serial killer italiano.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/12/09 DAL BENEMERITO NICOLA81 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/06/23
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Brainiac 14/12/09 10:18 - 1083 commenti

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Saranno le sequenze che rievocano il primo Argento, o che l'essere stato bambino negli Anni Ottanta fa riaffiorare frotte di terrifici particolari rimossi di quella vicenda disgraziata, oppure l'inquietante overture-cover de Le orme, ma ho seguito "Il mostro di Firenze" in apnea, con un coinvolgimento raro per un prodotto tv. Gli snodi narrativi scortano le ossessioni dei procuratori, che patiscono le proprie fragilità (la Grimaudo) o sublimano fobie da protagonismo (Camerini) peggio che in Zodiac.Il mostro di Firenze bracca lo spettatore e lo lascia a rimuginare con un sapore acre in bocca.
MEMORABILE: La sigla d'apertura, fantastica cover del meraviglioso e malevolo brano de Le orme: "Gioco di bimba", che parla di un abuso minorile.

Manowar79 13/12/09 01:44 - 309 commenti

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Un lungo preambolo sui delitti del "mostro di Firenze" e relative indagini, poi un susseguirsi di puntate striminzite e frettolose. Peccato, perché ad oggi questa sarebbe stata la migliore serie tv di marca italiana che mi sia mai capitata sott'occhio. La trovata stessa di ricreare di sana pianta il processo è impegnativa ed encomiabile, ma la regia preferisce sbrigarsela in fretta ed è così che tutto si esaurisce in poche sequenze. Lo stesso dicasi per la questione "esoterica", tutta concentrata in un'esile episodio finale. Ripeto: un vero peccato.

Nicola81 11/12/09 19:31 - 2827 commenti

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Rigorosa e vibrante ricostruzione di uno dei più sconvolgenti casi di cronaca nera italiani, di cui mette in luce anche i troppi aspetti non ancora chiariti. Molto duro ma anche commovente, incentrato non solo sulle indagini degli inquirenti ma anche sulla lunga e straziante battaglia di Renzo Rontini (Fantastichini), padre di una delle vittime. Di sangue ne scorre meno del previsto (non tutti gli omicidi vengono mostrati), ma i dettagli crudi non vengono affatto risparmiati. Diretto bene, interpretato ancora meglio. Questa è grande fiction!
MEMORABILE: Tutti belli i 6 episodi, ma ho preferito l'ultimo perché ci spiega chiaramente che tutta la verità non la sapremo mai...

Redeyes 13/12/09 09:03 - 2442 commenti

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Mi avvicino interessato a questa nuova fiction targata Sky vista la qualità delle altre. Eppure... Eppure è bella nella fotografia, nella sceneggiatura - scorre benissimo in effetti - ha una discreta soundtrack, ma la recitazione è pessima. Gli attori recitano e si vede. Non c'è niente che appaia spontaneo, a cominciare dal dialetto: Fantastichini è inascoltabile, ad esempio! Anche i "Mostri" (ad eccezione, forse, del Lotti) non hanno spessore e - ma è il male minore - la romanzatura su Pia è un po' forzata. Guardabile, certo, ma perdibile, pure!

Lovejoy 16/12/09 14:08 - 1823 commenti

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Fatto salvo che 6 episodi, per raccontare la misteriosa storia del Mostro di Firenze, a mio avviso sono pochi e che in alcuni casi si è come data una brusca accelerata per giungere ad un provvisorio "finale", questa fiction rimane tra le migliori realizzate in questi ultimi anni in Italia. La regia di Grimaldi è professionale e vi è un buon ritmo. Del cast i migliori sono Fantastichini (assolutamente memorabile nel ruolo di Renzo Rontini) e Giorgio Colangeli in quello del Commissario Giuttari. Bella colonna sonora.

Hackett 24/01/10 14:37 - 1865 commenti

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La mancanza di attori come Stefano Dionisi, Francesco Salvi e Beppe Fiorello ci fa capire che non si tratta di una produzione Rai; ma le differenze non sono solo queste e molti sono i pregi della miniserie diretta da Antonello Grimaldi. In sei puntate vengono narrati con discreta precisione e cura dei dettagli i terribili anni, dal 1974 al 1985, in cui avvennero gli efferati delitti nelle campagne fiorentine e i successivi vent’anni di indagini e processi. Ottimo il cast con il gradiro ritorno del bravo Corso Salani.

Siregon 1/03/10 14:24 - 352 commenti

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Interessante fiction che migliora di puntata in puntata diventando più amara, disillusa e riflessiva. Ottime fotografia e colonna sonora, un po' meno alcuni attori a partire da Nicole Grimaudo e Storti. Fantastichini non convince sempre ma il suo personaggio acquista credibilità con il procedere della storia. I valori in termini di produzione si vedono soprattutto rispetto alle solite porcherie targate Rai e Fininvest. Pochi 6 episodi, certi capitoli della vicenda sentivano il bisogno di approfondimenti diversi. Da vedere.

TomasMilia 31/07/10 14:35 - 157 commenti

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Superiore agli standard nostrani di fiction televisiva, mediocre per quanto riguarda la storia. Personaggi che scompaiono senza spiegazione (vedi Giallini) quando nella realtà la motivazione era forte. Procede dritto verso la tesi che il mostro sia Pacciani e il mandante Narducci, quando tutto ciò non è stato ancora provato. Un caso del genere, proprio perché ancor oggi irrisolto, avrebbe meritato più tratti in chiaroscuro e non un'opera a tesi. Fantastichini pessimo con l'accento toscano. Fuori parte Storti e la Grimaudo. Bravi gli altri.

Stefania 4/08/10 00:14 - 1599 commenti

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Intelligente nella scrittura, riesce a dare linearità a una vicenda intricata rendendo assai godibile la visione, e ben chiarisce le tre principali ipotesi investigative sui delitti di Firenze: omicidi di clan, omicidi di "guardoni", omicidi esoterici su commissione. Ho preferito le ultime due puntate, quando al punto di vista concitato ed emotivo di Rontini si sostituisce quello, lucido e sagace, dello scomodo commissario Giuttari. Valorizzati i paesaggi, idilliaci e sinistri. Ottima fiction.
MEMORABILE: Sarchielli è poco incisivo: non rende la viscida autocommiserazione, né le repentine aggressività verbali che caratterizzavano Pacciani.

Mrmanuz 5/08/10 12:18 - 9 commenti

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Il momento in cui ho esclamato "Diavolo! Allora avere Sky ha un senso se vedi in anteprima fiction fatte così bene!". Dalla prima all'ultima puntata ho apprezzato la fotografia, il montaggio e perché no, gli attori! La sceneggiatura qui è presa da un fatto reale e come è noto non c'è niente di meglio della realtà per scrivere un racconto quasi surreale. "Bravo!" al "papà di Pia".

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Piero68 23/08/10 18:12 - 2955 commenti

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Il rigore della sceneggiatura è tale da rendere questa fiction quasi un documentario. Persino alcuni dialoghi (le fasi processuali) sono identici alla realtà. Buoni anche regia, fotografia e montaggio. Qualche pecca nel casting e in qualche ruolo. Ma sono segni sintomatici di un settore che in Italia è purtroppo in declino. Il prodotto finale è comunque di alto livello. Dopo Romanzo criminale Sky mette a segno un altro colpo. Dimostrazione che le fiction-spazzatura in Italia esistono grazie a Rai e Mediaset e che basterebbe poco per alzare il livello.

Lucius 25/08/10 19:50 - 3015 commenti

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Troppo investigativo con una regia non particolarmente ispirata. Interessanti la fotografia e gli effetti speciali. Bella la sigla di apertura dei vari episodi ma inascoltabile la canzone della stessa. Sfizioso il cameo della Nicolodi, ma la sceneggiatura non approfondisce taluni aspetti psicologici di molti dei personaggi limitandosi ad un'analisi cronoligica degli omicidi e alla cronistoria delle udienze processuali. Un'occasione mancata.

Dengus 15/03/11 15:38 - 361 commenti

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Uno dei lavori migliori mai visti, quando la fiction sa ancora stupire! Peccato che non sia figlia della tv generalista. Comunque sia è un ottimo lavoro, nonostante qualche imprecisione, inesattezza ed anacronismo e le poche puntate prodotte. Dato l'argomento trattato, a mio parere ne avrebbe meritate almeno 15-20. Ottime le prove della Grimaudo, di Giallini, Storti e soprattutto Fantastichini, ben calato nella parte: dimostra le sue ottime e qualitative doti recitative, arrivando con il suo personaggio a commuovere. Uno dei motivi per avere Sky!
MEMORABILE: Le macchine dell'epoca; la morte di Rontini, ucciso dalla sofferenza per non esser venuto a conoscenza della verità.

Mark 4/07/11 02:47 - 264 commenti

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Era necessaria finalmente una trasposizione cinematografica su uno dei casi più inquietanti della storia criminale italiana. Il prologo è frenetico e con attori fuori ruolo (Grimaudo e storti), la parte centrale sembra migliorare dal punto di vista analitico ma di nuovo insorge verso il finale quella iniziale tendenza alla concisione conclusiva. Essendo una serie e non un film avrei sperato in un maggiore approfondimento o comunque in una lineare costanza narrativa: strano che ciò non sia accaduto.

Gugly 20/06/13 12:24 - 1184 commenti

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Buona riduzione tv che contrappone la solarità dei dintorni fiorentini al mistero e all'efferatezza dei delitti; peccato che l'evoluzione della vicenda venga un po' tirata via (il succedersi dei vari inquirenti e investigatori è brusco) e che l'accento di Fantastichini, bravo peraltro a rendere il dolore di Rontini, sia un po' troppo calcato; finale aperto e non poteva essere altrimenti, ma rimane l'inquietudine su una vicenda con tanti, troppi buchi.
MEMORABILE: La triste vicenda della famiglia Rontini.

Giordani 4/07/13 15:02 - 39 commenti

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Fiction piuttosto riuscita; la drammatica vicenda degli omicidi fiorentini è riproposta in modo conciso ma ponderato e l'alternanza tra la cronaca e la vicenda della famiglia di una delle vittime rende l'opera fruibile ma non pacchiana. Cast non eccezionale (con anzi alcune interpretazioni parecchio inverosimili), fotografia e colonna sonora azzeccatissime.
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  • Discussione Stefania • 1/08/10 22:16
    Addetto riparazione hardware - 604 interventi
    Sto seguendo in queste settimane le puntate su Canale 5. Mi sembra una fiction ben girata e ben scritta: non era facile trovare un filo d'Arianna in una vicenda labirintica che, tra delitti e processi, si è protratta per oltre vent'anni.
    La scelta del punto di vista di Rontini mi sembra buona: il suo è lo sguardo emotivamente più coinvolto, perciò anche quello emotivamente più coinvolgente per lo spettatore. Certo, è vero che Fantastichini "toscaneggia", ma quelle vocali arrotate... non sono fiorentine!
    Ho sentito che non verrà dato grande risalto alla "pista esoterica", quella relativa alla misteriosa setta di salvatore Indovino, con quei rituali segreti che pare coinvolgessero personaggi assai in vista. E sì che è una pista affascinante, genuinamente horror, la più interessante dal punto di vista sociologico (se non da quello investigativo): rigurgiti di irrazionalismo esoterico-satanico nella città dell'umanesimo razionalista! Scusate la lunghezza del mio post, ma come fiorentina la vicenda l'ho vissuta: ero piccola negli anni dei delitti, ma già grande negli anni dei processi. ciò che è accaduto non è stato solo il dramma di Rontini (lo dico con grande rispetto), ma il dramma di tutta una città.
  • Discussione Gugly • 1/08/10 22:21
    Portaborse - 4711 interventi
    Da non fiorentina l'unico pecca mi sembra l'eccessivo salto verso gli ultimi anni, si passa dagli anni 80 al processo nel 1993.
  • Discussione Gugly • 7/08/10 09:02
    Portaborse - 4711 interventi
    Ma hanno trasmesso le ultime due puntate insieme? Non ci ho capito più nulla...
  • Discussione Lucius • 27/08/10 21:03
    Scrivano - 9063 interventi
    Avrà pure un bel testo la canzone di Galatone, ma sfido chiunque a comprarsi il cd, de gustibus.
  • Discussione Brainiac • 28/08/10 01:07
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Ti riferisci alla sigla? la canzone è una cover de Le orme, di quelli sì che vale la pena di comprarsi un Lp. E a chi piace il prog, anche tutta la discografia, che si trova a prezzi stracciati (35 euri per 11 cd, Universal music collection).
    Ultima modifica: 28/08/10 01:08 da Brainiac
  • Discussione ShangaiJoe • 10/05/11 15:51
    Galoppino - 216 interventi
    Manowar79 ebbe a dire:
    l'attore che interpreta Pacciani (Sarchielli) non mi sembrava una faccia nuova: sono convinto infatti di averlo visto come comparsa non accretidata nella serie "Voci Notturne" (1995). Interpretava il ruolo di un professore o qualcosa del genere. Qualcuno di voi può confermare?

    Al 99,9% direi di no. Però è accreditato ne "L'arcano incantatore"...magari lo hai visto li. Altrimenti è "Leone" in "Nonhosonno" di Argento.
    Ultima modifica: 10/05/11 15:51 da ShangaiJoe
  • Discussione ShangaiJoe • 10/05/11 16:24
    Galoppino - 216 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Ti riferisci alla sigla? la canzone è una cover de Le orme, di quelli sì che vale la pena di comprarsi un Lp. E a chi piace il prog, anche tutta la discografia, che si trova a prezzi stracciati (35 euri per 11 cd, Universal music collection).

    "Uomo di pezza", l'album che contiene appunto "Gioco di Bimba" è un disco imprescindibile. Da "Una dolcezza nuova" ad "Alienazione" è un'alternarsi di sensazioni raramente riscontrabili nei dischi di prog. italiano dell'epoca. Le Orme hanno sempre avuto questo alone di mistero che li circondava...ricordo che quando acquistai "Collage" rimanevo pomeriggi interi ad ascoltarlo incantato dall'alone sinistro che emanava la copertina...
  • Discussione ShangaiJoe • 10/05/11 16:51
    Galoppino - 216 interventi
    Manowar79 ebbe a dire:
    l'attore che interpreta Pacciani (Sarchielli) non mi sembrava una faccia nuova: sono convinto infatti di averlo visto come comparsa non accretidata nella serie "Voci Notturne" (1995). Interpretava il ruolo di un professore o qualcosa del genere. Qualcuno di voi può confermare?

    Al 99,9% direi di no. Però è accreditato ne "L'arcano incantatore"...magari lo hai visto li. Altrimenti è "Leone" in "Nonhosonno" di Argento.

    Caspita hai ragione...lo hai anche già sgamato nel thread, appunto, di "Voci notturne".
    Ultima modifica: 10/05/11 17:42 da Zender
  • Discussione Zender • 10/05/11 17:03
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Concordo con Shangai. Le Orme hanno saputo essere tra i non moltissimi gruppi prog originali dei Settanta. Stile e sonorità inconfondibili, e "Gioco di bimba" è un bel manifesto del loro stile, forse la loro canzone più nota in assoluto.
  • Discussione Maxspur • 19/04/20 14:07
    Galoppino - 208 interventi
    Nella terza puntata il parroco che celebra il funerale di Pia Rontini e Claudio Stefanacci sembra essere: Mireno Scali, noto negli anni '80 per essere il sosia di Roberto Benigni.