Escape room - Film (2019)

Escape room
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Escape Room
Anno: 2019
Genere: horror (colore)
Note: Seguito da "Escape room 2 - Gioco mortale" (2021)
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Clamoroso fritto misto che a citarne le diverse fonti si arriva a dieci senza sforzo e a venti pensandoci un minuto di più, ESCAPE ROOM è l'ennesimo figlio di Babbo Natali che già nell'incipit racchiude gran parte di ciò che ha da dire e del modo in cui lo dirà: c'è un tizio chiuso in una stanza che gli si sta accartocciando addosso il quale, ansimando e gridando, armeggia con tutto ciò che ha intorno per salvare la pelle. Musica martellante, buona ricerca scenografica, riprese vorticose che provano ad incrementare il clima ansiogeno da fine vita di quella che è a tutti gli effetti...Leggi tutto la più tipica delle vittime dell'Enigmista di turno. Alt. si riavvolge il il nastro, naturalmente, ed ecco che ritorna la pace. Tre giorni prima a Chicago, Illinois. Una studentella di fisica timida e in gambissima (Russell), un broker strafottente (Ellis), un magazziniere (Miller), un nerd appassionato di videogiochi (Dodani), un ex minatore (Labine) e una "veterana" di guerra (Woll) ricevono in regalo da chissà chi un cubo che smuovendolo si apre magicamente. Invece dei cenobiti (vuoi mettere?) appare loro un invito a presentarsi per guadagnare una gran somma di denaro; e così poco dopo li ritrovi tutti lì, seduti in una sala d'attesa aspettando di essere convocati dal gran cerimoniere di turno. Ma c'è la fregatura, come sempre in questi casi: il gioco è già cominciato e quella è la prima escape room da cui fuggire prima di finire scaldati a morte. Subito un ovvio panico generalizzato si diffonde e tutti a spremersi le meningi. E cos'è questo, e cosa si pigia lì, e cosa significa quel numero, e come sanno che io... In film così, in cui la sceneggiatura è semplicemente un susseguirsi di ipotesi da vagliare per superare un ostacolo e cimentarsi col successivo, c'è poco da aspettarsi di innovativo. E così ci si sofferma a osservare gli ambienti, studiati per intrigare con trappole sempre diverse. Ovviamente noi non possiamo che seguire i ragionamenti dei protagonisti, perché risolvere qualsivoglia enigma in tempo zero ci risulta impossibile. Anche perché la misteriosa entità che ha organizzato tutto conosce approfonditamente il passato di ognuna delle vittime e le soluzioni sono pensate per loro, in modo da illuminare poi pure noi mano a mano su ciò che ognuno dei malcapitati nasconde. Ma è tutto così caotico, rumoroso, eccessivo, scosso da musiche e riprese che agiscono insieme per terremotare ogni sequenza da irritare, dopo un po': un costante bombardamento che solo in brevi tratti s'interrompe per farci respirare (come nelle suggestive scene sulla neve, a dire il vero diluite senza un vero motivo). E naturalmente questi megagiochi al cinema si trascinano dietro una scia di sangue dovuta al sadismo di chi li prepara: si crepa senza che nemmeno si faccia in tempo a contare chi manca, ci si rotola e ribalta in spazi chiusi zeppi di ingranaggi, meccanismi astrusi... Il tutto prima di un colpo di scena patetico che vorrebbe aprire a un sequel intercambiabile, di quelli cioè che lo attacchi a uno qualsiasi di questi gioco-movie e va sempre bene, tanto chi mai li ricorderà questi sei disgraziati? Non uno che emerga dall'anonimato: giovani unbreakable senza un'ultima destinazione certa, intatti per poco nonostante la dea bendata. D'accordo, Robitel ci mette il mestiere, la prossima volta non sarebbe male si ricordasse anche dell'anima. Non il peggiore del mucchio selvaggio di un sottogenere modernissimo e in espansione, va detto, semplicemente uno dei tanti.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/03/19 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/08/19
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Digital 14/03/19 21:49 - 1257 commenti

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Questa specie di Saw 2.0 diverte anzichenò! La parte iniziale è di quelle più tipiche, con la carrellata sui personaggi (tutti con caratteri piuttosto standardizzati) che andranno a partecipare alla famigerata escape room, ma una volta che si entra nel vivo il ritmo aumenta, così come la tensione. Nota di merito per le stanze, ognuna delle quali piuttosto stravagante, con gli indizi utili per uscire sempre più fantasiosi. Il cast non demerita; esattamente come il film che, come è del tutto evidente, avrà almeno un sequel. Un vero spasso!

Rambo90 15/03/19 01:55 - 7697 commenti

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Più thriller che horror, con una costruzione a scatole cinesi che richiama alcuni sequel di Saw, Identità sospette e quant'altro (pure Quella casa nel bosco), ma con un target che mira chiaramente a un pubblico di teenager. I personaggi sono stereotipati, i dialoghi farciti di battute imbarazzanti, ma per tre quarti la tensione regge e il gioco effettivamente coinvolge. Crolla un po' quando si devono tirare le somme e le spiegazioni sono trite, così come lo strascico aperto verso un sequel. Comunque vedibile.

Ryo 19/03/19 11:17 - 2169 commenti

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Il trailer prometteva peggio. Esplorando il mondo divertente delle escape room il regista mette nel frullatore 10 piccoli indiani, Cube e Saw II creando una piccola sorpresa dagli spunti interessanti. Non mancano però dei difetti: lo scarso spessore dei personaggi che rasentano lo stereotipo, dialoghi poco incisivi e spesso fastidiosamente reiterati e musiche piatte quanto invasive. Il ritmo è buono e alcuni enigmi sono geniali. Potrebbe inaugurare una nuova saga alla stregua di Final destination.
MEMORABILE: La stanza pub al contrario; La stanza zebrata psichedelica.

Il ferrini 7/04/19 00:49 - 2358 commenti

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Un gruppo di scampati alla morte (Final destination) deve superare una serie di stanze (Cube) disseminate di trappole mortali (Saw). Nella prima fa troppo caldo, nella seconda fa freddo, seguono pavimenti che crollano, un veleno diffuso nell'aria e così via: è tutto talmente già visto che il tedio fa presto capolino, nonostante il ritmo serrato. Si aggiunga che i personaggi sono poco caratterizzati e che di horror non c'è sostanzialmente nulla. Film mediocre, prevedibile, senza un guizzo. Brava Deborah Ann Woll, già apprezzata in Daredevil.
MEMORABILE: La chiave nel cubo di ghiaccio sciolta col calore delle mani.

Daniela 11/04/19 22:52 - 12662 commenti

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Poco o nulla di originale in queste stanze cellistiche assemblate dal tizio di Saw in combutta con quello di Little Eye, però, a fronte di aspettative modeste, la visione risulta piuttosto gradevole, non tanto per merito dei personaggi in campo, tutti più o meno stereotipati secondo le regole dell'assortimento horror standard (sono sei e non cinque, ma uno si vede poco) quanto per l'arredo dei locali e la varietà delle situazioni. Niente male neppure l'immancabile colpo di scena nel finale. Potabile.
MEMORABILE: Dal caldo al freddo; La stanza del biliardo a testa in giù; La stanza a righe allucinogena

Herrkinski 12/04/19 02:06 - 8111 commenti

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Certo i film ispiratori di questo survival-movie sono ben chiari, Cube e Saw su tutti ma in generale anche l'intero filone dei giochi mortali orditi da ricchi figuri senza volto a scopo di divertimento. Detto questo, lo script è comunque scritto bene, con enigmi complessi e scenografie fotografate con grande stile visivo; Robitel dimostra di aver fatto progressi come regista e realizza il suo miglior film, riuscendo anche a mantenere alti interesse e tensione senza spargimenti gratuiti di sangue. Sembra che si prospetti un nuovo franchise...
MEMORABILE: La sala da biliardo.

Pesten 9/05/19 08:02 - 790 commenti

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Un film forte di uno svolgimento carico di tensione e di soluzioni tecniche e visive decisamente interessanti che cedono solamente nel finale, quando è il momento di dare una spiegazione allo spettatore. L'impostazione si ispira a Saw, così come la tipologia e la gestione dei personaggi sono tipiche di certo filone tanto caro ai produttori e meno al pubblico, ma le soluzioni tengono attaccati allo schermo. Sequel in vista?

Taxius 16/06/19 19:52 - 1656 commenti

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Dopo il grande successo a livello planetario delle escape room era inevitabile ambientarci un horror, in cui i vari partecipanti venissero massacrati a ogni minimo errore. Il film di Adam Robitel ricorda molto la saga di Cube: il principio è infatti praticamente lo stesso. Escape Room si rivela essere una bella sorpresa grazie a una buona sceneggiatura e a una bella ambientazione. Oltretutto il ritmo è calzante e i vari trabocchetti geniali. Finale aperto che lascia intendere un sequel.

Anthonyvm 28/08/19 14:42 - 5689 commenti

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Classico survival horror con più di una similitudine coi vari Cube - Il cubo, Saw l'enigmista et similia. Più che sulla claustrofobia, Robitel punta sull'azione e sulla suspense, imbastendo una sequela di stanze e di trappole sempre più elaborate (alla stregua dei livelli di un videogame) e tenendo personaggi e pubblico col fiato sospeso. Il gioco, seppur ripetitivo e già visto altrove, è ben organizzato e gli attori sono in parte. Ottime le scenografie, che vanno dal macabro al surreale. Il cliffhanger finale è detestabile e insoddisfacente.
MEMORABILE: La stanza del freddo con morte sotto ghiaccio à La maledizione di Damien; La sala da biliardo al rovescio; La stanza con illusioni ottiche sui muri.

Pumpkh75 17/09/19 13:55 - 1749 commenti

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Puro intrattenimento mainstream. L’accezione del termine è però positiva perché è vero che sembra spesso di assistere a una versione grosso budget de Il cubo ma lo è altrettanto che la cura nell’allestimento machiavellico delle stanze è di quelle regali (si veda il biliardo capovolto che da solo illumina tutti gli ambienti). Pochissimo horror e personaggi chiaramente stereotipati, ma stavolta nel contesto non pare una disgrazia. Un consiglio: vederlo prima dell’omonimo titolo del 2017, al contrario si partirebbe con molti pregiudizi. Gradevole.

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Piero68 11/11/19 10:54 - 2957 commenti

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Con un soggetto evidentemente ispirato a Cube e Hypercube, questo Escape room può contare sicuramente su di un budget migliore e una regia più oculata in alcune scelte. Cast non proprio eccelso ma almeno la sceneggiatura ha il pregio di creare caratterizzazioni non troppo stereotipate e che presentano qualche sorpresa nell'evoluzione della narrazione. Ottime le ricostruzioni delle varie "stanze", non sempre all'altezza invece gli indovinelli da risolvere per fuggire. Finale un po' telefonato e che lascia aperta la porta a un sequel.

Ira72 13/11/19 11:13 - 1313 commenti

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I punti forti del film sono pochi: la scenografia e l'ultimo minuto. Tutto il resto è telefonatissimo, stereotipato, con attori poco incisivi e battute rivolte soprattutto a un pubblico adolescenziale. La durata limitata rende comunque il thriller guardabile, ma certamente non si distingue per originalità, né per efferatezze. Proprio perché palesemente ispirato a Saw, si poteva azzardare maggiormente, invece gli omicidi sono quasi delicati, a confronto. Anche i personaggi prescelti sono conformi ai soliti copioni: il nerd, la bellona, lo stupido, il genio e così via.

Pinhead80 1/12/19 21:37 - 4759 commenti

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Un gruppo di persone viene reclutato per un gioco all'apparenza innocuo con l'alettante promessa di ricevere diecimila dollari in caso di vittoria. Quello che non sanno è che sarà l'inizio del loro incubo. Tra i film "trappola" questo è uno di quelli che non aggiunge nulla all'immaginario generale sia come sceneggiatura, sia come tranelli. La formazione del cast rispetta il classico canone per cui chiunque potrebbe empatizzare con uno di loro, ma la recitazione è poca cosa. Non raggiunge la sufficienza.
MEMORABILE: Il bar al contrario.

Cotola 31/12/19 11:22 - 9043 commenti

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La derivatività è una caratteristica tipica dell'horror contemporaneo e non solo di quello: essere originali è sempre più difficile. I debiti qui sono tanti ma vengono subito in mente Saw, Cube e non solo. I meccanismi narrativi e psicologici sono visti mille volte anche se si va avanti piacevolmente nella visione per capire come i protagonisti supereranno le varie stanze che sono tutte realizzate, quello sì, con estrema cura e perizia. Svolte narrative, colpi di scena (finale compreso) visti mille volte. In ogni caso vedibile per una serata rilassante.
MEMORABILE: La stanza del biliardo.

Jdelarge 6/01/20 11:12 - 1000 commenti

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Filmetto senza alcuna pretesa, vista la completa assenza di originalità dovuta a una trama riciclata principalmente da Saw e simile, anche, a molti altri prodotti del genere. Cosa ben più grave, però, è che la regia si rivela completamente inadeguata e, tramite un montaggio serratissimo, non permette allo spettatore di scoprire e conoscere le enigmatiche stanze dalle quali i malcapitati dovranno uscire, ignorando, in questo modo, l'unico motivo per cui un film del genere dovrebbe esistere. Pessimo.

Viccrowley 21/01/20 22:51 - 814 commenti

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Dopo la sconfinata inutilità di Insidious - L'ultima chiave, non si riponevano grandi speranze nel nuovo lavoro di Robitel, che invece riserva buonissimi momenti. La moda delle Escape Room dà la possibilità di rispolverare dinamiche alla Saw o Cube sotto nuove prospettive. Bandito quasi del tutto il gore, si punta su una buona tensione e su enigmi divertenti e ben congegnati. La nota stonata è come spesso accade il cast, anonimo e senza mordente e il solito finale aperto. Comunque più che guardabile.

Noodles 23/10/20 23:35 - 2227 commenti

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Horror che tutto sommato poteva essere dignitoso. Ci sono alcuni momenti buoni, altri davvero inquietanti. Ma ciò che veramente manca è la tensione continua. Il film ha infatti diverse cadute in tal senso e verso il finale si fa sempre più mediocre, sino a un finale pessimo. Anche la recitazione è mediocre: il cast appare totalmente inadeguato e non aiutato dai pessimi dialoghi. La sceneggiatura dà la sensazione di essere curata in alcuni momenti e in altri di essere stata buttata là senza pensarci. Non orribile come altri esempi coevi, ma delude.

Jandileida 6/01/21 11:51 - 1565 commenti

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Originale? No. Riuscito? Sì. Pur situandosi in un filone ben identificabile che riporta indietro fino al Cubo canadese, la ciambella che ci propone Robitel può dirsi con il buco perché non eccede nel Grand Guignol gratuito ma riesce comunque a costruire una certa tensione (pur con una discreta dose di prevedibilità) soprattuto grazie a stanze ed enigmi ben congegnati e a loro modo coinvolgenti. Peccato per il finale che apre la strada ad un numero 2 ma che chiude in maniera troppo bislacca il film. Attori un po' anonimi ma funzionali e non troppo invadenti. Divertente.

Redeyes 1/02/21 08:18 - 2449 commenti

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L'ex vampira Jessica e un manipolo di fortunati vengono catapultati in una sorta di Cubo 2.0 alle prese con machiavelliche trappole degne di Kramer e finanziate non già dall'Èlite Hunting Club ma da qualcosa di simile. Raccogliendo idee qua e là si imposta un film che non ha molto da dire e anzi poco diverte con i suoi indovinelli sacrificati sull'altare della musica e del "ritmo". Sappiamo già dove andremo a parare e niente scombussola le previsioni. Poco sangue apparente rispetto ai già citati e poca claustrofobia e l'ultima trappola potrebbe essere un nuovo franchise!

Kinodrop 30/05/21 19:35 - 2950 commenti

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Coinvolti da una misteriosa organizzazione, alcuni ragazzi accettano per denaro la sfida di uscire indenni da una serie di stanze/scatole cinesi piene di trappole e indizi sempre più insolubili. A causa del citazionismo estremo, sia per i personaggi che per la dinamica delle situazioni, non si percepisce nessuno scatto innovativo, anche se l'impianto scenografico e alcune soluzioni della trappola non sono niente male e tengono viva l'attenzione almeno per un certo tratto, mentre il tentativo di giustificarne le ragioni sembra solo un espediente per un ipotetico sequel.
MEMORABILE: La stanza "forno ventilato"; Il pub capovolto; La stanza lisergica; Nella morsa della stanza mobile.

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Lupus73 25/07/21 16:05 - 1494 commenti

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Ennesima escape room, ma probabilmente si tratta di una delle più riuscite, anche se poco violenta. La confezione è molto curata e probabilmente una delle carte a favore sta nelle varie ambientazioni molto suggestive: la baita tra nevi e ghiacci, il bar con biliardo eccetera; anche le varie trappole con trabocchetti, sofisticazioni varie e rompicapi ben congegnati hanno la loro parte (a cominciare dal cubo con l'invito), il tutto condito con una buona gestione delle dinamiche, della suspense e della tensione. Accompagnato da uno scotch va giù che è un piacere.
MEMORABILE: La citazione di Karate Kid (e Miyagi sullo schermo).

Mco 8/10/21 12:03 - 2327 commenti

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Tema inflazionato: giochi di abilità, prove di velocità, prontezza ed arguzia. I partecipanti a questa nuova avventura claustrofobica si ritrovano in balìa di enigmi sempre più complicati, anche se chi mastica cinema di genere comincia a denotare che l'esagerazione ingenera spesso confusione diegetica. I protagonisti cuciono su di sé personggi di scarsa empatia e l'azione non risulta particolarmente avvincente sin verso la parte conclusiva. A quel punto qualcuno dei tanto attesi sussulti irrompe sullo schermo, consegnando nell'insieme un prodotto perlomeno discreto.

Straffuori 21/03/22 15:21 - 338 commenti

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Film horror/rompicapo/cervellotico che raggruppa una mezza dozzina eterogenea di partecipanti (alcuni odiosissimi come l'ipocrita e cinico uomo d'affari e il nerd appassionato di giochi) e li catapulta all'interno di un gioco ricco di enigmi pericolosi col fine di vincere 10000$. Movimentato da subito, ma ciò che rimane è confusione e ritmo che passa dal noioso al forsennato. Da vedere per caso giusto per passare il tempo.

Gottardi 21/03/23 11:13 - 396 commenti

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Personaggi eterogenei si ritrovano senza conoscersi a giocare in una escape room, ma ben presto il gioco si tramuta in incubo. Per quanto lo svolgimento sia lineare, ossia si sa fin da prima di iniziare la visione che sarà un gioco ad eliminazione, le trovate sono variegate e notevoli e riescono felicemente a tenere alto il livello di adrenalina. Originali scenografie, regia di mano felice, di ottima fattura anche gli effetti speciali.  Non manca poi un finale esplicativo perlomeno sufficientemente credibile.

Galbo 17/07/23 16:54 - 12392 commenti

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Un film che poteva avere una ragione di essere qualche anno fa e che invece giunge fuori tempo massimo per potere ambire a un minimo di originalità. Invece è tutto già visto e prevedibile, una continua rimasticatura di pellicole precedenti, resa più irritante da una sceneggiatura che non si sforza nemmeno di caratterizzare i personaggi in modo accettabile, ma si presta a dialoghi imbarazzanti e figure tracciate con il copia incolla. Giusto qualche momento di più sano thriller tiene in piedi per poco la baracca. Evitabile.

Magerehein 26/12/23 10:46 - 1001 commenti

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Prendendo come metro di paragone l'omonimo film del 2017, si osserva che questo risulta migliore sotto quasi ogni aspetto. Le trappole sono ben più elaborate (talvolta fin troppo, ma occorre un plauso per la cura profusa nell'allestimento dei diversi ambienti), i malcapitati protagonisti risultano meno antipatici e va apprezzato che stavolta la mano dietro all'intero gioco non sia un clone di Saw. Nel complesso non c'è niente di troppo originale o verosimile, gli manca qualcosa per essere un buon film, ma offre un onesto intrattenimento. Interessante il colpo di scena conclusivo.
MEMORABILE: La stanza del biliardo con musica distorta di sottofondo ("Downtown" di Petula Clark).
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