Curiosa e a tratti controversa, in bilico tra il drammone psicologico e il cinema d'autore impegnato, l'opera prima di Armenia Balducci nasce certamente con ambizioni di un certo livello (basti vedere il cast). Un film vestito di tutto punto con gli abiti della festa, confezionato in modo impeccabile dal punto di vista estetico e formale (molto belle le location di una Fregene desolata e quasi irriconoscibile). Interessante e romantica la musica dei Goblin, qui orfani di Simonetti ma senza grossi contraccolpi. Sottovalutato e quasi invisibile.
MEMORABILE: Il suicidio di Maximilian Schell e il finale malinconico.
Dramma dove protagonisti sono i contrasti tra uomini e donne nonchè le dinamiche complesse dei rapporti umani e sentimentali, in una guerra di nervi che non ha vincitori, ma solo vinti. Statico e pieno di dialoghi, nella classica tradizione del cinema d'autore europeo anni '70, con poche musiche che compaiono principalmente nella seconda parte (dei Goblin, belle ma fuori luogo). Tuttavia il buon cast offre una prova convincente, contornato da una suggestiva Fregene uggiosa. Da vedere con lo spirito giusto; comunque non male, dopotutto.
Ciò che disturba di più è la fasullaggine dei dialoghi, con il mix anni '70 di banalità ideologiche e di turpiloquio chic che diventa insopportabile nella ridicola scenata del protagonista alla moglie e alla giovanissima amante. Se si aggiungono le estenuanti lentezze, le inutili digressioni, le musiche fuori luogo, la frittata è fatta. A impedire il naufragio totale provvede una splendida e intensa Jacqueline Bisset, capace di dare comunque spessore al personaggio. Penosi i personaggi maschili, ma è probabilmente ciò a cui puntava la Balducci.
MEMORABILE: La Bisset in lacrime al distributore di benzina.
Fastidiose velleità autoriali per un film che si segue pure discretamente, ma con personaggi dai caratteri troppo marcati (il marito!) e una sceneggiatura che punta all'antonionismo con parole chiave annesse (quelle cui accennava un certo Bruno Cortona) affogando il tutto in un femminismo ben poco progressista, in cui la risolutivissima reazione delle donne di fronte al maschio bastardo (ma sessualmente appetibile) consiste nel consolarsi a vicenda bevendo vino. Le musiche dei Goblin (che eccelse non paiono) non c'incastrano nulla.
Volontariamente durissimo da digerire: i personaggi sono brutti soprattutto fuori (perfino la Bisset sembra una megera!), onde risaltare il loro incoercibile stress di fondo. Sulle liti la simpatia è più per il gentil sesso ma non si arriva al femminismo, visto che il compagno, fra una sclerata e l'altra, non dice solo eresie. E non è assolutamente limitato alla sua epoca, poiché è bastato farcire con la crisi economica un siffatto substrato di diffusa incomunicabilità e incomprensione fra i sessi e l'amara torta del femminicidio è arrivata puntuale...
MEMORABILE: Il pianto dirotto dal benzinaio e la scena al buio che ne segue.
Ha la capacità di addentrarsi nelle dinamiche relazionali di coppia, di sesso e complicanze sentimentali, ma soffre di un montaggio che sfiora il logorroico e che attenua la resa filmica. La coppia Bisset/Guerritore è quantomeno originale e non stona, nel complesso. Le musiche dei Goblin forniscono al film quel condimento "piccante" indispensabile a una pellicola del genere, ma non si traducono in alchimia per via dei difetti di regia. Lodevoli le intenzioni dello script.
MEMORABILE: La Bisset che si fa i piedi del suo uomo.
Luca Venantini HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare la registrazione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Ristampato il vinile in due edizioni: una normale (il costo si aggira sui 20 euro) e una splatter edition (il costo si aggira sui 50 euro).Nessuna differenza riguardo le tracklists, in sostanza la splatter edition si differenzia per la grafica.
Rif .AMS LP 69 by AMS RECORDS su licenza Cinevox Records Srl.