A sorpresa, dopo un trailer aberrante che aveva prefigurato uno scenario assai triste con gag vecchie di cent’anni, il ritorno di Carlo Vanzina al suo titolo più celebre non è affatto male. Nessuno dice che VACANZE DI NATALE 2000 sia un gran film, ma almeno fa ridere (a differenza dei vari A SPASSO NEL TEMPO) e per questo può definirsi riuscito. La coppia Boldi-De Sica ormai si intende alla perfezione e anche l'inserimento di personaggi nuovi, come il romano supercoatto Enzo Salvi, risulta più azzeccato del previsto. La diva Omnitel Megan Gale per una volta non è la solita presenza sfuggente (e...Leggi tutto anzi ci offre anche la vista di un seno e del posteriore, in doccia) ma si integra bene nella storia, l'altra bellezza Carmen Electra (due occhi azzurri da brividi) un po' meno ma piace comunque. I Vanzina hanno cercato di mescolare le esigenze del nuovo pubblico che vede Boldi e De Sica come una coppia alla Stanlio e Ollio con i vecchi fan del primo VACANZE DI NATALE (molto più legati al film con una sua storia e i suoi momenti sentimentali), creando un ibrido non perfetto ma a tratti molto simpatico. Chi invece continua a non sposarsi con il cinema vanziniano è il pur simpatico Nino D'Angelo (divertente sono nella bella scena all'asta): dovrebbe sostituire la povertà e i buoni sentimenti che in VACANZE DI NATALE portava la famiglia di Amendola e in SAPORE DI MARE quella di Marina Suma, in realtà crea solo una gran confusione, abbassando il ritmo del film. Scontati ma non del tutto spregevoli i siparietti giovanilistici. Chi fa la parte del leone nel film è però soprattutto Christian De Sica: straripante e incontenibile; non sempre Boldi, in ogni caso bravo, riesce a tenergli testa. Consigliato.
Dopo gli ultimi successi della coppia Boldi-DeSica ad opera di Parenti e soprattutto dopo gli insucessi commerciali dei loro ultimi film, i Vanzina si riappropriano dei loro divi e della loro serie. Ci si riallaccia direttamente al capostipite con il personaggio di DeSica. Sceneggiatura e confezione molto curate e volgarità ridotte al minimo. Si vedono tutte le differenze tra i Vanzina e Parenti. Meno scattante ma comunque divertente e ben fatto. Esordio del Cipolla sul grande schermo.
Tremendo cinepanettone che tenta, a partire dal titolo e dai titoli di coda, di imitare il capostipite dell'83, senza neanche mutare lo scenario italiano di sottofondo. Anzi, lo scenario forse muta senza volerlo, perché il film si rivela una delle più alte punte espressive del berlusconismo, dall'adorazione dei ricchi al limite del ridicolo a una concezione della donna fintamente non sessista, fino alla tragicomica battuta finale di Boldi sul pagare meno tasse. Tutte le situazioni sono piatte e ritrite; fa eccezione il divertente Er Cipolla.
Il livello è sempre quello. La Megan passa dalle pubblicità dei telefoni a qualche film, Boldi e De Sica (soprattuto il secondo) si riciclano in battute quasi sempre uguali. Le situazioni sono trite e ritrite e il vero divertimento latita. Evitabile.
Ennesimo cinepanettone sfornato dalla coppia Boldi/De Sica. Per l'occasione tornano persino i fratelli Vanzina. La trama è, al solito, un misero pretesto per mettere in scena equivoci e gag varie. Peccato che solo due gag su tre centrino il bersaglio e che, a rendere indigesta la pellicola, vi sia la presenza di Nino D'Angelo, che non sa suscitare manco per sbaglio una risata che sia una. Vedibile perlopiù sopratutto per il terzetto Boldi/De Sica/Salvi (ma anche loro, in fin dei conti, hanno fatto di meglio...).
L'aria di Cortina rinfranca i Vanzina che confezionano un pregevole prodotto natalizio, grazie ad una regia agile e spigliata e ad un massiccio uso di musiche dance del periodo. Le varie vicende inscenate non saranno freschissime ma perlomeno vengono interpretate con impegno ed energia un po' da tutti (il più spento è D'Angelo con la sua combriccola napoletana). Boldi e De Sica si riconfermano molto bravi ed affiatati mentre la new entry Salvi, sincero ed esilarante manifesto di volgarità, dà maggiore vitalità al film. Merita di certo la visione.
MEMORABILE: Il tormentone di Salvi: "Mmmammma mmiaaa cuummee sto!"
Il miglior film della coppia Boldi-De Sica, per freschezza e vitalità. Vanzina ha fatto un buon lavoro, eliminando poppe al vento e bassezze varie e concentrandosi sul clima festaiolo di Cortina, che prende anche un po' in giro. Buone prove da parte del cast (solo D'Angelo appare un po' spaesato) su cui trionfa l'esilarante "er Cipolla" di Salvi, mentre le bellezze italiane e australiane non guastano di certo. Ben scelta anche la colonna sonora.
I Vanzina tornano alla formula del primo Vacanze di Natale, con storielle sentimentali abbastanza inutili alternate alle gag della coppia Boldi-De Sica, qui in gran forma. L'inserimento di Nino D'Angelo e di Enzo Salvi dà ancora più vivacità al tutto e sono molti i momenti in cui si ride di gusto. La presenza di Megan Gale è giustificata dalla sua bellezza e dispiace pensare che i Vanzina non abbiano più diretto cinepanettoni.
Un Natale coi fiocchi. Dopo gli ultimi cinepanettoni troppo ripetitivi e privi di gag divertenti, nelle vacanze del nuovo millennio si vedono un De Sica e un Boldi molto affiatati, una bellissima Megan Gale e un Salvi molto comico. Anche la sceneggiatura appare più ricca e ricercata delle vacanze del '90 e '91. La colonna sonora è, a mio dire, fantastica: da "Moonlight shadow" ripresa dal primo film a "50 special" nel finale. Tranne qualche punto morto con i miliardari Barilla e Garzoni, tutto sembra filare per il verso giusto.
Molto probabilmente l'ultimo cinepanettone decente dopo il declino: le trovate, per far ridere, ancora non si appellano alle volgarità, al sesso e alla sporcizia e, nonostante la ripetitività delle situazioni, si ride grazie alla simpatia di De Sica, Boldi (purtroppo vicini alla discesa nella mediocrità) e ai vari comprimari (Salvi, D'Angelo, Scattini ecc). Megan Gale e Carmen Electra sono bellissime e per fortuna non tutte le loro scene contengono gag inerenti al sesso. Ottima colonna sonora. Consigliato ai nostalgici dei cinepanettoni di una volta.
MEMORABILE: Tutte le scene con Salvi, al suo esordio sul grande schermo.
L'inizio con "Moonlight shadow" (palese riferimento al capostipite) promette bene, ma il film si rivela in seguito piatto e scontatissimo. Difetto principale la quasi totale assenza di trama, lacuna alla quale una serie di stereotipati personaggi non riescono ad ovviare. Gag poco efficaci, ritmo non entusiasmante, fotografia piatta, cast secondario decisamente scarso (i giovani in particolare). Si ride solo nella scena di Boldi e De Sica nella stanza di Megan Gale, il resto si può facilmente dimenticare. Decisamente evitabile.
Ambientazione cortinese per l'ennesima pellicola della saga. Tutto appare già visto con situazioni prive di originalità. Nella mediocrità spicca la comicità strillona di Salvi, che strappa il sorriso. Boldi è imbolsito e De Sica ripetitivo. Sicuramente meno volgare del solito, ma era proprio necessario scritturare la Gale e la Electra (migliore dell'australiana)?
Vanzina, senza troppi fronzoli, evidenzia sin da subito i pregi del proprio modo di far cinema; l'opera infatti poggia su tre punti cardinali ben ancorati nel terreno: piena consapevolezza dei tempi comici, gestione equilibrata del reparto attoriale e stile registico snello e frizzante. L'opera non è comunque priva di difetti, soprattutto per quanto concerne la sceneggiatura, che offre troppo spazio a contenuti giovanilistici alquanto fastidiosi. Per quanto riguarda la colonna sonora, i fasti del passato sono lontani anni luce.
MEMORABILE: Nino D'Angelo e la famiglia; De Sica e Boldi nella doccia con la Gale; Carmen Electra sul cubo.
Dimenticate per il momento gag e battute volgari e pecorecce si cerca l'inserimento di qualche nuovo elemento. E se con Salvi l'indice scende e di parecchio, almeno con D'Angelo e il suo clan di napoletani si ridacchia un po' di più. Per il resto nulla di nuovo sotto al sole, nel cast: De Sica, Boldi, Conticini ecc. Da segnalare la presenza della bellissima e sexy Irene Ferri, per una volta prestata dal cinema pseudo-impegnato alla commedia italiana.
Divertente filmetto vacanziero della coppia Boldi-De Sica, questa volta tra le bellezze sia paesaggistiche (Cortina D'Ampezzo) che femminee (la Gale e la Electra, ma anche Irene Ferri). La struttura comporta l'interazione di tre storie differenti, con realtà altrettanto diverse, ma sempre piccanti e gaudiose. Salvi strappa il sorriso più volte mentre il lato sicuro della pellicola è sempre rappresentato dal duo christian-Massimone. Meno brillanti D'Angelo e Rocco di Torrepadula. Per una serata "easy".
I Vanzina si riappropriano del cinepanettone vacanziero e ci regalano una gustosa commediola con il valore aggiunto di Enzo Salvi e Monica Scattini, oltre alla collaudata coppia Boldi-De Sica. Nino D'Angelo si accoda a tutti ma non offre momenti esilaranti. Bella ma insignificante la presenza di Megan Gale.
L'entrata nel nuovo millennio della saga vanziniana non coincide con esaltanti novità: Vanzina torna in regia (il precedente del '95 era di Parenti) e ricalca all'incirca le orme del prototipo, senza troppo successo. La coppia Boldi/De Sica funziona ancora e strappa la risata più volte, anche se erano meglio nel precedente episodio; D'Angelo è simpatico, Salvi caciarone sopra le righe, per il resto c'è poco da ridere. Le due bellone di turno sono meno antipatiche del previsto, ma le storielle amorose di raccordo lasciano il tempo che trovano.
La trama è la classica dei cinepanettoni, ma questo film rimane probabilmente il migliore dopo il primo della serie datato 1983. Innanzitutto perché l'ambientazione dolomitica rende appieno l'atmosfera natalizia, inoltre per l'ottima prova del cast, su tutti i due protagonisti (Boldi e De Sica), che qui appaiono molto affiatati e perfettamente in parte. Da segnalare la prima presenza di Enzo Salvi (qui "Er Cipolla") nei cinepanettoni dei primi anni duemila.
Il gradito ritorno al cinepanettone per eccellenza dei fratelli Vanzina (fu però un fuoco di paglia) nella classica formula delle cafonissime vacanze natalizie a Cortina, si traduce in un ricco cast all’insegna del disimpegno (talvolta becero, ma è nel “DNA” del genere) inserito senza intoppi in una facile sceneggiatura che scorre veloce. La presenza dell’icona sexy Megan Gale (allora nota in Italia per essere testimonial di una compagnia telefonica) è in definitiva solo un comodo richiamo. Terribili le musiche.
Divertente a metà. Boldi, De Sica e Salvi la spuntano su tutti non ricorrendo a nulla di straordinario, se non alle solite situazioni fatte di equivoci e battutacce. Anche Nino D’Angelo e il suo seguito, nel riproporre le abitudini delle famiglie napoletane, se la cavano discretamente. La metà che non convince molto riguarda le storielle d’amore di contorno, che hanno veramente poco da dire. Tirando le somme c’è il necessario per passare una serata in leggerezza, a patto di non aspettarsi nulla di clamoroso.
Ricorda - in peggio - il primo, mitico, Vancanze di Natale. Sarà per l’ambientazione, o per le colonne sonore, ma non dispiace affatto. Il copione, ovviamente, è più o meno sempre lo stesso: i cafoni che arrivano dal sud in alberghi di lusso (questa volta in ventotto), De Sica e Boldi che duettano, le sciùre milanesi che se la spassano, le top di turno, alcune gag riuscite che si alternano a recitazioni imbarazzanti (terribili Paolo e Roberto). A dicembre, anche Vanzina fa Natale!
Troppi personaggi e situazioni offuscano le gag del duo Boldi/De Sica (che quando entrano in gioco fanno faville, l'entrata di soppiatto nella camera della Gale ne è un felice esempio) con schermagliette amorose francamente inutili (anche se la Ferri è notevole). Insopportabile Nino D'Angelo con la sua famiglia di napoletani, irritanti Salvi e il suo tormentone, sciapi i due studentelli commessi (con improbabili conquiste femminili). Restano la bravura della Scattini e alcuni sketch (Boldi e l'amante cubana). L'abilità di Vanzina evita la mera volgarità ed è da sturbo il comparto femmineo.
MEMORABILE: L'amica manicure della Ferri e il suo marcato accento veneto; Boldi sul cubo con la Electra; Boldi continuamente chiamato "coso"; Il gatto nero.
Cinepanettone con protagonista la coppia Boldi-De Sica, affiancata da un Enzo Salvi in splendida forma. Il film è molto piacevole per una serata con gli amici in cui le risate non mancheranno. L'intreccio è ben organizzato e gli episodi avvincenti. Buono anche l'apporto di Nino D'Angelo, che concilia la sua abilità di recitazione con il personaggio interpretato. Perfette le scelte di Megan Gale e Carmen Electra. Nel complesso il film è molto buono, supera le aspettative e la regia è discreta. Ottime anche le musiche scelte ("Moonlight Shadow" e "50 special" in particolare).
MEMORABILE: Enzo Salvi (Er Cipolla) al cenone di capodanno; Boldi e De Sica nella stanza di Megan Gale e Paolo Conticini.
A dispetto delle aspettative di critici e scettici, per il nuovo millennio Vanzina confeziona un buon cinepanettone, attingendo ai soliti Boldi e De Sica, particolarmente in forma, ma anche a spalle più credibili e meglio inserite del solito, partendo dal redivivo Salvi. Pure nella sceneggiatura si ravvisano meno volgarità del consueto, pur se non si rinuncia alle classiche scenette piccanti e un po' riciclate. La regia, escludendo un inizio un po' lento, non delude, così come le musiche.
Buon cinepanettone della coppia Boldi-De Sica che, pur seguendo la trama e lo sviluppo classico di tutti gli altri film, riesce a non essere mai banale, forse dilungandosi troppo nella parte iniziale. Buona la scelta del cast di supporto, con un Enzo Salvi in formissima. Regia solida, non eccellente ma comunque adatta a questo tipo di film. Bellissime le location con una fantastica Cortina d’Ampezzo, un po’ meno gli effetti speciali. Apprezzabili le scelte musicali.
MEMORABILE: L'arrivo di Enzo Salvi; Enzo Salvi in discoteca; Enzo Salvi al Cenone; Boldi e De Sica in doccia con Megan Gale.
I Vanzina puntano sull'ammodernamento della formula iniziale sostituendo i "macellari" con la famiglia Esposito e lasciando il ruolo dei ricchi a De Sica e famiglia con l'ausilio di Boldi. A margine la novità sono gli spiantati bolognesi, che, però, incidono ben poco. La pellicola scorre abbastanza bene, pur con uno sbracatissimo Salvi che spesso rompe eccessivamente... il ritmo! Le bellone vanno a corrente alternata; se Gale (non una vera attrice) appare meramente da copertina (ricorda il Perry di Parenti), Electra tutto sommato ha un suo perché.
La coppia Boldi-De Sica è accompagnata da una serie di attori di contorno (fatta eccezione per Enzo Salvi) che ne affossano la verve comica. Nelle più classiche delle vacanze a Cortina troviamo Nino D'angelo nei panni di un fortunato vincitore del superenalotto e le bellissime Megan Gale e Carmen Electra. Nonostante la solita carica di bugie, tradimenti e incomprensioni c'è poco da stare allegri perché le battute riuscite si contano sul palmo della mano. Le uniche situazioni comiche degne di nota nascono dalla vena scaramantica di De Sica. Pessimo.
Pur all'interno di schemi narrativi rodati e stracchi, Boldi e De Sica riescono a esprimere il loro affiatamento, incastrano le loro differenti comicità. Immancabili molti scivoloni (come sempre, nella comicità slapstick), ma si tratta di una delle migliori performance dei due attori. Salvi diverte solamente nel contrasto con i protagonisti, mentre quando è da solo è inevitabilmente eccessivo, saturando la scena con sparate in romanesco poco divertenti. Così così D'Angelo, a cui è affidato un napoletano troppo caricaturale. Troppo spazio viene lasciato alla coppia di giovani.
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HomevideoXtron • 29/04/12 10:42 Servizio caffè - 2207 interventi
La canzone Moonlight Shadow, che stava sui titoli di testa del primo Vacanze di Natale, ebbe talmente successo che, quando abbiamo realizzato "Vacanze di Natale 2000", fu scelta di nuovo per accompagnare i nuovi titoli. Ma ci chiesero un botto per i diritti. Stavolta De Laurentiis fu bravissimo: fece realizzare una "cover". Venne talmente bene che sfido chiunque a capire che si tratta di una versione diversa da quella originale.