Come ti rapisco il pupo - Film (1976)

Come ti rapisco il pupo
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1976
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "Cinque furbastri, un furbacchione", "5 furbastri e un furbacchione". Tratto da "Jimmy the Kid" (tit. it. Come ti rapisco il pupo, 1974), di Westlake.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lucio De Caro, regista della vecchia guardia (il suo primo film è del 1943) tiene a battesimo parte del mitico gruppo cabarettistico del Derby Club in questa insipida versione milanese dei SOLITI IGNOTI. A cominciare da Enzo Jannacci (autore delle musiche) ne ritroviamo molti: ci sono Massimo Boldi (ancora poco convinto delle sue potenzialità e molto misurato), Teo Teocoli (il più serio, sempre egocentrico e pignolo), Umberto Smaila (ancora quasi magro, privo dei suoi “gatti d'accompagnamento”, in un ruolo defilato) e anche Felice Andreasi (è il commissario di polizia). A completare il quintetto di maldestri sequestratori troviamo, oltre...Leggi tutto a Boldi, Teocoli e Smaila, l’appassita Franca Valeri e la sensuale, fresca e svampita Stefania Casini. Decisi a rapire il figlio (Renato Cestiè, bimbo simbolo dei lacrima-movie di casa nostra nati sulla scia dell’INCOMPRESO) di un noto finanziere (Walter Chiari) seguendo l'idea del giallo Mondadori intitolato per l'appunto “Come ti rapisco il pupo”, i cinque affronteranno una serie di tragicomiche situazioni che ricordano molto quelle in cui si troveranno Judge Reinhold e Bette Midler dieci anni dopo nel nettamente superiore PER FAVORE, AMMAZZATEMI MIA MOGLIE. Qui purtroppo la sceneggiatura è scadente e nemmeno il talento - ancora molto in erba, a dire il vero - delle future star (soprattutto televisive) presenti basta a far alzare il valore del film, che se suscita qualche sana risata lo fa solo per merito del “vecchio” Walter Chiari, chiaramente più rodato e spassosissimo nei duetti telefonici con la sequestratrice taxista Franca Valeri, quando travisa completamente il significato dei “gesti” del commissario Andreasi intento a “suggerirgli” le mosse. Il primo tentativo di trasferire sul grande schermo la comicità “nuova” del Derby quindi fallisce: mancano le improvvisazioni e il cast si lascia mollemente sottomettere da una sceneggiatura sbagliata.

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B. Legnani 3/03/07 00:09 - 5519 commenti

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Piccola simpatica trasposizione lombarda di un ottimo giallo umoristico di Westlake. Un film che, nella sua assoluta normalità, fa capire l'assoluta grandezza di Walter Chiari, un talento che, se si guarda oltre la finalità umoristica, appare smisurato. Deliziosa Franca Valeri e adorabile Stefania Casini (che possono anche scambiarsi gli aggettivi).
MEMORABILE: La cena finale fra Cestiè e Walter Chiari.

Ciavazzaro 1/08/08 11:46 - 4768 commenti

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Buona commedia con un cast esemplare, a partire da una delle mie favorite: Franca Valeri. Ma c'è l'ottimo Chiari, Cestiè (il bambino dei film drammatici, questa volta un po' meno odioso del solito), la Casini, i giovani Boldi e Teocoli... Da citare anche Andreasi nel ruolo del commissario.
MEMORABILE: La Valeri al telefono con Chiari: duetti eccezionali per la bravura di entrambi.

Caesars 29/07/08 10:39 - 3773 commenti

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Curiosa, anche se nel complesso non riuscita, operazione che prova ad unire l'umorismo dei cabarettisti milanesi Anni Settanta con quello tipico dei romanzi di Donald Westlake. Il film non solo è un libero adattamento del libro, ma i protagonisti si ispirano chiaramente, anche nella finzione cinematografica, alle gesta lette in "Come ti rapisco il pupo" edito da Mondadori. Il risultato finale lascia a desiderare a causa di una sceneggiatura di scarso livello, ma qualche momento riuscito fortunatamente c'è (soprattutto grazie a Walter Chiari).

Daidae 24/01/13 23:33 - 3163 commenti

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Banaluccio. Leggero come un bicchier d'acqua nonostante l'ottimo cast (escluso Cestiè, più mediocre del solito) lascia un po' un senso di inutilità cinematografica. Tenendomi largo gli do due pallini, ma la tentazione di dargliene meno è forte. Da gettare nel dimenticatoio appena visto.

Panza 14/06/13 18:44 - 1834 commenti

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Il gruppone del Derby esordisce in questo film che all'epoca non ebbe grande successo e per questo motivo cadde presto nel dimenticatoio. In realtà Teocoli (con i baffi!), Smaila, la Valeri e Boldi sono abbastanza in forma e riescono a produrre molte battute gradevoli (le telefonate con Chiari; il tragicomico rapimento con le maschere; il finale). Peccato che la sceneggiatura sia abbastanza sbrigativa, visto che i rapporti fra rapito e rapitori sono sviluppati in maniera ingenua. Il grande Enzo Jannacci firma la bella colonna sonora.

Il Dandi 20/10/17 16:59 - 1917 commenti

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Da un giallo del periodo, una parodia sul fenomeno dei rapimenti che in quella stagione imperversava (anche) al cinema. Non irresistibile, ma fa un certo effetto vedere vecchie glorie ancora ricche di potenziale (Walter Chiari, Franca Valeri) interagire con giovani dal destino diverso (Boldi, Teocoli, Smaila), un'icona del lacrima-movie (Cestiè) e incontrarsi tutti in un territorio rustico da poliziesco popolare: il tutto stavolta il tutto non è nient'altro più che la somma degli ingredienti, che bastano a incuriosire.
MEMORABILE: I contatti telefonici per il riscatto tra Franca Valeri e Walter Chiari.

Noodles 5/03/19 15:52 - 2196 commenti

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Fiacca commedia di ambientazione milanese: sembra dover decollare improvvisamente, ma il guizzo non arriva mai. Pochissime le idee notevoli. E non bastano gli straordinari Franca Valeri e Walter Chiari a salvare la baracca, poiché il resto del cast non convince (non male però Stefania Casini). Troppi momenti vuoti e ritmo che di tanto in tanto crolla verticalmente. Evitabile.

Hackett 25/03/20 12:11 - 1865 commenti

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Simpatica commedia di malavita presa molto alla leggera e giocando sui buoni sentimenti che comunque riesce a strappare più di un sorriso, senza volgarità o facili gag. Il cast è dominato dal bravo Walter Chiari e da una Franca Valeri ironica e sorniona quanto basta. Certo l'intreccio è telefonato, lo svolgimento magari un po' impacciato, ma si tratta comunque di una onesta commedia di crimine alla buona, che alla fine non disturba.

Alex1988 9/06/21 18:05 - 728 commenti

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Si è preso spunto, addirittura, da un noto giallista come Donald E. Westlake per tirar fuori il soggetto di questa commediola esile esile, messa su, probabilmente, per cercare di lanciare al cinema i nuovi comici dell'epoca, nati dal celebre Derby di Milano, quali Boldi, Teocoli e Smaila ai quali si aggiunge anche Jannacci alle musiche. Per quanto si tratti di una commedia volta assai facile, lascia poco e niente allo spettatore, salvo qualche momento qua e là con Walter Chiari, agente di cambio intento a pagare il riscatto.
MEMORABILE: I duetti telefonici tra la Valeri e Walter Chiari.

Claudius 9/10/22 07:19 - 541 commenti

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Commedia gialla tratta da un romanzo di Westlake (il cui libro viene citato a più riprese nel film) di modesto livello. Una banda di rapitori scalcagnata (stile Soliti ignoti) capeggiata da un ottimo Teocoli rapisce il figlio di un agente di borsa. Qualche gag (il rapimento e le telefonate) va a segno, altre no. Grandissimi i duetti tra Chiari e la Valeri (il mezzo pallino in più è tutto per loro).
MEMORABILE: Il rapimento e la prima telefonata.

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  • Curiosità Panza • 14/06/13 11:01
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Nella casa in cui i cinque progettano la rapina è da notare come l'ingresso sia tappezzato con ritagli tratti da locandine di vari film polizieschi. I titoli sono: La grande rapina di Long Island (1968), Una magnum special per Tony Saitta (1976), Mark il poliziotto spara per primo (1975), La legge del mitra (1958), La rapina al treno postale (1967). Questa è una tavola riassuntiva:

  • Discussione Schramm • 14/06/13 11:41
    Scrivano - 7693 interventi
    ne avevo il giallo mondadori, ma non l'ho mai letto. non sapevo ne avessero tratto un film!
  • Discussione Panza • 14/06/13 11:44
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    ne avevo il giallo mondadori, ma non l'ho mai letto. non sapevo ne avessero tratto un film!

    Ti interessa?
  • Discussione Schramm • 14/06/13 13:26
    Scrivano - 7693 interventi
    trovato ;)

    ma non rientra per ora tra le mie imminenti priorità filmiche
  • Discussione B. Legnani • 14/06/13 15:47
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    ne avevo il giallo mondadori, ma non l'ho mai letto. non sapevo ne avessero tratto un film!

    Il libro è MOLTO carino.
  • Musiche Panza • 17/06/13 21:15
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    La canzone che apre e chiude il film è Senza i danè di Enzo Jannacci. Questa viene accreditatà nei titoli di coda come Cos'è la vita senza i danè.
  • Curiosità Panza • 18/06/13 12:00
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    * Il film all'epoca fu un flop.

    * Il libro da cui è tratto il film sfrutta la tecnica dello pseudobiblion. Nel libro Come ti rapisco il pupo viene citato a sua volta un romanzo scritto da tale Richard Stark (pseudonimo dello stesso Westlake.

    (fonte: Tatti Sanguineti nella rubrica "Il cinema ritrovato")

    Qui la locandina col titolo alternativo:

  • Curiosità Panza • 26/06/17 17:35
    Contratto a progetto - 5201 interventi
    Il film che i rapitori di Jimmy (Cestiè) guardano alla televisione è...



    ....come detto da Smaila stesso, La polizia sta a guardare (1973):