La BlumHouse sonda il lato oscuro della serie tv di culto dalle romanticherie alla
Love Boat (hanno sempre avuto qualcosa di inquietante Ricardo Montalban e il suo fido nanetto appena uscito dall'
Uomo dalla pistola d'oro) quel
Fantasilandia che animava le mattinate d'estate di noi, oggi, cinquantenni.
Wadlow (di cui
Nickname-Enigmista, per il sottoscritto, all'epoca che lo vide, fu una piacevole sorpresa) , nel ludico calderone, ci infila dentro più generi (crucci amorosi e rapporti di coppia tormentati, tamarrate da
Una notte da leoni, il viet-movie, le torture di un
Saw o di un
Hostel all'acqua di rose, il bullismo ai danni di novelle
Carrie-e non credo sia un caso che l'aguzzina/bulla che ha rovinato la vita alla Carrie di turno sia Portia Doubleday, che nel remake di
Carrie, ma guarda la coincidenza, prendeva il posto della crudele Nancy Allen- , l'action con il commando armato mascherato alla
Notte del giudizio, fino a immergersi nei clichè orrorifici con androidi/zombi dagli occhi neri fulciani, ritornanti abbrustoliti che chiedono vendetta, doppelganger, giganteschi e mostruosi torturatori dalla bocca cucita, bambinette che massacrono i padri prese dalle leggendarie notti romeriane, mani che ghermiscono e trascinano sott'acqua come nella miglior tradizione craveniana, le tematiche del "forse è meglio rimpiangerli morti" tanto care a Stephen King e un colpo di coda di follia femminea che nemmeno le pazze scatenate di qualche
Scream)
Il target è giovanilistico (come quasi sempre nei prodotti firmati Jason Blum), i twist e i ribaltamenti narrativi risultano eccessivi e ridondanti-soprattutto verso la fine- qualche effetto in CG non propriamente riuscito e un movente vendicativo un pò sempliciotto che portrebbe deludere i più.
Ma il divertimento regge alla grande, il coinvolgimento non da il tempo di pensare troppo, qualche colpo di genio ben assestato (la vendetta della bullizzata, mamma e moglie nel giro di un giorno, il cuore "pulsante" dell'isola immerso in un'oasi di acqua putrida nel bel mezzo di una grotta infestata da serpenti d'acqua, i cliffhanger che fanno restare in sospeso le fantasie dei protagonisti, e la chiusa inaspettata che scalderà il cuore ai vecchi fan della serie televisiva).
Violenza (poco dolorosa) nella media, un incipit puramente da survivor movie e location paradisiache di un'isola che dispensa meraviglie e orrori.
A suo modo bizzarro e originale, con quella mistura di fantasy/horror/thriller/action che tiene botta per tutti i 109 minuti (di cui anche l'happy end non fa troppi danni).
Quando
Fantasilandia incontra
Il mondo dei robot in un delirante hellzapoppin spanne sopra ai soliti prodottini cotti e mangiati destinati ad un pubblico distratto di teenagers.
Volendo tirare le somme ha tutti gli ingredienti per essere un brutto film (parzialmente massacrato un pò ovunque), eppur funziona...