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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/02/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 25/02/07 09:11 - 5274 commenti

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Robusto, ben recitato dramma di denuncia su ciò che accade nelle carceri. Ovviamente a farne le spese sono i detenuti, i più deboli in primis. Politici e istituzioni fanno muro. Redford bravo e decisamente in parte, sia quando è infiltrato che quando esce allo scoperto. Molte cose non si scordano (il deposito di carne, le fosse, il vecchio guercio). Eccessivamente lungo, ma aiutato da una buona sceneggiatura. Notevole e da vedere.
MEMORABILE: "Ti aspetta una "telefonata""; Il capo ristrutturazioni, dopo il crollo del tetto, porta una torta a Brubaker, per fargli capire come vanno le cose.

Sibenik 22/08/07 19:41 - 90 commenti

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Grande interpretazione di Redford per una delle pellicole cult del filone carcerario yankee. Il direttore Harry Brubaker (Redford) si infiltra come detenuto nel carcere di Wakefield di cui prenderà le redini successivamente e scopre quale sia il vero "giro del fumo". Ottima rappresentazione della realtà e delle gerarchie consolidate all'interno del mondo carcerario, dove non si riesce a comprendere dove sia il vero marcio che affligge i detenuti comuni: all'interno delle galere o tra i politici che tirano i fili dall'esterno. Ottimo.
MEMORABILE: Come dice Brubaker: si può accettare i compromessi per le strategie, non per i principi.

Magnetti 24/09/07 12:26 - 1103 commenti

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Grazie anche al riuscito meccanismo dell'infiltrazione fra i carcerati del bravo R. Redford, Brubaker è un buon film pervaso da una nota di pessimismo sulla possibilità di affermazione della giustizia (l'integrità di Brubaker contro il marciume del carcere sembra una lotta contro i mulini a vento). È un film che non ci si stanca di rivedere (numerosissimi i passaggi televisivi) e questa è una gran qualità che a volte manca anche ai capolavori. Ottima prova di tutti gli attori, anche di quelli che devono interpretare ruoli viscidi.

Capannelle 29/04/08 17:18 - 4411 commenti

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Un film ben riuscito del filone penitenziario che si poggia su una sceneggiatura molto solida e un altrettanto riuscito equilibrio tra i vari personaggi, senza che nessuno rubi la scena ad altri. Redford è credibile sia come finto prigioniero che come direttore desideroso di riaffermare un minimo di giustizia all'interno di un sistema dove tutti hanno qualcosa da spartirsi.

Galbo 5/01/08 21:56 - 12392 commenti

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Le frequentemente clamorose anomalie del sistema carcerario sono l'oggetto di questo ben realizzato e significativo lavoro di Rosenberg che pur non raggiungendo i livelli di altri film del genere occupa tuttavia un suo posto nel cinema di ambiente penitenziario. Ciò è in gran aprte dovuto alla buona sceneggiatura, ben scritta e priva di tempi morti e alla vigorosa interpretazione di Redford.

Mickes2 27/08/14 10:16 - 1670 commenti

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I panni lerci si lavano in casa, ma Brubaker non è d’accordo e lotta con tutte le sue forze, fisiche e intellettuali, per sconfiggere un sistema losco e inestricabile. Basato su una reale esperienza di vita, è un solido dramma carcerario d’impegno etico e civile che tramite una regia semplice ma affilata e una sceneggiatura molto buona descrive le malefatte, la disumanità e la cupidigia dell’ambiente giudiziario americano. Esibizione della violenza funzionale e mai compiaciuta, clima perennemente cupo ma sobrio. Un gran bel film.
MEMORABILE: Il bellissimo finale.

Pigro 18/01/09 10:56 - 9666 commenti

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Nuovo direttore rivoluziona un penitenziario dove allignano violenza e corruzione. Un ottimo film di ambiente carcerario, ben calibrato in ogni suo aspetto, con un Redford assolutamente strepitoso. Il protagonista si muove perfettamente e cocciutamente dentro il livido mondo degli interessi sporchi che governano la prigione, disegnando un bel ritratto di eroe perdente-vincente. Notevoli anche i personaggi minori. Importante la tensione civile, anche se inferiore a quella drammatica e spettacolare. Da vedere.

Stefania 14/03/10 18:29 - 1599 commenti

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Dramma carcerario senza molte sorprese, se si esclude l'espediente iniziale (subito svelato) di Brubaker, nuovo direttore di un'ingovernabile galera, di fingersi detenuto, per scoprire i motivi di tale... ingovernabilità. Che sono i soliti: corruzione dei dirigenti, violenza dei sorveglianti, omertà dei detenuti. Personaggi senza grandi sfumature, ma la crudezza delle situazioni è impressionante, ed è sempre bella la lotta di un uomo solo contro un sistema subdolo e ostile. E la sua vittoria, che è anche quella di chi non ha saputo lottare.

Rambo90 7/03/11 03:15 - 7697 commenti

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Appassionante dramma carcerario diretto dal bravo Rosenberg (già autore di Nick mano fredda). La storia è un susseguirsi di vicende di sfruttamento e svilimento dei detenuti ed è difficile non restare coinvolti dall'umanità del protagonista Brubaker, l'unico che cercherà di porre fine al corrotto sistema delle carceri. Redford è un ottimo protagonista, perfetto nell'incarnare ogni sfaccettatura del suo personaggio, con lui ci sono bravissimi caratteristi come Kotto, Keith, Clark e un Morgan Freeman alle prime armi. Imperdibile.
MEMORABILE: Il camuffamento iniziale di Brubaker tra i detenuti.

Jofielias 5/12/11 08:46 - 170 commenti

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Uno straordinario e indimenticabile film di denuncia civile sugli abusi dell'autorità all'interno di un carcere. La storia poggia su una solidissima sceneggiatura e una perfetta orchestrazione dei caratteri. A tratti molto intenso, trova sempre la misura tra impegno e spettacolo, senza soluzioni furbe o lacrimevoli (dove scivola invece a tratti il suo epigono Le ali della libertà). Robert Redford qui è al suo meglio nel ricoprire il ruolo del riformatore coraggioso e idealista.
MEMORABILE: L'indimendicabile scena finale in cui i detenuti omaggiano Brubaker che lascia il carcere.

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Daniela 11/06/13 12:30 - 12662 commenti

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Ve l'immaginate un direttore di carcere appena nominato che si infiltra fra i detenuti per scoprire le loro reali condizioni di vita? Rosenberg, grazie ad una buona sceneggiatura che mixa con equilibrio impegno e spettacolo, riesce a renderlo credibile in questo film entrato a buon ragione a far parte dei classici del carcerario americano. Parte del merito va al cast, con il democratico Redford particolarmente a suo agio nel ruolo del funzionario onesto e progressista che si trova davanti ad un muro ma non demorde. Non senza qualche caduta retorica, ma avvincente, "robusto" come si suol dire.
MEMORABILE: Il saluto finale

Pinhead80 8/07/14 19:40 - 4759 commenti

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Il nuovo direttore di una prigione si intrufola nella stessa come detenuto per smascherare il clima di violenza dell'istituto penitenziario. Il film regge bene per un'oretta grazie alla buona interpretazione di Redford (attore che non amo molto) e a una trama interessante. Via via che i nodi vengono al pettine il film perde un po' di consistenza. Si lascia comunque guardare con piacere.

Jandileida 27/11/14 12:30 - 1565 commenti

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Solido film d'ambientazione carceraria in cui un caparbio Redford si trova a combattere, da solo, contro le incrostazioni maleodoranti della politica americana. Come detto, le note più positive sono la compattezza della sceneggiatura e il grande mestiere di tutto il cast, due fattori che rendono il film molto godibile e sicuramente interessante anche dal punto di vista della coscienza civica, il che non guasta mai. Certo, a volte tra chioma bionda, sorriso smagliante e spirito liberal, il personaggio di Redford perde un po' di aderenza con la realtà.

Nicola81 12/09/16 17:36 - 2857 commenti

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L'ottima interpretazione di Robert Redford (sempre a suo agio in ruoli progressisti) è il fiore all'occhiello di questo intenso film di denuncia della corruzione e della brutalità che, complici la burocrazia e la politica, permeano il sistema carcerario americano. Il rischio di scivolare nella retorica c'è sempre, ma Rosenberg dirige con mano sicura, forte di una sceneggiatura solida ed equilibrata, non per niente ispirata a una storia realmente accaduta. Molto bravi anche i comprimari. Discrete le musiche di Lalo Schifrin.
MEMORABILE: Reford davanti al comitato di gestione del carcere; Il finale.

Magi94 8/07/17 16:40 - 952 commenti

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Buon dramma carcerario che rompe gli schemi ed elegge a protagonista "buono" il nuovo direttore del carcere. Criticati con corretta ferocia i soprusi contro i prigionieri più deboli e i malsani rapporti col mondo della politica, la sceneggiatura è scritta bene anche se il film si prolunga un po' troppo. Molto bravo Robert Redford, malgrado a volte appaia lezioso (com'è d'altronde nel suo stile). Un buon film.

Markus 23/08/17 10:56 - 3687 commenti

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Un criminologo infiltrato in un carcere come semplice detenuto rivelerà lo squallore e le violenze perpetuate sui reclusi. Dramma carcerario fine Anni '60 tratto da una storia vera, di cui l'allora quarantenne Robert Redford - faccia da repubblicano e cuore democratico - diventa istrionica spina dorsale (si annovera tra le sue interpretazioni migliori). Registicamente prolisso nell'esecuzione e con una seconda parte meno convincente della prima, il film resta in ogni caso di buon fattura e con momenti toccanti.

Paulaster 30/04/20 14:31 - 4419 commenti

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Direttore di carcere si finge detenuto per capire il marcio che regna. Doppio tema: si denunciano le difficili condizioni dei carcerati e insieme della politica che agisce per interesse personale. Buon equilibrio in un film civile: Redford diventa il paladino dei diritti (con accentuata propensione da giustiziere) che non vuole fare scandalo ma scuotere le coscienze. Finale con una punta retorica che sembra quasi aver potuto ispirare L'attimo fuggente.
MEMORABILE: Gli occhiali da sole per chi esce dall'isolamento; Il tetto crollato della baracca; La ricerca dei cadaveri dei prigionieri.

Enzus79 10/11/21 22:40 - 2896 commenti

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Ispirato da un fatto realmente accaduto. Film carcerario impegnato che poteva appassionare molto di più, dato che nella seconda parte il livello di interesse scema quando si forza il pedale del romanzesco creando non pochi dubbi sull'evoluzione della trama. Regia efficace (specialmente nella prima mezz'ora), Robert Redford convincente: in certi ruoli si è sempre calato bene.

Silvestro 31/10/22 08:32 - 361 commenti

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Robusto film sulla vita di carcere che può contare sull'interpretazione ispirata di Robert Redford e su una regia solida. La pellicola denuncia le brutalità della prigione con grande realismo e, anche se ogni tanto fa capolino un po' di retorica, la forza espressiva non viene meno. Finale discreto, anche se forse leggermente affettato. Insomma, un gran bel film.

Anthonyvm 10/01/23 15:35 - 5689 commenti

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Rosenberg firma una valida opera di denuncia sociale ispirata a fatti realmente accaduti, avvalendosi di un Redford in splendida forma nei panni dell'impegnatissimo paladino della giustizia. Le quasi inevitabili ostentazioni di moralistica liberal, a un passo dallo sdolcinato (la conclusione corale in stile L'attimo fuggente), vengono magistralmente controbilanciate da crudi momenti di brutalità carceraria (concentrati nella prima mezz'ora) e un costante senso di minaccia in crescendo, che flirta apertamente col thriller durante l'ultima tranche. Pellicola appassionante e memorabile.
MEMORABILE: Spinell supervisiona le frustate; Freeman perde la testa; Crollo del tetto; Il testimone appeso all'asta a testa in giù; Il campo di cadaveri sepolti.

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  • Curiosità Buiomega71 • 10/11/14 17:04
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Film Dossier", condotto da Enzo Biagi, 12 aprile 1984) di Brubaker:

  • Curiosità Fauno • 10/03/19 02:22
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno il flano del film:

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