Possession - Una storia romantica - Film (2002)

Due ricercatori che si occupano di uno scrittore americano e di una poetessa vittoriana, si innamorano tra loro seguendo le gesta letterarie e personali dei due scrittori. Diretto da un regista di solito impegnato in commedie sarcastiche (Nella società degli uomini), il film presenta una forte connotazione sentimentale che tende però spesso a sfociare nel melodramma piuttosto sterile con la parte ambientata nell'ottocento che si fa preferire per una migliore scrittura dei personaggi rispetto a quelli sbiaditi contemporanei.

La Paltrow appena discreta in un film romantico davvero pessimo. Il film alla lunga risulta essere noiosissimo e sul tutto aleggia un'inquietante aria di già visto e stravisto. Sicuramente un'occasione sprecata: soldi che potevano essere usati molto meglio.

Due storie d’amore in parallelo: quella romantica di due poeti dell’800 e quella problematica dei due ricercatori sulle loro tracce. Carina l’idea dell’indagine storica che svela l’impensabile in un crescendo travolgente. Più banale e prevedibile la liaison moderna. Ferma restando una discreta godibilità, soprattutto nella corsa nel passato attraverso le labili e segrete tracce di lettere perdute, c’è la sensazione che si sarebbe potuto fare più e meglio, soprattutto per sfrondare la storia dalle ovvietà sentimentali più scialbe.

L’idea in sé non è male: una ricerca storica e letteraria sulla storia d‘amore tra due poeti dell’Ottocento (lui sposato e lei legata a una donna) da parte di una coppia di ricercatori universitari, tra cui ovviamente nasce un legame, con parallelismi riusciti tra le due epoche e le due situazioni. Ma il regista eccede con il pathos e con le situazioni melodrammatiche. La Paltrow al suo top.