Undying • 29/10/09 15:02
Comunicazione esterna - 7565 interventiI parametri, come per ogni genere cinematografico, sono piuttosto aleatori e non definiti in maniera rigorosa.
Notoriamente la definizione di commedia, termine antico di molto anticipatore della macchina cinematografica, risale alle rappresentazioni teatrali sviluppate in prossimità di particolari festività.
I temi della commedia classica sono solitamente leggeri, hanno finalità d'intrattenimento, di predisposizione al buon umore e - caratteristica fondamentale - conducono ad un lieto fine, senza obbligatoriamente, tuttavia, indurre al sorriso.
La comicità è invece più diretta, non necessariamente rincorre una storia lineare (tantomeno un lieto fine: si pensi ai
Fantozzi o taluni film con
Banfi) e può quindi essere imbastita dietro gag scollegate le une dalle altre; è una naturale conseguenza della satira teatrale, quest'ultima, con i suoi obiettivi solitamente mirati a mettere in ridicolo "poteri", nonché usi e costumi della Società, è molto più vicino al genere cinematografico definito come comico.
Per fare un esempio:
Belle al bar è una commedia (con i suoi buoni propositi, la sua predisposizione al buon umore e al lieto fine);
Pierino è un film comico, essendo un insieme di barzellette messe una dietro all'altra spesso senza legame.
Fatte le debite distintizioni, il paragone con il thriller e l'horror non è sbagliato: si tratta di due generi che hanno base comune (la tensione, il macabro, il mistero) trattati però in maniera velata quando non suggerita in un caso (il thriller) ed esplicita nonché finalizzata a generare disgusto nell'altro (l'horror).
In questo senso possiamo dire che la commedia sta al thriller come il comico all'horror.
Ultima modifica: 29/10/09 15:17 da
Undying