Zero dark thirty - Film (2012)

Zero dark thirty
Lo trovi su

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Meno azione di quanto ci si aspetterebbe dalla Bigelow in regia. Il racconto che porta alla scoperta del rifugio di Osama Bin Laden è condotto lasciando spazio a indagini e interrogatori, con qualche piccolo spazio per i sentimenti della protagonista (Jessica Chastain), agente CIA giunta in Pakistan per cercare appunto di arrivare all'inafferrabile capo di Al Qaeda. Poca retorica, per fortuna, uno sguardo anzi dentro ai famigerati blacksite della CIA (le prigioni dove non sono mancate le torture), una superba resa delle location, montaggio impeccabile e un lungo finale in cui la tensione è gestita magnificamente da una regista i cui pregi non si scoprono di sicuro qui. Certo la durata...Leggi tutto di due ore e mezza pare eccessiva, specie in considerazione dei tagli che si sarebbero potuti apportare guadagnandoci in concisione ed efficacia; ma sono difetti perdonabili, considerata la qualità delle riprese. La sceneggiatura di Mark Boals avrebbe potuto probabilmente regalare più spazio alle indagini incrociate, ai riscontri dei testimoni in modo da aggiungere qualche dettaglio in più (la scoperta del luogo giunge relativamente in fretta, quasi precipitosamente)... in questo modo il coinvolgimento in tutta la prima parte avrebbe potuto essere maggiore: va bene il non concedersi alla facile spettacolarità, ma in molte fasi sembra tutto troppo asettico, freddo.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/01/13 DAL BENEMERITO RULLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/04/15
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Rullo 13/01/13 22:13 - 388 commenti

I gusti di Rullo

Altro film sulla guerra del team Bigelow-Boal dopo Hurt locker. Stavolta cambiano gli attori ma non l'idea di fondo. Ci viene mostrata prima la caccia e poi l'abbattimento dell'"uomo più ricercato della storia". Non vengono prese posizioni nette tra giusto e ingiusto e ciò è lodevole; buoni gli attori, soprattutto la Chastain e Clarke. Bellissime, come nel suo lavoro precedente, le esplosioni, rese con una fotografia da spaccare la mascella.
MEMORABILE: La prima e l'ultima mezz'ora.

Rebis 13/02/13 14:09 - 2331 commenti

I gusti di Rebis

Nel coacervo delle istituzioni maschiliste, l'epica al femminile di Kathryn Bigelow sfida l'impermeabilità dell'Altro - nodo etico del suo cinema - e assume connotazioni epocali. Traducendo la ricostruzione storica in impietoso affondo nella coscienza nazionale, Bigelow elude il realismo, apre il ventre dell'America e vi s'immerge con piglio antiretorico, rileva le antinomie, ricostruisce il sentimento della modernità sovraeccitato dall'esposizione mediatica, in cui determinazione e accanimento si rendono la pariglia. Tensione narrativa magistrale che sfocia in un devastante horror vacui.
MEMORABILE: Obama alla tv: "L'America non torturerà più... restituiremo all'America una statura morale nel mondo..." e Maya che lo ascolta impassibile.

Paulaster 11/02/13 09:41 - 4389 commenti

I gusti di Paulaster

La Bigelow conferma il suo stile e riprende il discorso della Guerra Santa tirando fuori ancora i muscoli. Prima parte spezzettata temporalmente che si caratterizza per la durezza delle situazioni (waterboarding e esplosioni) in una chiave un filo troppo piatta. Poi ci si concentra sulla cattura e l’ultima ora vola via senza respiro anche grazie al mistero che vi aleggiava. La Chastain è brava nel suo ruolo ossessivo.

Puppigallo 16/02/13 01:59 - 5258 commenti

I gusti di Puppigallo

Quello che si dice un buon film, asciutto, senza troppi fronzoli, o inutile patriottismo. Certo, non coinvolge più di tanto, nonostante la protagonista si butti anima e corpo nella missione più importante per gli Stati Uniti; e questo perchè l'indagine, con i piccoli passi, le mezze verità estorte e i tanti dubbi dà priorità alla fredda cronaca, passaggio dopo passaggio, in stile spesso quasi documentaristico. E' comunque una regia sicura; e le riprese stesse contribuiscono a rendere sopportabili le due ore e trenta circa. Bene anche gli attori di contorno, che più o meno si equivalgono.
MEMORABILE: L'esplosione nel ristorante; Il numero di giorni inconcludenti scritto sul vetro dell'ufficio del capo e periodicamente aggiornato; L'irruzione.

Nancy 17/02/13 15:32 - 774 commenti

I gusti di Nancy

Film discreto, in ogni senso, che non giunge mai ad alte vette ma nemmeno delude; specie per quanto riguarda la confezione, che è buona, soprattutto nelle scene in esterno. La Chastain è molto brava, anche se non riesce a rendere al suo personaggio tutto il carisma che necessiterebbe. L'intero film ha un impianto molto documentaristico - quasi ricorda Fahrenheit 9/11 (l'incipit è più o meno uguale) - ma disperde la tensione e l'intera narrazione ci rimette, arrivando ad annoiare.
MEMORABILE: I giorni scritti sui vetri dell'ufficio.

124c 25/02/13 12:19 - 2913 commenti

I gusti di 124c

La Bigelow si riconferma regista "con gli attributi", affidando il ruolo principale ad una Jessica Chastain tosta quanto lei. Non è un film che ci risparmia scene forti e sobbalzi dalla sedia, visto che si parla della caccia a Bin Laden. Terribile, realistico e crudele, mostra il lato dell'America ferita, pronta a fare di tutto, pur di raggiungere il suo scopo. Mi hanno colpito sopratutto le scene di tortura, così realistiche e senza pietà, ma anche la protagonista, gli attentati a sorpresa ed il blitz finale al covo di Osama. Molto buono.

Capannelle 1/03/13 10:05 - 4398 commenti

I gusti di Capannelle

Con la Bigelow i ricami vengono spesso banditi ed è utile per non diventare patriottici (ad esempio non ho visto sventolare bandiere americane, mentre Spielberg ci avrebbe addobbato anche i cessi). Ma la cosa si riflette anche sulla presa filmica, che stenta a decollare: c'è Maya ma gli altri personaggi potevano essere meno insipidi. Tanti particolari ma l'impressione è che vengano snocciolati con fare documentaristico. Per fortuna che l'ultima mezzora, quella del raid, è girata alla grande.

Cotola 4/03/13 22:02 - 9009 commenti

I gusti di Cotola

Il cinema (al femminile) della Bigelow si conferma ancora una volta allo stesso tempo "ambiguo" e "partigiano", "muscolare" e "riflessivo": in altre parole "vivo" ed interessante (e di questi tempi non è proprio poco). Cinema per molti versi dualistico, antinomico e che, forse, non convince mai del tutto ma sulle cui qualità intrinsecamente cinematografiche non si discute. Basti vedere l'ultima mezz'ora che è girata alla grande ed in cui la tensione raggiunge livelli altissimi. Notevole.

Cloack 77 5/03/13 16:25 - 547 commenti

I gusti di Cloack 77

Il film sceglie la strada di una cronaca attenta ma incolore e procede fino al finale (anche le torture usate dagli americani, non sono chissà quale crudeltà), che in fondo è il motivo per cui uno guarda un film costruito su nulla, su dialoghi pallidi, senza vette, riunioni inutili e parole su parole. Il finale mantiene in assoluto la linea. Si resta un po' perplessi, si riconosce alla Bigelow una capacità di creare tensione nelle scene d'azione unica, un talento senza fine quando il film deve correre e i momenti migliori sono proprio le azioni.

Saintgifts 9/04/13 00:44 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Il film evidenzia tre aspetti: il primo, molto classico nella produzione Usa, il protagonismo determinante di un solo soggetto che evidentemente rappresenta la struttura piramidale americana con in cima il capo. Il secondo, come l'immagine (il cinema), riesce a far vivere un territorio, i suoi abitanti e la sua realtà modificando, o cambiando, le immagini mentali costruite da cronache più o meno veritiere. Il terzo come, nel momento decisivo, tutte le enfasi siano smorzate da una precisa operazione militare (ben diretta) che è "solo" un lavoro.
MEMORABILE: La solitudine finale e le lacrime della protagonista.

Reda Kateb HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Il profetaSpazio vuotoLocandina Tutto sua madreSpazio vuotoLocandina Lost riverSpazio vuotoLocandina Fratelli nemici - Close enemies

Didda23 2/05/13 22:03 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

La caccia a Bin Laden firmata da una Bigelow in stato di grazia si segnala per lo stile documentaristico alla The hurt locker che impregna ogni inquadratura. Abbondonando falsa retorica e senza romanzare la regista (e il suo fido sceneggiatore) ci proiettano in un universo fatto di torture e confessioni strappate a forza, seguendo alla lettera il celebre motto machiavellico. La durata consistente non preoccupa, perché l'opera della Bigelow è pura classe registica. L'autenticità della Chastain ferisce. Possibile una chiave di lettura dal sapore metaforico (ed autobiografico). Splendido!

Ducaspezzi 10/05/13 21:23 - 222 commenti

I gusti di Ducaspezzi

È un film che di documentaristico ha più nulla che poco, nella concezione, nella sostanza e nella stessa forma. Il clou sta nello sguardo personale di Maya rivolto alle circostanze (dis)umane e situazionali che la vedono testimone-protagonista della complessa operazione spionistico-militare volta all'uccisione di Bin Laden. Niente derive "mache", data la centralità di una donna e della sua determinazione, resistenza mentale e tensione etica verso un obiettivo che risalta nella Storia meno di quanto non avvenga nella sua interiorità. Buon film.
MEMORABILE: Buonissima prova della Chastain che non è certo una qualsiasi Rodriguez che fa la guerriera in action! (anche se l'Oscar m'è parso esagerato).

Coyote 31/07/13 17:28 - 185 commenti

I gusti di Coyote

Sgomberiamo il campo dai possibili equivoci: questo film non è un’apologia dell’Impero Americano, del quale, anzi, vengono mostrate molte ombre, torture in particolare. Tutto ruota intorno alla determinazione della protagonista e ai sacrifici richiesti dal suo (sporco) lavoro. La prima parte è la più debole: fosse stata tagliata qua e là, riducendo l’eccessiva lunghezza, il film ne avrebbe guadagnato. Non è un capolavoro, ma è un buon film moderno di guerra.

Galbo 12/10/13 05:33 - 12380 commenti

I gusti di Galbo

Cinema di prim'ordine quello della Bigelow; al netto delle polemiche "politiche" sulla sua opera, il film che racconta la cattura di Bin Laden è un'opera di grande impatto e spessore, che concede il giusto alla spettacolarità, prediligendo la cronaca ed esaltando il valore dei personaggi attraverso un'ottima caratterizzazione degli stessi. Un serrato montaggio e una fotografia di alto livello per un film che rimane nella memoria.

Mickes2 17/11/13 12:53 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Donna in un mondo di uomini, tigre nella giungla dove solo il più forte e scaltro prevale. Sguardo obiettivo e senza retorica quello della Bigelow, al solito muscolosa ed emotiva nell’addentrarsi e descrivere il lavoro dell’intelligence americana: individui che per dieci anni hanno combattuto contro un nemico pressoché invisibile. Un approccio che sa distanziarsi dal fattore bellico per sondare gli stati d’animo senza però sventolare bandiere, ma offrendo una reale e pregnante descrizione coscienziosa “morale” di ciò che, follemente, è stato.
MEMORABILE: L’incipit con le voci delle persone presenti all’interno delle Twin Towers; “Dove vuole andare?”, una lacrima scende dal viso...

Nando 18/05/14 09:27 - 3810 commenti

I gusti di Nando

La genesi della scoperta del covo con conseguente uccisione di Bin Laden, realizzata con senso critico e buona credibilità. Ritmo inizialmente non esaltante ma nello sviluppo narrativo l'intensità aumenta culminando nell'adrenalinaco finale. La Bigelow si mostra regista di razza non mostrando orpelli patriottici di chiaro sciovinismo americano.

Giùan 19/12/14 22:37 - 4537 commenti

I gusti di Giùan

Film che conferma l'ineludibilità del cinema della Bigelow: quel suo carattere ruvido, aspro, quasi respingente, col quale però si è costretti necessariamente a fare i conti vista la singolare antiretorica e l'originale punto di vista che lo animano. Se, come in The hurt locker, le concessioni spettacolari son minime e comunque frustrate, lo scarto è rappresentato dalla scelta di farci vivere la crisi di identità della superpotenza americana attraverso la granitica fragilità di Maya (splendida la Chastain). Alcuni passaggi farraginosi ma opera maiuscola.
MEMORABILE: Gli interventi di Gandolfini, Direttore della CIA; Maya che "molesta" i superiori del quartiere generale perchè non si decidono a passar all'azione.

Vito 20/01/17 18:52 - 695 commenti

I gusti di Vito

Film sull'Operazione Lancia di Nettuno che portò alla morte di Osama bin Laden. La Bigelow si riconferma un'ottima regista, capace di dare alla vicenda un tono potente ed epico, concentrandosi sempre sul punto di vista di una donna coraggiosa persa in un mondo di maschi a cui alla fine riesce a tener testa. Ultima mezz'ora dal ritmo serratissimo e ad alta tensione. Brava la Chastain.

Jurgen77 8/05/18 11:16 - 629 commenti

I gusti di Jurgen77

Quasi un "docu-film" sugli eventi che hanno portato all'uccisione del capo talebano Bin Laden. Il film si snoda tra cruenti interrogatori e torture, analisi di prove, intercettazioni e filmati. L'azione non è molta e si condensa nell'ultima parte. Seppur ben girato e ottimamente interpretato dalla "glaciale" Jessica Chastain, a volte risulta in parte prolisso e ampolloso. Un po' di azione in più non avrebbe guastato. Sicuramente non una pellicola da guardare a cuor leggero....

Piero68 9/08/18 12:29 - 2955 commenti

I gusti di Piero68

Ancora una volta la Bigelow (tra i migliori registi donna in circolazione), come già successo con The hurt locker, mette a disposizione la sua grande perizia al soldo del Governo USA nell'ennesimo film di propaganda. Senza contare che in un film simile risulta molto difficile separare la qualità tecnico-artistica dall'obiettivo squisitamente politico. E se la qualità vale almeno ****, il subdolo messaggio retrospettivo è da 1/2 pallino. Impeccabili regia e montaggio, con un cast sempre all'altezza. Se si dimentica lo scopo, è un filmone.

Kathryn Bigelow HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Il buio si avvicinaSpazio vuotoLocandina Blue steel - Bersaglio mortaleSpazio vuotoLocandina Point break - Punto di rotturaSpazio vuotoLocandina Strange days

Bubobubo 31/08/18 10:07 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Dietro l'ossessione per la ricerca e la cattura dell'Indesiderato numero uno viene in realtà tratteggiato il profilo di una donna completamente sola, priva di affetti e dominata, dostoevskijanamente, dalla propria idea. La protagonista si identifica a tal punto con la propria missione che, una volta esaurita, perde anch'essa la propria identità. Epilogo potente per un film forse un filo troppo lungo e politicamente discutibile, di cui però colpiscono l'articolazione di scrittura e il grande respiro del blitz finale. Vale almeno una visione.
MEMORABILE: Il finale.

Alex1988 14/10/18 19:16 - 728 commenti

I gusti di Alex1988

Ancora una volta la Bigelow non smentisce le sue qualità; stavolta è tutta la vicenda legata all'uccisione di Osama Bin Laden, a essere portata sul grande schermo. Certo, non siamo di fronte a un film che brilla per le emozioni che una storia simile dovrebbe trasmettere, ma la Bigelow sa narrare con la giusta grinta. Prova ne è tutta la parte finale. Un po' eccessiva la durata.

Rambo90 20/01/19 23:16 - 7675 commenti

I gusti di Rambo90

Cronaca della caccia a Bin Laden vista attraverso gli occhi della donna che con più ostinazione di tutti ci si è dedicata. Un film asciutto, senza orpelli e concessioni spettacolari, quasi documentaristico nella resa e ben sveltito dal montaggio. Un po' lungo nella parte finale, ma coinvolgente, anche grazie alla bella performance della Chastain, coadiuvata da un cast di supporto di prim'ordine. La Bigelow in regia poi è una garanzia per questo genere di storie. Buono.

Daniela 7/05/19 09:52 - 12621 commenti

I gusti di Daniela

Facile vedere nella storia di questa donna testardamente impegnata ad affermare le sue idee in un universo tutto declinato al maschile una trasposizione della situazione in cui si è sempre trovata la stessa regista. A parte questo, un report-movie indubbiamente ben fatto e ben interpretato, culminante in una mezz'ora finale tesissima. Dubbi e perplessità non sono dovuti alla rappresentazione ma alla sostanza: il fine giustifica i mezzi, anche se questi comprendono la tortura? La risposta del film è implicita ma la morte di Bin Laden ha messo davvero la parola "fine" a qualcosa?
MEMORABILE: La sequenza in cui gli agenti CIA guardano la dichiarazione di Obama in TV: "Gli tati Uniti non praticano la tortura"

Lebannen9_ 11/09/19 20:48 - 40 commenti

I gusti di Lebannen9_

Caccia al mostro. Questo l'incipit del film della Bigelow sull'uccisione di Bin Laden. L'idea iniziale di mostrare i chiaroscuri dell'impresa giustizialistica americana scade rapidamente, lasciando riflessioni su metodi e scrupoli al primo quarto di film, trasformandosi così in un anonimo film d'azione. Decisamente lento, allungato con scene incomprensibili: il machismo dei soldati prima del raid, un capo della CIA che prega sul tappeto (davvero?). Buona interpretazione della Chastain. Buon comparto tecnico.
MEMORABILE: La tecnica dei soldati, durante il raid, di chiamare per nome i loro target

Gottardi 10/02/22 15:36 - 395 commenti

I gusti di Gottardi

Tosta agente della CIA impiega dieci anni di ricerche per risalire la gerarchia terroristica di Al Qaeda fino a Bin Laden, che porteranno alla sua eliminazione. Va detto a merito che il film non si perita affatto di nascondere i metodi cruenti, compresa la tortura di cui ci si servì per arrivare a scardinare l’organizzazione terroristica, ma tiene per assodato che fu una guerra sotterranea di giustizia contro assassini spietati. Film che è insieme di cronaca, politico, e di azione, dato che la parte finale verte interamente sulla missione di un gruppo di commando. Brava la Chastain.

Minitina80 28/01/24 17:22 - 2980 commenti

I gusti di Minitina80

La Bigelow realizza un’opera assai poco funzionale da qualsiasi punto la si voglia guardare. Il resoconto che ha portato alla cattura di Bin Laden appare eccessivamente didascalico e incapace di coinvolgere sul piano emotivo. Sceglie un approccio fondamentalmente superficiale, a cui mancano un’analisi critica e storica dei fatti che gli impedisce di suscitare riflessioni utili. Con queste premesse, le due ore e trenta minuti risultano eccessive e la sensazione di inutilità morde le caviglie. Un documentario appare più utile di questo lavoro che non sembra avere un’identità chiara.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.