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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Sgt. Bilko
Anno: 1996
Genere: commedia (colore)
Regia: Jonathan Lynn
Note: E non "Il sergente Bilko"o "Il sergente Bilco".
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Una farsa militaresca vecchio stile, con uno Steve Martin mattatore assoluto ovviamente a suo agio nel ruolo del sergente “corruttore” di truppe, fanatico del gioco d'azzardo e delle scommesse. Il suo plotone, un insieme di mezzi scemi che assecondano in pieno la passione del loro capo, prende la vita militare con una vacanza e finché le ispezioni sono fatta dal colonnello ritardato Dan Aykroyd (anche lui perfetto nel suo ruolo) nessuno si preoccupa. Quando però l'ispezione verrà dall'esterno, comandata da un maggiore che con Bilko (cioè Martin) aveva già avuto seri problemi, le cose non saranno più così semplici. Innervata da una comicità semplice ma da alcuni momenti particolarmente azzeccati...Leggi tutto (almeno cinque le gag da citazione), SGT. BILKO è una commedia che promette molto più di quanto poi manterrà, risultando spesso prevedibile e ripetitiva. Il finale tenta di accontentare i fan che vogliono l’happy ending a ogni costo (ultimamente Martin sta un po’ esagerando in questo senso, perdendo quella verve che ne aveva contraddistinto gli esordi); tuttavia, nei limiti di una farsa senza troppe pretese, il film di Jonathan Lynn (quello di SIGNORI, IL DELITTO E’ SERVITO e MIO CUGINO VINCENZO) sa divertire (a sprazzi) e offre un cast in buona forma (la prova di Aykroyd, pur in secondo piano, non è da sottovalutare). Un film americano fino al midollo, che soddisferà gli amanti della risata più disimpegnata senza infastidire esageratamente i fan dell'umorismo più ricercato. Tratto da una serie tv americana degli Anni Cinquanta.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Tarabas - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Lovejoy, Galbo - Mediocre, ma con un suo perché:
Puppigallo
Discreta commedia ravvivata sopratutto dalle interpretazioni degli attori. Steve Martin si conferma una volta di più come un autentico fuoriclasse nel genere, con una prova davvero al bacio; Aykroyd torna su livelli di eccellenza dopo qualche prova non proprio da ricordare; Phil Hartman regala anche lui un'ottima performance. La storia in fondo conta poco. Le risate non mancano e l'importante è quello. Buon ritmo.
Il Sergente Bilko ha messo su una specie di ClubMed (con giro di mazzette) nella sua base militare, contando sull'inettitudine del comandante. Ma quando l'esercito decide di intervenire e mettere tutti in riga, Bilko dovrà inventarsi qualcosa per non essere trasferito. Nei limiti di un prodotto innocuo è molto divertente, soprattutto per i fan del bravo Steve Martin (tra i quali mi annovero). Niente di particolarmente sovversivo o corrosivo, una farsa (nel senso migliore del termine).
La comicità surreale di un grande attore comico come Steve Martin (ingiustamente poco apprezzato da noi) spadroneggia in una commedia di ambientazione militare. L'ambientazione è decisamente efficace; non così si può dire per una sceneggiatura che offre non moltissimi spunti, tutti colti bene da un bel cast, nel quale si segnalano, oltre al protagonista anche Dan Aykroyd e la sopresa Phil Hartman. Jonathan Lynn dirige con brio.
Uno Steve Martin ispirato dà un perché a questa commedia facile facile, con personaggi fumettistici, tra i quali un Aykroyd versione tonto buono (con rari momenti di lucidità), il soldato "leggermente" sovrappeso che si lava ogni decennio e fa gare di tiro alla fune coi cavalli e, naturalmente, il cattivo di turno, qui rancoroso e assetato di vendetta. Il resto del parco attorico funge più che altro da supporto per le gag, che qua e là non sono neanche male. Dà però l'impressione di essere una di quelle pellicole ancorate al loro anno di produzione, dalla comicità un po' sorpassata.
MEMORABILE: L'incontro di pugilato truccato; Bilko finge di non conoscere il poker. "Come si chiama questo che ho? Full? Che carino, sembra il nome di un cane".
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