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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/03/08 DAL BENEMERITO DUSSO
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Dusso 4/03/08 10:08 - 1566 commenti

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Film che non mi ha entusiasmato per via di una storia derivativa poco interessante; però per carità, il film si segue benissimo con momenti gradevoli. Il vero protagonista è Montagnani in ruolo quasi da cattivo dove non sempre è credibile; molto bella ma un po'inespressiva la Araya, Gasparri al suo primo film entra in scena solo al quarantesimo minuto. La migliore interpetazione la offre Micheline Presle come moglie alcolizzata. Girato in Colombia a Santa Marta. Molto interessante nel dvd l'intervista alla figlia di Gasparri.

Homesick 25/04/08 10:36 - 5737 commenti

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Esotico terzomondista, ambientato in una Colombia decisamente poco turistica ed esposta invece allo sfruttamento dei signorotti locali e alla conquista dei bianchi. Il plot segue diversi percorsi (avventura, erotismo, inganni, un pizzico di folklore), ma risulta nel complesso poco incisivo e non di rado noioso. Buone interpretazioni di Montagnani, che mostra tutta la sua bravura prima di essere di lì a poco costretto, suo malgrado, a ritirarsi negli angusti spazi della commediaccia, e della Presle, moglie sfatta e derelitta. In una scena si ode un brano da Il dio serpente.
MEMORABILE: L'evasione dal carcere.

M.lupetti 15/11/09 14:47 - 58 commenti

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Erotico-esotico di stampo classico di valore mediocre, ma interessante perché è il primo film interpretato da Franco Gasparri (dopo alcuni peplum girati in giovanissima età), qui protagonista della classiche schermaglie amorose insiema al grande Montagnani e alla bella Zeudi Araya. Il personaggio di Montagnani, molto controverso e sfaccettato, è a suo modo curioso e rappresenta quasi un unicum nella carriera dell'attore toscano. La vicenda presenta però poche sorprese anche se Zeudy è sempre un bel vedere.

Il Gobbo 16/05/12 22:51 - 3015 commenti

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Chissà, forse nel 1974 Montagnani era spendibile per un film del genere, ma a vederlo ora credibilità e physique scarseggiano tragicamente. Barboso, goffo, recitato male, alla fin fine con poca Zeudi Araya nel suo splendore: tutti i coinvolti hanno fatto di meglio. Compreso il trio Bixio-Frizzi-Tempera, che propina sui titoli di coda un plagio spudorato del "Love's theme" di Barry White, oltretutto inadattissimo...

Daidae 30/09/12 03:34 - 3179 commenti

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Mediocre e noioso. Le buone intenzioni da parte di Paolella c'erano sicuramente tutte e il cast è buono (sopratutto Montagnani, che non è mai stato un attore da commediette come molti pensano). Ma nonostante questo rimane confuso, lungo e a tratti insopportabile. Passabili le musiche, belle ambientazioni, stupenda la Araya.
MEMORABILE: Il finale.

Ronax 29/10/12 15:50 - 1252 commenti

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Torrido melodramma tropicale che vede la bella Zeudi, la preda in questione, concupita dal giovane e fascinoso Franco Gasparri e dal maturo e un po' viscido Montagnani, in un insolito ruolo drammatico pre-commediaccia. Indovinate chi sceglierà. Trama trita e ritrita, parzialmente riscattata dalla dignitosa regia di Paolella e dall'interessante ambientazione, quasi documentaristica, in una Colombia povera e degradata, fra favelas e piantagioni schiaviste. La Araya concede solo qualche fuggevole nudo, sopra le righe la veterana Micheline Presle.
MEMORABILE: L'improbabile e quasi comica fuga di Montagnani dal carcere, le splendide auto americane d'epoca su cui si muovono i protagonisti.

Pessoa 2/10/20 00:59 - 2476 commenti

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Interessante film di Paolella che propone una volta tanto un Montagnani impegnato in un ruolo vero, fuori dalla teoria di lazzi e cachinni che era costretto ad emettere nelle commedie sexy. La storia sa di già visto ma non mancano momenti godibili, il cast non demerita nonostante i limiti di alcuni interpreti, mentre la confezione modesta risente del budget limitato. Pregevoli alcune location sudamericane con una ricostruzione antropica non priva di una certa cognizione di causa. Non è un capolavoro, ma si può guardare senza rimpianti.
MEMORABILE: Le belle location, naturali ed urbane; La scena finale.

Buiomega71 11/08/21 00:55 - 2910 commenti

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Paolella infiamma la visione già a inizio film (il selvaggio stupro di gruppo ai danni della Araya sulla spiaggia), poi si barcamena tra il noir e il melodramma dai riverberi esoticheggianti, con la Presle sfatta e alcolizzata Baby Jane, un fazendero dalle untuose e laide fattezze di Fatty Arbuckle (squarcia i ventri delle sue dipendenti) e un finale allucinato simil western tra le impervie paludi. La Araya si denuda (poco) e fa l'amore tra le fresche frasche con Gasparri, mentre Montagnani giganteggia. Solido drammone, sotto l'ombra delle palme, tra Matarazzo e l'exploitation.
MEMORABILE: Martinez linciato come nel poliziottesco paolelliano; Il bagno delle ragazze nude pre Cannibal holocaust; Il serrato interrogatorio.

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  • Musiche Lucius • 15/02/21 09:14
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la cover forata del 45 giri originale:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/preda1.jpg[/img]
    Ultima modifica: 15/02/21 09:25 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 11/08/21 09:54
    Consigliere - 25998 interventi
    Rassegna estiva
    EsoticaErotica
    Un'estate al tropico dei sensi
     

    Grandissimo regista Paolella, che sà realizzare cinema popolare come dio comanda, tecnicamente elevato e con un mood che stà tra le "matarazzate" e la pura exploitation (le donne che lavorano alla piantagione assumono i tratti sudaticci di un WIP).

    Già subito, a inizio film, proprio sui titoli di testa , Paolella infiamma la visione con la Araya che fugge, inseguita da tre balordi in jeep, sulla spiaggia, destinata ad un brutale e selvaggio stupro di gruppo. Grandissima sequenza dove salta fuori di che pasta era fatto il buon Domenico. Un intro che nemmeno Ruggero Deodato porta il film in una dimensione exploitativa notevole e che riprenderà, in un contesto differente, anche Enzo Castellari per 1990 i guerrieri del Bronx.

    Poi , Paolella mischia sapientemente l'esotic/movie con il noir, il melodramma con l'avventura e spizzichi di "survivor movie" e ne esce un film ibrido, a tratti emozionante, impreziosito dalla suggestiva fotografia di Armando Nannuzzi e dallo score incalzante di Bixio/Frizzi, destreggiandosi in fughe carcerarie, rapine, caldo umido e appiccicoso, fino ad un finale allucinato , simil western, nella fuga disperata tra le impervie paludi.

    Montagnani giganteggia, la Presle è una sfattissima e alcolizzata Baby Jane che si crogiola nella solitudine e nei ricordi sempre con la bottiglia, o il bicchiere, in mano, la Araya indigena dalla purezza candida, in un mix esplosivo da fumettone con look internazionale.

    Paolella dona riprese mozzafiato all'americana (la sequenza d'amore in macchina tra Gasparri e la Araya, con la MDP che si avvicina alla macchina), mostra un gruppo di ragazze giulive, che lavorano alla piantagione, mentre fanno il bagno nudissime anticipando un momento simile di Cannibal Holocaust e sterza nel sadismo con la laida e untuosa figura del "fazendero" Martinez, un ciccione schifoso dalle fatezze alla Fatty Arbuckle, e che, come Arbuckle ama infilare oggetti dentro le sue dipendenti, squarciandole il ventre (la ragazza esamine a terra con il sangue che le cola tra le cosce), che finirà quasi linciato dalle operaie inferocite come succederà ad un personaggio nel poliziottesco paolelliano di tre anni dopo.

    La Araya si denuda (poco) donando un nudo integrale nella sequenza più esoticoerotica del film, quando corre sotto le palme, per poi, amoreggiare, tra le fresche frasche, con Gasparri.

    Un pò ridicola la fuga dal carcere di Montagnani, ma sono note stonate accettabili in un film che trasuda passione e pulsioni sanguigne.

    Notevole il cast e solo l'intro "sex and violence" lo manda direttamente in zona cult.

    Al Bertrand Tavernier di Colpo di spugna, forse, non sarà passato inosservato.

    Valore aggiunto, poi, il ritratto di una Colombia ben poco turistica e per niente cartolinesca (a parte, forse, la Araya sotto l'ombra delle palme).
    Ultima modifica: 11/08/21 12:27 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 11/08/21 10:20
    Consigliere - 25998 interventi
    Buono il dvd edito dalla Cecchi Gori

    Formato: 1.85:1
    Audio: italiano
    Sottotitoli: italiano per non udenti
    Come extra: Marco Giusti parla del film (5 minuti), intervista alla bellissima figlia di Franco Gasparri, Stella (14 minuti), schede filmografiche di Zeudy Araya, Franco Gasparri e Domenico Paolella.
    Durata effettiva: 1h, 33m e 56s  

    ATTENZIONE: L'edizione Cecchi Gori è la versione integrale, che recupera i due tagli effettuati all'epoca per abbassare il divieto dai 18 ai 14 anni (da Italiataglia: La Araya tenuta ferma, con il bruto che le mette il braccio intorno al collo e le tiene ferma la testa mentre un'altro della ghenga-il biondino-la possiede da tergo , durante lo stupro all'inizio e la scena d'amore tra la Araya e Gasparri sulla spiaggia tra le foglie cadute delle palme, presenti nel dvd in questione).

    Immagine al minuto 1.24.23.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/PDVD-214.jpg[/img]
    Ultima modifica: 11/08/21 15:00 da Buiomega71