Libido - Film (1965)

Libido
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1965
Genere: thriller (bianco e nero)
Note: Lo stesso Gastaldi, nel 1981, ne dirige un sequel: "Notturno con grida".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Introdotto da una lunga considerazione di Freud sulla libido, il film di Gastaldi e Salerno prevede sulla carta elementi che avrebbero potuto alzarne le quotazioni, a cominciare dal trauma infantile su cui si apre: carillon, grida fuori campo, una donna in pelle di leopardo agonizzante sui titoli di testa, il piccolo Christian che osserva la scena con tanto d'occhi. Occhi che, inquadrati in primo piano, si sovrappongono a quelli di Giancarlo Giannini (nel cast come John Charlie Johns!) con una lunga ellisse che ci porta al presente. Assieme a sua moglie (Dominique Boschero), al tutore cui deve sottostare prima del compimento del venticinquesimo anno d'età (Pigozzi) e alla di lui moglie (Maryl) stanno...Leggi tutto tutti tornando alla tenuta di famiglia (un castelletto sulla scogliera) per un inventario. Si capisce però che rimettere piede laddove ebbe un simile shock non sarà facile, per Christian, ancora in cura da un medico dopo tanti anni. E siccome tutta l'eredità non sarà sua se verrà dichiarato pazzo c'è lì di sicuro chi ha teoricamente interesse a non mantenerlo troppo sano... Facile il solito richiamo ai Diabolici di Clouzot, ma improponibile il confronto a livello di cast: un ancora troppo acerbo Giannini con ciuffo fluido non incide, la Bosquero e Pigozzi si limitano a fare quel che devono senza brillare, la Maryl sale sopra le righe - visto che il personaggio glielo concede - esibendo la volgarità della donna di scarsa cultura (“Però, che culoni dipingevano una volta”, davanti a un quadro d'epoca). Ma a mancare è il lavoro in regia, con una tensione che proprio fatica a montare e un lungo vagare per le ricche sale della tenuta di un Giannini che non sa proprio come rendere il turbamento del suo Christian senza ripetersi. Chiaramente non ci vuol molto prima che abbia qualche visione (la pipa del padre che ancora fuma, la sedia che dondola da sola, addirittura la sagoma che guarda verso il mare...), ma anche qui la fantasia scarseggia e le stesse si riconducono a un gioco i cui contorni non son certo difficili da intuire. Il tutto prima di uno showdown finale verboso in cui si cerca in ogni modo di ribaltare la situazione. Qualche scena al mare per dare un minimo di respiro al clima claustrofobico, avvisaglie di un possibile piano scoperto da un Giannini dallo sguardo perennemente distratto. Di buono ci sono la suggestiva fotografia in bianco e nero, più in generale una confezione di livello, un cast che se non altro non sbraca e qualche spunto purtroppo portato in scena senza la necessaria convinzione. Occasione persa.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/09/08 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/06/17
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Undying 22/09/08 22:07 - 3807 commenti

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Dopo aver scritto alcuni horror diretti da Freda, Bava, Margheriti, Mastrocinque e Polselli, lo sceneggiatore Gastaldi tenta il debutto dietro la M.d.P., fortificato dalla presenza di attori di certo interesse (Giannini, Pigozzi e la moglie Mara Maryl). Dirige un intricato thriller dalle atmosfere sottese (ma purtroppo confuse) ambientato in una dimora che appare - inizialmente - spettrale. Probabilmente l'autore risente ancora del lavoro realizzato per Bava (La frusta e il corpo, 1963) sviluppando sostanzialmente un soggetto molto simile. Co-regista è il fratello di Enrico Maria Salerno.

Cotola 22/02/09 23:17 - 9058 commenti

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Thriller firmato dal duo Ernesto Gastaldi e Vittorio Salerno che fallisce proprio dove avrebbe dovuto riuscire: la tensione, infatti, latita non poco nonostante i diversi colpi di scena (abbastanza prevedibili) a causa di una sceneggiatura che ripercorre strade già note ed anche l’atmosfera, su cui il film vorrebbe puntare, non è certo riuscita come si richiede ad una pellicola del genere.

Ciavazzaro 29/07/11 21:14 - 4770 commenti

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Bel thriller morboso diretto dal grande sceneggiatore Gastaldi. Giannini è una garanzia, ma anche il resto del cast brilla per qualità: da Pigozzi amministratore alla giovane mogliettina un po' cretina Maryl all'elegante Dominique Boschero. L'inquietante grillo-giocattolo domina la scena, le location sono molto azzeccate. Da riscoprire.
MEMORABILE: Il finale sulla scogliera.

Homesick 10/08/11 09:28 - 5737 commenti

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Un piccolo grande film. Prima di fornire copioni a Guerrieri e Lenzi che ne amplieranno la dimensione altoborghese e psichedelica, Gastaldi apre già le porte al giallo complottista: un intrico derivato da I diabolici, cosparso di morbosità – ma c’è pure un trauma infantile che prefigura gli assassini di Argento –, suggestioni gotiche e colpi di scena, oltre ad un finale perfido, in anticipo su Emanuelle e Françoise. Le turbe di Giannini e gli starnazzii dell’“oca giuliva” Maryl bilanciano il contegno di Pigozzi e della Boschero, costituendo con essi un quartetto d’interpreti vincente.
MEMORABILE: La Maryl (aka Mara Chianetta) davanti ai quadri di Rubens: «Però, che culoni dipingevano una volta!»; il finale con la scogliera e le catene.

Fauno 21/03/12 10:30 - 2212 commenti

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Centomila volte meglio lo pseudo-sequel. Qui da salvare ci sono le solite suggestive immagini in bianco e nero e l'ingenuità da ignorantotta che sa il fatto suo di quel simpaticissimo tappo della Maryl... il suo atteggiamento da semianalfabeta sexy è quasi unico. Per il resto non ci sono sorprese nel modo più assoluto e il film è scarso, nonostante non sfiguri un giovanissimo ed ancora inesperto Giannini.

Dusso 4/09/12 20:01 - 1566 commenti

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Piccolo film giallo che ha il merito di anticipare il filone dei complottistici alla Umberto Lenzi. Pellicola ingenua girata al risparmio ma dotata di un suo fascino particolare e di qualche momento da ricordare. Giannini non ancora famoso è sotto pseudonimo, mentre la svampita Mara Maryl (autrice del soggetto) è in realtà la moglie del regista Gastaldi.

Ronax 28/09/12 01:17 - 1255 commenti

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Film di raccordo fra il gotico horror primi anni '60 e il giallo complottistico di fine decennio. Del primo riprende l'ambientazione e il classico b/n, del secondo anticipa gli intrighi familiari a base di eredità con una timida spruzzata di erotismo. Visti i magri incassi, il pubblico non sembra avere molto gradito e non si può dargli del tutto torto: la sceneggiatura è approssimativa, i colpi di scena si succedono confusamente e il film prende un po' di quota solo nel finale. Intriganti le due belle cattivone Dominique Boschero e Mara Maryl.
MEMORABILE: Il lato B del bikini di Mara Maryl.

Lucius 17/11/12 11:37 - 3015 commenti

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Il giallo presenta qualche spunto interessante, primo tra tutti l'interpretazione di Giannini, con la sua escalation di ossessioni derivanti dal passato e la villa castelletto sulla scogliera; ma il personaggio di Mara Maryl e la rispettiva interpretazione dell'attrice risultano come note stonate, in un contesto del genere. Un poker d'attori per una tavolata di ossessioni e avididità atta a ricordarci che la libido non si riferisce solo all'ambito sessuale. Dimenticato.

John trent 10/10/13 11:08 - 326 commenti

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Filmetto girato in assoluta economia (a partire dal B/N), co-diretto da Gastaldi e Vittorio Salerno che ha il merito di anticipare alcune tematiche care ai gialli complottisti e anche argentiani (il trauma infantile) che verranno. La Boschero è bellissima ma la vera sorpresa è Mara Maryl (moglie di Gastaldi), oca giuliva davvero adorabile. Completano il cast Pigozzi e un giovane e bravo Giancarlo Giannini sotto pseudonimo (John Charlie Johns!). La trovata del pupazzo del grillo parlante e della sedia a dondolo è da applausi. Da riscoprire.
MEMORABILE: le ossessioni di Christian; La sedia a dondolo e il pupazzo del grilo parlante; La scogliera.

Digital 15/10/13 08:48 - 1257 commenti

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Risaputo e decisamente carente per quel che concerne la tensione. Nella prima ora non succede niente di così scioccante, al che viene spontaneo domandarsi se ci siamo realmente messi alla visione di un thriller. La location della villa (con annessi funesti ricordi) è indubbiamente macabra e Giannini, malgrado la tenera età, dimostra spiccate doti recitative, ma il film rimane scarsamente riuscito.

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Giùan 27/11/13 07:13 - 4567 commenti

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Fatta la spunta alla non richiesta e sommaria glossa psichiatrica (“l’introduzione” al concetto di libido), oltrechè alle ridondanze narrative a hoc per allungar il metraggio, siamo di fronte a un gioiello thriller horror che non avrebbe sfigurato nel carnet della factory di Corman. Gastaldi e Salerno son scaltri nello scansare le secche del gotico, ”smascherando” in tempo cinematograficamente utile gli interessi terreni che si celan dietro i fantasmi e regalando un notevole colpo d’ala sadico al film. Assortito quartetto d’attori. In crescendo.
MEMORABILE: Gli sguardi torvi ma carezzevoli di Pigozzi; Il carillon pre-argentiano; La Boschero morta; Mara Maryl nella stanza degli specchi.

Il Gobbo 9/12/13 11:39 - 3015 commenti

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Tentativo no-budget tutto sommato non spiacevole, ma penalizzato principalmente da due limiti: un canovaccio già non più fresco (anche se non ancora frusto) e una lentezza terrificante che dissipa le potenziali atmosfere. Buono il finale. Giannini un po' teatrale, ottimo Pigozzi, onesta la Boschero, fisicaccio la Chianetta.

Maik271 20/11/14 17:37 - 436 commenti

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Film al risparmio per il duo di registi, che vede un giovanissimo Giannini alle prese con le sue turbe giovanili. Del thriller non c'è molto, la suspense manca, ma le interpretazioni del cast sono di buon livello e la storia, anche se in parte prevedibile, si segue con interesse fino al finale intricato. Da rivalutare.

Corinne 11/07/16 20:44 - 420 commenti

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Christian (un giovanissimo e irriconoscibile Giannini) torna dopo anni nella casa in cui assistette all'omicidio di una donna a opera del padre e comincia a vedere cose strane. Squilibrio mentale o complotto ai suoi danni? Trama che verrà riproposta fino alla nausea degli anni successivi, qui immersa nell'atmosfera e nel ritmo da vecchio giallo (il b/n aiuta parecchio) tra temporali, tuffi dalla scogliera e tetra magione isolata. Finale spietato e non del tutto prevedibile.
MEMORABILE: Il carillon e il suo uso creativo; Le urla finali.

Rufus68 25/09/16 21:29 - 3845 commenti

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Fuorviante l'introduzione, messa più per vezzo intellettuale che per reale necessità didascalica. Inutile aspettarsi, quindi, uno scavo psicanalitico: il film pare un gotico, ma è solo un giallo con scioglimento finale, blandamente ingarbugliato e depistante. Non che succeda molto, in verità e la messinscena è poverella assai... eppure l'accelerazione del gioco al massacro negli ultimi minuti vanta una sinistra efficacia. Discreti gli attori, in linea col tono generale.

Deepred89 1/03/17 02:40 - 3709 commenti

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Thriller psicologico di basso budget ma buonissimo artigianato. Circa due quarti di godibile suspense in crescendo, poi gli indizi si fanno espliciti e il clima si distende, ma gli ultimi dieci minuti (a rischio kitsch ma efficaci) sapranno comunque ripagare le attese. A reggere il film sulle proprie spalle un giovane ma già talentuoso Giannini, coadiuvato da buon triello di attori di cui giusto la Maryl lascia qualche perplessità. Inizio un po' lento e atmosfera non particolarmente incisiva, ma il senso di ambiguità e attesa è ben reso.

Trivex 4/04/17 09:33 - 1744 commenti

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Storia semplice ma dai risvolti particolari, trattata con energia e con momenti anche forti, per l'epoca. Ottimo Giannini ma anche Pigozzi non è male, in questo ruolo drammatico. Il comparto femminile è ben composto in estetica e nella recitazione, anche se la bionda appare stereotipata e un po' artificiale nella sua dimensione "subnormale". Regia moderatamente statica e, a parer mio, non così capace di valorizzare le location, alcune veramente belle (ma forse è anche colpa del b/n). Visione consigliata anche ai non adepti di questo tipo di cinema.
MEMORABILE: La stanza degli specchi.

Nicola81 15/04/17 13:27 - 2862 commenti

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Sorta di anello di congiunzione tra il gotico e i gialli che verranno, quelli di Lenzi in primis (l'eredità contesa) ma anche quelli di Argento (il trauma infantile). Produzione spartana e ritmo non eccelso, ma si respira una discreta atmosfera e bisogna dare atto al duo Gastaldi/Salerno di aver confezionato un finale piuttosto imprevedibile e con soli quattro personaggi sulla scena non era cosa facile. Attori accettabili (Giannini mostra già qualche sprazzo della sua bravura) e musiche discretamente efficaci di Rustichelli.
MEMORABILE: L'incipit e l'ultimo quarto d'ora.

Myvincent 31/03/19 09:38 - 3744 commenti

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Incursione freudiana nel giallo classico i cui moventi sono sempre gli stessi dalla nascita del mondo. Assistiamo alle smorfie terrorizzate di Giannini, rampollo di una generazione geneticamente malata. Il film è più un dramma che altro e il plot si lascia indovinare, almeno dagli esperti più consumati, mentre Luciano Pigozzi è una presenza "rassicurante", in questo genere di produzioni.

Metakosmos 17/08/22 22:31 - 300 commenti

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Anticipatore delle tendenze del giallo italiano degli anni Settanta, questo giallo supera la precedente moda del gotico mettendo contenuti maggiormente psicanalitici (si veda la lunga scritta introduttiva sul termine che dà il titolo) e impostazione e intreccio complesso con continui colpi di scena nella parte finale. Anche da un punto di vista tecnico la fotografia strabiliante, le atmosfere lugubri e desolanti (qui un maniero sul mare) e il sapiente uso delle musiche (in questo caso provenienti da un inquietante carillon) anticipano lo stile di molti classici successivi. Seminale.
MEMORABILE: Il carillon; Il finale.

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Herrkinski 21/02/23 14:37 - 8124 commenti

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Noioso giallo con intenzioni morbose che ha l'unico merito di anticipare i più noti lavori sui generis di Lenzi (su tutti) e un intero filone che spopolerà da fine anni '60 e per tutti i '70; gli elementi tipici sono già presenti, dagli intrighi familiari alla borghesia viziosa, passando per le malattie mentali, i traumi infantili e i dettagli sinistri (il carillon inquietante, la tetra casa sulla scogliera). Ne esce però un lavoro spesso noioso e molto datato (non solo per il bianco e nero), che non riesce a imprimere tensione e prevedibilmente casto dal punto di vista sexy.
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  • Discussione Dusso • 24/01/13 17:17
    Archivista in seconda - 1832 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Chiediamo a Dusso o Legnani, che è molto terreno loro...

    Purtroppo non ho mai visto "Notturno con grida" nel dvd di "Libido" Gastaldi ne parla ma non ricordo se fosse un remake o una sorta di seguito
  • Discussione B. Legnani • 24/01/13 18:03
    Pianificazione e progetti - 14968 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Chiediamo a Dusso o Legnani, che è molto terreno loro...

    Devo trovare, per rispondere, il dossier Nocturno su Gastaldi.
  • Discussione B. Legnani • 24/01/13 18:05
    Pianificazione e progetti - 14968 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Chiediamo a Dusso o Legnani, che è molto terreno loro...

    Devo trovare, per rispondere, il dossier Nocturno su Gastaldi.


    Scusate, ma c'è il parere di Fauno, qui sopra, che li ha visti entrambi. Sequel.
  • Discussione Zender • 24/01/13 18:18
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Ops, vero. Quindi era sbagliata solo la nota di Libido, quadratini e il resto era tutto giusto.
    Ultima modifica: 24/01/13 18:19 da Zender
  • Homevideo John trent • 27/10/13 18:56
    Custode notturno - 526 interventi
    Fantastico il trailer italiano che gioca con le lettere del titolo:

    "... nei Labirinti
    dell'Inconscio
    Brucia
    l'Insidia
    di una Dannata
    Ossessione..."

    L
    I
    B
    I
    D
    O



    http://www.youtube.com/watch?v=4-TX51g4R7w&list=UU3OHdH-yTEDLz71_-9l7sLg
  • Homevideo Zender • 27/10/13 19:23
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Sì, un simpatico gioco di lettering devo dire, che colpisce perché non te l'aspetti, quando leggi la frase in sovrimpressione all'inizio.
  • Curiosità M.shannon • 2/11/13 08:57
    Disoccupato - 307 interventi
    Ho trovato nel sito di Ernesto Gastaldi una trama di "Libido" molto diversa dal film, più avvincente e con un finale a mio avviso migliore. Lì è riportata come la trama del film senza ulteriori precisazioni.

    Ho chiesto direttamente a Ernesto Gastaldi che mi ha risposto:

    "E' vero, è messo come soggetto di "Libido" ma era il soggetto per un remake a colori piuttosto diverso ("La villa sulla scogliera") che non si è mai fatto. Noi facemmo poi una specie di seguito con "Notturno con grida".
  • Discussione Zender • 3/11/13 08:45
    Capo scrivano - 47813 interventi
    M.shannon ebbe a dire:
    Ho trovato nel sito di Ernesto Gastaldi questa trama di "Libido" molto diversa dal film, più avvincente e con un finale a mio avviso migliore. Lì è riportata come la trama del film senza ulteriori precisazioni.

    Ho chiesto direttamente a Ernesto Gastaldi che mi ha risposto:

    "E' vero, è messo come soggetto di "Libido" ma era il soggetto per un remake a colori piuttosto diverso ("La villa sulla scogliera") che non si è mai fatto. Noi facemmo poi una specie di seguito con "Notturno con grida".


    Ti ho messo tutto in forma di curiosità e l'ho spostato lì, Shannon. era curioso e interessante!.
  • Curiosità Zender • 13/02/17 17:22
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Curiosità Ellerre • 1/07/17 23:29
    Call center Davinotti - 1203 interventi
    PARTITA DI SCACCHI AL CASTELLO DELLA CASTELLUCCIA
    La scena scacchistica del film vede Paul (Pigozzi) sfidare Eileen (Boschero) in una partita di cui il regista non ce ne lascia vedere la fine. Paul è in netto vantaggio e potrebbe vincere facilmente in poche mosse. Ma il “pollo” cosa fa? Mobilita la Regina per mangiare un Cavallo difeso dal pedone… La stessa Brigitte (Maryl), l’oca giuliva di sua moglie, si accorge del marchiano errore e gli fa notare la cosa con parole sue: “Ma come?! Ti lasci fregare un cosone alto così da un cosino piccolo così?”.



    L’unica sequenza di mosse visibili sono quindi: …Ce4, Dxe4 fxe4. Nonostante lo svarione da parte del bianco, la posizione che si viene a creare è di quasi perfetta parità:



    Ma a parte le mosse da principianti dei due, che ci possono anche stare, c’è da notare l’erroraccio dello scacchista di scena (ammesso che ci fosse un esperto sul set) che posiziona la scacchiera in maniera errata con la casa scura in a8